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La ricostruzione economica sovietica e la politica estera

La ricostruzione economica sovietica fu molto rapida, anche grazie alle riparazioni imposte ai paesi nemici. La priorità andò all'industria pesante. La tecnologia creò la bomba atomica e la bomba all'idrogeno.

In politica estera, i paesi dell'Europa orientale occupati furono trasformati in democrazie popolari. Stalin voleva costituire in Polonia un governo amico dell'URSS, anche per la sua posizione strategica; gli inglesi invece volevano difendere l'indipendenza della Polonia, per la quale erano entrati in guerra nel '39.

Giugno 1945: a Varsavia si instaura un governo presieduto dal socialista Morawski, ma in realtà controllato dai comunisti.

Gennaio 1947: elezioni; vincono i comunisti, che iniziano ad eliminare le altre forze politiche. In Ungheria, le forze non comuniste che cercavano di resistere erano particolarmente tenaci, soprattutto il Partito dei contadini; i comunisti iniziarono una campagna di arresti contro gli oppositori.

avversari→ processo di sovietizzazione dell'Ungheria. In Cecoslovacchia le elezioni del 1946 avevano portato al governo il comunista Gottwald e il governo fondato sull'alleanza fra i partiti di sinistra. Questa coalizione si ruppe per l'ostilità dei comunisti all'accettazione degli aiuti del piano Marshall. I comunisti attuarono quindi una violenta campagna contro gli avversari e costrinsero il presidente della Repubblica Benes ad affidare il potere ad un loro nuovo governo. In marzo morì il ministro degli esteri Masaryk, l'unico non comunista del nuovo ministero. Dopo le elezioni del '48 il presidente si dimise. I comunisti guidati da Tito si imposero al governo, i comunisti jugoslavi si staccarono poi dalle direttive di Stalin, che li condannò. Negli altri paesi dell'Europa orientale la diffusione del comunismo portò modernizzazione e decollo economico, ma anche forte compressione dei consumi e del tenore di vita.

vita; essi rimasero stati satellitisubordinati allo Stato-guida. I tassi di cambio e i prezzi vennero regolati attraverso il Consiglio di mutuaassistenza economica (Comecon).Il dopoguerra negli Stati Uniti e in Europa occidentaleGli Stati Uniti dovettero affrontare un problema di riconversione: il sistema economico orientato estimolato dalla guerra doveva essere riorganizzato a scopi di pace.A capo del paese c'era Truman, che però non aveva il carisma di Roosevelt.A partire dal '49 si scatenò una campagna anticomunista, che ebbe come principale ispiratore il senatorerepubblicano Joseph McCarthy (maccartismo); venne adottata una legge per eliminare coloro che eranosospettati di filocomunismo.In tutta l'Europa occidentale dopo la guerra ci fu una forte spinta in senso democratico e riformista:Inghilterra: alle elezioni di luglio 1945 Churchill venne battuto dai laburisti di Clement Attle; il nuovogoverno nazionalizzò alcune industrie e i trasporti,

Introdusse il salario minimo e il Servizio sanitario nazionale. Furono gettate le basi del Welfare State.

Francia: Furono varati nazionalizzazioni e programmi di sicurezza sia dal governo provvisorio di DeGaule sia dai ministeri di coalizione formati da partito comunista, dalla Sfio e dal Movimento repubblicano popolare.

Nel '46 venne elaborata una nuova costituzione di stampo democratico-parlamentare → Quarta Repubblica.

Nel '47 l'alleanza fra i tre partiti di massa si ruppe a causa dei contrasti fra i comunisti e le altre forze.

Germania federale: l'economia tedesca mostrò straordinarie capacità di recupero. Gli Stati Uniti consentirono alla Germania Ovest di beneficiare degli aiuti del piano Marshall. Alla base di questo miracolo tedesco vi era una notevole stabilità politica, anche grazie alla costituzione del '49. La guida del governo fu mantenuta dall'Unione cristiano-democratica federata con l'Unione cristiano-sociale.

prima con Adenauer e poi con Erhard. Il partito d'opposizione era il partito social-democratico.

Giappone

Era sottoposto all'amministrazione del generale Mac Athur, che nel '46 impose una nuova costituzione redatta da funzionari americani, la quale introdusse una monarchia costituzionale e un sistema parlamentare. Sempre nel '46 fu varata una radicale riforma agraria.

Negli anni '50 grazie al contenimento dei consumi e il rilancio produttivo il Giappone ebbe un tasso di investimento molto elevato. Era presente un sistema delle imprese basato sulla compresenza di pochi grandi complessi industriali-finanziari e di molte piccole-medie aziende.

Le cause di questo miracolo erano attribuite all'abitudine all'organizzazione e alla disciplina, alla forte coesione nazionale e allo spirito di gruppo.

La guida del paese fu sempre mantenuta dal Partito liberl-democratico, composto da gruppi moderati.

La rivoluzione comunista in Cina e la guerra di Corea

1949: avvento

al potere dei comunisti in Cina. Questa rivoluzione segnò la rinascita della Cina come stato indipendente e come grande potenza e affermò un modello di società comunista distinto da quello russo.

Con la guerra nel pacifico l'alleanza tra i comunisti di Mao Tse-tung e i nazionalisti di Chang entrò in crisi. I nazionalisti si concentrarono contro i comunisti; i comunisti invece combatterono contro i giapponesi e riuscirono a rafforzare i loro legami con le masse contadine. Chung iniziò una campagna militare contro i comunisti, i quali però potevano contare sull'appoggio della popolazione contadina.

Febbraio 1949: i comunisti entrano a Pechino e Chung si rifugia a Taiwan. Ottobre 1949: nascita della Repubblica popolare cinese a Pechino; essa è riconosciuta dall'Urss e dalla Gran Bretagna, ma non dagli Stati Uniti che consideravano come illegittimo solo il governo di Taiwan.

La nuova repubblica a guida comunista diede il via a

misure di socializzazione, riuscì a far accrescere il settore industriale. Febbraio 1950: trattato di amicizia e di mutua assistenza tra la Cina e l'Unione Sovietica. 1950: la Corea era divisa in 2 zone, delimitate dal 38° parallelo: la Corea del Nord, governata dal regime comunista di Kim Ill Sung, e la Corea del Sud, con un governo nazionalista appoggiato dagli americani. A giugno le forze nord-coreane, armate dai sovietici, invasero il sud. Gli Stati Uniti inviano truppe in Corea e respingono i nord coreani. Mao in difesa dei comunisti invia dei volontari che penetrano nella Corea del Sud. Aprile 1951: Truman apre le trattative con la Corea del Nord. La coesistenza pacifica, la destalinizzaizone e la crisi ungherese Con la fine della presidenza Truman e la morte di Stalin nel '53 la guerra fredda assunse nuove forme. Giugno 1953: gli operai di Berlino est protestano contro il regime comunista e vengono repressi nel sangue. Negli Stati Uniti la nuova amministrazione

repubblicana passa al generale Eisenhower. In questi anni vennero poste le premesse della coesistenza pacifica tra i 2 blocchi.

In Unione Sovietica si impose come leader Nikita Kruscev→ si fece promotore di aperture in politica estera (1955: trattato di Vienna, che sanciva l’indipendenza e la neutralità dell’Austria e la riconciliazione con i comunisti jugoslavi), e in politica interna in cui ci fu la fine delle grandi purghe e un rilancio dell’agricoltura.

Kruscev in un rapporto al XX congresso del Pcus del febbraio 1956 si espresse contro lo scomparso Stalin, denunciandone i crimini→ destalinizzazione.

In Polonia nel ‘56 gli operai chiedono un cambiamento; l’Urss decide di favorire l’ascesa al potere di Gomulka.

In Ungheria ad ottobre ci fu una vera e propria insurrezione dei lavoratori, i quali formarono consigli operai. A capo del governo fu chiamato Nagy; le truppe sovietiche si ritirano.

Il 1 novembre Nagy annuncio l’uscita

dell'Ungheria dal patto di Varsavia; il segretario del partito comunista Kadar invocò l'intervento sovietico, che stronca la resistenza e pone al governo Kadar.

L'Europa occidentale e il Mercato comune

Nel corso degli anni '50 i maggiori stati dell'Europa Occidentale diventarono potenze dipendenti dall'alleato statunitense.

Il paese che visse questo passaggio in modo più drammatico fu la Francia.

In Gran Bretagna invece la smobilitazione dell'Impero avvenne senza traumi; fra il '51 e il '64 al governo ci furono i conservatori, che non smantellarono il Welfare State, ma non riuscirono a impedire il declino dell'economia britannica.

In questo periodo nacque l'ideale di un Europa unita nella pace, nella democrazia e nella cooperazione, come auspicato da Churchill, De Gasperi, Blum etc.

1951: comunità europea del carbone e dell'acciaio.

Marzo 1957: fra i rappresentanti di Francia, Italia, Germania federale, Belgio,

Olanda e trattato di Roma

Lussemburgo → istituzione della (CEE), con lo scopo di creare una Comunità economica europea. I suoi organi principali erano la Commissione, il Consiglio dei ministri, il Mercato comune europeo, la Corte di giustizia e il Parlamento europeo.

Un ostacolo ai progetti di integrazione europea fu però rappresentato dalla crisi istituzionale in Francia: nel ’58 la crisi legata al problema algerino giunse al culmine. Alla guida del governo venne chiamato Deche redisse la nuova costituzione e portò alla nascita della il capo dello stato Gaulle, Quinta Repubblica; aveva il potere di nominare il capo del governo, di sciogliere le camere e di indire referendum.

De Gaulle venne eletto presidente della repubblica e riuscì a risolvere l’affare algerino e, per via della sua vocazione nazionalista, attuò una politica estera che tendeva a svincolare la Francia da legami con gli Stati Uniti e a proporla come guida di una futura Europa.

indipendente; per attuare ciò ritirò le truppe francesi dalla NATO, si oppose all'integrazione politica fra i paesi della CEE. La decolonizzazione del Terzo Mondo. Smantellamento del sistema coloniale e accesso all'indipendenza dei popoli afroasiatici. Decolonizzazione: Durante la Seconda Guerra Mondiale i movimenti indipendentisti extraeuropei, appoggiati dai belligeranti, acquisirono sempre maggiore forza. Inoltre Stati Uniti e Unione Sovietica spingevano per eliminare gli europei dall'Asia e dall'Africa, eliminando l'eurocentrismo. Con la Carta atlantica del 1941 era stato proclamato il principio di autodeterminazione dei popoli, che potevano scegliere la forma di governo più adatta. La Gran Bretagna cercò di allentare il proprio dominio preparando i popoli soggetti all'indipendenza e cercando di trasformare l'Impero in una comunità di nazioni sovrane associate nel Commonwealth. Invece oppose resistenza ai movimenti indipendentisti ecercò di riunire la madrepatria e le colonie in un unico Stato. L’ered
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Publisher
A.A. 2010-2011
69 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher flaviael di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Sabbatucci Giovanni.