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LA DITTATURA FU UN PRODOTTO DELLA MODERNIZZAZIONE POLITICA.
7 – LA CRISI INTERNAZIONALE
La pace instabile
A metà dicembre 1918 si tenne la Conferenza di Pace di Parigi dove le potenze vincitrici,
Inghilterra, Francia, Usa, e Italia, dovevano sedere a un tavolo per trovare una soluzione del quadro
internazionale, e per collaborare al mantenimento della pace. Le potenze diedero vita a una Società
delle Nazioni con sede a Ginevra: essa avrebbe agito come forza di conciliazione tra gli Stati; i
firmatari si impegnarono al disarmo graduale, e vennero riconosciuti molti stati indipendenti
dell'Europa centrale e orientale. Le cose però, non andarono per il verso giusto, perchè:
− gli Usa si ritirarono dalla Società delle Nazioni;
− gli alleati insistettero per una pace punitiva nei confronti di Germania, Austria, Ungheria →
la Germania fu disarmata, le sue colonie e beni all'estero confiscati, la zona
dell'Alsazia-Lorena consegnata alla Francia. Dopo ciò, la Germania venne esclusa dalla
Società, e gli alleati insistettero perchè risarcisse i danni; il paese fu costretto ad attribuirsi la
colpa della guerra. Parte della popolazione tedesca del Sud Tirolo passò sotto
amministrazione italiana. La Germania non aveva alternative ed accettò, ma ciò lasciò
rabbia e risentimento.
→ i territori dell'Austria vennero dati ai nuovi stati: Polonia, Cecoslovacchia e Jugoslavia.
− i vincitori non era completamente soddisfatti: l'Italia dichiarò la sua insoddisfazione per il
compenso avuto in cambio; il Giappone si offese a causa del rifiuto occidentale di includere
una clausola sulla discriminazione razziale nella stesura del patto.
Il tratto della SdN accontentò solo Francia e Uk, le quali ebbero forza sufficiente per guidarla: esse
assorbirono le colonie in Africa e Pacifico sottratte ai tedeschi, e i territori del Medio Oriente
sottratti alla Turchia.
Nel 1926 la Germania venne accolta nella SdN. Nel 1928 il ministro francese Briand propose agli
Usa un patto di rinuncia alla guerra per risolvere le controversie; il segretario di Stato americano,
Kellogg, propose di renderlo universale, e nel 1928 i paesi si riunirono a Parigi per firmare il patto
Briand-Kellogg: si accettò la rinuncia alla guerra, a eccezione dei casi di autodifesa (65 nazioni
firmarono l'accordo).
Uk e Francia ridussero di molte le spese militari (disarmo), e ciò rese questi due imperi molto
vulnerabili.
“Crepe” nell'ordine internazionale
− Francia e Inghilterra erano liberali “in casa propria”, ma illiberali nelle loro colonie; Uk
aderì al patto Briand-Kellogg solo alla condizione di poter ricorrere alla forza nelle colonie.
Quando la SdN banì i bombardamenti aerei, Uk si rifiutò. L'autorità morale della SdN soffrì
per questi comportamenti egoistici;
− la SdN aveva escluso le più grandi potenze: Usa e URSS. Prese piede l'idea che l'America
fosse stata convinta a partecipare alla guerra solo per salvare la pelle agli alleati occidentali.
L'URSS venne esclusa per via del comunismo.
− Germania e URSS volevano sovvertire l'assetto territoriale postbellico
Cosa portò alla crisi mondiale
− Riarmo URSS: crebbe notevolmente sulla scia della spinta alla modernizzazione di Stalin; i
piani di modernizzazione economica erano finalizzati a creare strumenti di difesa, infatti
Stalin poneva l'accento sull'industria pesante (carbone, acciaio, petrolio); le enormi quantità
di armi fabbricate resero il paese lo Stato più forte del mondo!
− Fine cooperazione tra Stati: la crisi economica 1929-1932 aveva inacerbito i rapporti tra i
principali stati. Le popolazioni delle economie più deboli erano spinte verso l'estremismo
politico. Gli Stati che invocavano un nuovo ordine erano 3, detti “stati poveri” da Mussolini,
le cui sorti erano ben diverse da quelle delle Nazioni plutocratiche, ricche (Uk,Francia,Usa).
Questi 3 stati si allearono nel 1939 nel patto d'acciaio italo-tedesco, e avevano in comune la
ripulsa del sistema liberale:
- Giappone → nel periodo della Grande crisi, le merci giapponesi vennero discriminate,
l'emigrazione giapponese fu negata con leggi razziste, e fu negato l'accesso ai mercati e
alle materie prime su un piano paritario. Il Giappone voleva espandersi e lo fece nella
Cina settentrionale, nella regione della Manciuria che venne totalmente conquistata. La
Cina si appellò quindi alla SdN, ma fu fatto poco per paura di inimicarsi ancor di più il
Giappone. Nessuno Stato poteva aspettarsi protezione da parte di quell'organizzazione!
- Italia → i nazionalisti italiani volevano imporre il dominio italiano sull'area del
Mediterraneo e del Nord Africa, per allargare la modesta eredità coloniale del paese
(Libia, Somalia, Eritrea). Nel 1932, Mussolini programmò la conquista dell'Etiopia, in
quanto credeva che le potenze occidentali non sarebbero intervenute per un paese
africano. Nel 1935 le truppe italiane invasero il territorio, e riuscirono a conquistarlo con
molte difficoltà; la Società delle Nazioni impose tiepide sanzioni, ma non alzò un dito;
- Germania → qui c'era rancore per il prezzo pagato a causa della sconfitta.
Hitler vedeva la Germania come una superpotenza, rigenerata, economicamente potente, e
voleva ritagliarsi uno “spazio vitale”: la Germania doveva colonizzare aree e assicurare
una popolazione sana e florida; concepiva la storia del mondo come una continua
battaglia tra razze diverse, ed era ineluttabile. I suoi principali nemici erano: l'URSS e gli
ebrei. Hitler avviò il riarmo in segreto nel 1933, e poi nel 1935 in aperta sfida del trattato
di Versailles; rioccupò la Renania e gli stati occidentali non fecero nulla; nel 1938 annetté
l'Austria senza incontrare resistenza.
– Atteggiamento di Inghilterra e Francia: questi Stati non posero argini alla corrente per più
motivi:
• circostanze internazionali → vi furono dei problemi come la nascita della potenza
sovietica, la pressione italiana in Africa e nel Mediterraneo, la ripresa del nazionalismo
in Germania; con le risorse militari in loro possesso, non sarebbero mai riusciti a
fronteggiare questi problemi contemporaneamente. Preferirono trovare una via pacifica,
detta politica dell'appeasement.
• circostanze interne → ci si concentrò sulle difficoltà economiche e la prevenzione dei
disordini sociali.
Esistevano grandi movimenti pacifisti in entrambi i paesi (come in Usa → esisteva una
vera legislazione che sottraeva gli Usa nel coinvolgimento delle guerre di altri popoli;
questa forte democrazia rimase fedele alla sua politica isolazionistica e di disarmo).
Francia e Uk dovettero anche affrontare i problemi negli imperi coloniali: vi erano forti
rivendicazioni democratiche e di indipendenza (per la Francia: irrequietudini in
Indocina, per Uk: Egitto a cui fu concessa poi l'indipendenza).
Gli imperi francese e britannico raggiunsero il massimo dell'estensione territoriale, ma nel
frattempo incominciava il loro processo di disgregazione dall'interno.
Un abisso separava i leader dei regimi parlamentari (classi medio-alte) dai nuovi dittatori con un
retroterra più plebeo. Francia e Uk erano convinte che quel nazionalismo fosse soltanto una facciata
per far contente le masse.
Verso la guerra
La SdN non era più presa sul serio: Giappone, Germania, Italia abbandonarono l'organizzazione,
l'Unione Sovietica venne espulsa.
Negli anni '30 non esistevano solide alleanze militari, ogni stato seguiva la propria strada; tutti gli
stati gareggiavano tra loro per la propria sicurezza, ma nessuno riusciva a trovarla. La conseguenza
fu una nuova corsa agli armamenti. Uk, Giappone, Italia lanciarono piani di armamento. La Francia
completò una linea difensiva sul fronte orientale, la linea Maginot. Hitler aumentò il suo esercito,
con lo scopo di raggiungere il livello dei russi.
Giappone, Russia e Germania erano i nuovi stati potenti. Per Hitler e Mussolini la guerra era
inevitabile.
Nel 1914 la guerra aveva coinvolto popolazioni, con l'uso dell'aviazione, dei carri armati, dei
mitragliatori, dei gas, e fu definita guerra totale. Il concetto di guerra totale legittimava il fuoco
contro i civili, se con ciò era possibile vincere la guerra per la sopravvivenza.
La più grande paura era x i bombardamenti, tant'è che i governi europei addestrarono i civili,
distribuendo maschere antigas e costruendo rifugi antiaerei. Nessuno poté più dubitare che in
qualsiasi conflitto le potenze sarebbero ricorse a bombardamenti in maniera brutale per garantirsi la
vittoria. La minaccia della guerra avrebbe potuto essere allontanata solo se i paesi revisionisti
avessero accettato la possibilità di autoeliminarsi, o se le 2 potenze dello status quo avessero
accettato il proprio declino come forze della politica mondiale.
Nel 1937 il Giappone conquistò la capitale della Cina, Nanchino, e gran parte del nord e dell'est del
paese. Mussolini pretese la restituzione della Corsica da parte francese, della Savoia e della Tunisia,
e ordinò all'esercito di occupare l'Albania.
L'obiettivo di Hitler era la Cecoslovacchia, dove vivevano 3 milioni di tedeschi nella zona dei
Sudeti. Uk e Francia dichiararono a Hitler che se avesse invaso la Cecoslovacchi, sarebbero
intervenuti. La soluzione arrivò nel 1938 alla Conferenza di Monaco, quando vennero garantiti ai
tedeschi i territori dei Sudeti, in cambio della promessa di non attaccare il resto della
Cecoslovacchia e di mantenere la pace. Lo scontro fu evitato perchè nessuna delle 2 parti era
abbastanza forte: l'esercito della Germania non era addestrato a sufficienza, gli stati occidentali
avevano un programma di riarmo ancora incompleto.
Nel 1939 la Germania invase il resto della Cecoslovacchia, e i capi di governo polacchi si
rifiutarono di negoziare la restituzione del porto di Danzica. Hitler decise quindi una guerra punitiva
contro la Polonia nel 1939, sostenendo che Uk e Francia non lo avrebbero seriamente ostacolato.
Per evitare il coinvolgimento sovietico, Hitler concluse un patto di non aggressione con Stalin
(1939), con un protocollo segreto che divideva la Polonia tra i 2 paesi e garantiva all'URSS una
sfera di influenza sui paesi baltici. Fu un “matrimonio di convenienza” tra nemici ideologici.
Finalmente Uk e Francia accelerarono i preparativi bellici fino a superare la preparazione tedesca, e
furono propensi a combattere se la Germania avesse invaso la Polonia. Canada, Nuova Zelanda,
Australia, cominciarono a dare aiuti alle forze occidentali, e persino la neutrale America cominciò a
dare incoraggiamenti.
Uk e Francia speravano che Hitler si scora