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Storia contemporanea - le elezioni politiche del 1953 Pag. 1
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Le elezioni politiche del 1953

Nell’ottobre del 1952, in vista delle elezioni politiche del 1953, per fine della legislatura (essa, infatti,

dura 5 anni), il consiglio dei ministri approva un sistema di legge che modifica il sistema elettorale.

Tale sistema prevede che le liste “apparentate” che avessero conquistato il 50% dei voti + 1 avessero un

premio di maggioranza così da ottenere il 65% dei seggi parlamentari (sistema maggioritario). Questo

progetto di legge è approvato definitivamente nel marzo 1953, ma scatena nel paese una violenta

opposizione soprattutto nei partiti di sinistra che parlano di legge truffa. Tale legge è paragonata alla

legge Acerbo emanata da Mussolini, che prevedeva che chi avesse ottenuto il 25% dei voti avrebbe

avuto i due terzi dei seggi in parlamento. I partiti di sinistra cercano di bloccare la legge truffa con

l’ostruzionismo, ma, nonostante questo, la legge è approvata. Sono contrari a tale legge anche alcuni

membri della DC stessa. Per il PC, questa legge è un attentato alla democrazia. I partiti di sinistra,

infatti, temono che la DC arrivi ad una modifica unilaterale della Costituzione che, invece, era stata

prodotta dall’unione di tutte le forze politiche.

Gli storici si sono chiesti perché De Gasperi, alla vigilia delle elezioni, propone questa legge

maggioritaria. Bisogna tener presente le elezioni amministrative del 1951-52, durante le quali si mostra

che, rispetto alle elezioni del 1948, c’è un forte crollo della DC soprattutto nel Mezzogiorno. Inoltre si

mostra una sostanziale tenuta del comunismo, un lieve progresso del PSI, una regressione del Partito

Repubblicano e di quello Liberale che fanno parte del governo e un’avanzata dei partiti di destra,

soprattutto del Movimento Sociale Italiano (MSI, partito neofascista). La Dc perde voti nel Sud a causa

della riforma agraria che ha fatto arrabbiare la borghesia e ha trovato contrari anche molti contadini.

Più in generale, c’è un mancato intervento riformatore della DC che ha creato il malcontento. Il PC è

isolato politicamente dopo la rottura dell’alleanza con la DC, ma, proprio in questi anni, è ben radicato

socialmente. Infatti, il PC prende a carico le speranze dei settori più poveri e delle classi più sfruttate.

Inoltre acquista consenso anche per le campagne pacifiste che attua. Di fronte ad una popolazione

appena uscita dalla guerra, c’è la paura che gli USA diano vita ad una nuova guerra. Nel 1950, Pio XII

indice l’Anno Santo che è chiamato “Anno del ritorno” del PC al governo. Contemporaneamente, il

partito neofascista e quello neomonarchico raccolgono il malcontento della destra conservatrice, che si

sente tradita dalla DC perché, con la riforma agraria, ha toccato la proprietà privata. Di fronte a questi

risultati, quindi, De Gasperi capisce che alle elezioni del 1953 non può più ottenere voti come nel 18

aprile 1948 e che, dunque, l’intero centrismo non sarebbe stato più forte. La legge maggioritaria vuole

blindare il centrismo, dandogli una forza più ampia del consenso in modo da poter continuare a

governare.

Dettagli
Publisher
A.A. 2005-2006
2 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher pianeti2002 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma Tor Vergata o del prof Piva Francesco.