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Storia contemporanea - L'età aurea del centrismo (1948 1953) Pag. 1
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Parlamento, anche se non è riconosciuta loro la legittimità a governare e non possono costituire

un’alternativa di governo (NB: la legittimità è un reciproco riconoscimento frutto di un

equilibrio tra i rapporti di forza). Questo è un atto di forza, perché l’anticomunismo ha la

maggioranza. In base a questa esclusione e alla rappresentanza parlamentare, si crea

un’anomalia: De Gasperi rifiuta di mettere fuori legge il PC. Il centrismo, quindi, vuole tenere

in piedi un sistema democratico contro il comunismo;

2) alcuni storici parlano di flessibilità del centrismo. Il centrismo, cioè, ha una maggioranza in

Parlamento e ha garanzia di voto di fiducia che fanno sì che comunque la DC abbia la

maggioranza per approvare delle riforme anche se un partito è contrario. I liberali, ad esempio,

si schierano contro la riforma agraria che, però, passa lo stesso perché comunque la DC ha la

maggioranza. La situazione cambia nel 1953, quando la PC perde voti e non ha più flessibilità.

La guerra fredda, la spaccatura in due del paese e la paura del comunismo, pur nel malcontento di un

ordinamento democratico, portano a forme di discriminazioni giuridiche e politiche. Per questo, alcuni

storici hanno parlato di aree di non diritto. Si incrociano due questioni:

1) il fallimento dell’epurazione di coloro che si erano resi complici del Fascismo. L’epurazione

crea allarme nel paese. Sono colpiti da essa maggiormente gli strati bassi della pubblica

amministrazione rispetto a quelli alti. La conseguenza del fallimento dell’epurazione fa sì che ai

vertici delle amministrazioni pubbliche rimangano dirigenti ed uomini che si erano formati sotto

il Fascismo o che avevano aderito ad esso. Quindi, rimangono ai vertici di tali strutture ceti

dirigenti che hanno idee fasciste, anche se c’è la repubblica;

2) in nome del pericolo comunista, vengono attuate politiche discriminanti nei confronti dei

militanti del PC e del PSI. Alcuni di loro, ad esempio, sono allontanati dall’insegnamento,

perché accusati di comunismo. Inoltre operai comunisti lavorano in luoghi diversi rispetto agli

altri operai, affinché si tenessero lontani per non contagiare i loro colleghi con idee comuniste.

Il metodo democratico-parlamentare, in questo contesto difficile, è, comunque, mantenuto. De Gasperi

arriva a parlare di democrazia protetta: cioè in un Paese fortemente contrastato politicamente per partiti

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Publisher
A.A. 2006-2007
4 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher pianeti2002 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma Tor Vergata o del prof Piva Francesco.