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Il 29 settembre, fu ufficialmente dichiarato Generalísimo. Prima della guerra F. civile tenne una posizione politica molto defilata. Era un
professionista dell’esercito e la sua figura si identificava con idee conservatrici ma moderate. Come gli atri militari di guarnigione in Marocco
detestava il mondo dei politici professionisti che considerava la causa dei mali della Spagna. Già allora la sua mentalità era antiliberale benché
non fosse un estremista. La guerra civile spagnola scoppia a causa dell’insurrezione guidata dai militari di ideologia fascista che sotto la guida del
generale Francisco Franco si oppongono al Fronte popolare, che aveva vinto le elezioni nella giovane Repubblica iberica.
04. Per quali ragioni la Guerra di Spagna viene spesso definita come la Prova Generale della II Guerra Mondiale.
la “prova generale della seconda guerra mondiale”, avendo visto, in primo luogo, la contrapposizione
La Guerra Civile spagnola è considerata tra
gli schieramenti che qualche anno dopo si sarebbero affrontati nel conflitto globale, ovvero le forze fasciste, sostenute economicamente e
militarmente dall'Italia mussoliniana e dal Terzo Reich, e le forze repubblicane, appoggiate innanzitutto dall'Unione Sovietica. In secondo luogo,
la guerra di Spagna è prova generale anche perché rappresenta, per gli schieramenti contrapposti, l'occasione per testare nuove armi e strategie, tra
le quali il bombardamento terroristico diretto a colpire strutture civili, e quindi la popolazione, e la guerriglia, le cui tecniche verranno riprese dai
movimenti europei di Resistenza al nazifascismo. La Guerra civile spagnola non è frutto unicamente del clima politico europeo degli anni Trenta
del XX secolo, ma ha radici profonde nella storia del ‘900. 22
Lez 43
05. Per ciò che riguarda l'Italia, in quale periodo del secondo conflitto mondiale si può oggettivamente parlare di Resistenza?
L’Italia fu letteralmente trascinata nel conflitto attraverso la chiusura di ogni spazio diplomatico, le minacce ed i ricatti, ed infine invogliata anche
dall’inganno inglese. La pretesa inglese, durante il periodo della non belligeranza fu, fino ad un certo punto, quella di tenerla a freno, con vuote
promesse. A febbraio 1940, dopo che la diplomazia britannica aveva forzato l’Italia per vendere agli inglesi armi e munizioni, volendo di fatto
dopo il rifiuto del governo italiano, l’ambasciatore inglese “informava” che la flotta inglese avrebbe bloccato e
farla uscire dalla neutralità, in guerra l’Italia,
confiscato le nostre navi mercantili carbonifere già oggetto di fermo e ispezioni arbitrarie. La decisione di Mussolini di portare
nel giugno del 1940, era strettamente legata ad una politica inglese che egli stesso definisce di autentico “ricatto”. La decisione dell’intervento a
tempo l’Italia fu oggetto di una triplice e concentrica
fianco della Germania maturò tra il febbraio e il marzo del 1940. In quel breve arco di
pressione: di natura economica da parte dell’Inghilterra, di natura politica da parte degli Stati Uniti, di natura politico-economica da parte della
Germania; fu quest’ultima a prevalere e ad orientare definitivamente la scelta di Mussolini.
Non appena entrata nel II conflitto mondiale nel 1940, l’Italia attivò una guerra che fu definita parallela rispetto a quella
06. condotta dai
suoi alleati; per quale motivi fu data questa definizione?
in guerra l’Italia attuò una guerra definita parallela perché era a fianco della Germania. Mussolini così il 10 giugno
Una volta entrata 1940 dichiarò
l’entrata in guerra contro la Francia e la Gran Bretagna. Il piano di guerra di Mussolini prevedeva una posizione di attesa su tutti i Fronti tranne
quello del Mediterraneo. Lo schiacciamento del fronte degli Alleati, infatti, offriva a Mussolini la prospettiva di una guerra in via di rapida
conclusione, ipotesi confermata dall'isolamento inglese e dall'intenzione hitleriana di sferrare un attacco risolutivo. Per questo motivo, l'ingresso
in guerra era visto più come formale che come sostanziale, un modo cioè per sedere al tavolo delle trattative al fianco dell'alleato senza pagare
grossi prezzi. L’Italia fascista pianificò in questo senso una ‘guerra parallela ’ autonoma da quella dell’alleato per conseguire obiettivi nelle aree
di interesse del paese e cioè principalmente nei balcani e nel bacino mediterraneo. dall’inizio
07. Quali furono i principali teatri di guerra su cui le truppe italiane si mossero a partire delle ostilità dichiarate da Benito
Mussolini il 10 giugno del 1940? il ‘43 e il ‘45 fu la Resistenza, uno dei fenomeni più tipici della seconda guerra
Un elemento difficilmente sottovalutabile del confronto bellico, tra
mondiale. Essa fu, un po' ovunque in Europa, l'opposizione delle popolazioni civili contro l'occupazione tedesca e il collaborazionismo nazifascista.
In Italia il fenomeno assunse un'importanza particolare non solo per il significato morale e politico della ribellione al fascismo ma anche perché le
formazioni partigiane che si organizzarono al centro-nord finirono con il rappresentare un vero e proprio fronte di guerra nel confronto tra gli
Alleati che risalivano la penisola e i tedeschi, ormai declassati da alleati ad occupanti, che cercavano di non perdere terreno. 23
Lez 45
06. La legge degli Affitti e Prestiti e la sottoscrizione della Carta Atlantica avevano sancito, II Guerra Mondiale in corso, la cooperazione
totale (economica e politico-militare) fra Usa e Gb in chiave anti-nazista. Quali erano le caratteristiche e i punti salienti dei due accordi?
Con l’elaborazione della Carta Atlantica, concordata tra Roosevelt e Churchill il 14 agosto 1941veniva espresso l'impegno a perseguire la lotta
contro il nazismo e si affermava la volontà di sviluppare una collaborazione internazionale per promuovere lo sviluppo economico e sociale di
tutti i popoli, in un contesto di pace giusta e confini sicuri. A questo proposito tutte le nazioni del mondo avrebbero dovuto rinunciare all'uso della
forza in un contesto di disarmo collettivo in vista della creazione di un sistema generale di sicurezza collettiva. La Dichiarazione Atlantica contiene
i temi che saranno alla base della futura ONU, ovvero nozione di sicurezza collettiva, disarmo, rinuncia all'uso della forza nelle relazioni
internazionali, principio di autodeterminazione dei popoli, cooperazione economica e commerciale. Lo scopo della legge degli Affitti e dei Prestiti
adottata l’11 marzo 1941 dal Congresso e dal presidente degli Stati Uniti era quello di soccorrere (con idonei mezzi finanziari, rifornimenti di
materiali bellici e materie prime), durante la Seconda guerra mondiale, senza rompere formalmente la propria neutralità, quegli Stati europei ed
extraeuropei che seguivano una politica giudicata conforme agli interessi degli USA. In seguito alla entrata in guerra degli Stati Uniti, la legge
servì a mantenere quei soccorsi fino al raggiungimento dei comuni obiettivi militari e politici. Questo atto legislativo sancì la fine della politica
non intervenzionista che aveva caratterizzato la presenza internazionale degli Stati Uniti dalla fine della Prima guerra mondiale. Durante la
neutralità e dopo l’entrata in guerra (da marzo 1941 a settembre 1946) furono accordati aiuti a 44 Stati, tra cui in prima linea alla Gran Bretagna,
all’URSS, alla Francia e alla Cina. 24
Lez 48 teoria dei “Quattro Poliziotti”, frutto
2. Che cosa stabiliva la politico dei colloqui fra i Capi i Stato e di Governo presenti alla conferenza
di Yalta e se fu mai veramente applicata nelle relazioni internazionali.
più che a Yalta, che si posero le premesse degli accordi e tensioni degli anni successivi al ‘45. In
Contrariamente a quanto si pensa fu a Teheran
quell’occasione, gli Stati Uniti più di ogni altra potenza si ponevano l’obiettivo di creare una nuova e grande organizzazione internazionale. Era
necessario pensare al futuro globale non in termini astratti bensì concreti. In poche parole occorreva immaginare anche dei meccanismi istituzionali
che fossero stati in grado di perseguire gli obiettivi di sicurezza e pace. Non tutti condividevano pienamente il Grand Design Rooseveltiano, tuttavia
concordavano nell’importanza di alleviare la crudezza delle relazioni internazionali, e fare in modo che lo scontro di interessi trovasse momenti di
effetti l’idea lanciata da Roosevelt dei “quattro policemen”, trasformata nel
mediazione che avrebbero reso più facile salvare la sicurezza. In
postulato della “durevole intesa” fra gli alleati della Seconda Guerra Mondiale aveva un suo contenuto realistico e costituiva anche una base adatta
per dare forza ai meccanismi istituzionali che le potenze fossero riuscite ad elaborare. Roosvelt espose la sua teoria dei quattro poliziotti, che
avrebbero dovuto reprimere ogni tentativo di alterare con la guerra gli equilibri internazionali (il quarto poliziotti era la Cina nazionalista di Chiang
Kai-shek). 25
05. Quali furono le conseguenze politiche più importanti come conseguenza della fine del Secondo Conflitto Mondiale? ’14-
Le conseguenze della seconda guerra mondiale in termini di bilancio delle perdite umane furono ancora più disastrose rispetto alla guerra del
18. La guerra oltre a provocare immani distruzioni (soprattutto nei paesi europei), ebbe profonde ripercussioni anche sul sistema internazionale.
Uno degli effetti più importanti dei negoziati di pace fu infatti quello di stabilire il ruolo egemone degli USA nel nuovo ordine politico ed
economico in campo internazionale, davanti alle rovine dell’Europa. Dal punto di vista politico, si ebbe la volontà di espansione della Germania
in Europa dopo la sconfitta della prima guerra mondiale; Volontà di espansione del Giappone nel Pacifico (in rivalità con USA e Cina); Velleità
espansionistiche dell'Italia in Africa (in rivalità con la Gran Bretagna) e rivendicazione di Corsica, Nizza e Savoia (in rivalità con la Francia);
Isolamento dell'URSS da parte della Francia e dell'Inghilterra e conseguente patto di non aggressione con la Germania a tutela da possibili
invasioni. Dal punto di vista economico la volontà del Giappone di estendere i propri mercati in estremo Oriente in rivalità con gli USA; Volontà
dell'Inghilterra di salvaguardare il proprio impero coloniale. Sul punto culturale invece nazionalismi e irredentismi originati dai confini stabiliti
dopo la prima guerra mondiale; Mito della razza ariana e volontà tedesca di predominio. A livello territoriale invece la Germania perde la Prussia
orientale, la Pomerania, e la Slesia (annesse all'URSS e alla Polonia) e viene divisa in due Stati; Estonia, Lettonia e Lituania sono annesse all'URSS;
L'Italia perde le colonie in Africa, il Dodecaneso (ceduto alla Grecia) parte dell'Istria (Zara e Fiume cedute al