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Il piacere del potere

Dopo aver individuato lo stato come luogo per eccellenza dell'azione politica, Weber introduce una nuova definizione di politica. Politica è direzione, e quindi potere, ma anche "aspirazione a partecipare al potere (Macht) o ad influire sulla ripartizione del potere". Chi fa politica aspira ad avere il potere, sia come mezzo per il raggiungere un certo fine, sia per il potere in sé, per il prestigio che ne deriva. Il politico, che lo confessi oppure no, deve provare il piacere del potere, e lottare per conquistarlo: non è un sospetto moralistico, ma un dato di fatto antropologico registrato senza pregiudizi. Oggi un teorico della democrazia riformulerebbe la definizione weberiana, sempre valida, in questi termini: ciascuno di noi esprime legittimamente interessi che si aspetta vengano rispettati. Emergerebbe così in primo piano il concetto di rappresentanza (del singolo cittadino da parte di un partito o di un candidato); Weber.che ha in mente il politico di professione, sottolinea invece il momento della partecipazione diretta al potere.

2.a. I tre tipi ideali di legittimità del potere.

I TRE TIPI DI POTERE LEGITTIMO

Prima dello stato in senso moderno sono esistite altre associazioni politiche: le poleis greche, i comuni medievali italiani, le città-stato anseatiche, i regimi feudali, lo stesso impero romano. Tutte queste realtà storiche hanno avuto in comune il fatto di consistere in "un rapporto di dominazione (Herrschaft) di alcuni uomini su altri uomini, il quale poggia sul mezzo della forza legittima (vale a dire considerata legittima)"

Ogni potere, per essere riconosciuto dai soggetti dominati, esige giustificazioni intrinseche. Weber ne individua tre, a cui corrispondono tre tipi ideali o "puri" di potere legittimo.

* Il potere tradizionale

L'autorità dello stato si regge sulla pura tradizione: "l'autorità dell'eternoieri "Ciò non implica assenza di legalità: ci possono essere leggi scritte o orali, ma queste hanno validità solo in quanto tramandate. Weber allude in particolare a civiltà antiche basate sulla tradizione orale, come quella dei patriarchi della Bibbia e dei principi patrimoniali. È difficile individuare oggi tipi tradizionali di potere, perché anche i regimi che si rifanno a testi della tradizione sacra (ad esempio il Corano, come avviene nei paesi islamici) hanno carattere essenzialmente teocratico." Il potere carismatico è il potere esercitato dal sovrano votato per plebiscito, dal condottiero militare eletto in guerra, dal demagogo o dal capo di partito: il suo fondamento è la fiducia incondizionata in una personalità dotata di carisma, una qualità che Weber non esita a caricare di connotazioni mistiche: "l'autorità del dono di grazia personale di natura eccezionale". Nella storia moderna unesempio di re plebiscitario, salito al trono per voto popolare e non per principio dinastico, è Napoleone III, eletto imperatore dai francesi nel 1852. I sistemi politici di tipo carismatico sono quelli totalitari di destra piuttosto che quelli di sinistra, che in genere pretendono una legittimazione tramite partito. Nella Russia di Stalin l'enorme margine di discrezionalità del capo era basato non tanto sulla personalità dell'individuo, quanto sul fatto che l'individuo fosse emerso dal Partito. Così l'attuale regime cubano ha un fondamento carismatico, ma solo dal punto di vista strettamente politico, dal momento che alle spalle di Fidel Castro c'è una salda struttura istituzionale. L'esempio più pertinente di potere carismatico puro è la Cina maoista, perché la rivoluzione culturale degli anni Sessanta si è affidata totalmente alla personalità di Mao Tse-tung. Spostandoci a destra,Mussolini era senza dubbio una persona dotata di una carica seduttiva straordinaria, un demagogo, o "comunicatore", come diremmo oggi, capace di guidare e convincere in virtù di una forza apparentemente irrazionale. Tuttavia il suo regime non può essere definito un sistema carismatico in senso weberiano, perché la figura del Duce era strettamente collegata al partito nazionale fascista, all'interno di una struttura politica che aveva la massima autorità nel re, l'appoggio da parte della magistratura e il consenso (esterno) persino della Chiesa. La Germania nazista si è avvicinata a un carismatismo puro, soprattutto nella sua fase finale, con la piena realizzazione del cosiddetto Führerprinzip. * Il potere legale-razionale "La dominazione in forza della legalità, in forza della fede nella validità della norma di legge e della competenza obiettiva fondata su regole razionalmente formulate". Rientra in questapotere delle democrazie moderne si realizza attraverso la legalità sono diversi. Innanzitutto, la cultura democratica ci ha trasmesso l'importanza della legge, non perché essa sia attestata da tempi antichissimi o dettata da un capo carismatico, ma perché è formulata in modo moderato e competente. La nostra cultura politica, più vicina alla concezione democratica classica, identifica la democrazia con l'istituto parlamentare. Questo è inteso come sede della rappresentanza e della discussione razionale intorno alla legge. Nonostante Weber non faccia riferimento a questi concetti, il suo discorso non è anti-parlamentare. Egli infatti fa parte della tradizione tedesco-prussiana dello stato di diritto, creato dai sovrani illuminati, dai filosofi e dai giuristi, e non dal popolo in assemblea. Questo spiega perché sostiene che il funzionario statale è rappresentante e interprete della norma, e quindi detentore del potere legale-razionale. I moventi per cui il potere delle democrazie moderne si realizza attraverso la legalità sono diversi. Innanzitutto, la cultura democratica ci ha trasmesso l'importanza della legge, non perché essa sia attestata da tempi antichissimi o dettata da un capo carismatico, ma perché è formulata in modo moderato e competente. La nostra cultura politica, più vicina alla concezione democratica classica, identifica la democrazia con l'istituto parlamentare. Questo è inteso come sede della rappresentanza e della discussione razionale intorno alla legge. Nonostante Weber non faccia riferimento a questi concetti, il suo discorso non è anti-parlamentare. Egli infatti fa parte della tradizione tedesco-prussiana dello stato di diritto, creato dai sovrani illuminati, dai filosofi e dai giuristi, e non dal popolo in assemblea. Questo spiega perché sostiene che il funzionario statale è rappresentante e interprete della norma, e quindi detentore del potere legale-razionale.

Il potere viene docilmente accettato come legittimo sono numerosi, e tra questi hanno una forte influenza, soprattutto di fronte a un potere carismatico, la speranza del premio e il timore della punizione. Ma tutte le ragioni di legittimità che l'osservazione empirica registra possono essere ricondotte indefinitivamente a questi tre tipi ideali.

Il potere carismatico.

Capo carismatico e democrazia

A questo punto Weber segnala di voler concentrare la sua attenzione sul secondo tipo di potere legittimo, quello carismatico, e imposta il ragionamento sul rapporto di dedizione assoluta che lega i seguaci al capo. È qui che affonda le sue radici il concetto di politica come professione.

Il leader non esiste se non esistono seguaci che lo impongono come leader. Emerge progressivamente l'idea che la politica sia un'esperienza più complessa del semplice pragmatismo, e che essere politici per intima vocazione significhi possedere il dono del carisma.

Teniamo conto che

in queste pagine e nel corso di tutta la conferenza Weber procede su due livelli, che possono essere confusi: il potere giustificato dal carisma e la persona dotata di carisma (capo carismatico). Ovvero, il politico carismatico può coesistere con un sistema di potere non carismatico. Ciò risulta chiaro nel momento in cui afferma che il capo (Führer) emerge in un sistema di tipo legale-razionale, ovvero in una democrazia, nella figura del "capopartito parlamentare, cresciuto sul terreno dello stato costituzionale" (e la democrazia è un tipo di stato costituzionale). Anzi, sostiene Weber, una democrazia funziona soltanto se è guidata da un Führer. Nella storia degli ultimi cinquant'anni, Winston Churchill e, ancora di più, Charles de Gaulle hanno incarnato l'ideale weberiano di carismatico democratico. Ma il Führer per antonomasia del XX secolo è stato Adolf Hitler. Se intorno agli anni Venti un realista come Weberauspica l'avvento di un capo alla guida della neonata democrazia tedesca, ciò non significa che la sua posizione debba essere additata come prenazista: è sempre difficile valutare la corresponsabilità degli intellettuali nelle vicende storiche, ma nelle pagine di Weber non c'è alcuna traccia di carismatismo anti-democratico. 2.c. I mezzi per l'attuazione del potere. La subordinazione di uomini e mezzi Il discorso si sposta ora sui mezzi esterni con cui si attua qualsiasi rapporto di potere politico legittimo: - la subordinazione delle persone agli ordini di chi detiene il potere "un corpo di amministratori" - la disponibilità di risorse materiali "i mezzi materiali per l'amministrazione" Il momento dell'amministrazione diventa essenziale nella definizione weberiana di potere. Weber parla di "stato maggiore amministrativo", indicando il blocco compatto degli amministratori, una sorta di stato

nello stato che deve obbedienza al potere in virtù di altre due ragioni:

  • la remunerazione materiale;
  • l’onorabilità sociale.

Entrambe le ragioni sono legate all’interesse personale. La prima appartiene alla sfera economica, e Weberne rintraccia alcuni esempi nel corso della storia occidentale: il feudo dei vassalli, le prebende dei funzionarinello stato patrimoniale (dove il sovrano è anche proprietario dello stato), lo stipendio degli impiegati statali.

Il riconoscimento dell’onore o del prestigio rientra invece nella sfera morale-ideologica.

Il capo carismatico, in particolare, compensa i propri seguaci: questo meccanismo si realizza, comevedremo, nel sistema americano, in cui il capo, nella figura del presidente eletto direttamente dal popolo,appena giunto alla Casa Bianca distribuisce le cariche a chi ha sostenuto la sua campagna elettorale (spoilsystem).

2.d. Dallo stato diviso per ceti...Il modello di stato cetuale

Per esercitare il potere

Oltre a ciò, occorre disporre di risorse materiali. O queste sono di proprietà degli amministratori (modello premoderno), oppure gli amministratori sono separati dai beni che sono incaricati di gestire, esattamente come nell'impresa capitalistica il lavoratore è separato dai mezzi di produzione (modello moderno).

Nel mondo premoderno il vassallo non solo gestisce, ma possiede a titolo personale i mezzi necessari al funzionamento dello stato e alla gestione della guerra (denaro, macchine belliche, cavalli, edifici, terreni, ecc.). Dal sovrano riceve la legittimazione del suo possesso e il prestigio sociale.

"Un'associazione politica in cui i mezzi materiali dell'amministrazione siano direttamente posseduti, tutti o in parte, dal corpo amministrativo dipendente, la chiameremo un'associazione divisa per ceti (Stände)".

Il modello idealtipico di stato cetuale costruito da Weber può essere identificato a grandi linee con il sistema feudale.

affidato all'interpretazione del lettore. Tuttavia, è possibile individuare alcune caratteristiche comuni a tutte le tipologie ideali. Le tipologie ideali sono astrazioni concettuali che rappresentano un modello ideale di un fenomeno o di un oggetto. Sono utilizzate per semplificare la comprensione e l'analisi di situazioni complesse, permettendo di individuare le caratteristiche essenziali e di stabilire delle categorie di riferimento. Nella formattazione del testo, è possibile utilizzare i seguenti tag HTML: -

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    : per creare una lista non ordinata -
  • : per definire un elemento di una lista Ecco un esempio di come potrebbe essere formattato il testo utilizzando i tag HTML:

    Ma, come sempre quando si lavora con tipologie ideali, l'eventuale compito di collocare nel tempo e nello spazio i fenomeni descritti viene affidato all'interpretazione del lettore. Tuttavia, è possibile individuare alcune caratteristiche comuni a tutte le tipologie ideali.

    Le tipologie ideali sono astrazioni concettuali che rappresentano un modello ideale di un fenomeno o di un oggetto. Sono utilizzate per semplificare la comprensione e l'analisi di situazioni complesse, permettendo di individuare le caratteristiche essenziali e di stabilire delle categorie di riferimento.

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Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
15 pagine
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SSD Scienze politiche e sociali SPS/01 Filosofia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher trick-master di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Scienze Sociali Prof.