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RIVOLUZIONARIA (NORMALE)IA)CAP I.IV
Quando una teoria scientifica è organizzata in modo tale da consentire il controllo empirico e quindi da poter essere falsificata?
Allorché è esposta ed articolata in termini condizionali senza necessità di ricorrere alla casualità, con la precisazione che anche situazioni estremamente semplici implicano costrutti policondizionali.
La formulazione condizionale è: se...allora (se abbiamo x e y allora prob. avremo A, se x,y,z allora prob. avremo B – condizioni di frequenza- se abbiamo x,y,w,z allora avremo sempre C – relazioni invariabili-). Più alta è la regolarità maggiore è la prevedibilità dell’evento.
Il carattere condizionale delle teorie scientifiche mette in evidenza 3 cose:
- Le previsioni sono di tipo ipotetico (premessa se)
- Lo spettro della prevedibilità è tanto più ampio quanto più le proposizioni hanno un grado maggiore di universalità.
Emerge la distinzione tra previsione e profezia (quest'ultima infalsificabile)
CAP I.V
Rapporto tra teoria e fatti: chiaramente la realtà esiste indipendentemente dalla teoria, solo che noi possiamo conoscere la realtà solo attraverso le teorie che svolgono il compito di ordinare concettualmente la realtà (Weber) la quale altrimenti sarebbe incomprensibile ed insesplicabile.
Caratteristiche della teoria scientifica:
a) ipotetica
b) selettiva e gerarchica
c) è un sistema di proposizioni più o meno formalizzate
d) è un costrutto complesso (più complessa è la realtà tanto più complessa è la teoria)
CAP I.VI
Qual è la differenza tra Scienze Fisiche e Scienze Sociali?
Nelle S.F. il fatto oggetto di studio è mero fatto o accadimento, nelle S.S. il fatto è l'azione umana, vale a dire un fatto intenzionale.
Il fatto studiato dalle S.S. proviene da simboli e produce simboli.
Non si possono fare proposizioni teoriche universali con riferimento alle azioni umane in quanto una singola azione umana può avere sempre in ogni caso significato diverso.
Nelle S.F. vi è la SPIEGAZIONE, nelle S.S. vi è l'COMPRENSIONE.
Alle azioni umane intenzionali si può attribuire una certa generalità e si possono studiare sotto diversi punti di vista.
Infatti nei modi di agire degli esseri umani vi è sempre uno spazio riferibile alla razionalità, in particolar modo quella razionalità pratica e strumentale tipica dell'homo aeconomicus: ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo.
In alcune aree sociali tipo quella economica e politica lo spazio riservato alla razionalità è maggiore rispetto ad altre sfere. Più è razionale il comportamento => più è comprensibile => più è possibile formulare proposizioni generali.
Anche i comportamenti irrazionali non sono fuori della
Possibilità di studio, comprensione, spiegazione e previsione. >>>>>> RAZIONALITÀ' >>>>>> POSSIBILITÀ' DI STUDIO E GENERALIZZAZIONE
Purtroppo lo studio delle S.S. non si riduce a studiare e prevedere le conseguenze previste ad azioni razionali, ma anzi deve assolvere soprattutto al compito di prevedere ripercussioni sociali non intenzionali conseguenza di azioni umane intenzionali.
Gli schemi Azione Risposta sono diversi
Es.: Azione Intenzionale Risposta non Intenzionale
Azione non Intenzionale Risposta non Intenzionale
Oltre allo studio delle azioni intenzionali nelle S.S. è importante lo studio delle impossibilità.
Una scienza empirica infatti deve dare delle regole pratiche che dicano ciò che si può fare e non si può e non ciò che si deve fare (morale). Teoria scientifica vista come proibizione (Popper)
Cos'è che condizione l'individuo?- i ruoli che esso assume in
Una società - le circostanze in cui esso vive (Io sono io e la mia circostanza) (Ortega y Gasset). Alcuni grandi processi collettivi esigono però criteri d'indagine decisamente più universalizzanti, non fosse per altro che per la numerosità di azioni intenzionali che avvengono in tali processi (es. rivoluzioni, guerre civili, etc.). Altro ruolo fondamentale nello studio delle S.S. hanno le consuetudini, pratiche, convenzioni, abitudini che raggruppano in un singolo gruppo più persone e permettono di generalizzare le teorie ad un grado più alto.
CAP I.VII
Come si fa a creare teorie universali in un campo socio-politico dove si avverte molto l'incidenza della cultura e la loro pluralizzata storicità?
- Anche le scienze fisiche, che producono per forza di cose teorie universalizzanti, nascono e crescono in un certo clima culturale e non sono esenti da condizionamenti storico-culturali.
- Si possono fare delle distinzioni tra cultura orientale e...
cultura occidentale: - la prima nonostante alti livelli di precisione e raffinatezza si è rinchiusa entro confini ripetitivi e incontrastati del paradigma - la seconda ha conosciuto una ricca dinamica dei paradigmi
3) Nonostante al corrispettivo della pluralità culturale vi sia la pluralità antropologica, per creare delle teorie universali si può ritrovare in contrapposizione il paradigma di una comune natura umana che rimane costante nel tempo e nello spazio. Passioni negative e positive esistono ovunque (paura, amore, odio, invidia, egoismo, ambizione, spirito di sacrificio) e da sempre. Il paradigma della pluralità umana, quindi, non va in conflitto con il paradigma della natura comune dell'umanità.
4) Esaminate le differenze tra Scienza empirica e non scienza e le differenze tra scienze fisiche e scienze sociali è necessario effettuare un ulteriore distinzione tra scienza della realtà culturale e scienze della realtà strutturale
o istituzionale. Scienze della realtà culturale Sociologia Antropologia Scienze della realtà strutturale Scienza Politica Analizza strutture (sindacati, partiti, parlamenti, amministrazioni, etc.) si sofferma sulle funzioni di tali strutture sapendo che le iterazioni tra unità strutturali danno vita a sistemi o subsistemi. Questi caratteri della scienza politica (empiricità, strutturalismo) permettono la formazione di macroteorie di carattere universalistico che non debbano tenere eccessivamente conto della dimensione culturale e dei problemi che essa comporta. Nonostante questa possibilità la Scienza Politica non cancella il fattore culturale ma deve tenere conto dell'iterazione che vi è tra struttura e cultura. Qual è quindi il carattere di tale iterazione? Quando una delle due variabili è dipendente dall'altra? E in quale contesto? Rispondere a queste domande è difficile se non impossibile, maAnalizzando l'iterazione tra cultura e struttura si può dire che anche se una cultura può nascere senza una struttura preesistente, per svilupparsi e diffondersi ha bisogno di meccanismi strutturali. Infatti, l'efficacia culturale è direttamente proporzionale alla capacità strutturale e veicolare delle strutture.
Un altro elemento semplificatore dello studio della Scienza Politica e della sua capacità di creare macroteorie generali è che quasi tutte le azioni politiche e sociali si svolgono entro cornici istituzionali e seguono delle norme istituzionali (es. se un sistema è bipartitico si potrà scegliere, nonostante la pluralità antropologica, tra votare A, votare B o non votare).
Un'altra iterazione importante è quella tra strutture e passioni: le strutture tendono a favorire le passioni positive e sfavorire o
controllare quelle negative e nel caso compissero il percorso inverso causerebbero il decadimento della civiltà. La struttura è filtro delle passioni umane. Generalmente ogni cultura ha una sua struttura e ne condiziona il funzionamento in positivo e innegativo, ma alcune strutture si adattano a culture differenti (es. la cultura del common man e del citoyen si adattano perfettamente alla culata giapponese anche se sono di origine anglosassone ed euro-continentale).
CAP I.VIII
La comprensione non ha l'esclusiva metodologica delle S.S. pur se appartiene ad esse, allo stesso modo anche se non è razionale abdicare all'aspirazione universalista, che va sviluppata ogni volta che è possibile, non ne discende che tutte le teorie debbano essere pensate ed elaborate con questo fine, in alcune situazioni si può ritenere prudente elaborare scelre di medio raggio ed anche di portata più ristretta fino al caso singolo.
Detto ciò si evidenzia:
- Sia
Le scienze fisiche e le scienze sociali possono avere interesse nello studio di un fenomeno singolo che nell'enunciazione di una teoria universale.
La conoscenza deduttiva ed universalizzante non vieta, in momenti di scienza normale, la ricerca osservativa, descrittiva e individuale; lo studio del caso può infatti:
- Corroborare la teoria
- Evidenziare una devianza
- Interpretare la teoria
- Rilevare un'anomalia
- Generare nuove ipotesi
- Evidenziare l'esistenza di un caso cruciale
Nonostante tutto, questi studi particolari non creano una nuova teoria.
Le teorie di medio raggio possono produrre generalizzazioni, sia pure parziali (differenza tra proposizione universale e proposizione generale).
I concetti sono sottoposti a una continua prova in quanto, ammettendo l'esistenza di teorie universali, teorie di medio raggio e casi singoli, tendono a muoversi su una scala di astrazione dove nel salire la connotazione e la denotazione sono inversamente proporzionali.
Connotazione: insieme delle caratteristiche associate ad un concetto o ad un termine
Denotazione: l'insieme delle cose alle quali il termine si applica.
Esempio: CARICO CONNOTATIVO DENOTAZIONE
CASO SINGOLO Partito elettorale di massa, Partito della confessionale, di centro, a base rurale Democrazia Cristiana e medio-urbana, italiano.
TEORIA DI Partito elettorale, europeo, con radici UDC tedesca, DC MEDIO RAGGIO cristiane italiana, e altri partiti UE che si rifanno al cristianesimo
TEORIA Partito Tutte le strutture UNIVERSALE mondiali che competono a delle elezioni per conquistare il potere e gestirlo in prima persona
CAP I.IX La scienza deve realizzare una conoscenza completamente libera dai valori e dalle relative valutazioni wertfrei (Weber) cioè pienamente autovalutativa e neutrale.
Ma tutte le scienze nascono in contesti culturali e hanno i loro significati e valori specifici.