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LSD.

Nel '64 Lennon, studiando Dylan, scrive I'm a loser. Ha un uso dell'armonica a bocca

molto country western, innestato su una base rock. È l'inizio di una messa in

discussione del sé. I testi cominciano a farsi più articolati, di qui a qualche tempo,

verso il '65-'66 anche McCartney imboccherà la strada di testi più articolati, ma in

direzione delle storie di ispirazione letteraria e cinematografica. Sono storie di

personaggi inventati, canzoni come piccoli racconti o piccoli film. I'm a loser è il

primo esempio di canzone in cui vediamo questa gioventù che si è affermata in questa

maniera impetuosa che comincia a riflettere su di sé. Lennon è padre infelice di

famiglia, risente della contraddizione tra questo, la sua età e la sua condizione di

celebrità (sarà quello che la soffrirà di più, insieme a Harrison). L'incontro con Dylan

nel settembre '64 è importante per entrambi, dal punto di vista musicale, dei testi e

delle esperienze esistenziali. Si scambiano le esperienze con le droghe: i Beatles

finora hanno preso soprattutto anfetamina (lavorano 16-17 ore al giorno). Dylan gli

passa la marijuana, McCartney sarà quello più influenzato, gli altri passeranno presto

ad altre droghe. Sul piano professionale c'è uno scatto: Dyaln rimane colpito dalla

musica, ma dice loro che i testi sono modestissimi e dice di badare di più ai testi.

Contemporaneamente, Dylan resta colpito dalla ritmica e dall'elettrificazione,

dall'associazione basso-batteria di fortissima incisività, e infatti qualche mese dopo

elettrificherà i suoi strumenti sollevando enorme polemica (al festival folk di

Newport).

1965

E' l'anno del definitivo going global. Da un lato il business delle tournee e della

discografia a 45 giri, dall'altro la diplomazia culturale che insegue il business

promuove i Beatles nel mondo. Nel frattempo il governo è cambiato (tardo '64) e

hanno vinto i laburisti (è una tendenza internazionale, centrosinistra in Italia, Johnson

negli USA, presenza dei socialdemocratici in Germania). Viene le elezioni Wilson, di

Liverpool, che sia durante che dopo la campagna elettorale prova a usare a più riprese

nell'ambito di un tentativo di comunicazione diretta cerca di usare anche l'immagine

dei Beatles, facendosi fotografare con loro. Nel settembre '65 i Beatles vengono

insigniti del titolo di baronetti (Ordine dell'Impero, è una tradizione introdotta nel

'17). Viene bloccata una tournee in Israele, per motivi di chiusura del governo

israeliano che non mostra grande interesse nei confronti dei giovani ed è preoccupato

che la presenza dei Beatles possa influenzare negativamente i giovani, a cui si

sovrappongono rivalità tra impresari ebrei. Si realizza la tournee italiana (luglio '65,

Milano, Genova e Roma): è organizzata da un impresario molto visionario, una

persona estremamente curiosa, aperta e coraggiosa. La tournee non è un grande

successo (doppio concerto, pomeriggio e sera). A Genova suonano al Palasport, non

si sente quasi niente, i Beatles sono molto frustrati per questo, che diventerà poi una

questione cruciale. I giornali sono molto sospettosi, si pensa siano un fenomeno solo

inglese, l'atteggiamento è di condiscendenza. Ci sono caricature sulla Domenica del

corriere, c'è chi dice che non sono abbastanza arrabbiati (Maffi) e chi pensa siano

decisivi per la sua formazione (Fossati). C'è un grande successo statunitense che vede

l'inaugurazione della musica negli stadi, un nuovo fenomeno. Nell'agosto '65 allo

Shea Stadium, un grande stadio di baseball di New York: tra gli osservatori c'è Steve

Tyler (cantante degli Aerosmith). Dallo Shea Stadium i Beatles escono con la

sensazione che molto probabilmente in tempi rapidi dovranno smettere di esibirsi dal

vivo: non si sente niente, fanno molta fatica a suonare, non riescono a concentrarsi,

non è quello che vogliono. Nel frattempo, da un lato si fanno avanti dei concorrenti:

vanno emergendo una serie di sfide. La prima è il Bob Dylan di Like a rolling stone,

che riprende un'immagine classica della tradizione folk statunitense (il vagabondo, la

frontiera): elettrifica la musica e produce un'innovazione assolutamente straordinaria.

Quella con Dylan è una sfida di conversazione e dialogo, c'è e continuerà ad esserci

uno scambio diretto. Ancora più diretta è la sfida che arriva dai Rolling Stones: è un

gruppo di ceto medio, uno strato sociale più elevato di quello dei Beatles. Sono un

gruppo che viene da famiglie di insegnanti, non ne fanno mistero, si rifiutano a

politicizzazioni e contemporaneamente sono un gruppo di rock-blues. Il nome

Rolling Stones deriva da una canzone di un grande bluesman americano: Richard

cerca di tradurre in chiave rock inglese il blues americano, sottolineando nel modo di

presentarsi i tratti aggressivi e di arrabbiati. È una cosa che fu studiata dal loro

secondo manager: devono essere la pura trasgressione. Il brano che li lancia è I can't

get no satisfaction: nel brano c'è una critica ai consumi e forti allusioni di tipo

sessuale. Sullo sfondo ci sono anche i Beach Boys, che hanno un grande successo nel

'65 con California girls.

Dietro all'LSD c'è una filosofia e una cultura legata la mondo dei beat,

dell'allargamento della mente e della coscienza. È un tema molto discusso all'epoca,

ci sono dentro figure notevoli (Huxley...): funzione medica e psicologica, di sostengo

a certe forme di psicoterapia. Questo mette in moto tutta una serie di figure che

gravitano attorno ad Harvard e a Timothy Leary (licenziato perchè lo si accusa di

aver fatto esperimenti incontrollati). Lennon comincia a praticare LSD a Londra nel

'65 incidentalmente, legge Leary l'anno successivo e ne resta folgorato (poi Lucy in

the Sky with Diamonds). La musica di Lennon cambia per effetto dell'LSD: rallenta,

assume delle nuove sonorità (Rain, Tomorrow never knows). Gli effetti si fanno

sentire sulla tenuta del gruppo.

Harrison scopre l'India, in maniera del tutto casuale. Nel '65 fanno un secondo film,

con un budget maggiore, a colori, Help. Aumenta il numero delle canzoni scritte

direttamente dai Beatles anche se ci sono ancora alcune cover. Help continua il

discorso sul sé (è il coro di minatori scozzesi virato a rock): è una canzone

profondamente tragica, è una richiesta di aiuto. Durante le riprese (satira del mondo

delle sette indiane) Harrison vede uno strumento strano che era stato portato lì come

simbolo dell'indianismo che è il sitar e ne è affascinato. Dalla parodia si passa

all'attenzione e al rispetto della cultura indiana. C'è il tema dell'orientalismo, un

rapporto di confronto e scontro e oggettificazione della cultura orientale da parte di

quella occidentale che diventa un rapporto di scoperta e dialogo.

1966

E' l'anno dell'ultima serie di concerti dal vivo: si sente sempre meno, sono realizzati

malissimo. La storia dei Beatles dal vivo finisce in una sorta di fallimento: da questo

momento in poi i Beatles staranno soltanto in studio. In Giappone ci fu una reazione

durissima da parte di alcuni gruppi ultranazionalisti per cui i Beatles furono

minacciati di morte, si era fortemente preoccupati che potesse avvenire un attentato.

Nella stessa estate nelle Filippine, essendosi rifiutati di suonare un concerto personale

per il dittatore Marcos all'uscita dal paese i Beatles furono malmenati dalle autorità

doganali. Negli USA, sempre in estate, in un'intervista Lennon dice che i Beatles

sono più famosi di Gesù: la frase, estrapolata, viene usata da forze fondamentaliste

religiose e dal KKK e si risolvono in pubbliche manifestazioni in cui i dischi dei

Beatles vengono bruciati e ci sono minacce a più riprese. In realtà il KKK ce l'aveva

soprattutto per alcune dichiarazioni relative alla segregazione (richiedevano che il

pubblico venisse dappertutto desegregato) e alla presenza statunitense in Vietnam.

Alla conclusione di questa tournee non del tutto fortunata negli USA (29/8/66, San

Francisco: Harrison dice che non fa più parte dei Beatles, intendendo che non si

sarebbe più esibito dal vivo). Finita la tournee i Beatles decidono di non esibirsi più

dal vivo. Nello stesso anno continua l'occupazione di Berkley: gli studenti più

politicizzati vorrebbero cantare l'Internazionale, ma gli altri non la sanno. Si finisce

quindi per cantare Yellow Submarine, che ha un contenuto fortemente utopistico (il

sottomarino rappresenta la controcultura). Viene ripresa per un film a cartoni animati

che diventerà un classico della psichedelia (Hedelmann,1968) che si afferma a partire

dal '66. Durante le manifestazioni contro il Vietnam in Italia viene ucciso Paolo

Rossi. Il mondo si sta muovendo e sta emergendo la componente politica della

protesta e della contestazione (Vietnam, mondo studentesco, mondo del lavoro).

Marxismo culturale: Raymond Williams (Rivoluzione industriale e cultura), critico

letterario, autore delle prime analisi critiche della televisione.

Il fatto di aver smesso di andare in tournee significa che passano più tempo a Londra,

dove ormai si sono trasferiti. Nel maggio '66 Londra è stata definita ufficialmente sul

Time la “swingin' London”. Nel '65 arrivano i beats americani con una serie di

lectures. I Beatles entrano sempre più in contatto con il mondo culturale e artistico e

con le sollecitazioni più diverse che in questa Londra si fanno sentire (per Harrison

significa soprattutto l'approfondimento del rapporto con la cultura indiana,

sperimentata attraverso il maestro di sitar Ravi Shanka). Il sitar fa la sua comparsa

nella musica in Norwegian wood, dicembre '65: è una ballata di ispirazione

scoto-irlandese su cui si sovrappone un primo e limitato uso del sitar, che poi crescerà

nel corso del '66-'67. Per capire il rapporto di Harrison con l'India – che poi diventa di

tutti i Beatles, perchè ci vanno nel '67 – bisogna dire innanzitutto che era molto di

moda. Ci servono poi le categorie introdotte da un critico letterario palestinese,

Edward Said: è lo studioso che conia la formula “orientalismo”, il modo con cui gli

occidentali hanno guardato all'oriente, manipolandolo, ossificandolo, trasformandolo

in essenza, spogliandolo della sua storicità e trasformandolo in una serie di stereotipi.

Harrison, in qualche misura, interpreta questa tendenza ancora molto confusa a

guardare all'oriente con occhi nuovi e diversi: parte lui stesso dalla caricatura,

dall'orienta

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A.A. 2011-2012
20 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher mercantediliquore di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Fasce Ferdinando.