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GUERRA DI INDIPENDENZA GRECA 1821-1829
—
La Grecia appartiene all’impero ottomano ed è una delle sue zone più povere.
Essa si autogovernava, come tutte le zone dell’impero.
La Grecia presenta delle minoranze diventate molto ricche essendosi trasferite a
Costantinopoli. Si parla dei grandi mercanti greci: il quartiere degli affari di
Costantinopoli.
Questi, avendo fatto molti soldi, hanno adesso l’obiettivo di rendere la Grecia
indipendente dall’Impero Ottomano.
A Costantinopoli avevano dato vita a una società segreta: l’eteria, ossia società
segreta dei greci che non stanno in Grecia.
Gran parte dei membri dell’eteria è cristiana ortodossa, fatto che li lega in
particolare all’impero russo.
Succede allora che l’eteria stabilisce rapporti con lo zar di Russia, chiedono un
eventuale sostegno nel caso in cui fosse scoppiata una rivolta.
La Russia è ovviamente interessata a questo legame per due motivi
_religione
_la sua in uenza sulla Grecia e la sua indipendenza permettono alla Russia di
ottenere un accesso diretto sul Mediterraneo.
Quindi insieme, eteria e Russia, progettano una vera e propria rivolta, con
l’obiettivo di rendere la Grecia indipendente.
Mar 1821: scoppia la rivolta nel nord della Grecia.
L’esercito turco riesce a resistere, anche perché era venuto a conoscenza
dell’imminente ribellione, quindi si era potuto preparare; la rivolta fallisce.
Il 15 marzo scoppia poi una rivolta spontanea, molto meno organizzata, nel
Peloponneso (sud della Grecia).
Si tratta di una rivolta inaspettata che ha successo per due ragioni
_coglie di sorpresa, perché appunto spontanea;
_i rivoltosi si radicano sopratutto nelle isole greche e l’impero ottomano non ha
una otta abbastanza forte per far fronte alla situazione
Questa rivolta riesce, e porta all’indipendenza della Grecia attraverso il congresso di
Epidauro.
A questo punto, il sultano ottomano Mahmud chiede formalmente aiuto a un pezzo
del suo impero, l’Egitto, perché questo ha una otta forte. Chiede all’Egitto un
intervento navale per bloccare la rivolta nel sud della Grecia.
Le navi egiziane sbarcano quindi nelle grandi isole greche, e compiono una vera e
propria strage dei rivoltosi.
Questo porta allo scatenarsi dell’opinione publica a favore della Grecia, e nasce cosi
il lellenismo: una sorta di appoggio, amicizia e sostegno verso la Grecia, in seguito
fi fl fl ; fl . : :
alle violenze subite dall’impero ottomano.
Grecia ovviamente considerata sacra in quanto culla della cultura.
Ad appoggiare il lellenismo, e di conseguenza l’indipendenza della Grecia sono
sopratutto i liberali inglesi romantici
Il mito di Byron: Byron è stato un poeta e parlamentare inglese, una sorta di idolo
dell’epoca. Grande sostenitore del lellenismo, per la centralità che la Grecia ha
nella cultura.
Per questo essa non può continuare a far parte di un impero tanto decadente e
sottostare a un regime repressivo come quello ottomano. Deve essere indipendente
In Inghilterra si forma un’opinione pubblica molto radicata a sostegno degli insorti
greci, e quindi favorevole a un intervento inglese in loro aiuto, anche se questo è in
contrasto con gli interessi economici inglesi, per due motivi:
_l’appoggio dell’Inghilterra alla Grecia, contro l’impero ottomano, avrebbe potuto
portare all’istituzione di un regno indipendente di Grecia, ma sotto l’in uenza dello
zar russo; e in questo modo i russi avrebbero avuto un accesso diretto al
Mediterraneo;
_l’impero ottomano è già molto debole, e si gli inglesi hanno bisogno che
quell’ingresso per l’india sia controllato da un impero debole per potervi passare
tranquillamente, ma non da un impero totalmente sfasciato
Nonostante questi non siano gli interessi politici e economici dell’Inghilterra, i
liberali ritengono di dover rimanere fedeli al lo-ellenismo, all’indipendenza e alla
libertà degli insorti. Trovare un equilibrio tra politica e lo-ellenismo.
La situazione si complica quando Alessandro I di Russia muore.
Il suo successore, Nicola I, è ancora più radicato: essendoci in Grecia i cristiano
ortodossi, il suo intento è quello di intervenire militarmente. Questo preoccupa
ulteriormente gli inglesi, che decidono allora di promuovere un nuovo strumento:
una conferenza di pace.
Si tratta di uno strumento nuovo perché no a quel momento i congressi si erano
fatti una volta terminata la guerra. In questo caso la conferenza viene fatta per
evitare la guerra.
Si tiene questa conferenza a Londra nel 1827, attraverso la quale si decide di
mandare una otta interazione sulle coste greche per presidiare a garanzia della
pace, quindi per fare in modo che i turchi pongano ne ai massacri contro i greci.
La otta è costituita sia da navi inglesi che russe
La guerra di indipendenza greca porta in super cie due aspetti:
_per il prima volta il peso dell’opinione pubblica incide su fatti internazionali;
_importanza del ruolo della diplomazia, che porta a una conferenza di pace
fl fl fi fi . fi fi fi . fi fi . fl . .
I turchi vengono de nitivamente scon tti da russi e inglesi insieme
Nel 1829 viene allora sancita la pace di Adrianopoli, cosi Russia e Inghilterra
battezzano la nascita del regno di Grecia, frutto di un compromesso tra le
posizioni russe e quelle inglesi, entrambi consapevoli che nessuno avrebbe prevalso
sull’altro senza una guerra.
L’impero ottomano quindi perde una parte del suo territorio
Chi avrebbe dovuto essere il re?
Sia Inghilterra che Russia sono d’accordo sul fatto che il re di Grecia non debba
essere un greco (un membro dell’eteria), perché non si può ammettere che
l’indipendenza della Grecia sia il risultato di un’autodeterminazione del popolo.
C’è il timore che, sulla scia dell’autodeterminazione greca, possano fare lo stesso
anche le altre potenze europee, cosa che ne Inghilterra ne Russia vogliono.
Si deve cercare un individuo che abbia le discendenze giuste sia rispetto
all’Inghilterra che alla Russia, quindi un sovrano che abbia legami di parentela di
pari grado sia con la dinastia inglese degli Hannover, sia con quella russa dei
Romanov.
Questi legami di parentela si ritrovano sopratutto nei sovrani dei piccoli stati
tedeschi. Il primo nome che viene fuori è Leopoldo I di Sassonia Coburgo, il quale
però ri uta il trono perché regno troppo debole a detta sua.
Il secondo nome è Ottone I, bavarese. Egli accetta, si trasferisce in Grecia, e porta
con se tutta la sua corte. Qui continua ad attuare tutte le pratiche tedesche, no alla
sua morte negli anni 60.
Quindi no a quel momento non si assiste a un vero e proprio processo di
indipendenza della Grecia, ma semplicemente a un'esportazione dell’ordinamento
tedesco in Grecia RIVOLUZIONI DEL 1830-1831
Si scatenano delle agitazioni in Europa: alcune vere e proprie rivoluzioni in Francia
e nei Paesi Bassi, e dei moti in Polonia e nel ducato di Modena e Reggio.
RIVOLUZIONE IN FRANCIA
Il sovrano è Luigi VII. Nel 1824 muore e subentra suo fratello Carlo X, sovrano
fortemente conservatore, reazionario, convinto sostenitore dell’idea che la
rivoluzione francese sia stata un errore.
È convinto di dover porre rimedio a ciò che la rivoluzione ha portato, attraverso
due pratiche:
fi fi . fi fi . . fi
_ridare prestigio ai nobili e al clero.
Essendo un ultra-conservatore, vuole indennizzare i nobili.
Ora, un vero e proprio ultra-conservatore, per indennizzare nobili e clero, avrebbe
espropriato alla borghesia le terre che la rivoluzione le aveva concesso, per
riconsegnarle a nobili e clero, gli iniziali proprietari di queste. Tuttavia, questo
gesto, però, avrebbe provocato la sollevazione della Francia.
Egli allora non compie l’esproprio, ma introduce una legge votata dal parlamento
che sancisce che: i nobili, espropriati delle loro terre durante la rivoluzione, devono
essere indennizzati dallo stato francese con un miliardo di franchi.
Viene quindi introdotta una tassa patrimoniale per tutti coloro che possiedono
qualcosa, i quali si ritrovano a dover pagare un miliardo di franchi
Dopo l’introduzione della legge viene a crearsi una tensione tra il sovrano e la
parte basse del parlamento (eletta dal popolo su suffragio ristrettissimo), nella
quale rientrano proprio quei proprietari.
Nel 1830 si svolge una prima tornata elettorale, e il risultato è favorevole a coloro
che sono contro il sovrano, ossia contro la legge del miliardo.
Carlo, a questo punto, pensa che il modo migliore per raggiungere un consenso
nella camera bassa sia compiere un grande gesto in politica estera.
Decide di dare alla Francia una colonia: l’Algeria, sottratta alla Germania.
Con questo gesto che la Francia diventa una potenza coloniale
Dopo la campagna coloniale, Carlo decide di sciogliere la camera e indice nuove
elezioni, sperando che queste, come riconoscenza dell’impresa in Algeria, gli
portino il successo che non aveva ancora realizzato, ma non succede
Perché i risultati delle elezioni non sono cambiate? Perché ai francesi, in quel
momento, ciò che interessa davvero è non pagare le tasse per la legge sul miliardo,
non se ne fanno di nulla dell’Algeria
Carlo però non si rassegna, scioglie nuovamente la camera e indice nuove elezioni.
a questo punto sospende la costituzione ed emana le 4 ordinanze (prerogative del re
previste dalla costituzione del 1814)
1. abolisce la libertà di stampa;
2. restringe il suffragio, in cui fa rientrare solo coloro che avrebbero pagato la tassa
sul miliardo;
3. scioglie la camera
4. indice nuove elezioni
L’abuso di potere da parte di Carlo porta allo scoppio di una ribellione popolare a
Parigi. Carlo fugge.
.
. . .
Cosa fa allora il parlamento?
Non viene applicata la repubblica, perché essa avrebbe potuto far riemergere la
volontà rivoltosa del popolo, e questo avrebbe portato all’intervento da parte delle
due superpotenze (russia e uk)
Viene allora inaugurata una nuova dinastia, il re è scelto dal popolo: Luigi lippo
d’Orleans.
Gli Orleans sono una dinastia parallela ai Borbone, inoltre questo è il glio di
Filippo Orleans, uno dei pochi nobili che aveva aderito alla rivoluzione.
Viene scelta una nobiltà che rispetta il principio di legittimità, ma anche gli ideali
della rivoluzione.
I rivoltosi decidono anche di cambiare la denominazione del re e modi care alcuni
aspetti della costituzione del 1814.
Non è più re di Francia, ma re dei francesi per volontà della nazione
Per essere parte della nazione non basta essere francesi, bi