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RIVOLUZIONE FASCISTA A PARTIRE DALLA MARCIA SU ROMA, FU IMPOSTO

UN ANNO 0.

25. Si tentò di trasformare il mondo del lavoro in un sistema

corporativo: c’è la necessità di porre l’economia sotto la direzione dello

Stato per evitare lo scontro di classe e la concorrenza tra imprenditori.

Nel 1926 viene creato il Ministero delle Corporazioni: i deputati designati

per la lista unica andavano scelti in modo da rappresentare tutte le

categorie professionali. Nel 1934 arriveranno anche le Corporazioni dei

Lavoratori.

Note pagina 20:

26. La Chiesa fu un concorrente del fascismo. Mussolini era

consapevole della forza della Chiesa, la soluzione del conflitto arriva l’11

febbraio 1929 con i Patti Lateranensi. Alla chiesa venne riconosciuta una

posizione privilegiata nel paese– rafforzò soprattutto la sua presenza

nell’istruzione. Il concordato rischiò di essere sciolto nel 1931, quando

l’Azione Cattolica si scontrò con il regime, ma la ferma azione del Papa lo

evitò.

27. Il fascismo adottò un’economia liberista: compressione dei salari e

incoraggiamento dell’iniziativa privata, la spesa pubblica fu ridotta e i

servizi telefonici privatizzati: pareggio del bilancio. Fu un successo per il

regime, ma le conseguenze furono dure per i lavoratori dipendenti.

- Ruralizzazione: esaltò la campagna e il mondo rurale; il programma si

concentrò sulle battaglie del grano e la bonifica delle aree paludose. Era

destinata a fallire, il paese aveva imboccato la strada dello sviluppo

industriale e della modernizzazione.

- Battaglia del grano: 1926, mirava all’autosufficienza agricola. L’obiettivo

fu raggiunto, ma ci furono seri squilibri a livello ambientale (erosione del

suolo). Il successo fu esaltato ben oltre i veri successi con campagne di

stampa.

Note pagina 21:

28. Il 24 ottobre 1929 i titoli delle azioni quotate alla borsa di New York

perdono ogni valore:

- Giovedì Nero: la paura prese il sopravvento e ci fu una frenetica corsa

alle vendite che ne causò il crollo.

- Herbert Hoover pochi mesi prima aveva affermato “la sconfitta definitiva

della povertà”.

Fallimento: si tentò un recupero da parte dei maggiori banchieri con

l’acquisto di azioni di massa, il 29 ci fu parziale risollevamento, ma fu

illusorio. Si rivelò il limite della sua politica liberista – fu l’ultimo della new

era repubblicana – e dovette ricorrere all’intervento dello Stato.

Conseguenze: riduzione drastica delle tasse versate allo stato,

interruzione dei prestiti alle imprese, aumento della disoccupazione.

Tra le cause principali c’erano le contraddizioni del potente sviluppo del

decennio precedente: disuguale distribuzione del reddito e limitazione

Recessione:

della crescita dal mercato interno. grande depressione. La

crisi divenne globale con il culmine nel 1932. Furono alimentare risposte

43 di tipo nazionalistico di stampa protezionista, si ridusse il commercio

mondiale e i tentativi di risanare furono fallimentari (Conferenza di

Londra, 1933 – inizia così l’ascesa al nazismo).

29. Alle elezioni del 1932 ebbe la meglio il democratico Roosevelt con il

New Deal:

- Investimenti statali con un nuovo sistema bancario per ristabilire il

funzionamento del capitalismo. Discorsi del caminetto per ristabilire la

fiducia da parte della popolazione nel sistema finanziario. Abbandono del

gold standard, dollaro svalutato del 60%, aiuto per chi rischiava la casa e

instaurò un sistema di assicurazione sui depositi bancari.

- Aiuti e sussidi per i disoccupati (chi aveva perso il lavoro); programma di

Civil works

lavori pubblici in cui si occupò mezzo milione di uomini.

administration – costruzioni; azienda pubblica per la produzione di

energia a basso costo, per favorire i consumatori.

- Agricultural adjustement administration: ente federale incaricato di

pianificare i prestiti di stato alle imprese rurali. Fu inoltre dato un premio

in denaro a chi diminuiva la produzione. (spinta alle aziende, ma non

soluzione per disuguaglianze sociali)

Le critiche della sinistra spinsero Roosevelt al New Deal nel 1935 con

accenti più progressisti: pensioni, investimenti in opere pubbliche e tasse

sulle grandi ricchezze.

Note pagina 22:

30. La Repubblica di Weimar (nome della città in cui si tenne

l’Assemblea Costituente) a dicembre del 1923 istituì una nuova moneta

(rentenmark) da cui trasse beneficio e riprese economicamente.

Stresemann si occupò degli accordi internazionali per migliorare il

rapporto con le altre potenze: nel 1926 grazie al patto di Londra la

Germania entrò nella Società delle Nazioni – cercava di rientrare nel

dialogo internazionale con le maggiori potenze.

Nel dopoguerra c’era un forte crisi morale che aveva visto sorgere

formazioni politiche di estrema destra, anche con attentati terroristici.

Questo fenomeno portò ad alcuni colpi di Stato – tra cui quello di Adolf

Hitler nel 1923. Proprio durante i giorni di prigionia seguiti al tentativo,

Mein Kampf

scrive il (La mia battaglia), che diventa il suo manifesto

ideologico e politico. Una volta scarcerato puntò a guadagnare potere con

vie legali, su modello di Mussolini, ma intimorendo gli avversari politici.

NB Hitler emerge durante le proteste dei cittadini, in seguito al Patto di

Locarno che prevedeva la smilitarizzazione della Renania, zona

industriale.

Nel 1930 alle elezioni ci fu l’inattesa affermazione del Partito Nazista –

non tentò un nuovo colpo di stato, ma puntò alla concorrenza elettorale

per guadagnarsi la fiducia delle classi dirigenti; nel frattempo Brüning era

ancora cancelliere e stava attuando delle riforme nel tentativo di gestire

la crisi. Il malcontento aumentava e il nazismo avanzava, il suo partito in

quattro anni era diventato la forza principale del paese. Sull’orlo della

guerra civile Hindenburg (alla guida della repubblica) propose a Hitler il

ruolo di ministro, ma lui rifiutò puntando alla cancelleria.

Quando esplose la violenza per le strade per mano delle milizie naziste, si

ricorse nuovamente alle urne e alle elezioni il Partito Nazista scese

notevolmente. Il nuovo governò non durò nemmeno un mese e

44 Hindenburg nella disperazione cedette alle pressioni di Hitler che il 30

gennaio 1933 venne nominato cancelliere.

31. Dittatura e totalitarismo:

Nel 1933 il Reichstag (sede del Parlamento) fu incendiata da un giovane

comunista olandese; i nazisti qui colsero l’occasione e abrogarono lo

Stato di Diritto. Il partito Comunista fu dichiarato illegale e vennero creati

i primi campi di concentramento.

Fu varato un decreto per la difesa del popolo e dello Stato e furono

abolite le seguenti libertà: opinione, stampa, associazione, segreto

postale e telefonico, inviolabilità della proprietà.

Alle elezioni del 1933 vinsero i nazisti: tutti gli altri deputati erano fuggiti

o erano stati imprigionati; questa è la fine della repubblica e della

democrazia.

- La costituzione fu tenuta per dare la parvenza di legalità;

- I parlamentari delle regioni furono esautorati (non avevano più potere di

comando) e gli incarichi vennero presi dal partito nazista (rigido

centralismo: per evitare che i governi locali potessero contrastare la

dittatura);

- Legge contro i lavoratori politicamente inaffidabili: inizio

arianità

dell’antisemitismo, c’era infatti una clausola di in base alla quale

i non ariani dovevano essere licenziati;

- Messa al bando di tutti i partiti;

- Concordato con il vaticano, per cui i sacerdoti non dovevano fare politica

in cambio del rispetto delle associazioni ecclesiastiche.

- I sindacati furono soppressi e sostituiti dal Fronte del Lavoro Tedesco.

32. Notte dei lunghi coltelli 1934: le SA (squadre d’assalto capeggiate

da Rohm) erano legate al socialismo e per evitare una possibile ritorsione

contro il regime vennero tutti catturati e uccisi senza giusto processo; il

tutto avvenne con l’aiuto delle SS (squadre di protezione, paramilitari e

guardia personale di Hitler) e della GESTAPO (polizia segreta di stato).

Note pagina 23:

33. Protocollo Wannsee: progetto razziale. Il Congresso del Partito

Nazista a Norimberga nel 1935 approva tre leggi principali:

- Nuova bandiera: croce uncinata in un cerchio bianco su sfondo rosso;

- Cittadinanza: riservata a chi avesse sangue tedesco o affine;

- Protezione del sangue: vietava i matrimoni tra tedeschi ed ebrei.

miglioramento della specie

È l’inizio della politica di eugenetica per il

umana.

Il razzismo fu un segno distintivo fin dalle origini del Mein Kampf, ma

l’antisemitismo si era manifestato con la violenza ancora prima che i

nazisti salissero al potere.

L’apice della violenza è la Notte dei Cristalli: vennero distrutte le vetrine

di centinaia di negozi ebrei e quasi cento persone furono uccise, migliaia

arrestate.

34. La guerra civile Spagnola è un punto chiave per comprendere

l’inizio della Seconda Guerra Mondiale, 1936-’39. Ha un carattere

fortemente ideologico: contrapponeva il fronte autoritario di destra a

quello della rivoluzione sociale di sinistra, guerra totale. Nel 1923 un

colpo di stato aveva portato al potere Miguel de Rivera, sostenuto

soprattutto dai proprietari terrieri e dai vertici della Chiesa. Nel 1930 fu

45 però costretto a dimettersi perché giudicato incapace – ne seguì una

Nuova Costituzione che portò alla Repubblica.

Alle elezioni del 1933 riemerse la destra con il Blocco Nazionale e la

violenza si diffuse: nacquero organizzazioni di stampo fascista ed ebbe

inizio una rivoluzione sociale.

Nel 1936 l’esercito fece un colpo di stato da cui si impose Francisco

Franco: inizio della guerra civile. Gli schieramenti erano:

- Repubblicani: riuniti nelle Brigate Internazionali e aiutati dall’URSS con

40000 volontari;

- Militanti ribelli: sostenuti da Hitler e Mussolini con un contingente di aerei

e cannoni e delle squadriglie.

Importante per comprendere la situazione nel paese: Guernica – Picasso,

1937.

La resistenza antifascista raggiunse il punto più alto nel 1936 con la

difesa di Madrid non pasaràn.

al motto di I nazionalisti proseguirono però

la loro avanzata. Il regime Franchista durò fino alla sua morte nel 1975 e

il paese impiegò anni per risanare la sua economia.

Seconda Guerra Mondiale:

- La linea Maginot era una precauzione data dall’esperienza della Prima

Guerra Mondiale. Il nome deriva dal Ministro della Guerra che nel 1928

fece costruire fortificazioni sui confini orientali del paese (dal Belgio alle

Alpi). Si rivelò praticamente inutile poiché la

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Publisher
A.A. 2018-2019
52 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher jess.uni di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi Roma Tre o del prof Monina Giancarlo.