Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
II GM
Il conflitto scoppia il 1 settembre 1939 a partire dall'accordo Ribentropp-Molotov
stilato pochi giorni prima. La Germania invade la Polonia con un progetto di guerra
lampo. La vittoria si basa sul Patto d'Acciaio, stabilito il 22 maggio 1939 tra Italia e
Germania e garantito dal fatto che i nazisti hanno concluso l'accordo
Ribentropp-Molotov nell'agosto 1939. E' un patto che vede insieme i due totalitarismi
e colpisce profondamente l'opinione pubblica internazionale, aprendo un enorme
dibattito nel fronte comunista. Gli studiosi dicono che effettivamente Stalin commette
un enorme errore, ma l'aveva fatto perchè era convinto che potesse reggere. L'URSS
era profondamente isolata, e cerca disperatamente un accordo con GB e Francia, ma
inutilmente. Contemporaneamente, era molto preoccupata per il Giappone, che aveva
una vocazione militaristica sempre più forte. Approfittando dell'indebolimento cinese,
il Giappone si lancia in una politica aggressiva, con l'occupazione della Manciuria nel
1931, lo sviluppo di un regime a forte componente militare e una logica di aggressivo
imperialismo, che comprende anche di passare dalla Manciuria verso nord verso
l'Urss: c'è un tentativo nella primavera-estate del '39 (il patto Ribentropp-Molotov è
della settimana successiva). Quindi Stalin è preoccupato di trovarsi accerchiato. Nel
settembre 1940, Asse RoBerTo, ma il Giappone non segue le direttive tedesche,
attaccando USA e non URSS.
Quindi il patto R-M viola gli orientamenti ideologici dei due paesi. La Polonia è
invasa contemporaneamente anche dai sovietici.
La II GM si divide in genere in tre fasi:
- settembre 1939: sembra realizzarsi secondo il disegno nazista (anche se più a
lungo). Fino alla primavera-estate 1942 è un successo nazista dopo l'altro. Caduta
della Francia nel giugno 1940 (ritirata anche degli inglesi) con la costituzione di un
territorio occupato al nord e un governo collaborazionista a Vichy. Dal 1941 scatta in
Francia un fenomeno, che poi si diffonderà, che è la Resistenza. Alcuni antifascisti
francesi passano alla macchia e formano organizzazioni clandestine per resistere e
combattere il nazismo. Contemporaneamente avanza nell'Oceano Pacifico il
Giappone, con crescenti pressioni sull'Impero britannico (invasione della Birmania –
caucciù -). Il Giappone è legato da uno scambio economico con gli USA molto
complicato (necessità di petrolio), che sono però preoccupati dalla loro aggressività.
Nel dicembre del 1941 (7), non ascoltando le indicazioni di Hitler (che aveva
proposto al Giappone a più riprese di attaccare l'URSS), il Giappone attacca Pearl
Harbor. Dal 22 giugno 1941, violando il patto di non aggressione, la Germania
attacca l'URSS: operazione Barbarossa. L'interesse è il granaio dell'Ucraina, il
petrolio georgiano e la speranza di poter estendere il potere sulle popolazioni slave
dell'URSS: è un elemento razziale. Si pensava anche di andare a prendere delle
braccia, della forza lavoro. L'attacco viene rinviato di 4 settimane perchè Hitler deve
a più riprese tra il tardo autunno del '40 e la primavera del '41 intervenire ad aiutare
gli italiani, che, nonostante la sua indicazione negativa, invadono la Grecia in un
momento assolutamente sconsigliato (grandi piogge). Sulla carta, Pearl Harbor è il
coronamento del successo delle potenze dell'Asse. La GB nel frattempo ha creato un
governo di solidarietà nazionale, con al centro Churchill, conservatore ben diverso
dal precedente. Con Churchill si sviluppa una capacità di governo di valore assoluto:
capacità strategica, di guida... Churchill è stato quello che ha spinto perchè durante la
I GM si facessero investimenti pubblici sul petrolio. I tedeschi inizialmente provano
con il petrolio romeno (c'è un governo parafascista) con il tramite dell'Italia. In realtà,
dopo Pearl Harbor, gli USA sembrano tramortiti. Le voci che Roosevelt sapesse di
Pearl Harbor sono state destituite: gli americani sapevano di un possibile attacco
giapponese perchè avevano parzialmente decifrato i codici, ma nulla di più. Di fonte
a questo, gli USA vedono i giapponesi procedere con forza nelle isole del pacifico,
sciamando verso le Hawaii, finchè non c'è una prima reazione nella tarda primavera
del '42, in cui la flotta statunitense ricostituita a tempo di record con tecniche di
standardizzazione inaudite all'epoca per il settore (“arsenale della democrazia”,
Roosevelt) risponde e blocca i giapponesi, iniziando un processo di progressiva
riconquista. È la battaglia delle Midway, il primo segnale che si sta entrando nella
seconda fase della guerra, una fase di transizione.
- Tra l'estate '42 e l'estate '43 la situazione viene ribaltata: è la fase di transizione.
Mentre i giapponesi vengono messi in difficoltà sul Pacifico, la Germania perde in
URSS: generale inverno, resistenza formidabile del popolo sovietico, spirito
nazionale sovietico (russo). I nazisti si trovano impegnati in questo lunghissimo
assedio di Stalingrado (autunno 1942 – estate 1943). Nell'ottobre-novembre 1942 si è
aperto il fronte del Nord Africa, dove, per puntellare il vacillante controllo italiano in
Libia vengono mandati gli Africa Korps (dovevano tenere sotto controllo il
protettorato britannico dell'Egitto ed impedire agli Alleati di muoversi nel
Mediterraneo). Nel gennaio 1942 la Germania dichiara guerra agli USA: avrebbe
potuto non farlo, perchè il Patto Tripartito era difensivo. Tra il '42 e il '43 Churchill si
trasferisce a Washington per coordinare meglio le operazioni della forze alleate. Lo
scontro in Nord Africa diventa importante perchè c'è da parte tedesca l'intenzione non
solo di sostenere il sistema coloniale italiano in Libia, ma anche perchè dalla Libia si
può pensare di passare ad insediare il protettorato britannico in Egitto. Tra ottobre e
novembre i nazisti vengono ricacciati dalle forze britanniche che spingono l'Africa
Korps a ritornare verso la Libia, mentre dal Marocco spingono gli americani. Il 10
luglio '43, invasione della Sicilia degli Alleati: fa precipitare la vita quotidiana
italiana e l'establishment. Dal '42 in poi il consenso già vacillante crolla. Dal marzo
'43, nel triangolo industriale si scende in sciopero. Si sta sgretolando anche
l'establishment: ci sono discussione e fronda all'interno dello stesso schieramento
fascista. In particolare, Grandi, che era stato ministro degli esteri nei primi anni '30 ed
era favorevole a un'Italia fascista vicina alla GB, quindi decisamente contrario
all'avvicinamento a Hitler, forma una fronda di fascisti che cominciano a pensare che
ci si debba liberare da Mussolini, e che trovano sponda nella parte predominante
dell'esercito e nella corona. In una drammatica seduta del Gran Consiglio del
Fascismo, Mussolini viene messo in minoranza: è il 25 luglio del 1943. All'uscita
dalla seduta, Mussolini viene fatto arrestare dal re, che nel frattempo ha progettato la
costituzione di un altro governo affidato a Pietro Badoglio, esponente di spicco della
struttura militare. Il 25 luglio è il crollo del fascismo con un'operazione interna al
fascismo stesso. Mussolini viene tradotto in carcere, trasferito a più riprese in posti il
più possibile segreti, fino ad arrivare in un maniero sul Gran Sasso. La situazione
italiana dopo il 25 luglio è quella di un paese che conserva la corona, cambia
governo. L'incarico è assegnato dal re: il governo decide di intavolare trattative
segrete con gli Alleati con la mediazione del Vaticano per arrivare a un armistizio.
L'accordo segreto consente all'Italia di sottoscrivere una pace separata con GB e
USA. L'accordo viene firmato il 3 settembre '43 a Cassibile, nel siracusano.
All'interno del governo Badoglio c'era profonda discussione su cosa fare dopo
l'armistizio, se continuare o non continuare la guerra e su come comportarsi con i
nazisti. L'armistizio non viene dichiarato immediatamente: è incalzato dagli
americani, che hanno in pugno la situazione nel Mediterraneo, che vogliono avanzare
sul suolo italiano. Il 9 settembre sbarcano a Salerno. Alle 18.30 dell'8 settembre 1943
Eisenhower dice che è stato firmato l'armistizio: Badoglio lo segue un'ora dopo
(19.42) e tiene il suo proclama, un capolavoro di ambiguità. È uno sfacelo: non
perchè gli italiani hanno sottoscritto l'armistizio, ma per come l'hanno gestito. Tra l'8
e il 9 settembre il re e Badoglio spostano il governo a Brindisi, dove nel frattempo
erano arrivati gli Alleati. Questo lascia la capitale scoperta (discussione enorme in
proposito: c'è chi dice che c'era il pericolo che i nazisti puntassero su Roma per
colpire il re) e nasce il Regno del Sud. Contemporaneamente, lo stesso 9 settembre
arriva un altro messaggio per radio: durante l'estate, dopo il 10 luglio, a Roma, si
erano ricostituiti i partiti antifascisti che erano stati sciolti dopo la trasformazione del
fascismo in regime. Ad opera di forze clandestine, rimpatriati, si forma un partito
cattolico (DC), un partito socialista, uno comunista, un piccolo partito
liberalprogressista e in parte socialista di intellettuali (PdA), un piccolo partito
liberale. Danno vita al CLN che fa un appello invitando la popolazione italiana alla
resistenza contro i nazifascisti. L'appello corrisponde a una tendenza più ampia che si
è formata un po' in tutta Europa (e non solo) e che prende il nome di Resistenza.
Resistenza è un movimento variegato che si sviluppa con collegamenti internazionali
(transnazionale) ad opera di forze eterogenee antifasciste e che assume forme diverse
a seconda dei paesi (occupati direttamente dalle forze dell'Asse o meno). La
resistenza può essere civile, di disobbedienza (respingere alcune norme senza fare
dichiarazioni esplicite); aiuto umanitario a segmenti della popolazione
particolarmente colpiti (ebrei); azione diretta militare. Questi movimenti incidono in
maniera diversa nelle azioni militari (decisiva in Jugoslavia, Grecia, Polonia). In altre
realtà, c'è una presenza anche militare della Resistenza significativa ma circoscritta:
in Italia e in Francia. Ha avuto però il grande merito di produrre uno spirito di
rigenerazione civile, l'idea che la storia si possa fare. I resistenti sono prima di tutto
dei renitenti: militari che decidono che non aderiranno alla richiesta che viene loro
fatta, dal governo di Vichy in Francia (De Gaulle lancia la parola d'ordine della
resistenza da Londra, e avrà un forte legame ideale di sostegno – è un generale