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RIVOLTE BALCANICHE E NUOVI STATI
• Serbia
Rivolte e repressione in Serbia dal 1803 al 1816, riconoscimento di autonomia alla regione con a capo l'artefice delle rivolte Milos Obrenovic
• Grecia, Moldavia, Valacchia
Nascita a Odessa della Società degli Amici (Filikì Eterìa) nel 1814: obiettivo = rivolta di tutti i cristiani dell'Impero ottomano
A capo della società segreta dal 1820, Alèxandros Ypsilàntis aiutante di campo dello zar, nel marzo 1821 tenta un'insurrezione in Moldavia e Valacchia chiamando alla rivolta tutta la Grecia e le comunità balcaniche → proclama di Ypsilàntis (pag 155.56 Banti; pag 103-05 Restaurazione)
Sconfitta dell'insurrezione (Ypsilàntis viene imprigionato in Austria), ma successo della rivolta in Grecia che nel 1822 proclama l'indipendenza
➔ movimento di liberazione delle comunità elleniche che si riconoscono figlie della Grecia classica
➔ Entusiasmo in
inglese✔ Gli accordi portano a un autonomo principato di Serbia e a due distinti principati di Moldavia e Valacchia; questi tre principati danubiani restano formalmente sotto la sovranità ottomana, ma sotto il protettorato russo
Le rivoluzioni partono dall'America del Sud
Rivoluzioni in Europa: secondo ciclo
Schema diffusivo da ovest a est nel 1830-31: Francia, Paesi Bassi, Polonia, Italia
➢ Evento principale: la rivoluzione di luglio a Parigi
Nel 1824 muore Luigi XVIII e sale al trono il fratello Carlo X (1824-1830) col tentativo di ripristinare la monarchia assoluta (anche se bisogna ricordare che una vera e propria monarchia assoluta non è mai esistita; si intende una monarchia senza una carta costituzionale): incoronazione regia a Reims con unzione (olio sacro = trasferimento del divino al sovrano) e tocco taumaturgico sui malati di scrofola → consacrazione di carattere simbolico e divino
Alle elezioni del 1827 maggioranza liberale della Camera dei Deputati e
ancor più netta dopo le elezioni del 1830, dopo lo scioglimento della Camera dei Deputati. Dopo l'occupazione dell'Algeria (15 giugno - 5 luglio) il 25 luglio, Carlo X emana 4 ordinanze (interpretate come un colpo di stato anti-parlamentare, 26 luglio 1830) con cui sospende la libertà di stampa, scioglie la Camera dei Deputati appena eletta, modifica la legge elettorale e riconvoca le elezioni → crisi politica. Il popolo di Parigi scende in piazza, costruisce barricate e si scontra con l'esercito per tre giorni ("Les Trois Glorieuses"/ Le tre giornate gloriose: 27-29 luglio, 2800 morti); al termine degli scontri il popolo ha la meglio. I capi liberali Thiers e Mignet, per prevenire esiti democratici, proclamano Luigi Filippo d'Orléans (che poteva vantare una presenza nell'esercito rivoluzionario del 1792), cugino di Carlo X, luogotenente generale del Regno a capo di un esercito provvisorio. Commissione incaricata di redigere una nuova.Carta costituzionale: il testo della costituzione viene presentato alle camere il 6 agosto e promulgato il 14 agosto. Questo testo costituzionale fonda la monarchia costituzionale: Luigi Filippo giura sulla costituzione e viene proclamato "re dei francesi" ➔ Questa costituzione non è concessa dal sovrano (come la precedente), ma è approvata dal Parlamento ➔ Non è re del territorio francese, ma re dei cittadini francesi ➔ Forze liberali cercano un accordo tra il testo costituzionale e la forma monarchica ➔ Crisi poteva dirsi sotto controllo Novità rispetto alla Carta del 1814 (ottriata da Luigi XVIII): - religione cattolica non più di stato → tolleranza religiosa - proibizione della censura - iniziativa legislativa è anche del Parlamento, e non solamente del governo - divieto al sovrano di emanare ordinanze che interpretino o sospendano le leggi del Parlamento → sovrano non ha più potere di veto o disospensione sulleleggi del Parlamento • tricolore rosso-bianco-blu al posto del drappo biancoborbonico • la disciplina della materia elettorale demandata a leggiordinarie • abbassamento del consenso richiesto per il diritto divoto → allargamento del suffragio ➔ tutte tematiche fondamentali (es: allargamento delsuffragio) che ricorreranno lungo tutto l’Ottocento Dipinto di Delacroix, “La Libertà che guida il popolo” (1830) Ispirato alle Tre Giornate Gloriose di Parigi Libertà = rappresentata come una donna a seno nudo ➢ Rivoluzione in Belgio = aree meridionali del Regno dei Paesi Bassi Regno dei Paesi Bassi nato dall’unione decisa a Vienna della Repubblica d’Olanda con i Paesi Bassi austriaci;la corona era stata all’olandese Guglielmo di Nassau-Orange col nome di Guglielmo I → differenze religiose elinguistiche tra Paesi Bassi austriaci (cattolici e francofoni) e Olanda (calvinisti e linguisticamente olandesi),maanche di carattere economico - insofferenza data dall'"unione artificiale" Scoppio della rivolta (inedita alleanza tra cattolici e liberali per rispondere all'autoritarismo del sovrano) il 25 agosto durante la rappresentazione a Bruxelles di un'opera su Masaniello; scontro con l'esercito di Guglielmo Ia settembre (23-26). Proclama dell'indipendenza del Belgio il 4 ottobre da parte del governo provvisorio. Assemblea Nazionale il 7 febbraio 1831 che approva una Costituzione. Tra dicembre 1830 e gennaio 1831 le maggiori potenze riunite a Londra riconoscono il nuovo stato e, con procedura simile a quella greca, impongono la forma della monarchia costituzionale affidando il trono al tedesco Leopoldo di Sassonia-Coburgo-Gotha. Il riconoscimento internazionale viene perfezionato con un trattato, firmato nel 1839 da Regno Unito, Francia, Austria, Russia e Prussia che lo riconosce come territorio militarmente e diplomaticamente neutrale.Polonia
A Vienna si era confermata la spartizione settecentesca della Polonia, costituendo però anche un Regno di Polonia con a capo lo zar di Russia. Ad una certa autonomia, riconosciuta da una Costituzione, fa seguito, soprattutto dopo la successione a Alessandro I dello zar Nicola I, una dura sottomissione con la nomina di un governatore russo - Polonia detta "del Congresso".
Alla fine di novembre 1831 un gruppo di cadetti della scuola ufficiali di Varsavia (appartenenti all'esercito "polacco") attacca il palazzo del governatore, che è costretto alla fuga. Dichiarazione di decadenza dello zar dal trono polacco. Reazione russa e silenzio di Francia e Regno Unito che non intervengono. Dura repressione e fuga degli esponenti della rivolta e della resistenza polacca.
Insurrezione in Italia
Coinvolge i ducati padani e lo Stato della Chiesa: tradimento del duca di Modena, Francesco IV d'Austria-Este che fa arrestare Ciro Menotti (che ebbe
gran parte nella cospirazione). L'insurrezione, che scoppia ugualmente, coinvolge Bologna, Modena, Reggio, Parma, alcune città nelle Marche, Spoleto e Perugia. Formazione dello Stato delle Provincie Unite Italiane, proclamato il 4 marzo 1831. Dura repressione austriaca (la Francia, cui gli insorti si sono rivolti, non interviene in aiuto), soprattutto nel centro della rivolta, Modena, dove vengono condannati a morte e impiccati Ciro Menotti e Vincenzo Borelli, il notaio del documento con cui si dichiarava decaduto il duca➔ La ricaduta europea delle Giornate di Luglio fu più fragile e controllabile di quanto si era temuto, ma il bilancio fu contraddittorio➔ Solo l'indipendenza del Belgio fu riconosciuta e garantita, a causa dell'interesse delle potenze per la spartizione dei territori di Guglielmo I → la geografia della vecchia Europa non cambiò particolarmente➔ 1830 = punto di non ritorno → nuovo tessuto connettivo europeo, fondato
socio-economico, come il suffragio universale e la lotta per i diritti dei lavoratori. Il Quarantotto fu un periodo di grande fermento politico e sociale in Europa. Le spinte riformatrici, che erano emerse già durante la Rivoluzione francese, si diffusero anche in aree tradizionalmente conservatrici come la Germania e la Svizzera. La borghesia, classe politicamente egemone, si trovò ad affrontare nuove sfide e dovette confrontarsi con le richieste di altre classi sociali. Una delle principali novità di questo periodo fu l'emergere di una dimensione di massa della politica. Il rapporto tra liberalismo e democrazia divenne centrale, così come le rivendicazioni economico-sociali e la lotta politica. Il principio della sovranità popolare fu preso sul serio e si assistette a una presa di coscienza politica da parte delle masse. Nonostante si collocasse nel solco della grande Rivoluzione, il Quarantotto presentava caratteristiche inedite. Oltre alle richieste di indipendenza nazionale e alle limitazioni del potere monarchico, si aggiunsero richieste di tipo socio-economico. Il suffragio universale e la lotta per i diritti dei lavoratori divennero temi centrali delle rivoluzioni del Quarantotto.Il testo parla della caratterizzazione sociale causata dall'espansione economica, dalla crisi politico-sociale e dalla "questione sociale". Durante questo periodo, si sono verificate rivendicazioni sociali che potevano addirittura entrare in conflitto con i diritti liberali precedentemente sanciti.
Il Quarantotto è stato definito come la "primavera dei popoli" ed è stato un momento rivoluzionario. Durante questo periodo, si è posto il problema della costruzione dello stato-nazionale. Costruire lo stato significa creare le strutture materiali dello stato come codici, leggi, strade e ferrovie. D'altra parte, costruire la Nazione significa far sì che gli italiani si sentano come tali, superando il sentimento di radici locali delle diverse popolazioni.
La scintilla della rivoluzione è scoccata a Parigi, ma si è propagata in tutta Europa, anche se con un forte accento regionale.
Rivoluzione europea. S. Soldani cita le parole di Tocqueville del 29 gennaio 1848 nell'aula del Parlamento francese.