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VERSO LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Negli anni '30, quando l'Inghilterra abbandonò il Gold Standard, si assistette a continue svalutazioni, a politiche monetarie restrittive, al controllo dei cambi e alla totale assenza di collaborazione monetaria internazionale. L'industria americana ne soffrì di più perché si trovò in difficoltà per le svalutazioni competitive operate dagli altri paesi concorrenti e per le restrizioni imposte all'importazione di merci provenienti dagli Stati Uniti.
La ricostruzione del sistema monetario internazionale avvenne con:
- Gli accordi di Bretton Woods
- La politica degli aiuti e dei prestiti americani
- Il GATT e il WTO
Gli accordi di Bretton Woods
Nel Luglio 1944 a Bretton Woods per iniziativa di Roosevelt fu indetta una Conferenza durante la quale i 44 paesi che vi parteciparono discussero su due progetti:
- Il piano americano del min. del Tesoro White che si prefisse l'obiettivo di...
Il commercio mondiale. Ogni paese membro versava una quota per lo più nella sua moneta nazionale per ricevere in cambio un prestito in valuta estera, il dollaro (mediante tecnica del tiraggio o prelievo {drawing}) da usare per saldare i debiti e per avviare la ricostruzione. Inoltre, doveva fissare la parità aurea della propria moneta (cioè definirne il potere d'acquisto in termini di oro) e in seguito poteva modificarla entro i limiti del 10% a meno che non si rivelassero squilibri permanenti dell'bilancia dei pagamenti. La politica dell'FMI fu dominata completamente dagli USA che investirono la quota più grande. Il FMI istituzionalizzò il Gold Exchange Standard che aveva funzionato nel periodo prebellico poiché poteva assicurare un sistema monetario fondato sulla convertibilità delle monete in dollari e sulla stabilità dei cambi.
2) Banca internazionale per la ricostruzione e lo sviluppo (BIRS) (o Banca Mondiale): istituto
internazionale di credito mobiliare con sede a Washinton fondato con l'obiettivo di:
- promuovere la ricostruzione e lo sviluppo economico dei paesi membri distrutti dalla guerra concedendo prestiti ai governi, agli enti pubblici, alle imprese private
- promuovere l'investimento di capitali privati nei territori stranieri garantendo il prestito o partecipando direttamente agli investimenti
- finanziare progetti con fini produttivi
- fornire assistenza tecnica
I primi prestiti per la ricostruzione furono destinati all'Europa. Beneficiari dei finanziamenti per miglioramento dei trasporti furono i paesi dell'Africa che videro aumentare le esportazioni di prodotti minerari ed agricoli e l'America latina a cui furono destinate risorse anche per lo sviluppo dell'energia elettrica e dell'agricoltura potenziando la costruzione di opere di irrigazione e introducendo nuovi metodi di coltivazione.
L'FMI e il BIRS integreranno le loro funzioni: il FMI
attenuando l'instabilità del corso dei cambi forniva sicurezza alle prospettive d'investimento a lungo termine realizzate attraverso la BIRS che a sua volta, promuovendo la ripresa dell'attività produttiva e lo sviluppo duraturo del reddito di un paese, tendeva a ridurre le cause di squilibrio della bilancia dei pagamenti e quindi a contenere l'impegno finanziario del fondo. 19Ma entrambe le istituzioni, per la scarsa disponibilità dei fondi, non riuscirono a risolvere il problema della ricostruzione dell'economia europea, alla base della ripresa dell'economia mondiale. Nel '44 gli Usa crearono l'UNRRA per risolvere i problemi più urgenti dei paesi colpiti dalla guerra ma siccome non ci riuscì dovette cessare la sua attività. Per la realizzazione del progetto della ricostruzione gli Stati Uniti accordarono alla Gran Bretagna prestiti a condizione che la sterlina fosse resa convertibile in dollari in modo da.consentire agli inglesi il pagamento delle importazioni dagli Stati Uniti. Ma i cambi delle sterline in dollari furono tanto elevati che si dovette sospendere la convertibilità e procedere al controllo dei cambi. Il progetto della ricostruzione da finanziare con prestiti americani fallì. Le istituzioni nate a Bretton Woods (L'FMI e il BIRS) e l'UNRRA non riuscirono a raggiungere l'obiettivo della ripresa dell'economia mondiale. b) la politica degli aiuti e dei prestiti americani Data quindi l'inadeguatezza dei programmi d'intervento fino ad allora elaborati (UNRRA e prestiti di istituzioni finanziarie internazionali) per soddisfare le esigenze dei paesi devastati dalla guerra si dette il via alla "politica degli aiuti e dei prestiti americani" inaugurata con il Piano Marshall. c) Il GATT e il WTO Contemporaneamente al prestito in dollari furono stipulati tra Stati Uniti e Gran Bretagna accordi commerciali riconosciuti allaConferenza Internazionale sul Commercio e sull'Occupazione tenuta a Ginevra nel 1947 da 23 Nazioni.
Il GATT (Accordo generale sulle Tariffe e sul Commercio) entrato in funzione nel 1948 si fondava sulla clausola della nazione più favorita e si proponeva di agevolare l'espansione del commercio internazionale con una progressiva riduzione delle barriere doganali per i paesi partecipanti e prevedeva una clausola di salvaguardia, ossia il ripristino di improvvisi misure restrittive da parte di un paese nei confronti delle importazioni quando queste avessero potuto porre in difficoltà la bilancia dei pagamenti.
Il 1° gennaio 1995 i paesi aderenti al GATT crearono il WTO (Organizzazione mondiale del commercio) con sede a Ginevra, una vera e propria istituzione internazionale con l'obiettivo dell'abolizione o della riduzione delle barriere tariffarie al commercio internazionale in riferimento ai beni, ai servizi e alle proprietà intellettuali.
IL PIANO MARSHALL.
IL PROCESSO D'INTEGRAZIONE EUROPEA
Il 5 Giugno il Segretario di Stato americano, generale George Marshall, in un discorso tenuto all'università di Harvard, espose un progetto per la ricostruzione dell'Europa che si basava sulla cosiddetta "economia degli aiuti".
Il Piano Marshall, approvato dal Congresso nel Marzo 1947 e accettato dai 16 paesi dell'Europa occidentale, accordava ad essi aiuti gratuiti in beni e in dollari, da utilizzare per l'acquisto di materie prime o di macchine necessarie a dare avvio alla ricostruzione.
Una volta venduti i beni sui rispettivi mercati, ciascun governo europeo avrebbe versato in un conto speciale gli introiti ricavati in valuta nazionale (i controvalori) da utilizzare per il finanziamento dei lavori pubblici o per rimborsare i debiti.
Il piano aveva un'importanza rilevante in quanto finalizzava gli aiuti al risanamento delle finanze pubbliche dei paesi europei restituendo valore alle monete e riducendo le cause
dell'inflazione. Marshall, per rendere funzionali gli aiuti corrisposti e fare in modo che fossero ben distribuiti tra i paesi europei e tra le diverse attività produttive, invitò le nazioni europee a coordinare ed integrare le rispettive economie. L'Inghilterra e la Francia, accogliendo l'invito di Marshall, tennero a Parigi una Conferenza per la Cooperazione economica che portò alla costituzione di due amministrazioni parallele: - L'amministrazione americana, l'ECA, con sede a Washington - L'amministrazione europea, l'OECE, con sede a Parigi, nell'ambito della quale sarebbe stato elaborato il piano di aiuti da chiedere al governo americano attraverso l'ECA. All'OECE aderirono 16 paesi europei mentre ne restò fuori l'Unione Sovietica che temevano che con il Piano gli S.U. potessero estendere la propria egemonia in Europa. Dunque il P.M. ha avuto una grande rilevanza politica oltre che economica. Sul pianoEconomico il Piano riuscì ad avviare il progetto di ricostruzione e sostenere l'economia americana assicurando alle sue esportazioni uno sbocco sul mercato europeo. Sul piano politico il Piano rappresentò un momento importante della "Guerra fredda" tra est ed Ovest, perché furono stanziati aiuti finanziari alla Gran Bretagna, alla Francia, alla Germania e all'Italia durante la guerra contro l'Unione Sovietica per impedire all'Unione Sovietica di estendere la sua egemonia anche sull'Europa occidentale, in particolare in Germania. Nel 1949 in Unione Sovietica, in contrapposizione al P.M., si costituì il COMECON (Consiglio di mutua assistenza economica), un'organizzazione che elargiva ai paesi dell'Est aiuti finanziari necessari per affrontare i problemi del dopoguerra; quest'organizzazione rafforzò il controllo dell'Unione Sovietica sui paesi dell'est europeo e segnò il
lorodefinitivo isolamento da quelli dell'occidente.
LO SVILUPPO DELLE ECONOMIE OCCIDENTALI
Durante la seconda guerra mondiale gli Stati belligeranti impiegarono tecnologie avanzate. Alla fine della guerra, le innovazioni e le invenzioni si verificarono ad un ritmo tanto accelerato ed ebbero così tanta influenza sullo sviluppo economico che si registrò nel periodo 1950-70 che questi anni furono indicati come quelli della "III rivoluzione industriale".
Le politiche economiche nazionali
L'influenza dello Stato nello sviluppo economico dei paesi occidentali fu notevole. La corsa allo spazio, la produzione dell'energia atomica, la creazione di centrali nucleari, costituiscono un esempio di settori privilegiati dall'investimento pubblico. Lo stato intervenne anche ricorrendo alla nazionalizzazione in settori chiave dell'economia.