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DIPLOMAZIE E ALLEANZE

Triplice alleanza

 Germania

 Impero Austro Ungarico

 Impero Ottomano 11

 Italia (formalmente nella triplice alleanza, resta però neutrale per un anno).

Triplice intesa

 Francia

 Russia

 Inghilterra

 Italia (entra in guerra dopo un anno dall’ inizio del conflitto al fianco della triplice intesa)

 Usa (Maggio 1917)

LE OPERAZIONI MILITARI

1914

La Germania invade il Belgio per prendere di sorpresa e sconfiggere rapidamente la Francia,

per poi liquidare l’Inghilterra prima che riuscisse a contrattaccare l’ esercito tedesco. A quel

punto le operazioni sarebbero proseguite verso oriente con l’ intento di sconfiggere la Russia

mediante l’appoggio militare da parte dell’Austria ma → l’esercito francese però riesce a

bloccare l’avanzata nemica sulla Marna. Germania e Francia attestarono gli eserciti lungo un

confine mobile costituito da enormi trincee. Resterà questa la tipologia del conflitto. L’ Italia

resta neutrale.

1915

Dopo il fallimento delle trattative con l' Austria (l'Italia chiede compensazioni territoriali per entrare

in guerra a fianca della Triplice Alleanza) il governo italiano stipula segretamente e all'insaputa del

Parlamento il Patto di Londra, con il quale l' Italia accetta di entrare in guerra entro un mese al

fianco della Triplice Intesa, ottenendo in cambio di vittoria, i territori occupati.

24 maggio: l'Italia entra in guerra dichiarando guerra all'Austria.

1916

Primavera: Il comando tedesco vuole infliggere alla Francia un colpo mortale (battaglia di Verdun)

→ il piano fallisce l’ attacco tedesco viene respinto dai soldati dell’Intesa (in tutto 600.000 morti).

Estate: controffensiva dell’ Intesa per alleggerire il fronte lungo il corso della Somme (la prima

battaglia con impiego di rudimentali carri armati) → parziale vittoria tedesca (1 milione di caduti).

1917

Germania guerra sottomarina contro l’Inghilterra con lo scopo di soffocarla economicamente e di

costringerla alla resa → L’affondamento di convogli navali statunitensi dette la motivazione agli

USA per l’ entrata in guerra al fianco dell’ Intesa. → Aprile 1917 il presidente Wilson dichiara

guerra alla Germania. (Dietro la facciata della difesa della libertà e della democrazia in realtà ci

sono interessi economici: crediti di guerra e possibilità di allargare il commercio internazionale.

Nel giro di pochi mesi però le cose si mettono bene per i tedeschi: la Russia collassa (“rivoluzione

di Febbraio”).

Il 24 Ottobre gli austriaci sfondano il fronte di Caporetto (dodicesima battaglia dell'Isonzo)

portando la linea dei combattimenti lungo il Piave (il momento più drammatico per l'Italia nel corso

di tutto il conflitto). → il generale Diaz sostituisce il generale Cadorna. → La "Rivoluzione di

Ottobre" vede i bolscevichi al potere in Russia. 12

1918

Gennaio il presidente americano Wilson presenta i “quattordici punti” (suo programma per l'assetto

mondiale post-bellico) → A marzo c’è la firma della resa Russa (pace di di Brest-Litovskv) →

L’esercito tedesco marcia su Parigi → l’Intesa tiene bene (2ª battaglia della Marna) → In estate

inizia la controffensiva decisiva da parte dell’ Intesa → Lo stesso fa l’Italia contro le truppe

austriache in autunno conquistando Vittorio Veneto. L’esercito austroungarico stremato, chiede

l'armistizio di Villa Giusti (per l’Italia si tratta di una vittoria amara, 600 mila morti). L’ 11

novembre con la firma della resa da parte della Germania, si conclude il primo conflitto mondiale.

La Conferenza di pace di Parigi (gennaio 1919 - gennaio 1920) e il Trattato di Versailles definiranno

i nuovi assetti territoriali europei.

I Trattati di pace dopo la prima guerra mondiale (1919-1920)

La conferenza di pace di Parigi (1919-1920) fu una conferenza di pace organizzata dai paesi

vincitori della prima guerra mondiale (Triplice Intesa), essi cambiarono l’assetto geopolitico

europeo alla ricerca di un nuovo equilibrio dopo la guerra, ma portarono in realtà ad una diffusa

insoddisfazione. Si affermò la volontà francese di umiliare la Germania con condizioni durissime: i

confini furono riportati a quelli del 1871, con l’annessione dell’Alsazia Lorenza e l’occupazione

militare della Rhur. Le colonie tedesche furono tutte perse (la maggior parte fu occupata dall’

Inghilterra). Alla Germania furono imposti pesanti risarcimenti di guerra, condannandola quindi ad

una politica di ristrettezza economica incredibile. Ciò provoco una diffusa insoddisfazione nel

popolo tedesco, il senso di rivalsa che generarono queste condizioni saranno alla base dello scoppio

della seconda guerra mondiale.

I nazionalisti Italiani parleranno di una “vittoria mutilata” della guerra non vedendosi riconosciute

dai trattati di pace la città di Fiume e la Dalmazia.

Nel 1920 fu fondata a Ginevra la Società delle Nazioni Proposta da Wilson nei Quattordici punti

con l’obbiettivo di costituire un’organizzazione i cui interessi erano sopra quelli delle singole

nazioni e che fosse in grado di risolvere eventuali contrasti tra stati tramite la diplomazia.

Nonostante i nobili intenti e l’ altissima adesione a questo progetto da parte di quasi tutti gli stati del

mondo, tuttavia questa organizzazione non riuscì a garantire una pace duratura.

Un difficile dopoguerra e la crisi del ‘29

All’indomani della prima guerra mondiale una forte crisi economica sconvolge tutta l’Europa

provocando uno stato di conflittualità sociale. Le tendenze rivoluzionarie si manifestano, in

particolare, nel cosiddetto biennio rosso (1918-1920), quando in tutta Europa il movimento operaio

avanza politicamente.

Contemporaneamente, dal punto di vista economico, tutti gli Stati belligeranti attraversano tra il

1920 e il 1921 una violenta crisi, che porta a una diminuzione della produzione industriale e a

un aumento di inflazione e disoccupazione. Questo comportò lo spostamento da Londra a New

York del fulcro dell'economia mondiale, con conseguente diminuzione del peso dell’ Europa a

livello mondiale. Se l'ottocento fu il secolo dell'Inghilterra, il novecento sarà il secolo degli Stati

Uniti. A partire dal 1924, la crisi sembra superata e, grazie all’aumento della produzione

industriale, molti credono di essere alla vigilia di una nuova età dell’oro. L’industria riprende a

svilupparsi. Il 24 ottobre 1929 però nel cosiddetto giovedì nero, la Borsa di New York crolla

improvvisamente e molti investitori perdono enormi fortune. La crisi coinvolge gli stati uniti e

tutta l’Europa dipendente economicamente dagli USA. Le origini della crisi economica

risalgono alla prima guerra mondiale: gli USA accordano ingenti prestiti ai paesi europei finché 13

la crisi in patria non li costringe a sospendere i crediti. I paesi debitori, non essendo in possesso

di fondi sufficienti per far fronte all’emergenza, vengono attirati nella depressione economica.

La crisi investe tutti i settori con conseguente crollo della produzione, licenziamenti e

disoccupazione.

Il nuovo presidente USA Frank Delano Roosevelt, chiede poteri speciali per agire in tempi brevi

contro la crisi e vara una ricetta innovativa per il mondo capitalista il NEW DEAL (Nuovo

corso). Prima viene sostenuta la deflazione (per ripagare i debiti), poi inflazione controllata (per

aumentare i consumi). Quindi viene varato un piano fiscale di aumento delle tasse (per i ceti

benestanti) allo scopo di finanziare imponenti programmi di lavori statali (per far ripartire l’

economia e creare nuovi posti di lavoro). Nell’ immediato dopoguerra, il processo di

democratizzazione in Europa conobbe subito una fase di arresto dopo la prima guerra mondiale

a causa dell'ascesa dei totalitarismi tanto di destra (Mussolini, Hitler, Franco) che di sinistra

(Stalin). Restano immuni da questi totalitarismi la Gran Bretagna e la Francia (fronti

democratici).

TRA LE DUE GUERRE

FRANCIA

La Francia si risolleva, anche se a fatica, dalla guerra puntando in un primo tempo proprio sui

risarcimenti della guerra → politica economica interna che attenuò la pressione fiscale →

mettendo quindi in circolo nuovi capitali. Sul fronte politico invece ci fu molta instabilità; fino alla

seconda guerra mondiale ci furono diversi avvicendamenti di governi aventi diversi colori politici.

GRAN BRETAGNA

E’ il paese messo meglio grazie alle colonie. Inoltre dai trattati di Parigi ha acquisito il controllo di

territori ricchissimi di petrolio → la nuova fonte di ricchezza energetica. L’economia va bene

grazie ai nuovi sbocchi mercantili offerti dalle colonie. → Politica interna molto stabile → Il

primo ministro Lloyd George riesce a rafforzare le basi di consenso del regno con riforme liberali

→ George trovò soluzione all’ indipendenza dell’ Irlanda (1938)

GIAPPONE

Caso unico in tutta l’ Asia di non essere colonia europea → progressi economici e industriali

importanti → a sua volta si crea un impero coloniale strappando vaste aree alla Cina e alla Russia

SPAGNA

Paese ancora in larga misura contadino e con un’agricoltura di tipo semifeudale → nel paese c’è

un grande dislivello tra il ristretto ceto dei grandi proprietari terrieri ed il resto della popolazione →

l’ incapacità della monarchia di far fronte alla situazione fa prima si che il generale Miguel Primo

De Rivera con un colpo di stato instauri un regime (1923-1930) → nel 1931 elezioni → vittoria dei

repubblicani → proclamazione della repubblica (aprile 1931) → periodo di instabilità politica ed

economica → finché nel 1936 il generale Francisco Franco guidò le truppe insorgendo contro la

repubblica →

avviando così la guerra civile (1936 – 1939) più sanguinosa conosciuta dalla Spagna in epoca

moderna → instaurò un regime che durò circa quarant’anni.

La guerra civile spagnola → assunse il carattere di primo grande scontro armato tra il fascismo

(schierati a favore Italia e Germania) e l’antifascismo (appoggio della Russia) a livello

internazionale. 14

Durante la guerra civile spagnola fanno la loro comparsa anche i massacri → usati in seguito

durante la seconda guerra mondiale → con una funzione epuratrice (antisemitismo biologico contro

gli ebrei).

STATI UNITI

I “ruggenti” anni ’20 sono caratterizzati dallo sviluppo industriale e dei consumi → isolazionismo

in politica estera e proibizionismo → fanno prosperare le organizzazioni criminali.

Un’ondata di conservatorismo po

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A.A. 2017-2018
27 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher pierluigil di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Galfrè Monica.