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Géricault (1791-1824) e Delacroix (1798-1863) vedono nella pretesa di ingres o

dei nazzareni un veto inutile di fermarsi alla soglia della maturitÃ

raffaellesca. vivono il problema di superare le durezze della seconda maniera

per attingere le morbidezze della terza. essi ripercorrono a marce accelerate la

prima fase di raffaello per attingere alla seconda e oltre. Géricault rilancia

i modi sanguigni, plastici, atmosferici di una koiné seicentesca che fonde al

meglio i vari apporti delle teste di serie. fa come david, partito dal

classicismo normale dei carracci o di poussin per abbandonarli alla ricerca di

immagini più povere e magre. la zattera della medusa è ricca di tutti i motivi

e gli aspetti che l'arte contemporanea vorrà distruggere, allontanare,

confutare.

delacroix marcia nella stessa direzione, accrescendo l'agitazione delle scene,

il tumulto di corpi ed effetti atimosferici.

se il linguaggio di géricault consiste in una riedizione del naturalismo

barocco, delacroix si riallaccia al tardo barocco e rococò, allontanandosi

ancora di più dai primitivi. il non finito ha partita vinta, ma non è quello

potente, energetico di turner, ma una trionfo del pittoresco.

il naturalismo trionfante trova un esponente anche in italia con hayez (1791-

1888)

hayez compie un ritorno alla scuola veneziana in opposizione a quella toscana.

il suo è una poetica di sapore medievale, iscrivibile nel clima del

romanticismo. suo omologo può essere considerato manzoni che ha utilizzato un

ritorno aun'ambientazione e una morale secenteschi per rappresentare problemi,

temi del suo oggi.

manzoni, romantico, può essere assimilato ai fondatori del romanzo moderno come

stendhal e balzac. diverso è il romanticismo di leopardi che è più consonante

con quello di balek: per leopardi quel che conta è un soffio infinito di

energia primigenia che si esplica nell'uomo nell'età infantile e

nell'adolescenza, quando è libero di dar libero corso all'immaginazione. da una

parte manzoni, moerno, dall'altra leopardi che è a favore dell'anti-modernitÃ

e di un ritorno alla premodernità . perché si riaffacino le sue idee bisogna

attendere il simbolismo.

c'è un ribaltamento di funzioni che riguarda il ricorso alle "storie": in

leopardi il vagheggiamento del passato e delle origini serve per dare alle

immagini carateri pre-contemporanei. al contrario i temi storici e medievali

agiscono da cavallo di troia per veicolare un effetto realtà . le ondate

generazionali di questo periodo iniziano fungono da catalizzatori per accelerare

il superamento di questi motivi storici, dopo averli assunti. il grande

obiettivo dell'arte del primo ottocento è di liberarsi dalla residua soggezione

allo storicismo. è inevitabile, però, che la tematica storica manchi in queste

produzioni intermedie. cercano un naturalismo fresco, aderente, una presa

diretta sulla realtà monet,sistle e renoir, mentre è più difficile per

artisti come pissarro, manet e degas, compromessi con l'aneddoto, col

soggetto.artisti come telemato signorini riescono a cogliere l'oggi, il vero, a

differenza di fattori, lega e cabianca che, appartenenti alal generazione del

venti, devono attraversare il quadro storico come tappa dia vvicinamento al

vero.

c'è uno storicismo, lungo tutta la prima metà dell'ottocento, che si adatta

bene alla ritornante modernità . esso rifiuta il passo indietro eroico ed

estremista, teantato come abbozzo di un'operazione di ritorno al gusto dei

primitivi, rivisita i secoli bui, il romanico, il gotico e il quattrocento. ci

si ricongiunge ai secoli d'oro della modernità , nel suo decorso diretto e

spontaneo: seicento e settecento. si prende di mira la realtà , il presente

istantaneo. questa strrategia è evidente presso artisti, scrittori, compositori

e filosofi, pronti a valersi di schemi storicistici per conciliare un pensiero

delle origini e del primitivismo, regno dell'immaginazione, con un suo

inevitabile superamoento a favore di una fase finale dominata dal trionfo della

ragione. ruolo fondamentale è svolto da hegel che nasce nella generazione di

torner, schlegel, shelling: essi fanno i conti con il polo energetico, pronti a

dichiararne il primato e pronti a fare i conti con una ragione limitante. hegel

escogita uno stratagemma che permetta a ciascuno dei due momenti uno svolgimento

pieno, ma ni epoche diverse della tstoria, concludendosi con la morte dell'arte

e la vittoria della ragione, in uno schema favorevole allo spirito della

modernità . lo schema dialettico hegeliano verrà poi rovesciato dai suoi

discepoli della sinistra che sfoceranno nel marxismo e nel positivismo, concordi

nella consapevolezza che la cultura ottocentesca deve fare i conti con

l'ineluttabilità della rivoluzione industriale meccanica e gli sviluppi

tecnologici e scientificio-matematici. la reale nascita della contemporaneitÃ

si colloca pertanto nella seconda metà dell'ottocento.

a partire da 60-70 dell'800 la tecnologia registra passi capitali (pacinotti,

telegrafo) e la cultura alta o simbolica non è da meno con le equazioni di

maxwell del campo elettromagnetico. cézanne dipinge opere strane,

rivoluzoinarie, incomprensibili se non ascrivibili all'omologia di altri settori

culturali: i dipinti di cézanne presentano un andamento lineaere sciolto, con

moti inarcati, ellittici o sinusoidali. non c'è più piramide né tratti

rettilinei: lo spazio è curvo come su una superficie convessa o concava. è uno

spazio immerso nell'oscurità , squarciato solo da bagliori che hanno una

misteriosa origine endogena. i temi sono romantici. preferisce storie del

testamento o del don chisciotte. ciò gli consente di maneggiare un'umanitÃ

evocata sul filo del sogno e affrancata da ogni soggezione al dettaglio.

si sposta a parigi dove conosce lo scandaloso manet (olympia, dejeneur sur

l'herbe). cézanne copia le tele scandalose di manet e fa uscire l'arte di manet

da quel suo stato di sospensione tra presente e futuro, dandole una valenze

anticipatoria. se manet appiattisce, distende i corpi, cézanne commina loro

come delle scariche elettriche che li rendono guizzanti. cézanne stesso è

attratto dalla marcia trionfale dell'impressionismo il quale, però ,proibisce

visioni mentali, lavori in studio. cézanne aderisce all'ottica degli

impressionisti rischiando di affondare in una normalizzazione della sua visione

ma il suo genio reisste apportando una correzione allo sferoide di partenza che

diventa un poliedro: ognuna delle faccette può dare ricetto a un quanto di

analisi materica.

nasce in tal modo lo stile maturo e definitivo. risulta confermato così il

primato del nuovo stile curvilineo adatto all'età tecnettronica pur compiendo

egli un passo di alleggerimento, adottando un'unità di misura normale, aderente

ai criteri spezzati-rettangolari. cézanne anticipa il lungo combattimento tra

elettromorfismo e meccanomorfismo. cézanne è un'eccezione generazionale, pur

essendo natonel 40 è anticipatore rispetto agli impressionisti.

la generazione successiva, quella del 60, determina la nascita del simbolismo:

si avvale di alcuni ismi come il cloisonnisme, la stesura à plat, il

divisionismo e il fitomorfismo. capostipite è gauguin, che viene rallentando,

sfoltendo la sete di dettaglio e impressione. anquetin e bernard, nell'86

fondano il sintetismo.

da questo momento si può dire che l'arte contemporanea ritrova la sua vocazione

per le forme astratte (tira fuori l'essenziale): i contorni di questi ritagli

sono sbisciolati, curvilinei in base al principio ondulatorio che regge l'etÃ

tecnettronica. gli artisti, avversi alle macchine, scelgono l'aiuto della natura

naturans.

seurat, nto nel 59, procede per una via opposta. da una parte c'è gauguin che

propone di accorpare, di procedere per grandi unità , l'altro consiglia il

ricorso a piccoli interventi.

nasce un criterio di compilazione di immagini discrete, fatte con elementi

discontinui, fondamentalmente opposte alla congiuntura fotografica-

impressionista in cui i passaggi sono graduali, ricchi di sfumature: i corspi si

dissolvono nell'atmosfera.

occorre, per le sperimentazioni nuove, che la cultura alta intervenga a suo

vantaggio: la nascente pubblicità chiede immagini magre, da affidare al

linguaggio essenziale dell'affiche. si inizia a imporre la logica del "retino",

strumento di conversione che legge il continuu delle immagini moderne in termini

di astrazione.

retino fotografico, processo di trasmissione telefotografica e mosaico

elettronico che dà luogo alla televisione e così via: la tecnologia di

immagine di oggi confera la giustezza delle intuizioni del plesso

congiunto/disgiunto gauguin/seurat sintetismo/divisionismo. l'immagine divisa e

discontinua era stata già praticata in lunghi archi cronologici e culturali, in

fuga anch'essi rispetto a precedenti fasi naturaliste-illusorie: il mosaico

bizantino, le vetrate gotiche, gli arazzi…ecco il confermarsi del greande arco

che dal passato al resente-futuro intende scavalcare il plesso della modernità .

le linee do avanzamento dell'arte contepmoranea sono molteplici. la fine

dell'ottocento come i primi del novecento sono caratterizzati da immagini

piatte, stilizzate, astratte. ecco sorgere il cubismo, impersonato da picasso e

braque. gli astratti si limitavano a iintervenire dall'esterno sui profili delle

cose di natura, schematizzandoli. l'atteggiamento concerto non sta

nell'intervenire alla seconda sulla natura, ma nel sostituirla. l'uomo si

ritiene in grado di plasmare direttamente i corpi migliorando la natura.con ciò

si apre la strada a impostazre direttamente un tecnomorfismo esplicito. l'arte

dà forma alla logica propria dei processi su cui si basa la tecnologia di quel

periodo storico.

nel tecnomorfismo di icasso e braque è insito un enorme passo in avanti. la

tecnologia ottiene una visualizzazione diretta. c'è anche una deviazione:

picasso e braque scommettono sul primato inevitabile e duraturo della tecnologia

meccanica. la natura è sbagliata o commette sprechi economici perch&A

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
17 pagine
4 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/03 Storia dell'arte contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher username_yo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'arte contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Bartorelli Guido.