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03- LE CHIESE DI PELLEGRINAGGIO
BASILICA DI SAINT MARTIN A TOURS La prima Chiesa era in legno ed era del 437. Data la grande
popolarità e frequentazione del santuario venne costruita la prima
Basilica nel 471. Venne portata quì salma di San Martino e il suo
sarcofago fu posto sotto l'altare. Sia i fedeli, sia i pellegrini (che si
trovavano dietro l'abside e vedevano dentro attrtaverso una
finestrella). La chiesa venne incendiata dai Normanni e ricostruita
nell'XI sec. e poi ancora fra il 1070 e il 1100 per farne un'importante
tappa sulla via Turonensis del cammino di Santiago di Compostela (è
il lungo percorso che i pellegrini fin dal Medioevo intraprendono, attraverso la Francia e la Spagna, per giungere
al santuario di Santiago di Compostela, presso cui sarebbe la tomba di Giacomo il Maggiore, uno dei 12
apostoli.)
SAINT-FOY DE CONQUES (1041-1052 abate Odolric un'altra delle 5 chiese che del Pellegrinaggio Maggiore)
La costruzione venne iniziata ne 1041 dall'Abate Olderic e nel 1065 fu
completato il coro. La costruzione del resto proseguì fino al XII sec.; le torri
sono del XIX. Precoce esempio di architettura Romanica con coperture voltate.
ORIENTAMENTO Est-Ovest - corpo centrale con 3 navate (Navata centrale
molto alta, corta e coperta a botte) ed anche il transetto è diviso in 3 navate.
Un grande coro con deambulatorio permetteva il passaggio dei pellegrini; sono
presenti cappelle radiali. All'incrocio del transetto con la navata si trova
un'imponente torre. La navata centrale è divisa dalle minori con pilastri; sopra
le navate laterali coperte a crociera si trova il matroneo che affaccia verso
l'interno, senza finestrature soprastanti.
Conserva importanti opere d'arte, tra cui affreschi del XV sec e un altorilievo
dell'Annunciazione. le vetrate sono novecentesche. Il portale occidentale è sormontato da un
grande timpano con un altorilievo che rappresenta un Giudizio Universale
ST MARTIAL A LIMNGES (1095) Dedicato al primo vescovo (ST SERNIN) di Tolosa
(sud della Francia). La basilica di San Saturnino si
ST SERNIN A TOLOSA (1080-1118) presenta come un compendio di tutte le espressioni
dell'arte romanica, grazie alle imponenti strutture
architettoniche, all'apparato scultoreo (opera del
maestro Bernardo Gilduino) e a quello che resta
degli affreschi all'interno del tempio. La chiesa ha
pianta a croce latina, è preceduta da un nartece
all'estremità ovest ed è dotata di ampio transetto e
di abside semicircolare orientata. Per la sua
edificazione vennero utilizzati mattoni di cotto e
. pietra calcarea chiara, che conferiscono all'edificio
la particolare bicromia che lo caratterizza.
SANTIAGO DI COMPOSTELA IN GALIZIA (1078-1122)
Secondo la leggenda quì fu trovato il corpo
dell'apostolo Giacomo ne IX sec. La facciata
(l'Obradoiro) attuale è barocca ed è stata eretta
nel 1738-1750 per proteggere il portico della
Gloria. Costituisce l'ingresso principale ed è
preceduta da una scala monumentale eseguita
nel 1606. Le 2 torri alte 76 m sono Medioevali
(destra Torre das Campas si trova la statua della
madre dell'apostolo - sinistra Torre de Caraca il
padre - al centro c'è quella del Santo).
Superato il portale della facciata barocca dell'Obradoiro, si entra nel nartece della cattedrale, noto come
Portico della Gloria ( il Portico è un capolavoro della scultura romanica, Costruito per volere di re
Ferdinando II di León tra il 1168 e il 1188, ad opera di maestro Mateo.) Il portico è costituito da tre
campate voltate a crociera e presenta tre portali scolpiti, tramite i quali si accede alle navate. Il portale
centrale, il più grande, è architravato e diviso al centro da una colonna, dove campeggia la statua
dell'apostolo Giacomo. Sulla lunetta si trova la rappresentazione scolpita della corte della Gerusalemme
Celeste, secondo la descrizione dell'Apocalisse di Giovanni, con al centro il Cristo in Maestà, circondato dai
"quattro esseri viventi", simbolo degli evangelisti, da angeli e dalle anime dei giusti. Sull'archivolto sono
rappresentati i ventiquattro vegliardi. Sugli stipiti vi sono le statue di apostoli e profeti.
La Capela Maior (il coro o presbiterio) è il cuore della cattedrale. Vi si trova il sontuoso altare maggiore,
sormontato da un baldacchino. L'altare, in stile barocco, opera di Juan de Figueroa, risale alla fine del XVII
secolo e contiene la statua in pietra di Santiago, opera del XIII secolo influenzata dal maestro Mateo,
ricoperta da un mantello d'argento. I pellegrini, salendo una scala situata dietro l'altare, hanno accesso a
un angusto spazio dal quale è possibile abbracciare la statua e baciare il mantello. La cattedrale è barrocca.
04 - ABBAZIA DI CLUNY (1088-1130) - attr Gunzo et Hezelo, iniziata dall’abate Ugo di semur e consacrata da papa
Innocenzo II e abate Pietro il Venerabile
Venne ricostruita 3 volte nell'arco di 100 anni la prima nel 927, la seconda nel 948-981 (lunga 55m - divisa in 3
navate di 7 campate e si concludeva con un transetto seguito da un coro molto sviluppato, diviso in 3 navatelle,
affaincato da 2 ambienti rettangolari e concluso da 6 absidi orientate; nell'anno mille vi su addossato un
nartece), la terza nel 1088.
La terza chiesa fu distrutta dalla Rivoluzione Francese, i
resti sono costituiti da un pezzo del transetto e dal
campanile ottagono). Era famosa in tutta Europa per la
grandiosità delle sue forme architettoniche e delle
splendide decorazioni scultoree, pittoriche e musive. -
Lunghezza: 171m - 5 Navate - doppio transetto - coro
con deambulatorio a cappelle radiali e 5 torri. ATRIO
porticato a tre navate precedeva l'edificio innestandosi
alla facciata fiancheggiata da 2 torri. Pareti della navata
erano suddivise in 3 ordini( con arcate, triforio cieco e
finestre) sopra i quali si elevavano le volte
probabilmente a botte.
05 – ST. PHILIBERT A TOURNUS (950-1120)
La chiesa ha un nartece a due piani le cui insolite dimensioni rispetto alla
navata si notano bene dalle foto laterali. Il nartece ha due torri quadrate
di facciata di cui quella su lato sud solo abbozzata. Inoltre, ha anche una
torre quadrata sulla crociera, simile a quella occidentale. La facciata è
semplice, in pietre di piccole dimensioni, tipo mattoncini. Unici decori
sono delle discrete lesene collegate da archetti. Il nartece al piano terra è
alquanto basso, a pilastri rotondi e con volte a crociera. L'ambiente al
secondo piano del nartece è detto “Cappella di San Michele”.
La peculiarità della chiesa è nella navata centrale, ad alti
pilastri rotondi, divisa in campate molto evidenti con volte a
botte messe di traverso rispetto alla lunghezza della navata.
Questa disposizione della volta riduce drasticamente il
problema delle spinte laterali, infatti le pareti laterali
all’esterno non presentano contrafforti. Questa copertura ha
sostituito quella originaria, in legno. Al di sopra dei pilastri,
colonne sporgenti che un tempo giungevano all'attacco del
soffitto in legno. Anche le navate laterali sono molto alte e
conferiscono alla chiesa una pseudo-struttura di chiesa a
sala, anche se vi è un cleristorio che illumina la navata. Il
transetto e il coro sono molto più bassi e la crociera pertanto
sembra infossata. Un deambulatorio gira intorno all’abside,
semicircolare, con tre cappelle radiali. In una delle cappelle
gotiche vi è la madonna di Notre Dame la Brune del XII
secolo, molto venerata all'epoca. La chiesa custodisce, nella
cappella assiale alla navata, le reliquie del Santo a cui è
dedicata. Il deambulatorio, realizzato in prosecuzione delle
navate laterali, ma con soffitto a botte, a differenza del
soffitto a vela delle navate laterali, ha un pavimento a
mosaico del XII secolo con medaglioni di ottima fattura che
rappresentano i segni dello zodiaco. Durante recenti lavori
di restauro sono state trovate inoltre pitture murali agli
intradossi delle arcate della navata ed a parti dei soffitti, di
ottima fattura, rappresentanti temi floreali e geometrici.
06 – SAINT DENIS (Rifacimento del coro – 1140-44 - costruito per volontà dell’abate Suger in
stile GOTICO, la poetica della luce ed i legami con la monarchia francese. Sviluppo dalla
campata a crociera esapartita alla La cattedrale è stata intitolata a Saint Denis, patrono di
quadripartita) Francia, e primo vescovo di Parigi.
Già intorno al 628 sorgeva già un santuario. L’attuale
Basilica è un ottimo esempio di stile gotico.
Era anche sacrario dei re di Francia i cui corpi furono
gettati in una fossa comune durante la rivoluzione
Francese. SUGAR voleva un’architettura di luce, alla
sua morte i lavori si fermarono per ricominciare dopo
circa 50 anni e adottare uno stile gotico più maturo.
Oggi risulta asimmetrica a causa del crollo di una torre
nel XIX secolo.
Per la prima volta, la pianta a croce latina con cappelle
laterali e la volta su ogive incrociate vengono sperimentate
simultaneamente nello stesso edificio. La tecnica delle ogive
incrociate permette di alleggerire i supporti e scavare le
pareti, mentre le vetrate creano un muro ondulatorio di luce.
sono le più antiche di
Alcune delle vetrate di Saint Denis
Francia. Saint Denis vanta anche il primo rosone di Francia. I
due rosoni dell’abbazia hanno colori differenti: il rosone a
nord ha colori freddi perché indica il punto delle tenebre, il
rosone sud, al contrario, è un tripudio di colori.
Sulla cripta vengono elevati il doppio deamulatorio e le
cappelle radiali.
07 – NOTRE DAME (iniziata nel 1163 dal vescovo Maurice de Sully) a Parigi
Chiesa dedicata alla Madonna; la costruzione venne iniziata dal
coro poi si proseguì con la navata e infine con il doppio
deambulatorio coperto da volte triangolari definite da due archi
acuti che la sostengono e dal costolone che al divide in triangoli.
La facciata, rivolta verso ovest è racchiusa tra 2 torri come nella
tradizione romanica e riprende il rosone presente anche a saint
Denis..
Pianta rettangolare con
transetto contenuto
all'interno del perimetro e
posto quasi alla metà della
navata, tanto da dare
l'impressione di una
Chiesa centrale. NAVATA
centrale composta da 5 campate definite da
massicci pilastri circolari sui quali sono impostati
gli archi a sesto acuto.
Al di sopra delle navate laterali più interne si
trova il matroneo, schermato da eleganti trifore e
sormontato da ampie bifore, una per ogni
campata, che danno luce all'interno. La copertura
è costituita da volte a crociera esapartite da I portali sono fortemente strombati.
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