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SELINUNTE, TEMPIO “C”
Incontro materiali locali abbondanti e spirito politico-
religioso che vuole affermarsi anche attraverso
l’architettura. Creazioni originali
550-540 a.C primo tempio di Selinunte – si trova nel
santuario a sud dell’Acropoli
Pianta con cella allungata con aditon per la statua di
culto accessibile solo al sacerdote. Colonnato di 6x10
– cella separata dalla peristasi – colonnato ha ritmo
libero – doppia linea di colonne – fitta schiera di scalini
attorno.
Ricostruzione per anastilosi: ricostruzione in opera di
parti originali recuperate. Unione di architettura e scultura specialmente nell’ambito greco
I vari rocchi vengono montati uno sull’altro e poi scanalati.
Le metope sono scolpite a parte e poi montate, per innalzare gli elementi vengono usati i piani inclinati.
Lo stucco serviva a coprire eventuali imprecisioni e come base per la decorazione del manufatto
SELINUNTE, TEMPIO G
Consacrato a Zeus. Iniziato nel 520 a.C, le dimensioni ricordano i santuari di Samo e di Efeso. Gli spazi
privilegiano il senso dell’ampiezza. Il colonnato esterno non ha la doppia fila ma ha la stessa distanza dalla
cella come se ci fosse una doppia fila di colonne. Cappella indipendente infondo alla sala, questa sala viene
divisa in 3 navate . corrispondenza assiale dei sostegni.
TEMPIO DI ERA- PAESTUM
530 a.C detto anche “ La basilica” . presenta particolarità importanti : la pianta ha ritmo dispari di colonne
frontali (9 colonne) no ingresso centalizzato .. infatti si usa il doppio ingresso.
à
Cella divisa in navate uguali da un colonnato centrale—pronao con doppio ingresso che corrisponde alle 2
navate – i muri divisori sono in relazione con le colonne esterne – lo spazio del peristileo è diviso in 4 parti uguali
– colonne interne non hanno corrispondenza con quelle del peristileo (avvicinamento per collocazione spazio
culto) – colonne molto rastremate
(SCHEMA PROGETTO DELLA BASILICA)
Schema progetto parte dall’elemento ad angolo (in
basso a destra) a cui diamo valore di 1, la parte
centrale della cella avrà quindi valore doppio. Lo
stesso “modulo” vale per la dimensione longitudinale
della cella
CORINTO- TEMPIO DI APOLLO
Colonne ricavate in monoliti alti oltre 6 metri.
EGINA: TEMPIO DI APHAIA
pianta esastila
maggiore esempio conservato nella madrepatria
colonne rivestite in stucco chiaro, sono leggere e slanciate. Manifestano il ricordo della struttura lignea. Linee
scanalatura portano al capitello con struttura proporzionata. Decorazioni in marmo ornate con colori vivaci,
opera più raffinata e progredita. Colonne in parte monolitiche, blocchi isodomi indicano una regolarizzazione
degli elementi e l’uso di apparecchi di sollevamento. Cella divisa in 3 navate, presenta 2 file di colonne
sovrapposte
Ricchi committenti romani finanziano opere ispirate a modelli ellenistici nuova tecnica ,
à
realizzate su terrazzamenti artificiali. SANTUARIO DI GIOVE ANXUR A TERRACINA à
Si pensa che il tempio fosse dedicato alla
divinità Venere. Ne restano pochissime
tracce, le strutture vengono ricostruite in età
sillana. Il
promontorio
roccioso
guarda su Via Appia. L’opera risale al I secolo a.C. Due
bassi terrazzamenti, uno superiore e uno inferiore. In
quello inferiore troviamo un tempio e un pozzo
oracolare. Le 12 volte a botte sono disposte a pettine e
sono ortogonali rispetto al portico, sono tamponate
verso l’esterno e comunicanti. Sopra la terrazza c’è un
tempio orientato rispetto a un tempio più antico. Pozzo
collegato ad una grotta naturale sotto al terrazzamento.
Criptoportico illuminato da finestre nelle tamponature.
Tempio pseudo periptero, gli spigoli hanno un
rivestimento con blocchetti regolari.
FORO ROMANO Si trova ai piedi del Campidoglio. La sua sistemazione risale alla tarda
à
età repubblicana – seconda metà del I sec a.C. era una valle tra il Paladino e il
Campidoglio, originariamente era una zona paludosa poi venne drenata con la
costruzione della Cloaca Massima e pavimentata in tufo (VII sec a.C)
Campidoglio: in età arcaica si divideva in due terrazzamenti scoscesi , il Capitolium –
sorgeva il tempio di Giove – a destra l’Arx.
Primi edifici arcaici costruiti a partire dal VI-V sec. a.C nella valle del foro à
Principali strade di collegamento: Argiletum collega il foro romano con la suburra (rione
Ø Monti)- Clivo Capitolino collega la valle del foro con il Campidoglio – Clivo Argentario.
Attorno a questi percorsi c’erano: Comizio – recinto dove si radunavano i Romani per le
Ø assemblee pubbliche; Arx – sito fortificato da mura, nella Rupe Tarpea venivano mostrati
i prigionieri al popolo; Comizium cura ostilia – luogo di riunione del senato romano;
Foro romano prima di Cesare Silla regolarizzò lo sfondo verso il Campidoglio costruendo
à
sul colle il Tabularium (I sec a.C).
TABULARIUM trasformato e incorporato in un nuovo edificio nella seconda metà del XVI
à
sec. da Michelangelo. Corrisponde alla parte posteriore del palazzo del senatore. Aveva la
funzione di archivio. Prima significativa manifestazione del motivo dell’arco inquadrato
dall’ordine architettonico.
Ordine architettonico nel modello romano è usato come elemento decorativo al sistema
strutturale di archi e pilastri ornamento, ha perso il valore originario.
FORO ROMANO RICOSTRUITO AL TEMPO DI CESARE Marco Tullio Cicerone acquista per
à
conto di Cesare dei terreni ai piedi del Campidoglio per realizzare un foro privato (seconda
metà del I sec a.C.). Si sviluppa un tessuto edilizio molto fitto.
TEMPIO DI VENERE GENITRICE Votato da cesare nel 48 a.C prima della battaglia
di Farsalo. Ricostruito da Traiano nel 113 d.C.
Restaurato da Diocleziano dopo l’incendio del 283
a.C.
Corinzio, periptero sine postico (la peristasi si
interrompe sul lato posteriore), ottastilo e picnostilo
su un alto podio. La cella absidata presenta
un’articolazione parietale
scandita da basamenti
aggettanti. È uno dei primi
templi ad abside, questa
tipologia si diffonderà in
seguito. Sovrapposizione di
due colonnati. Pareti della
cella sono articolate dalla
proiezione delle colonne
corinzie della peristasi.
Abside ha un lato nascosto nel muro. Colonnato esterno fatto di
marmo di Carrara e una decorazione
floreale. Timpano con statue acroteriali
(sugli spigoli del frontone). Interno della
cella pavimentata con lastre rettangolari colorate di giallo
bordate da facce in pavonazzetto (marmo bianco con
macchie violacee), le pareti erano decorate da due ordini
sovrapposti con fusti delle colonne in marmo portasanta
nell’ordine superiore mentre in pavonazzetto in quello
inferiore, la cui trabeazione era decorata da un fregio in
marmo. Casa ad atrio tra il IV-III secolo.
elementi tipici > ingresso assiale, due
stanze di servizio, sala centrale ampia
(atrium).
AUGUSTO 30 a.C- 14 d.C
componenti architettura augustea:
unione idee indigene italiche ed idee ellenistiche importate, materiali e tecniche che
formavano l’architettura degli ultimi due secoli dalla Repubblica
-eredità di progetti ed edifici incompiuti ereditati alla morte del padre adottivo Giulio
Cesare e che impiegò gran parte della sua attività edilizia per i primi 30 anni dopo la fine
di Cesare.
-trionfo del marmo come materiale essenziale nel repertorio dell’edilizia monumentale.
Decorazione con grandi cambiamenti per l’uso del marmo che sostituisce la decorazione
a stucco su pietra (travertino e tufo) e che richiede la presenza inizialmente di artigiani
specializzati provenienti dall’Attica, provocando fenomeni di accademismo e
manierismo.
-emerge gusto classicheggiante come esempio Foro di Augusto.
-affermazione del calcestruzzo romano, materiale, duttile per tutti gli usi.
-progressi campo tecnico e formale, adottato frequentemente l’arco e sistemi
voltati/vela/crociera/cupola.
RAZIONALISMO DI VITRUVIO (att 46-30 a.C)
A lui dobbiamo la trasmissione di molti concetti estetici del mondo antico e la trasmissione
di numerose notizie. Un documento che ci parla di lui è del 46 a.C fino al 30 a.C.
Noto come trattatista romano ma anche architetto e costruttore, grande influenza
nell’architettura occidentale a partire dall’Umanesimo.
De Architectura unico testo che ci perviene. Fornisce dei canoni a cui attenersi. Unisce
à
elementi che derivano da materie diverse tra loro (aritmetica, astronomica, geometria..)
Questo testo viene riscoperto nel rinascimento ma viene usato durante tutto il medioevo.
Distinzione tra edifici costruiti nella vita di Cesare e quelli ancora da costruire nell’anno
della sua morte (44 a.C)
FORI AUGUSTO Posizione assiale. Nuova piazza come sfollo per popolazione- favorire
à
nuove trattative commerciali. Centro destinato a glorificare l’imperatore soprattutto per le
funzioni miliari e trionfali. Forte presenza di legno rende la zona soggetta a frequenti
incendi. Inaugurato nel 2 a.C, presenta un impianto simmetrico al foro di cesare. Novità
della pianta prevede un rettangolo dell’impianto dilatato in due semi sfere laterali. Area
più piccola rispetto a quanto si pensava di realizzare. Colonnati sormontati da un attico
pieno, alternate a scudi con teste di divinità. Lo scopo del piano superiore era di
nascondere il controsoffitto
NERONE Dopo augusto troviamo i giulio claudi (tiberio-caligola-claudio-nerone). Subito
à
dopo la morte di Augusto viene divinizzato, assimilate numerose novità del periodo
augusteo.
DOMUS TRANSITORIA distrutta dall’incendio del 54, viene sostituita con la domus aurea.
à DOMUS AUREA: villa urbana
costurita da Nerone dopo
l’incendio del 64 d.C. la villa
viene costruita in un territorio
di più di 100 ettari con un
palazzo esteso dal Palatino
all’Esquilino. Rimane solo la
parte sul colle Oppio.
realizzata in calcestruzzo permette
questo spessore e libertà di
composizione. Spazi interni realizzati con
volte in calcestruzzo che permette un
rivestimento di ogni tipo. la cupola in calcestruzzo era sostenuta da
pilastri messi ai lati dell’ottagono con architravi
a piattabanda orizzontali così da creare 8
aperture quadrate che mettevano in
collegamento la sala con l’esterno e gli altri
ambienti.
DINASITA FLAVIA è la seconda dinastia romana (vespasiano- tito- domiziano) va dal 69-
à
96.
si avviano costruzioni e ricostruzioni di opere pubbliche che trasformano ciò che Nerone
aveva previsto per la città. I