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Le guerre persiane
La prima guerra persiana:
- 499 a.C.: rivolta della Ionia;
- 494 a.C.: sconfitta delle città della Ionia;
- 492 a.C.: prima spedizione di Dario I contro Atene;
- 490 a.C.: seconda spedizione contro Atene.
L'evento che è alla base delle guerre persiane avviene nel 499 a.C. La prima colonizzazione è importante perché i greci si stabiliscono sulle coste dell'Asia minore. Queste città greche che erano state sottomesse all'impero persiano dovevano pagare dei tributi e erano sottomesse militarmente. L'impero persiano mandava un governatore, chiamato SATRAPO, ma se queste città volevano mantenersi autonome bastava che dessero all'impero persiano un po' di soldi e un po' di soldati. In questo modo potevano restare in autonomia stando formalmente sotto l'impero persiano, ovvero il coordinamento della politica era affidato all'impero persiano, ma poi queste città avevano una certa autonomia.
catturare le città greche ribelli. Nel 490 a.C., l'esercito persiano guidato da Dario sbarca a Maratona, nei pressi di Atene. Qui si scontrano con l'esercito ateniese, che riesce a sconfiggerli nonostante la superiorità numerica dei persiani. Questa vittoria ateniese rappresenta un momento di grande importanza nella storia della Grecia, in quanto dimostra che anche un esercito più piccolo può sconfiggere uno più grande se è ben organizzato e determinato. Dopo la battaglia di Maratona, i persiani si ritirano e la Grecia riesce a mantenere la propria indipendenza per un po' di tempo.andare in Grecia. La prima spedizione fu organizzata e gestita dal generale Mardonio (parente di Dario) e partì nel 492 a.C. Mardonio riuscì a imporre l'egemonia persiana sulla parte settentrionale della Grecia, attuale Macedonia, la quale diventa uno stato satellite della Persia.
La seconda spedizione parte nel 490 a.C. e in questi anni, insieme ai persiani c'era Ippia, il quale era scappato da Atene dopo l'uccisione di Ipparco, e Dario aveva l'intenzione di metterlo ad Atene e creare anche là uno stato satellite. Il fatto che in questa spedizione ci sia Ippia ci dice che l'obiettivo di Dario era Atene, perché essa era la città più legata all'Asia minore in virtù di quei legami della prima colonizzazione di cui abbiamo parlato. Atene inoltre era anche un modello di politica antitetica e perciò Dario vuole ottenere Atene perché essa è un modello antitetico rispetto a quello di Dario:
adAtene non c'è la monarchia (che invece Dario aveva scelto per il suo regno), ma c'è la democrazia (quindi c'è una ragione ideologica del perché Dario punti Atene, non si tratta quindi solo di combattimenti per vendetta). Dario voleva quindi distruggere qualsiasi modello di governo alternativo che possa in qualche modo ispirare le città greche (è come se fosse la lotta del tiranno contro la libera riunione dei cittadini in assemblea). Quindi Dario usa Ippia per impiantare una tirannide, una monarchia (che sarebbe poi diventata tirannide perché Ippia si sarebbe vendicato di coloro che lo avevano mandato via). Però i piani dei persiani naufragano, infatti nel 490 a.C. ci fu la battaglia di Maratona: in questa battaglia gli ateniesi da soli riescono a fermare i persiani. Gli opliti con la loro tattica politica riescono ad avere la meglio sui persiani di Dario. Questa, perciò, fu una vittoria che sancì ilPredominio di Atene sulla scena internazionale.
LA SECONDA GUERRA PERSIANA
- 481 a.C.: parte l'espeditzione di Serse;
- 480 a.C.: battaglie delle Termopili e del capo Artemisio;
- 480 a.C.: battaglia di Salamina (Temistocle);
- 479 a.C.: battaglia di Platèa.
I persiani però non si danno per vinti e perciò scoppia la seconda guerra persiana. A Dario succede il figlio Serse (Dario, il grande dall'impero enorme, si era fatto sconfiggere da quei greci che stavano in assemblea, cosa ironica). Serse, quindi, crebbe in un ambiente impregnato dal senso della rivincita, in clima di "revanscismo", ovvero di volontà di vendetta è rivincita. Egli, perciò, impronta il programma politico del suo regno sulla rivincita sui greci. Le città greche però, intuendo che Serse voleva vendicarsi, decidono di allearsi tra loro e le due città greche protagoniste (città egemoni) sono SPARTA e ATENE (tuttavia una volta che finiranno.
di combattere i persiani, decidono di ascoltare l'oracolo di Temistocle. L'oracolo aveva predetto che la salvezza di Atene sarebbe stata in un "muro di legno". Quindi, anziché ritirarsi nel Peloponneso, gli ateniesi decidono di costruire una flotta di navi di legno per affrontare l'invasione persiana. Nel 481 a.C., il re persiano Serse inizia l'invasione della Grecia. I persiani costruiscono un ponte di barche per sbarcare in Grecia, ma a un certo punto il ponte si rompe. Serse, convinto che il mare sia colpevole dell'incidente, lo frusta come punizione. Questo episodio mostra la convinzione di Serse che il suo potere derivi da una divinità e che il mare debba obbedire ai suoi voleri. Inizialmente, Sparta suggerisce di ritirarsi nel Peloponneso, una penisola più facilmente difendibile. Tuttavia, gli ateniesi decidono di seguire il consiglio dell'oracolo e costruire una flotta di navi di legno per affrontare i persiani.su intuizione di Temistocle, decidono di andarsene e di lasciare Atene; perciò, montano sulle navi e se ne vanno: ecco il "muro di legno" cosa raffigurava, raffigurava la flotta degli ateniesi. Quindi gli ateniesi montano sulle navi e portano la popolazione in salvo sulle isole che stanno intorno ad Atene, capendo che se gli spartani si fossero ritirati nel Peloponneso, Atene sarebbe stata indifendibile davanti a Serse. Gli spartani però decidono di cambiare strategia pensando che anche se si fossero rifugiati nel Peloponneso avrebbero perso ugualmente; perciò, cercano di fermare i persiani alle Termopili. Gli spartiati e i loro alleati vanno alle Termopili (sorta di valico) e bloccano là i persiani per un certo periodo di tempo (battaglia delle Termopili). Gli ateniesi invece si concentrano sul mare. Tuttavia, sia il tentativo di Atene, sia quello di Sparta, falliscono: l'esercito di Serse dopo un certo periodo di tempo riesce a passare.delle città-stato greche, mentre Atene guida la flotta. La battaglia decisiva avviene a Platea nel 479 a.C., dove i greci riescono a sconfiggere definitivamente l'esercito persiano di Mardonio. Questa vittoria segna la fine delle invasioni persiane e la salvezza della Grecia. Dopo la vittoria a Platea, gli ateniesi decidono di ricostruire la loro città, che diventa ancora più grande e potente di prima. Iniziano a costruire il Partenone, uno dei più famosi templi dell'antica Grecia, dedicato alla dea Atena. Atene diventa anche il centro culturale e artistico della Grecia, con filosofi come Socrate, Platone e Aristotele che insegnano nella città. La guerra persiana ha avuto un impatto duraturo sulla storia della Grecia. Ha dimostrato che le città-stato greche possono unirsi per difendere la loro libertà e ha rafforzato il senso di identità greca. Inoltre, ha portato alla nascita della democrazia ateniese, un sistema politico in cui il potere è nelle mani del popolo. In conclusione, la guerra persiana è stata una serie di conflitti tra l'Impero persiano e le città-stato greche, con Atene che ha giocato un ruolo chiave nella difesa della Grecia. Grazie alla loro determinazione e al loro coraggio, i greci sono riusciti a respingere l'invasione persiana e a preservare la loro libertà e cultura.città che siera creata per combattere i persiani e sbaragliano le truppe di Mardonio a Platea. Contestualmente, i resti della flottapersiana che erano sopravvissuti alla battaglia di Salamina, vengono sbaragliati a Capo Micale (battaglia navale)
RICAPITOLANDO:2 sovrani persiani (Dario e Serse) hanno cercato di conquistare laGrecia, entrambi hanno fallito; la Grecia deve la sua salvezza aSparta (per terra) e Atene (per mare). Sparta e Atene però sonodue modelli opposto di governo e due realtà diverse: Sparta unarealtà agricola e rurale che fonda la sua economia sui campi, incui non c’è mobilità sociale, in cui c’è un sistema per caste, in cuicomandano i re e in cui c’è una parte della popolazione che neopprime un’altra, in cui molta della popolazione non ha diritti.Atene invece è una democrazia, abbiamo l’isegoria e l’isonomia,ha un sistema democratico in cui a comandare non sono i re
masono i cittadini (500 deputati radunati nella bulè), è una società dedita al commercio marittimo e fondata sugli scambi, sulla circolazione della moneta e su un ricambio sociale vertiginoso (perché in pochi anni siamo passati al governo degli arconti all’isonomia). Quindi è chiaro che a un certo punto questi due modelli a un certo punto devono confliggere poiché non possono stare tutte due insieme alla guida della Grecia poiché sono due modelli completamente diversi. Quindi, passato il timore del nemico, bisogna capire chi è che è in grado di guidare la Grecia, e lo si capirà con la guerra del Peloponneso.
(Parentesi sui sogni: Erodoto ogni tanto giustifica gli eventi dicendo che i personaggi di sono sognati quegli eventi, ad esempio Erodoto racconta che Ippia sbarcando in Grecia sognò di perdere un dente, cosa che indicava il significato nascosto del fatto che la manovra non sarebbe riuscita. Questa credenza,
Che i sogni avessero degli elementi rivelatori inviati dagli Dei che parlavano agli uomini in sogno, ha delle radici antichissime, che in Grecia sono molto importanti, infatti si parla di "Onirocritica", cioè di "critica dei sogni": attraverso i sogni io posso interpretare il volere divino).
LEZIONE 18/03/2022 2H (8)
Guerra del Peloponneso
Scintilla che causò la guerra tra greci e persiani? Il casus belli fu la rivolta delle città della Ionia, le città sulla costa egea dell'attuale Turchia.
Queste città, a loro volta, a cosa si legano?
Bisogna quindi ragionare facendo collegamenti e spiegando la causa e l'effetto dei fenomeni storici.
Eravamo rimasti alla sconfitta totale delle armate persiane, marittime e terrestri in Grecia. I greci hanno battuto i persiani.
Entriamo in una fase nuova, in cui ci sono 2 potenze egemoni.
Video di Barbero in cui spiega, in maniera molto divulgativa la contrapposizione (genetica) tra Sparta e Atene (https://www.youtube.com/watch?v=iwDc_Kye9Cc).