Anteprima
Vedrai una selezione di 20 pagine su 111
Spettrometria di massa 2 Pag. 1 Spettrometria di massa 2 Pag. 2
Anteprima di 20 pagg. su 111.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Spettrometria di massa 2 Pag. 6
Anteprima di 20 pagg. su 111.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Spettrometria di massa 2 Pag. 11
Anteprima di 20 pagg. su 111.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Spettrometria di massa 2 Pag. 16
Anteprima di 20 pagg. su 111.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Spettrometria di massa 2 Pag. 21
Anteprima di 20 pagg. su 111.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Spettrometria di massa 2 Pag. 26
Anteprima di 20 pagg. su 111.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Spettrometria di massa 2 Pag. 31
Anteprima di 20 pagg. su 111.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Spettrometria di massa 2 Pag. 36
Anteprima di 20 pagg. su 111.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Spettrometria di massa 2 Pag. 41
Anteprima di 20 pagg. su 111.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Spettrometria di massa 2 Pag. 46
Anteprima di 20 pagg. su 111.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Spettrometria di massa 2 Pag. 51
Anteprima di 20 pagg. su 111.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Spettrometria di massa 2 Pag. 56
Anteprima di 20 pagg. su 111.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Spettrometria di massa 2 Pag. 61
Anteprima di 20 pagg. su 111.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Spettrometria di massa 2 Pag. 66
Anteprima di 20 pagg. su 111.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Spettrometria di massa 2 Pag. 71
Anteprima di 20 pagg. su 111.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Spettrometria di massa 2 Pag. 76
Anteprima di 20 pagg. su 111.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Spettrometria di massa 2 Pag. 81
Anteprima di 20 pagg. su 111.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Spettrometria di massa 2 Pag. 86
Anteprima di 20 pagg. su 111.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Spettrometria di massa 2 Pag. 91
1 su 111
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

LA SPETTROMETRIA DI MASSA DI IONI SECONDARI (SIMS): PRINCIPI E APPLICAZIONI

Nella moderna scienza dei materiali sono sempre più richieste tecniche analitiche che consentano lo studio e la caratterizzazione di superfici e di sub-superfici di solidi con una elevata sensibilità utilizzando minime quantità di campione, ciò poiché la zona superficiale di un materiale rappresenta la zona di frontiera alla quale avviene l'interazione dello stesso con il mondo circostante. La composizione chimica della superficie e della sub-superficie sono quelle che, ad esempio, determinano il comportamento di un materiale nei confronti di molti fenomeni (adesione, scorrimento, bagnabilità, corrosione, etc.)

Fra le varie tecniche disponibili, la Spettrometria di Massa di Ioni Secondari presenta alcune interessanti peculiarità che

ne fanno un tool molto interessante. Tale tecnica è basata sui principi fisici che governano il fenomeno dello sputtering, cioè dell'arimozione di atomi e molecole da una superficie solida mediante bombardamento con particelle cariche e/o neutre di adeguata energia. In una camera ad ultra alto vuoto, tipicamente dell'ordine di 10 torr, un fascio di ioni, generato da un opportuna sorgente, con energie comprese fra il keV e le decine di keV, colpisce la superficie del campione. Gli ioni primari perdono energia trasferendola mediante una serie di meccanismi, che dipendono in prima approssimazione dalla massa del proiettile e dalla sua energia, agli atomi e/o alle molecole costituenti il campione dando origine a quella che viene definita una cascata di collisione. Questa definisce il volume del campione in cui avvengono i processi connessi al frenamento dello ione primario. Nelle condizioni sperimentali usualmente utilizzate, il meccanismo principale di perdita di energia

è quello di frenamento nucleare(stopping power) che può essere visto, approssimativamente, come una serie di urti balistici fra il proiettile e gli atomi del campione.

L’energia trasferita dallo ione primario agli atomi del campione, nel corso del suo progressivo frenamento attraverso il solido, può essere sufficiente a rompere i legami atomici e/o molecolari dando origine a tutta una serie di fenomeni tra i quali il principale è il rimescolamento degli atomi che vengono spostati dai loro siti reticolari (recoil mixing).

Tutti i frammenti, atomici e molecolari, carichi e non, che hanno acquistato sufficiente energia ed hanno direzione ed verso opportuno possono abbandonare la superficie del solido.

Mentre lo spessore di campione attraversato dallo ione primario, in dipendenza della energia, della massa che questo possiede e dell’angolo con cui incide sulla superficie, può variare dai nm alle decine di nm (limitatamente al range di energie e di

proiettili più comunemente utilizzati), lazona di solido che contribuisce alla emissione di particelle secondarie è essenzialmente quellasuperficiale e sub-superficiale, poichè il libero cammino medio di tali particelle è tipicamentedell’ordine di 1-2 nm.

L’insieme di atomi e molecole, di aggregati atomici e molecolari (cluster) emessi si trovanoessenzialmente nello stato neutro e possiedono una energia cinetica che ha una distribuzionediversa a seconda che si tratti di specie monoatomiche o poliatomiche.

Non è ancora chiaro quale sia il meccanismo che porta alla emissione delle specie molecolarinonostante i numerosi esperimenti ad hoc compiuti. Sono stati ipotizzati due meccanismiprincipali: il primo sostiene che le specie molecolari e i cluster atomici si formano in seguito aprocessi di ricombinazione di atomi e ioni appena emessi che avvengono nell’immediato intornodella superficie; il secondo invece sostiene che tali specie

vengono emesse come tali dalla superficie del campione. E' chiaro che nel secondo meccanismo è più esplicita la relazione fra le specie emesse e la composizione chimica della superficie, anche se bisogna dire che, poiché è maggiore la probabilità di ricombinazione fra atomi vicini, e poiché la loro vicinanza dipende strettamente dalla composizione locale della superficie di emissione, anche nel primo meccanismo è implicita una stretta dipendenza fra composizione chimica e specie molecolari rivelate. Una piccola frazione delle particelle emesse possiede una carica, positiva o negativa, ed è proprio questa frazione che, estratta con un potenziale opportuno, viene accelerata e raccolta in un spettrometro di massa ove vengono separati i vari frammenti in funzione del loro rapporto massa/carica. Non è ancora chiaro, nonostante il notevole sforzo di razionalizzazione, qual è il meccanismo che porta alla ionizzazione, secioè gli ioni sono già formati al momento dell'emissione o se il processo di ionizzazione avvenga immediatamente dopo tramite una interazione con la superficie che dipende dai livelli energetici della specie emessa e della superficie stessa. Si ottiene così uno spettro di massa della superficie del campione con tutte le informazioni molecolari che esso solitamente contiene. Acquisendo e registrando la corrente di ioni secondari in funzione del tempo di bombardamento, si ottiene un segnale che è funzione della distanza dalla superficie (profilo di profondità). Spazzolando la superficie del campione con il fascio di ioni primari (di diametro submicrometrico e opportunamente collimato) e controllandone la posizione tramite computer, in modo da poter sincronizzare l'acquisizione del segnale, si possono ottenere informazioni puntuali. Queste informazioni permetteranno di ricostruire una mappa ionica superficiale. Poiché, come già detto, il

Il processo di emissione è intrinsicamente distruttivo, acquisendo numerose mappe in funzione del tempo di bombardamento, si può ottenere la distribuzione tridimensionale delle varie specie osservate nello spettro di massa del campione.

In connessione con quanto sopra detto, si individuano tre modi di funzionamento denominati: static SIMS, dynamic SIMS, imaging SIMS.

In static SIMS si opera a bassissime densità di corrente primarie, minimizzando la velocità di erosione cosicché il tempo necessario a rimuovere il primo monostrato atomico o molecolare risulta superiore al tempo di analisi. Ciò permette che:

  1. le informazioni molecolari vengano conservate anche su sistemi labili;
  2. tali informazioni provengano solamente dalla superficie del campione.

Ciò è molto importante sia per studi di carattere fondamentale, sia per studi di carattere applicativo. Alla riduzione della corrente ionica primaria corrisponde un abbassamento della corrente.

Ionica secondaria a scapito quindi del limite di rivelabilità. Per ovviare a questo inconveniente bisogna migliorare l’efficienza di trasmissione e di rivelazione.

In dynamic SIMS si opera ad elevate densità di corrente primarie in modo da ottenere una notevole corrente di ioni secondari che, a sua volta, determina un elevato rapporto segnale/rumore. Ciò innalza il limite di rivelabilità consentendo di rivelare, nei casi più favorevoli, elementi presenti a livello di parti per miliardo.

Se, come già detto, si registra il segnale in funzione del tempo di erosione si otterrà un profilo di profondità. Seguendo il segnale di più specie in funzione del tempo si potrà ottenere la loro distribuzione in funzione dello spessore del campione. La massima risoluzione in profondità ottenibile è determinata essenzialmente dal libero cammino medio dello ione secondario che, come già detto, è di circa 1-2 nm.

E dallo spessore della zona in cui avviene il mixing indotto dallo ione primario. Tale spessore dipende dalla massa e dall'energia del proiettile, quindi operando su questi due parametri è possibile ottenere una risoluzione di circa 2-3nm.

Nella zona del campione colpita dal fascio primario, a causa della erosione causata dal bombardamento, si aprirà un cratere la cui forma e la cui profondità saranno determinate dall'angolo di incidenza, dalla energia e dalla intensità degli ioni primari. Un cratere ideale dovrebbe possedere la forma di un cubo o di un parallelepipedo; un cratere reale, a causa delle aberrazioni del fascio primario e di fenomeni di rideposizione assume una forma a tronco di piramide invertito. Se si acquisisse il segnale da tutta l'area bombardata si avrebbero contemporaneamente contributi alla corrente ionica totale provenienti da altezze diverse (dal fondo del cratere e dalle sue pareti); ciò causa un peggioramento

drastico della risoluzione inprofondità. Al fine di ottenere una buona risoluzione in profondità è quindi necessario eliminare il contributo delle pareti limitando l'area di acquisizione a qualche percento del centro della superficie bombardata. L'imaging SIMS consente di ottenere la distribuzione superficiale dei vari ioni presenti sulla superficie del campione. Si opera a correnti primarie molto basse (dell'ordine del nA) poiché la risoluzione laterale ottenibile dipende dal diametro e dalla collimazione del fascio di ioni primari che dipendono a loro volta dalla corrente primaria impiegata. L'immagine ionica può però essere ottenuta per altra via. Se il campione viene posto nell'ottica di un sistema di lenti elettroniche (come ad esempio in una macchina fotografica), al cui interno viene posto lo spettrometro di massa, si può formare un'immagine ionica trasferendo l'immagine della densità di.emissione dello ione secondario su uno scintillatore, che provvederà a formare l'immagine.

Per il bombardamento del campione, in questo caso, non è necessario l'utilizzo di un fascio ionico primario dal diametro particolarmente ridotto. Si identificano quindi due tipi di strumenti: scanning-ion microprobes e direct-imaging ion microscopes. Di solito i primi permettono una risoluzione spaziale molto migliore e sono molto meno sensibili alla rugosità e alla morfologia superficiale.

Le sorgenti ioniche che vengono utilizzate sono di vario tipo a seconda della tipologia dei campioni e/o delle modalità di funzionamento (statico, dinamico, immagine): ad elemento singolo (Ar, Cs, Ga, Bi), molecolari (O) o a cluster di atomi (fullerene C, Ar, etc.).

Dall'analisi dello spettro di massa si possono ottenere:
  1. distribuzione isotopica elementare;
  2. analisi elementare qualitativa e semiquantitativa di tutti gli elementi del sistema.

periodico idrogeno incluso;

3) informazioni molecolari. Si può correlare l'intensità

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
111 pagine
SSD Scienze chimiche CHIM/01 Chimica analitica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher chiarafin97 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Chimica analitica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Catania o del prof Torrisi Alberto.