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Operazioni con vettori
Dati i due vettori P (x , y ) e P (x , y ).
ADDIZIONE: (x +x , m(x , x ))
MOLTIPLICAZIONE: a*(x, mx) = (ax, amx)
La retta passante per l'origine degli assi è un sottospazio di IR. Invece, una retta non passante per l'origine degli assi non è un sottospazio di IR, perché non incontra il vettore nullo.
Combinazione lineare finita.
Considerando n vettori x₁, x₂, x₃, ..., xₙ e considerando n numeri reali, detti combinatori, c₁, c₂, c₃, ..., cₙ IR, si può affermare che:
x = c₁x₁ + c₂x₂ + c₃x₃ + ... + cₙxₙ è una combinazione lineare finita.
È finita, perché di n elementi. È una combinazione perché gli elementi sono combinati tra loro attraverso le operazioni di somma e moltiplicazione. È lineare, perché ogni vettore che compare, compare linearmente (non ci sono quadrati).
La stessa scrittura può essere vista come: ∑i=1ⁿ Cixi
Ecco il testo formattato con i tag HTML:ottiene attraverso una combinazione lineare finita un sottospazio vettoriale S di V, perché valgono le tre condizioni:
- S≠Ø (contiene almeno il vettore nullo).
- Σ (c * x + d * x) = (c + d) * Σ (x_i) = 1, i = 1, ..., n.
- (c * x + c * x + c * x) * a = a * c * x + a * c * x + a * c * x, i = 1, ..., n.
Questo particolare sottospazio prende il nome di sottospazio generato dai vettori x_1, x_2, ..., x_n e si indica con la scrittura: <x_1, x_2, ..., x_n>, che è l'insieme di tutte le possibili combinazioni lineari finite di n vettori. x_1, x_2, ..., x_n sono i generatori del sottospazio generato S: infatti, le loro possibili combinazioni danno S. Ogni elemento di S è, quindi, esprimibile come una particolare combinazione finita.
Esempio. S = <x_1, x_2, x_n>
x_2 ∈ x = (1, 0) IR^2
x_3 ∈ x = (0, 1) IR^2
Il punto V(x, y) può essere espresso come combinazione di x_1 e x_2:
V = x * (1, 0) + y * (0, 1) (x e y saranno i combinatori)
V = (x, 0) + (0, y) = (x, y)
Esempio V(3, ...)
- V = 3*(1, 0) + 7*(0, 1)
V = (3, 0) + (0, 7) = (3, 7) - 2IR = <(1, 0), (0, 1)>, perché ogni punto del piano può essere espresso come combinazione di questi vettori.
- 3IR = <(1, 0, 0), (0, 1, 0), (0, 0, 1)>, perché ogni punto nelle tre dimensioni può essere espresso come combinazione di questi vettori.
- Si definisce a questo punto lo SPAZIO FINITAMENTE GENERATO come spazio creato da un numero finito di vettori generatori.
- Dipendenza e indipendenza lineare di vettori.
Dati dei vettori: x1, x2, ..., xn
Dati dei numeri reali: c1, c2, ..., cn
I vettori x1, x2, ..., xn sono linearmente dipendenti se esiste una loro combinazione lineare finita con combinatori non tutti nulli tale che
c1x1 + c2x2 + ... + cnxn = 0
Quindi, se riesco a ottenere il 0 come combinazione lineare usando combinatori non tutti nulli, i vettori sono linearmente dipendenti.
Se l'unico modo per ottenere il vettore nullo è quello di porre tutti i combinatori nulli, i vettori sono linearmente indipendenti.
1 0 0
0 1 0
0 0 1
Sono linearmente indipendenti se:
c1 * 1 + c2 * 0 + c3 * 0 = 0
c1 * 0 + c2 * 1 + c3 * 0 = 0
c1 * 0 + c2 * 0 + c3 * 1 = 0
L'unico modo perché l'operazione sia uguale a 0 è che tutti i combinatori siano uguali a 0. Di conseguenza, i vettori sono linearmente indipendenti.
Esempio:
1 2 3
2 4 6
1 2 c
Se c = 1:
1 * 1 + 2 * 2 + 3 * 1 = 0
2 * 1 + 4 * 2 + 6 * 1 = 0
1 * 1 + 2 * 1 + c * 1 = 0
I vettori sono linearmente dipendenti perché la loro combinazione è uguale a 0 per c ≠ 0.
Base di uno spazio vettoriale finitamente generato.
Una base di uno spazio vettoriale V è un insieme di vettori x1, x2, ..., xn tali che:
1) V è lo spazio generato da x1, x2, ..., xn (cioè i vettori sono generatori di V).
2) x1, x2, ..., xn sono linearmente indipendenti.
È importante l'"Una" perché dibasi ce ne sono infinite.1 0 0
0 1 0
0 0 1
Questi vettori sono linearmente indipendenti e sono generatori, quindi sono una base di IR.
1 0 0
0 1 0
0 0 1
Questi vettori sono linearmente indipendenti, sono generatori, quindi sono una base di IR. Questa base prende anche il nome di BASE CANONICA.
Proprietà delle basi. Ogni vettore x di V può essere espresso come unica combinazione lineare di x1, x2, ..., xn.
Dimostrazione per assurdo: ogni vettore x di V può essere espresso come unica combinazione lineare di x1, x2, ..., xn.
Si suppone allora che ogni vettore possa essere espresso in due modi, anziché uno.
∑(i=1 to n) cixi = x
∑(i=1 to n) dixi = x
∑(i=1 to n) (ci - di)xi = 0 (d ≠ c)
∑(i=1 to n) (ci - di)xi = 0
I vari xi sono linearmente indipendenti perché per avere 0 bisogna che i coefficienti siano 0.
cioè c ≠ d. La combinazione può essere solo una e non più di una. È possibile dimostrare che vale anche l'opposto della prima proprietà, cioè:
- Se ogni vettore x può essere espresso in modo unico come combinazione lineare dei vettori della base di V:
I vettori sono generatori, ma bisogna dimostrare, perché siano base, che siano linearmente indipendenti. Il vettore 0 può essere espresso in modo unico:
∑i=10 = cixi forza uguale a 0 perché è l'unico modo per poter avere 0. Il c deve essere per i vettori sono quindi linearmente indipendenti.
Esempio 3:
In IRn:
(3, 5, 7) = 3*1 + 5*2 + 7*3
3, 5, 7 sono i combinatori o componenti del vettore rispetto alla base.
Esempio In Matrici 2x2:
a11 a12
a21 a22
=
c d
Creare una base significa cercare un insieme di matrici tali che siano:
- Indipendenti tra loro.
1
0
0
1
Sono linearmente indipendenti perché:
1
0
0
1
Sono generatrici perché:
1
0
0
1
Ogni matrice 2x2 è ottenuta come combinazione lineare delle 4 matrici iniziali.
Inoltre:
- Ogni spazio vettoriale finitamente generato ammette (almeno) una base.
- Ogni base di uno spazio vettoriale finitamente generato ha lo stesso numero di vettori.
- Se n sono i vettori (linearmente indipendenti) della base, n+1 vettori sono linearmente dipendenti.
1
0
0
0
1
0
0
0
1
In IR una base contiene 3 vettori. Se inIR considero un insieme di 4 vettori, essi sono linearmente dipendenti. Il numero massimo di vettori indipendenti è quindi 3 (in IR è 2, in IR è n). Il numero massimo dei vettori linearmente indipendenti prende anche il nome di dimensione dello spazio (IR = 2, IR = 3, IR = n, M = 4). (2x2)
Anche un sottospazio vettoriale, in quanto spazio vettoriale, ha almeno una base.
Esempio. Una retta passante per l'origine è un sottospazio vettoriale. In IR, ogni Y=2x è sottospazio vettoriale.
P(x, 2x) = questo insieme di punti è un sottospazio.
Per capire la dimensione di ogni base basta trovarne una.
P(1, 2) è una base del sottospazio perché:
- È generatore. Infatti, x*(1, 2) = tutti i punti della retta y=2x
- È linearmente indipendente. Infatti, 1*1 + 0*2 = c*0 ⇔ c=0
La dimensione è 1 perché basta un vettore per generare il sottospazio.
Esempio. In M, ogni matrice triangolare alta 2x2 è spazio.
vettoriale.(2x2)Si cerca una base per capire la dimensione del sottospazio.
1 0 0 1 0 0
0 0 0 0 0 1
1 0 a a
0 1 0 0
1 1 2a
*
a
1 1 2
0 0 0
a
0 0 1 2
È una base vettoriale canonica e la dimensione dello spazio è 3
Se si conosce la dimensione dello spazio (n), per trovare una base basta trovare n
vettori linearmente indipendenti.
S è sottospazio di V dim S dim V
Esempio.
0 1 0
1 2 0
1 0 1
2 3 1
Dimostrare che è una base di IR
1) Sono linearmente indipendenti.
0 1 0
1 2 0
1 0 1
2 3 1
0 1 0
1 2 0
1 0 1
0 1 0
1 2 0
1 0 1
3) Sono generatori, perché a
0 1 0
1 2 0
1 0 1
x 1
2x 3
3x 2
0 1 0
1 2 0
1 0 1
x 1
2x 3
3x 2
0 1 0
1 2 0
1 0 1
x 1
2x 3
3x 2
Funzioni lineari.
Si dice funzione lineare quella funzione che ha come dominio e codominio due
insiemi uguali a spazi vettoriali.
Come funzione, valgono tutte le proprietà delle
funzioni non lineari.In generale si può dire che una funzione f:VW è lineare se:
∀x, ∈1) y V f(x)+f(y)=f(x+y)
∀x ∈ 2) V IR f(a*x) = a*f(x)
1) V W 2) V Wx f(x) x f(x)y f(y) a*x f(a*x)x+y f(x+y)
Esempio. f:IRIR(retta passante per l’origine)f(x)=ax è una funzione lineare perché:
f(x ) + f(x ) = f(x +x )
ax + ax = a(x +x ) = f(x +x )
f(b*x) = b*f(x)
a*(bx) = b*(ax)