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Sparus aurata (orata): riproduzione artificiale, quarantena e stoccaggio, induzione ormonale Pag. 1
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L'Orata

L’Orata è una specie ovipara, ovvero le femmine sono capaci di deporre uova che vengono emesse direttamente in acqua e la fecondazione di queste avviene nel mezzo acqueo. Le uova sono telolecitiche e meroblastiche, munite di goccia lipidica per cui sono galleggianti. Queste differiscono da quelle di Trota per le dimensioni: sono molto piccole dalle dimensioni inferiori al millimetro. È un pesce ermafrodita proterandro: a partire da esemplari giovanili intorno al terzo anno di età si osserva lo sviluppo delle gonadi maschili a cui fa seguito una fase di transizione con formazione di ovotestis, fino ad arrivare all’inversione delle gonadi in senso femminile, intorno al quarto anno di età. La maturazione gonadica è stimolata da alcuni fattori ambientali quali la temperatura dell’acqua e il fotoperiodo decrescente. Gli individui sessualmente maturi non presentano caratteri sessuali secondari, come nel caso della Trota, e ciò comporta una

Possibile confusione tra maschi adulti e femmine giovani. Perché ricorrere alla produzione artificiale?

La riproduzione artificiale dell'Orata è legata a una crescente domanda di avannotti per l'ingrasso, dovuta al fatto che vi è uno scarso approvvigionamento del novellame da fonti naturali. Quest'ultimo è dovuto a diversi fattori:

  • Drastico calo degli stocks pescabili (overfishing [eccessiva attività di pesca], inquinamento)
  • Divieto di pesca in aree potenzialmente ricche (es. Sicilia, Sardegna)
  • Diminuzione degli operatori del settore (novellanti)
  • Elevato costo degli avannotti

La rusticità della specie, ovvero l'euralinità e la notevole fecondità (800.000-1.000.000 uova/kg), che va a caratterizzare le femmine dell'Orata, ed un periodo riproduttivo piuttosto lungo di 2-3 mesi, hanno portato a verificare la fattibilità della riproduzione artificiale di questa specie.

Fasi del ciclo

di riproduzione artificiale

1. Cattura, mantenimento e stimolazione dei riproduttori

Gli esemplari catturati possono essere pesci selvatici, pesci provenienti da allevamento estensivo o da allevamento intensivo. È opportuno effettuare la cattura e il trasporto con estrema cautela, per evitare qualsiasi tipo di stress meccanico. È importante utilizzare acqua proveniente dagli ambienti di cattura e contenitori privi di angoli perché gli animali sono estremamente vulnerabili e possono presentare dei comportamenti piuttosto aggressivi anche autolesionistici, sbattendosi la testa alle pareti per tentare di scappare. A causa di quest'aggressività si deve mantenere bassa la densità di stoccaggio. Si può ricorrere all'utilizzo di sedativi in basse concentrazioni per rendere più calmi gli animali.

La prima selezione che viene effettuata è basata su caratteri etologici e morfologici. Inoltre, considerando che possiamo correre il rischio di

trovareanimali che possono essere di un sesso o dell'altro perché sono taglieintermedie e non abbiamo a disposizione caratteri fenotipici che ci possonoagevolare nella determinazione del sesso, ricorriamo all'uso di anestesie pereffettuare una leggera pressione addominale che se porta alla fuoriuscita diliquido seminale ci porta a classificare gli esemplari come maschi mentre per lefemmine è necessaria una biopsia ovarica e attraverso l'impiego di un cateteresterile si preleva una piccola quantità ovarica e verificare la presenza di uovache attestano l'appartenenza al sesso femminile. Quarantena e ambiente di stoccaggio Una volta che i riproduttori vengono immessi nelle vasche vengono tenuti inquarantena. Questo serve all'eliminazione di potenziali ectoparassiti, ovveroparassiti esterni, che possono essere presenti negli animali di provenienzaselvatica o per curare eventuali lesioni provocate durante la cattura o iltrasporto. Durante

questo periodo ci si avvale dell'utilizzo di vasche di piccole dimensioni che devono essere disinfettate. Le attività di quarantena possono essere migliorate con dei bagni medicati con formalina o antibiotici. È molto importante assicurare intensi ricambi idrici e che gli animali non abbiano contatti con acque di altre vasche, ed utilizzare acqua filtrata sterilizzata con raggi UV. Per quanto riguarda l'alimentazione la si può migliorare arricchendola di vitamina C e di acidi grassi polinsaturi. Gli animali non devono essere alimentati nei giorni in cui vengono sottoposti a qualsiasi tipo di trattamento perché i pesci a pancia piena sono più vulnerabili e potrebbero verificarsi dei casi di mortalità legati all'indigeribilità di alcuni alimenti. Una volta svolto il periodo di quarantena è possibile trasferire gli animali negli ambienti di stoccaggio. Questi sono caratterizzati da dimensioni leggermente maggiori rispetto a

quelli utilizzati per la quarantena. Qualora possibile:

  • utilizzare una dieta simile a quella naturale (molluschi bivalvi, crostacei)
  • razionare l'alimento (2% p.v.) in 2 pasti quotidiani (mattino-pomeriggio)
  • rimuovere quotidianamente i cataboliti ed i residui alimentari

In ogni caso è importante evitare stress di qualsiasi natura e isolare animali aggressivi e/o dal comportamento anomalo.

Caratteristiche parco riproduttori:

  • sex-ratio=1:2 (femmine: maschi); raramente 1:3 (femmine: maschi);
  • densità di stoccaggio= 2-3 kg/m 3
  • optimum di temperatura = 15-17°C
  • femmine mature con uova di diametro superiore al mezzo millimetro

Nell'ambiente di mantenimento dev'essere:

  • frequente ricambio dell'acqua (2-4 volte al giorno)
  • costante monitoraggio dei parametri idrologici
  • valori di temperatura e salinità (35‰) controllati (consentiti scarti minimi)
  • tenore costante di O2 disciolto (assicurare
un periodo di tempo
  1. Adeguata aerazione
  2. NH indissociata <0,02mg l -13
  3. Controllo del fotoperiodo (isolamento totale dall'ambiente esterno)
  4. Optimum 7 h luce - 17 h buio
  5. Controllo della "risposta" delle femmine

Induzione ormonale

La risposta delle femmine viene controllata effettuando dei prelievi di materiale dell'ovario attraverso delle biopsie effettuate con cateteri sterili. Una volta verificato lo stadio di maturazione degli ovociti per accelerare questo processo si può ricorrere alle pratiche di induzione ormonale. Tuttavia, non si possono utilizzare ormoni se gli ovociti non hanno un diametro minimo di mezzomillimetro. HGC: molecola di origine naturale LH-RHa: molecola di origine artificiale (ad oggi maggiormente utilizzato)

Emissione delle uova in seguito a induzione ormonale

  • Vengono emesse dopo circa 48 ore dall'ultima somministrazione
  • Vengono emesse di solito durante le ore notturne
  • Vengono emesse a più riprese in un periodo di tempo

un arco di tempo variabile

vengono fecondate nell'ambiente di stoccaggio dei riproduttori

vanno raccolte soltanto quelle galleggianti

vengono convogliate verso apposite vasche di raccolta

Raccolta, controllo e selezione delle uova fecondate

Su un campione prelevato dalla vasca di raccolta si stimano:

  • assenza o presenza occasionale di uova morte o non fecondate (<10%)
  • regolarità di forma (sferica) e dimensioni delle uova
  • regolarità di forma e dimensioni del tuorlo
  • trasparenza assoluta delle uova
  • dimensione della goccia lipidica
  • assenza di parassiti o di microrganismi associati alla superficie delle uova

Prima dello stoccaggio negli schiuditoi le uova vengono:

  • pesate dividendole in sub-campioni
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
4 pagine
SSD Scienze agrarie e veterinarie AGR/20 Zoocolture

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher fede.m8 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Acquacoltura e allevamenti avicunicoli e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Sassari o del prof Pais Antonio.