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LA CONQUISTA MUSULMANA
L’occupazione musulmana della penisola iberica inizia ufficialmente nel 711 d.C., anno della morte
di RE WITIZA. In quel periodo a capo del regno visigoto stava RODERICO (meglio conosciuto
come Don Rodrigo) che, dopo essere subentrato al defunto re Witiza, si trovava ad affrontare i figli
di quest’ultimo, i quali volevano come re Achila, duca della Tarraconense. Pertanto tramarono
sfruttando l’appoggio
contro Rodrigo assieme agli arabi, garantito loro da Giuliano, esarca
bizantino di Ceuta. si rese conto dell’invasione
Rodrigo, che nel frattempo stava lottando contro alcuni ribelli baschi,
araba e accorse per difendere il suo regno ma fu sconfitto nella BATTAGLIA DI GUADALETE (o
Rio Barbate). Alla sua morte, con la maggior parte dell’esercito visigoto distrutto, gli Arabi decisero
di proseguire la loro marcia. Al-Andalus è il nome che i musulmani diedero alla parte della penisola
iberica da essi controllata e governata.
Nel 750 d.C. l’occupazione musulmana raggiunge il suo culmine: il principe Abderramàn, della
dinastia Omayyade, si proclama emiro di Cordoba. Nel X secolo (900-930 ca.), Abderramàn III si
proclama primo califfo spagnolo e dichiara che il califfato di Cordoba è indipendente dalla Siria e
dall’Egitto. È in questo periodo che Al-Andalus raggiunge il suo massimo splendore politico,
militare e culturale.
Dopo l’anno Mille il Califfato entrò in una fase di grave crisi poiché si susseguirono continue guerre
civili tra i principati islamici unito al processo di Reconquista da parte dei regni cristiani, culminata
‘200
nella BATTAGLIA DE LAS NAVAS DE TOLOSA del 1212. Verso la fine del tutti i regni
islamici vennero inglobati dalla Castiglia, dall’Aragona e dal Portogallo, eccetto l’emirato di
Granada, il quale durò fino al 1492. (→ il regno delle Asturie nasce dalla
LEGITTIMISMO ASTURIANO E INCURSIONI FRANCHE
resistenza cristiana all’avanzata musulmana nel nord-ovest della penisola. I re asturiani, dopo una
prima fase, ampliano tra il X e l’XI secolo il loro dominio nel bacino del Duero in direzione degli
altipiani centrali. Nasce così il più vasto regno di Léon. Al rafforzamento ideologico della
Reconquista contribuisce il fattore religioso, che trova una formidabile spinta nel culto per San
Giacomo di Compostela).
Il Regno delle Asturie fu la più antica entità politica cristiana che si stabilì nella penisola
iberica dopo il collasso del regno Visigoto. Dopo la vittoria di Pelagio sui musulmani nella Battaglia
di Covadonga, si stabilisce un piccolo territorio nelle montagne asturiane che darà luogo più tardi
al Regno delle Asturie. Questo territorio non si organizza come successore del regno goto, ma
come un governo sorto per opera di un movimento indigeno comune fra Asturiani e abitanti della
Cantabria.
La data tradizionale della fondazione del dominio è il 718 d.C., anno della battaglia. I re asturiani si
a Oviedo e sottraggono al dominio musulmano l’intera fascia
stabiliscono successivamente
(Galizia, Asturie,
costiera lungo l’Atlantico Cantabria).
Oltre al regno delle Asturie, nel nord della penisola iberica sorgono altre piccole contee,
appoggiate dai Franchi, che tendono a rendersi indipendenti: la Marca hispanica, esistita tra il 770
e il 986 d.C., venne istituzionalizzata da Carlo Magno nel 795; le contee catalane, con Barcellona
liberata dai Franchi dal dominio musulmano nell’801 e inserita nell’Impero Carolingio, per
conseguire poi l’autonomia d’Aragona,
nel X secolo; la contea che, dopo il 1137, forma con la
Catalogna la Corona d’Aragona; il regno di Navarra che recupera l’indipendenza tra IX e X secolo,
approfittando delle relazioni tese tra Carolingi e gli emiri di Cordova.
LE TAPPE DELLA RECONQUISTA (LAS NAVAS DE TOLOSA, BATALLA DEL SALADO)
La Reconquista fu un periodo di circa 750 anni in cui avvenne la riconquista dei regni musulmani di
Al-Andalus da parte dei sovrani cristiani, che culminò (per convenzione) il 2 gennaio 1492, quando
l’ultimo
Ferdinando e Isabella, Los Reyes Católicos, espulsero dalla penisola dei governanti
musulmani, unendo gran parte di quella che è la Spagna odierna sotto il loro potere.
La Reconquista si può far iniziare dalla prima ribellione di PELAGIO, nel 718 d.C., nel REGNO
DELLE ASTURIE (Battaglia di Covadonga: Pelagio VS musulmani). Pelagio, probabilmente un
nobile goto, non era un re ma probabilmente un condottiero stimato, che esercitò di fatto
un’autorità quasi-regia.
In realtà non tutto questo periodo è stato caratterizzato dallo scontro fra l’elemento cristiano e
quello musulmano; per lunghi tratti infatti essi coesistettero pacificamente, mantenendo rapporti
assai stretti e proficui per entrambi; d’altra parte la storia dei vari Stati
politici, commerciali, culturali
cristiani (León, Asturie, Galizia, Navarra, Aragona, Castiglia, ecc.), fatta in larga misura di conflitti e
rivalità, e le parallele lotte interne del mondo iberico musulmano (soprattutto a partire dalla caduta
del califfato di Cordova del 1031, e dal sorgere di numerose piccole entità autonome, i cosiddetti
“taifas”) non permettono di considerare i due blocchi come entità monolitiche contrapposte: non
furono rari, per esempio, i casi di alleanza fra regni cristiani e musulmani contro un nemico
momentaneamente comune.
Alla fine del ‘200 la grande espansione politica e commerciale della Castiglia e dell’Aragona in
particolare, aveva finito con l’assorbire la stragrande maggioranza del territorio già appartenuto
all’Islam, e ai Musulmani rimanevano le sole province di Granada, Almeria e Malaga. Il lungo
processo della reconquista subì a questo punto una stasi di circa due secoli, che permise al Regno
a lungo, fino a quando cioè, alle soglie dell’età moderna, non
di Granada di sopravvivere ancora
cadde anch’esso in seguito all’azione politica e militare unificatrice dei sovrani cattolici Ferdinando
e Isabella.
Le tappe fondamentali della riconquista vera e propria, cioè della lotta armata dei cristiani, sono da
individuarsi (oltre che negli episodi già ricordati) nell’opera di alcuni grandi sovrani, come
Ferdinando I e Alfonso VI di Castiglia, che conquistò Toledo (1085); nelle imprese di Rodrigo Diaz
de Vivar, il Cid Campeador (XI sec.); nella grande battaglia campale combattutasi a Las Navas de
Tolosa (1212), forse il maggiore esempio di coalizione militare fra i sovrani cristiani; nella conquista
per iniziativa di Giacomo I d’Aragona
delle Baleari operata (1229-1232), e di Siviglia dovuta a
Ferdinando III di Castiglia (1248); nella Batalla del Salado (conosciuta anche col nome di Battaglia
di Tarifa, del 1340) combattuta a Tarifa contro il sultano del Marocco e merito della coalizione tra il
re di Castiglia, Alfonso XI, e il re del Portogallo, Alfonso VI.
I REGNI ISPANICI NEL MEDIOEVO (CASTILLA, LÉON, ARAGÒN, CATALUÑA, ASTURIAS,
GALICIA): ALLEANZE E CONFLITTI
Nello stesso periodo in cui i musulmani si trovavano nel territorio spagnolo, si formarono i regni
cristiani del Nord. Il primo fu il regno delle Asturie, sostenuto dai Franchi che a loro volta erano
minacciati dai musulmani per quanto riguarda il confine meridionale
In età altomedievale si formarono i principali nuclei cristiani nella penisola coi regni
di Castiglia, León, Portogallo, Aragona, Navarra e la Contea di Barcellona. Alcune di tali entità
statuali si fusero fra di loro nel XII e XIII secolo come la Castiglia e il León (che formarono il Regno
di Castiglia e León) e il Regno di Aragona che, con la contea di Barcellona (Cataluña), diede vita
Corona d’Aragona.
alla
Molto più lunga e laboriosa sarà invece l’unione dinastica fra il Regno di Castiglia e la Corona
d’Aragona (per via soprattutto della dinastia dei Trastamara e delle lunghe lotte nobiliari), la quale
si realizzerà solo col matrimonio fra Isabella, principessa ereditaria di Castiglia, e Ferdinando II,
principe ereditario di Aragona, celebrato nel 1469.
Durante il regno di Isabella e Ferdinando si portò a termine la Reconquista, con la conquista
che l’annetterono
di Granada da parte dei Re Cattolici nel 1492. In questo stesso anno vennero
scoperta l’America,
scacciati gli ebrei dalla Spagna, e venne in nome della corona, da Cristoforo
Colombo.
IL REGNO DI ALFONSO X –
Alfonso X, detto il Saggio, (1221 1284), re di Castiglia e León dal 1252 al1284. Da un punto di
vista politico il suo regno fu caratterizzato da una serie ininterrotta di insuccessi e disfatte; egli non
risolse infatti il conflitto con la crescente aristocrazia, né il dissidio con il figlio Sancio IV; non riuscì
a sostenere le pretese su Guascogna, Navarra e Algarve e inoltre, dopo svariati e costosi tentativi,
dovette rinunciare all’obiettivo principale perseguito durante tutto il suo regno: la corona imperiale.
Non riuscì nemmeno a risolvere i problemi economici del suo regno, in particolare la continua
crescente inflazione. Come legislatore, erudito promotore di scienze e arti, Alfonso X superò
invece tutti gli altri governanti del suo tempo e come mecenate può essere accostato all'imperatore
Federico II.
Alfonso X riunì presso la sua corte i personaggi più eruditi del mondo cristiano, arabo ed ebraico,
tutt’altro
storici e poeti del suo tempo; sotto la sua guida e con la sua partecipazione, che
irrilevante, fu costituito un patrimonio inestimabile di conoscenze scientifiche e storiche, di testi
legislativi aggiornati e opere poetiche, musicali e artistiche.
LA CRISI DEL XV SECOLO: I TRASTAMARA E LE LOTTE NOBILIARI
“El
Enrico di Trastámara, detto Fratricida” (1332-1379), fu re di Castiglia e León dal 1369 al 1379 e
fu il primo monarca della casa dei Trastámara a sedere sul trono di Castiglia e León. Era figlio
illegittimo di Alfonso XI e della sua amante Eleonora di Guzmàn, e aveva un fratello gemello:
Federico Alfonso.
Dopo che il padre morì prematuramente di peste nel 1350, andò sul trono il figlio legittimo: Pietro I.
Pietro I, detto “il Crudele” fa
Le vicende seguenti sono segnate da una serie di efferati omicidi:
uccidere sia la madre sia il fratello gemello di Enrico.
La dinastia prende il nome appunto dal Conte (o Duca) di Trastámara, titolo nobiliare utilizzato
da Enrico II di Castiglia prima di divenire re nel 1369 durante la guerra civile che gli consentì di
deporre il fratellastro Pietro I.
La casata dei Trastámara fu una dinastia che governò in Castiglia dal 1369 al 1516, con un ramo
in: (Ferdinando I, Alfonso V “El Magnanimo”, Juan II