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LA SOCIETA’

Mead ritiene che il processo sociale sia dato dall’interazione dell’individuo con la società,intesa nelle sue istituzioni; dalla

cooperazione e comunicazione .

Il comportamento degli essere viventi ha aspetti fisiologici fondamentali che tuttavia hanno un carattere sociale perché

richiedono relazioni con gli altri individui; ad esempio la nutrizione o ,ancor di più, l’attività sessuale. L’impulso sessuale

rappresenta il primo fattore per l’evoluzione sociale,la fisiologia si socializza nella famiglia e poi da luogo a forme sociali

più complesse come tribù o le nazioni. Il secondo fattore di sviluppo sociale è costituito dalle interazioni tra individuo

istituzioni sociali,prima tra tutte il linguaggio. In questo senso l’individuo non precede le istituzioni ,ma nemmeno le

istituzioni sono possibili senza gli individui. Dal punto di vista soggettivo empirico,tuttavia,per Mead, la società precede

l’individuo come condizione di sviluppo della sua individualità.

Mead distingue tra società umana e animale. Gli animali infatti si differenziano per le loro strutture fisiche individuali;

mentre nella società umana gli individui,sono più o meno tutti aventi la stessa struttura fisica e le medesime capacità

fisiologiche. La differenziazione sociale umana,dipende da un altro fattore, ovvero dalla capacità di cooperare sulla base

della comunicazione simbolica e significative (ovvero della cooperazione comunicativa). Solo l’uomo sa agire e pensare per

astrazioni ,per simboli. Questa capacità è sociale poichè si può sviluppare il linguaggio comunicativo e quindi un controllo e

un sé, soltanto vivendo nella società; e inoltre soltanto la presenza di altri sé comunicativi rende possibile lo sviluppo della

società e delle sue istituzioni.

Mead ritiene che la comunicazione abbia un ruolo chiave nell’evoluzione sociale. Essa ,infatti,permette il controllo

dell’azione individuale nella cooperazione,la quale porta,a sua volta,porta all’organizzazione sociale attraverso cui esercita

il controllo sociale sul comportamento individuale che permette al soggetto di diventare auto consapevole e di sviluppare

una propria personalità. La comunicazione ha senso e significato nell’attività sociale, cioè quando fa riferimento ad attività

comuni del gruppo sociale di riferimento. Cooperazione e comunicazioni sono ,quindi,gli elementi che consentono lo

sviluppo della società in quanto sono gli strumenti con cui la società umana estende il controllo sull’ambiente e sulla natura

trasformandoli nel mondo culturale,ovvero nel mondo di significati umani. Il controllo sociale è possibile attraverso

l’organizzazione dello spazio,del tempo,delle attività sociali attraverso le istituzioni sociali. Tali istituzioni forniscono

all’individuo dei modelli di azione efficace ma che garantiscono un certo livello di creatività individuale; per questo il

rapporto tra individuo e istituzioni non dovrebbe essere conflittuale se le istituzioni non soffocano l’individualità. I conflitti

tra individuo e istituzioni derivano dal confondere le istituzioni con le convenzioni che sono delle risposte che non hanno a

che fare con la struttura vera e propria della comunità,ma che impongono modelli di condotto per consuetudine, e che sono

caratterizzate da rigidità e insensatezza opprimendo l’individuo che finisce per entrare in conflitto con queste istituzioni

apparenti.

Quindi la società rappresenta un gruppo organizzato di risposte a certe situazioni in cui l’individuo è implicato; l’individuo

può assumere questi atteggiamenti organizzati ,nella sua personalità e utilizzarli per rispondere socialmente attraverso il

simbolo. Egli ha una mente che si è sviluppata a partire dalla comunità d’appartenenza. L’individuo capisce cosa dovrebbe

dare nelle diverse situazioni in base alla sua capacità di mettersi al posto degli altri. L’individuo quindi assume

l’atteggiamento degli altri e controlla la sua condotta in relazione agli atteggiamenti comuni.

BERBERT BLUMER E L’INTERAZIONISMO SIMBOLICO

H. Blumer (1900-1987) giocatore di football professionista,allievo di Mead,docente all’università di Chicago e

successivamente a Berkeley.

È stato il fondatore dell’interazionismo simbolico traendo parte dei fondamenti teorici dal pensiero di Mead. Elementi

caratteristici della sociologia di Blumer sono: la componente polemica e critica nei confronti della metodologia sociologica

fondata su modelli di fisica e strumenti matematico-statistici; l’analisi e sistemazione del pensiero di Mead(soprattutto per

quanto riguarda il concetto di interazione sociale), e metodologia dell’interazionismo simbolico come nuova metodologia

sociologica.

LA CRITICA METODOLOGICA

In uno dei suoi articoli Blumer realizza una critica in particolare nei confronti di due studiosi della scola di Chicago;

Thomas e Znaniecki. Approva,rispetto il loro lavoro, l’importanza assegnata al fattore soggettivo sull’analisi dei fenomeni

sociali attraverso la nozione di “definizione di situazione”. Blumer individua un dilemma irrisolto dalla scuola di Chicago;

ritiene che i documenti siano fondamentali per studiare la vita sociale,cosi come questi studiosi, tuttavia ritiene che

l’interpretazione dei fatti umani deve avvenire a partire dall’esperienza. Operare a partire dai documenti per dare uno

schema teorico all’esperienza, significa realizzare uno snaturamento intellettualistico della ricerca sociale ; in quanto in tal

modo si impongono degli schemi concettuali,metodi,fatti da indagare ,falsificandone il significato,esemplificando i fatti.

Secondo Blumer le credenze,gli stereotipi,i preconcetti teorici,con cui il ricercatore affronta l’analisi del fenomeno sociale

diventano problematiche se condizionano il risultato della ricerca e non vengono modificate e riviste nel confronto con la

realtà. Le istituzioni accademiche che incoraggiano l’uso di modelli e protocolli di ricerca standardizzati,non permettono,al

ricercatore,un’esplorazione dell’area e una conoscenza diretta. Le teorie ,i modelli formalizzati determinano la ricerca e i

suoi risultati in nome della scientificità e prendono il posto della conoscenza diretta delle forma di vita sociali. Il compito

del ricercatore sociale quindi è analizzare l’interazione per come ha luogo ,nelle forme particolari che assume e nelle

situazioni specifiche,rivolgendosi il più possibile ,apertamente,al mondo empirico.

L’INTERAZIONISMO SIMBOLICO

Blumer parte dalla teoria di Mead e propone uno schema teorico che si compone di 5 elementi:

1. Sé

2. A]o

3. Interazione  sociale

4. Gli  ogge`

5. L’azione  sociale  o  azione  colle`va

Il sé viene definito come un processo riflessivo,non come una struttura organizzata di motivazioni e abitudini come in

Mead. Il sé si lega strettamente con la nozione di azione,intesa come costruzione interpretativa dell’agire,come interazione

dell’attore con la situazione e i suoi significati. L’interazione sociale è intesa come interazione simbolica costituita

dall’attività di riorganizzazione e ridefinizione. L’autore deve riorganizzare il quadro dei propri

significati,atteggiamenti,intenzioni,valori,norme per adattarsi alla situazione di azione; quindi è necessaria una continua

ridefinizione dei modelli e degli schemi collettivi attraverso la ridefinizione reciproca degli attori coinvolti.

Nell’interazione simbolica,le attività si concentrano su oggetti; caratterizzati da 5 elementi fondamentali:

1. La  natura  dell’ogge]o  è  il  significato

2. Il  significato  è  culturale,variabile  nel  tempo  e  nello  spazio  a  seconda  delle  prospe`ve  degli  a]ori

3. Gli  ogge`  sono  prodo`  sociali

4. Hanno  un  valore  praKco,sono  cioè  ogge`  d’azione

5. L’ogge]o  non  è  uno  sKmolo,ma  è  un  desKnatario  di  un’azione  mediata  dalla  mente,che  risponde  ai  

significaK  situazionali  dell’ogge]o.  

Blumer piuttosto che parlare di attore sociale (di Mead) parla di azione collettiva,indicando l’adeguamento(/adattamento)

del comportamento dei partecipanti. L’azione collettiva può essere l’interazione di due persone,l’azione di grandi

istituzioni,grandi gruppi. Essenziale per l’azione collettiva è la differenziazione delle attività dei partecipanti. I partecipanti

svolgono attività diverse che si integrano. Tale integrazione è possibile se i partecipanti interpretano correttamente il

significato dell’atto sociale in corso e riorganizzano reciprocamente il loro agire in corrispondenza a quello degli altri. Il

significato dell’atto sociale è spesso stabilito in precedenza, perché l’azione collettiva sia possibile esso deve essere ripreso

nel suo significato prestabilito. Naturalmente,però,gli attori possono portare delle innovazioni o variazioni. Per un’adeguata

comprensione dell’azione collettiva bisogna che vi sia un’analisi che non prenda niente per scontato ma che considera

l’agire sociale in termini di relazioni e di collettività,facendo riferimento al suo corso,alla sua storia e alle sue

trasformazioni. Le premesse fondamentali dell’interazionismo simbolico sono:

-­‐ Gli  esseri  umani  agiscono  verso  le  cose  sulla  base  del  significato  che  queste  hanno  per  loro

-­‐ Il  loro  significato  deriva  dall’interazione  sociale  di  ciascuno  con  i  suoi  simili

-­‐ QuesK  significaK  sono  tra]aK  e  modificaK  nel  processo  interpretaKvo  della  persona  con  le  cose  che  

incontra,  il  cui  significato  nasce  dal  modo  in  cui  le  altre  persone  si  comportano  rispe]o  a  quella  cosa.  

METODOLOGIA DELL’INTERAZIONISMO SIMBOLICO

È la parte più innovativa del pensiero di Blumer. Egli parla di un realismo ingenuo,che considera il mondo della vita

quotidiana e dell’esperienza come reale; ovvero come realtà che risponde alle immag

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A.A. 2014-2015
29 pagine
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SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher alibaba2 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Palermo o del prof Rinaldi Cirus.