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Stili di azione
All’interno del gioco si possono notare differenti stili di azione. Lo stile di azione si individua tra due
estremi : la violazione delle norme e la standardizzazione del comportamento.
Stili di leadership
Esistono diversi stili di leadership: lassismo, avviene quando il leader si disinteressa delle azioni del gruppo
e non interviene nelle decisioni; la partecipazione, il capo tenta di coinvolgere tutti i membri del gruppo e
tutti possono esprimere le proprie idee; direttività, quando il capo impone la propria volontà; buonismo,
quando permane l’ atteggiamento di evitare i conflitti oppure quando il capo parla solo per complimentarsi
con gli altri.
Stili di influenzamento
Gli attori apprendono che ogni relazione interpersonale è regolata da alcune strutture fondamentali che
influenzano le persone mentre interagiscono. Questo processo di influenzamento avviene quando degli
attori stanno prendendo una decisione e si stanno confrontando. Esistono diversi stili di influenzamento tra
cui: la pressione morale, tipo buonista, tipo collettivista, tipo nazional-utilitaristico.
Il capro espiatorio
All’interno di un gruppo vi è presente un capro espiatorio, colui che è stato escluso dal gruppo e che attira
su di sé o intorno a sé malumori. Il capro espiatori può rivelarsi lo stesso capo del gruppo che viene
allontanato e collocato ai margini del gruppo.
L’altruismo
All’interno del gioco gli attori potranno riconoscere la presenza dell’altruismo, il concreto riconoscimento
dell’altro e delle sue doti che permette di sbloccare le situazioni più difficili.
L’esatta fantasia
Il gioco è ambientato in uno scenario preistorico che spinge i partecipanti a costruire contesti e ipotesi
lontane dalla vita quotidiana, ma attinenti al proprio percorso esistenziale e professionale.
Cap 6
Greci e persiani
Greci e persiani è un gioco storico-sociologico, che ha lo scopo di accrescere la capacità di valutazione in
una competizione regolata. Questo è un gioco di gruppo e tra gruppi, che stimola l’immaginazione per
favorire la riflessività sui processi e le dinamiche della deriva violenta sempre possibile nelle relazioni
sociali. Greci e Persiani richiede un numero minimo di 12 partecipanti e un massimo di 21. Si formano tre
gruppi di persone che interagiranno tra loro, Ateniesi, Spartani e Persiani, e possono variare dai 4 ai 7
componenti massimo. Occorre impiegare una giornata intera per una conduzione ottimale del gioco. A ogni
gruppo viene distribuito uno scenario specifico che determinerà il contesto storico-sociale di ogni gruppo. I
partecipanti dovranno decidere come comportarsi. La metodologia del gioco è di tipo partecipativo a
informazione completa.
Temi
Interazione reciproca
All’interno del gioco Greci e Persiani avrà luogo un’interazione reciproca. Infatti prendono in
considerazione lo scenario, il gruppo si renderà conto della necessità di valutare il punto di vista degli altri
giocatori sulla situazione complessiva. Il gruppo valuterà il tipo di relazione da instaurare con gli altri gruppi,
ad esempio un’ alleanza.
Competizione regolata
Troviamo all’interno del gioco la competizione regolata, che è una interazione reciproca tra gli attori , dove
le decisioni prese da uno di loro dipendono dalle decisioni pregresse degli altri attori. Una problematica sta
nel fatto di riuscire a stabilire un punto di equilibrio valido per tutti, perché nessun gruppo vorrà rinunciare
a quanto ritiene giusto per sé.
Cooperazione
All’interno del gioco può essere presente la cooperazione tra i vari gruppi e ciò provocherebbe dei vantaggi,
ma l’assenza di un arbitro e di regole comuni di comportamento rende la scelta di competere
strategicamente meno rischiosa.
Interazione strategica
Fra i gruppi può avvenire una interazione strategica, cioè nei rapporti agiscono degli aspetti di calcolo e
manipolazione.
La profezia che si autoavvera
Nel gioco troviamo la profezia che si autoavvera, è un presagio che fa realizzare l’evento presunto
convalidando così la propria veridicità. Ad esempio, nella guerra l’attacco preventivo , cioè quando si
attacca per primi perché si ha il presentimento che il tuo nemico stia per attaccarti, provocando così
realmente l’attacco del nemico.
Immaginazione sociologica
L’immaginazione sociale differenzia e connette le difficoltà personali e i problemi di struttura sociale. Ad
esempio,la guerra pone al singolo individuo una serie di problemi che dovrà saper affrontare e che
dipenderanno dalle sue abilità. Il problema strutturale è legato alle cause, alle scelte dei nemici, agli effetti
che la guerra avrà sulla vita quotidiana.
Segreto
Ogni relazione vive una dimensione di segreto. Nel gioco sociale il segreto consente ad un gruppo di
negoziare in sicurezza con l’avversario o di manipolarlo.
Violenza
Nel gioco abbiamo la violenza che nasce dalle relazioni sociali.
Ideologia della vittoria
Greci e Persiani pone domande profonde e inquietanti sulla belligeranza delle relazioni sociali.
Cap 7
Agorà
L’Agorà consiste in un’esercitazione formativa di gruppo che mira ad accrescere le competenze socio-
comunicative di quanti operano a vario titolo nell’ambito delle relazioni educative, d’aiuto e di
cura. Più precisamente, l’Agorà si propone di sviluppare l’attenzione verso la circolarità tra relazioni micro e
macrosociali, ovvero tra dinamiche interpersonali e dinamiche della più vasta comunicazione organizzativa,
comunitaria, politica e sociale. La metodologia è di tipo partecipativo e cooperativo. Innesca una dinamica
interattiva e di comunità che: sollecita la collaborazione tra i partecipanti , connette l’attività formativa ai
contesti locali, promuove l’analisi e il cambiamento dei modelli di pensiero e d’azione. Agorà richiede un
numero di 48 partecipanti per una giornata intera. Il gioco consiste nell’attivazione di un processo
decisionale condiviso. Un processo al quale concorrono diversi agenti sociali, ciascuno impersonato da un
piccolo gruppo di partecipanti. Durante la giornata ci saranno dei ritrovi di gruppo chiamati agorà. Il
termine Agorà è stato ripreso dalla polis greca che considerava l’agorà come uno spazio simbolico comune,
all’interno del quale avveniva l’incontro con gli altri e si manifestava una negoziazione tra i diversi punti di
vista. L’agorà ha lo scopo di far emergere le rappresentazioni , personali e condivise, che fanno da filtro
attivo e creativo a ogni gesto compiuto nel contesto d’azione.
Temi
Fiducia
Ogni partecipante è nella condizione di negoziare la fiducia reciproca con gli altri componenti del gruppo.
Questa negoziazione è fondamentale per definire le relazioni tra i partecipanti. La fiducia è una relazione
complessa in continua trasformazione.
dal contesto dato al contesto costruito
gli attori si renderanno conto che il contesto dell’azione non è determinato a priori, ma si costruisce
attraverso un processo comunicativo. Tutti i partecipanti concorrono alla costruzione dei significati
condivisi nel contesto.
Dall’identità-eredità all’identità-relazione
In modo inconsapevole ciascun partecipante si trova a confrontarsi con gli altri in merito al compito
decisionale e al proprio modo di relazionarsi con gli altri. Durante le fasi del gioco emerge l’identità
individuale dei partecipanti che si forma attraverso le interazione con gli altri attori. Questa identità
individuale esiste solo in quanto identità sociale.
Il paradosso della mancanza come competenza
Ogni partecipante rischia di esporre le proprie mancanze, sperimentando così il paradosso per la quale solo
ammettendo la propria incompetenza si possono sviluppare nuove competenze.
Creazione di un nuovo linguaggio
I partecipanti durante il gioco creano un loro linguaggio per comunicare.
Priorità della comunicazione
I partecipanti hanno la possibilità di sperimentare il processo comunicativo, che è una dinamica sociale
ampia che oltre alle parole comprende anche i gesti, le emozioni e i desideri reciproci.
Il gioco del riconoscimento sociale
I partecipanti sono consapevoli che ogni attore persegue il proprio interesse preimmaginando il giudizio
degli altri e aspettandosi di essere riconosciuto dagli altri.
Responsabilità per la parte e per il tutto
I partecipanti nello svolgersi della dinamica sociale possono trasformare le opportunità di incontro in
risorse per la realizzazione del compito comune.
Cap 8
Il crollo
Il crollo è un gioco che si svolge in un ambiente sociale catastrofico simulato nel futuro. Un gioco tra gruppi
,orientato ad accrescere la capacità di immaginare nuovi modi di essere, di comunicare, di relazionarsi tra
culture, saperi e abilità differenti. Il gioco si serve di una metodologia attiva di tipo partecipativo e
collaborativo. Questo gioco è stato nominato “il crollo” per indicare il paesaggio fisico e sociale di un
mondo catastrofico devastato da guerre, terremoti e catastrofi naturali.
Temi
Crisi
Uno dei temi presenti nel gioco del crollo è la crisi. La crisi porta con sé un momento di sofferenza e
disorientamento rispetto al futuro, dove tutte le nostre certezze crollano.
Contro produttività
la contro produttività è uno dei temi che porta al crollo. Per contro produttività intendiamo il fenomeno per
cui una procedura fondamentalmente evolutiva si trasforma nell’opposto, una volta raggiunta una
determinata soglia.
Micro e macro-sociale
All’interno del gioco si può notare un legame stretto tra le scelte individuali e le grandi trasformazioni
storiche.
Transcultura
Il crollo mette in scena tre passaggi; multiculturale, interculturale e transculturale. Nel primo abbiamo
una molteplicità di culture che collaborano tra di loro; i secondi indicano gli incroci che si svolgono negli
incontri tra le diversità; i terzi mostrano la generazione di nuove prospettive culturali e nuove possibilità di
convivenza.
Ordine/disordine
Sappiamo che la struttura di un gruppo sociale si configura come una continua ricerca di equilibrio tra
ordine e disordine. Possiamo notare la relazione tra ordine e disordine all’interno del Crollo, dove ci
troviamo in una situazione di disordine totale dove mancano dei riferimenti chiari e si proverà a creare un
po’ di ordine in vista di una ricostruzione condivisa.
Conflitto sociale
Altra tematica presente nel gioco è il conflitto sociale. Infatti la so