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COMPRA UNO STATUS.
Risultato di Duchamp: è sparizione dell'opera d'arte, sostituita dal discorso e dall'AURA. Si compra AURA nel mercato dell'arte.
* Fare arte: processo di creazione all'interno di complessa rete di cornici, discorsi, codici culturali.
*** RIDEFINIZIONE dei rapporti: CRITICO diviene vero autore, Demiurgo, fonda l'opera d'arte con il Discorso. MERCANTE: fornisce spazio fisico e mediale per la compravendita.
AUTORE: esiste si, ma non di per sé. È subordinato ai 2, è marginale.
PUBBLICO: passivo, non ha giudizio, compra MERCE, STATUS, AURA.
Es sul potere del critico: Creazione di Celant, Arte Povera. Fluxus e Maciunas. Quell'arte non è né negli artisti né nelle opere, ma nel discorso. (117)
Quindi, riepilogando:
AC - supera se stessa, meta arte, si nega - superamento di tradizioni,
generi
e
convenzioni:
non
si
identifica
con
nessun
genere
definito,
anzi
li
mescola;
gioca
con
convenzioni;
-‐
dipendente
dal
DISCORSO,
logiche
meta-‐discorsive.
+
Caratterizz
da
ridefinizione
del
ruolo
del
CRITICO
(3)
+
Fabbrica
dell’aura:
produzione
dell’aura
e
massificazione
dell’arte
(4)
4.
L’AURA
E’
VIVA
E
VENDE
BENE
La
produzione
dell’Aura
In
questo
capitolo
viene
descritto
come
l’AC
si
in
quadri
nel
mercato
nella
sua
dimensione
più
essenziale,
l’AURA.
Si
compra
e
si
vende
AURA,
status,
un
insieme
di
cognizioni,
convenzioni,
idee
e
valori
sociali.
L’opera
d’arte
è
come
svanita
dietro
l’alone
dell’aura.
-‐
Mercato:
critici,
mercante,
artista
costituiscono
tre
polid
ella
Fabbrica
dell’Arte,
legata
al
marketing,
alla
promozione,
al
packaging.
-‐Questo
meccanismo
tipico
dell’AC,
l’
”aurizzazione”,
fabbricazione
dell’Aura,
ovvero
imprimere
il
timbro
di
£opera
d’arte”
in
nome
di
un
Discorso
artistico,
Logiche,
si
può
fare
con
molte
cose:
(131)
Es.
Città
di
Bilbao,
caso
eclatante
di
fabbricazione
dell’aura
artistica,
risollevata
economicamente
aprendo
un
museo
Guggenheim,
sede
del
museo
è
un
edificio
di
AC,
“opera
d’arte
che
contiene
altre
opere
d’arte”
>
Aura
che
produce
aura,
che
stordisce,
Packaging
colossale.
Riflessioni
di
Benjamin cerca di definire l'aura e analizza alcuni aspetti:
- Unicità incomparabile che avvolge un'opera, capacità di produrre un effetto sul pubblico.
- Massificazione dell'offerta artistica. Potendo così produrre, nella fabbrica dell'Arte, dell'AURA che si applica a qualsiasi cosa, ciò potrebbe ridurre il valore dell'aura stessa. Questa tesi è sostenuta dal fatto che nell'AC: - A. si de-sacralizza
l'arte,
massificazione,fruita
da
un
pubblico
sempre
più
vasto
(non
solo
elite)
-‐ B.
dalla
riproduzione
meccanica
della
fotografia
-‐ C.
Avanguardie:Declino
dell’aura?
“funerale
dell’aura”
Sembriamo
sull’orlo
di
una
“democratizzazione
estetica”,
tutti
possono
acquistare
o
fruire
di
un
po’
di
aura.
Confutazione
degli
argomenti:
A)
Le
cause
della
massificazione:
Espansione
del
Mercato
e
produzione
artistica;
Fondazione
dei
musei
pubblici,
fanno
si
che
l'arte
non
sia
più
una
cosa
da
élite
ma
che
possa
essere
fruita
da
tutti.
Tuttavia,
con
la
fondazione
di
questi
musei
che
permettono
la
democratizzazione
(Vogliono
solo
l'aura,
Es.
farsi
foto
con
Gioconda
p.136),
si
rafforzano
anche
al
contrario
il
collezionismo
privato,
che
continua.
Bisogna
quindi
scartare
l'ipotesi
che
un'opera
d'arte,
anche
se
esposta
alle
grandi
masse,
perda
la
sua
aura.
Anzi,
ne
produce
di
più.
Coinvolge
la
massa
in
un’esperienza
estatica.(Gioconda,
Louvre,
packaging
137)
7
B)
La
riproduzione
meccanica
della
fotografia
elimina
l’aura?
La
fotografia
permette
di
massificare,
dare
a
tutti
la
possibilità
di
vedere
un’opera
d’arte.
Fa
perdere
aura?
NO.
Anzi,
anche
la
fotografia
è
un
tipo
di
arte
che
acquista
una
sua
aura.
Es.
Nadar,afferma
che
fotografia
non
è
copia
realistica
dle
mondo
ma un agente della sua trasformazione. Un’arte a sé stante, differente della pittura che non si pone in contrapposizione con esse.
C) Futuro delle avanguardie, declino dell’aura? Le avanguardie contribuiscono con la de-‐sacralizzazione dell’Arte, sgretolamento degli ideali estetici, del sublime. Ma Le avanguardie si mettono in rapporto, nell’ arte, con un mondo borghese: è pronto ad accettare qualsiasi tipo di arte, purchè
sia
aura
e
gli
conferisca
uno
status.
**
Ritorna
Duchamp:
qualsiasi
cosa
può
diventare
arte,
qualsiasi
cosa,
se
fondata
da
un
Discorso
e
promossa
con
marketing,
può
emanare
Aura.
L'Aura
e
il
simulacro
Con
il
mercato
dell'arte,
l'Aura
non
scompare
ma
si
massifica
e
si
disperde
nel
mondo.
Se
qualcosa
è
descritto
come
Arte,
produce
aura
(sulla
base
di
discorso,
promozione,
marketing).
L'
AURA
una
merce,
ma
noi
non
consumiamo
veramente
l'oggetto
(ciò
che
viene
definito
in
un
determ
contesto
"opera
d'arte)
ma
consumiamo
il
suo
alone,
l'effetto
che
f