Anteprima
Vedrai una selezione di 11 pagine su 47
Riassunto esame Sociologia della cultura, prof. Biuso, libro consigliato Fenomenologia del potere, Popitz Pag. 1 Riassunto esame Sociologia della cultura, prof. Biuso, libro consigliato Fenomenologia del potere, Popitz Pag. 2
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Sociologia della cultura, prof. Biuso, libro consigliato Fenomenologia del potere, Popitz Pag. 6
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Sociologia della cultura, prof. Biuso, libro consigliato Fenomenologia del potere, Popitz Pag. 11
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Sociologia della cultura, prof. Biuso, libro consigliato Fenomenologia del potere, Popitz Pag. 16
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Sociologia della cultura, prof. Biuso, libro consigliato Fenomenologia del potere, Popitz Pag. 21
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Sociologia della cultura, prof. Biuso, libro consigliato Fenomenologia del potere, Popitz Pag. 26
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Sociologia della cultura, prof. Biuso, libro consigliato Fenomenologia del potere, Popitz Pag. 31
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Sociologia della cultura, prof. Biuso, libro consigliato Fenomenologia del potere, Popitz Pag. 36
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Sociologia della cultura, prof. Biuso, libro consigliato Fenomenologia del potere, Popitz Pag. 41
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Sociologia della cultura, prof. Biuso, libro consigliato Fenomenologia del potere, Popitz Pag. 46
1 su 47
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

ROCESSI DI FORMAZIONE DEL OTERE

!

“Niente è più sorprendente, per chi guarda agli affari umani con occhio filosofico, della

semplicità con cui molti siano governati da pochi” (D. Hume)!

!

Si discutono i processi di formazione del potere. Il metodo di esposizione scelto è quello

della discussione di esempi archetipici. Gli esempi sono pensati per dare ragione della

formazione del potere in cui una minoranza si impone contro gli evidenti interessi e

le intenzioni della maggioranza. In tal modo vengono volutamente tralasciati i casi in cui

il potere si forma come risultante di un consenso universale, i casi in cui una minaccia

esterna accresce il fabbisogno di decisione del gruppo, e quelli in cui il potere risulta

dall’autorità carismatica di un singolo. !

Gli esempi scelti da Popitz sono ambientati rispettivamente su una nave, in un campo di

prigionia e in un istituto di rieducazione.! 36 Fenomenologia del potere

!

Col primo esempio, Popitz, mostra che la fruizione di risorse limitate genera una

distinzione tra privilegiati e non privilegiati che si radicalizza per la superiore capacità

organizzativa dei privilegiati, maggiormente disposti, per interesse, a difendersi

reciprocamente. Inoltre la reciproca legittimazione dei privilegiati opera attivamente

affinché lo status del privilegio si imponga, ed è suscettibile di organizzazione. Ci si trova

di fronte a meccanismi di cooperazione: la cooperazione è necessaria per far sì che tutti i

privilegiati siano coesi, si aiutano a vicenda perché hanno immediatamente qualcosa da

offrirsi, e cioè supplenza, protezione, attestazione. Interesse individuale e comune, nel

gruppo di privilegiati, collimano. I non-privilegiati, rivendicando il mero diritto d’uso, non

potranno raggiungere la coesione necessaria per poter ristabilire l’ordinamento

precedente. Questo perché la coesione non è, per il singolo, immediatamente premiata;

per far sì che la disponibilità all’organizzazione diventi pratica è necessario puntare su un

vantaggio a lungo termine e non momentaneo. In questo senso, il gruppo privilegiato

opererà proprio per evitare che si formi questa coesione, agendo sui vantaggi a breve

termine, mettendo (possibilità di difendere le sedie e, conseguentemente, occuparle

mentre le si difende) in ombra quelli a lungo termine. !

I pochi dominano facilmente (in questo caso) perché possiedono dei beni per la cui

difesa/distribuzione li rende più propensi all’organizzazione. In questo modo, sono

superiori, e possono, attraverso il controllo, accrescere questa superiorità.

Il gruppo era nelle stesse condizioni degli altri, ma pretende di esercitare un potere di

usufrutto esclusivo e durevole. !

!

Un ordinamento di dominio raggiunge una validità di legittimità alla maniera di Weber nel

momento in cui viene riconosciuto “vincolante in sé”, un riconoscimento di tipo

fondamentale, che crea una motivazione aggiuntiva per comportarsi nel senso indicato

dall’ordinamento. Weber intende questa legittimazione in senso verticale (alto><basso). I

dominatori pongono una pretesa di legittimità verso il basso e i dominati indirizzano verso

l’alto una fede nella legittimità. Nel caso della nave, però, si sviluppa anche un un senso

orizzontale di legittimazione, in cui tutti i membri del gruppo riconoscono l'altro attraverso

un processo di reciproca attestazione tra uguali. Questo genera una sensazione di

sicurezza (la forte convinzione che qualcosa sia giusto è contagiosa). Un esempio storico

di questo tipo di affermazione di potere è l’aristocrazia europea.!

!

Col secondo esempio, Popitz mostra come in uno stato di necessità, la presenza di un

gruppo di individui fra loro solidali e dotati di competenze specifiche renda il gruppo stesso

particolarmente efficiente, produttivo, e capace di imporsi sul contesto sociale. Una volta

acquisita una certa leadership, il gruppo la manterrà attraverso la politica della divisione,

creando intorno a sé gruppi beneficati a livelli diversi (scaglionamento).!

Nell’ambito del campo di prigionia, la coesione straordinaria e precoce del gruppo

dominante è da imputarsi a una buona dose di azzardo perché, a dispetto delle forme di

aiuto “semplice” che si perpetrano nel contesto, nasce la collaborazione basata sulla

fiducia, la quale non veniva sperimentata ma anticipata. Con la creazione della solidarietà,

37 Fenomenologia del potere

il gruppo moltiplica la sua forza e capacità produttiva. Emergono nuove possibilità per il

gruppo: !

1. Aiutare e dividere. Soccorrersi per sopperire alle carenze altrui.!

2. Agire collettivo. A una cosa si mette mano insieme, addizionando la forza lavoro e

incrementando la produzione.!

3. Disposizione in successione temporale di attività dello stesso tipo. Agire collettivo

senza la dimensione del tempo (alternarsi di più persone nello stesso lavoro, turni).!

4. Separazione spaziale dell’attività. Agire collettivo senza la dimensione dello spazio, per

utilizzare contemporaneamente diverse possibilità o per compensare l’insuccesso di

uno col successo di un altro (caccia nello stesso momento in punti diversi, vendita in

punti diversi).!

5. Agire sostitutivo. Risparmiare la forza lavoro per altri scopi (Uno solo prende l’acqua

per tutti e 4). Vantaggio tipico del gruppo. !

In questo caso, queste attività hanno bisogno di poco sforzo di coordinazione. I

vantaggi dell’organizzazione del gruppo nascono con la divisione del lavoro (attività di

tipo diverso). !

6. Divisione del lavoro occasionale. Lavoro a catena con divisione dei compiti. Si sviluppa

l’idea che singole prestazioni convenzionali possano essere messe insieme per

costituire qualcosa di comune, che poi verrà a sua volta scomposta in parti. La

“divisione del lavoro” è concepita come una suddivisione di un compito comune

pensato in azioni sostitutive. !

7. Divisione del lavoro duratura. Specializzazione che compare nel momento in cui il

lavoro viene diviso in maniera continuativa. Si impara a fare quello che si fa sempre e

lo si fa sempre meglio.!

8. Nuovi metodi di lavoro e di produzione dei processi parziali. Quando si impara, si può

anche innovare, e quindi produrre sempre meglio.!

9. Processo complessivo. La scomposizione in fasi e la visione d’insieme mostrano

nuove possibilità di coordinazione.!

10. Il gruppo, così formato e operante, è molto più veloce del singolo, e il tempo

guadagnato può essere impiegato per nuovi compiti (costruire il fornello).!

Tutte queste possibilità si fondano da quelle fondamentali di solidarietà: aiutare e

dividere. I benefici di questo tipo di socializzazione sono “esterni”: la solidarietà crea

sicurezza, protezione, appartenenza. In questo caso, le relazioni di potere si sviluppano

con la dipendenza degli estranei dal gruppo, e si consolidano con il monopolio dello

stesso. È la stessa superiorità produttiva del gruppo a mettere nelle loro mani un

potenziale potere. !

!

Il gruppo deve però preoccuparsi che nessuno oltre a loro raggiunga lo stesso livello,

attuando un monopolio. Questo riesce grazie a un processo di scaglionamento,

differenziando e graduando gli estranei rispetto alla loro relazione con il potere. Con tale

sistema chi ha il potere si assicura un gruppo di sostegno (associato) che avrà il ruolo di

difensore, amplificatore e parafulmine, perché a esso spetta il compito di difendere il

gruppo e diffondere le decisioni del gruppo, e in caso di insuccessi, le colpe ricadranno su

38 Fenomenologia del potere

di lui, in quanto “linea di separazione” tra il gruppo e gli altri ; crea un gruppo neutro

(pubblico) la cui immagine di pace garantirà la buona riuscita: il pubblico, in quanto “tenuto

fuori” dalle situazioni problematiche, dovrà sentirsi ben voluto e stimato dal gruppo al fine

di voler continuare a essere spettatore; infine crea un gruppo di diseredati che funge da

deterrente per chi, negli altri due gruppi, pensasse di agire contro gruppo, in quanto il

rischio di essere declassati a quest’ultimo gruppo rappresenta una minaccia capace di

dissuadere chi volesse ribellarsi tra coloro che, anche solo potenzialmente, possono

appartenere al gruppo dei beneficati. La bravura nel mettere in pratica un certo tipo di

scaglionamento risiede nell’ingaggiare persone disposte a fare l’aiutante e l’aiutante

dell’aiutante. Il processo di divisione deve evitare ogni forma di solidarizzazione tra i

singoli gruppi.!

Il potenziale di potere del gruppo è il suo poter disporre di beni scarsi e desiderati.

L’estensione e l’accrescimento dei rapporti di dipendenza si basa, quindi, sulla

conversione del potere di usufrutto sui beni scarsi nel potere di usufrutto su esseri umani,

e del potere di usufrutto di esseri umani nel potere di usufrutto di beni scarsi (Il gruppo

“sfrutta” i gruppi sottostanti mediante favori, collaborazioni, scambi commerciali, ottenendo

la possibilità di controllo per la gestione e la produzione di altri beni e servizi). La strategia

di potere dello scaglionamento si basa - di nuovo - sulla sfruttabilità e la

manipolabilità di un deficit di socializzazione altrui (Gli altri non riescono a unirsi e il

gruppo dominante ne approfitta). !

!

Il terzo esempio riguarda soprattutto la ripartizione dei benefici nel gruppo di potere e

affronta il tema della gerarchizzazione del potere e di come l’ordine costituito tenda a

mantenersi. In questo caso, il processo di scaglionamento è già consolidato in una

struttura stabile (gruppo con un capo e sottoposti “costretti”). Il gruppo degli spettatori è

sparito, perché in questo senso potrebbe solo dare origine a forme di sabotaggio. Non è

possibile dire che in questo caso il potere sia “stabile”, perché ogni ordinamento di potere

deve essere visto come un sistema in cui il potere può sempre riformarsi e “trasformarsi”. !

In questo caso, la suddivisione del potere ha una connotazione esclusivamente negativa

(sfruttamento). Vengono messe in atto pratiche già consolidate di minacce di punizioni e

sanzioni, ma il sistema di sicurezza del gruppo si fonda su questa: la violenza non è che

una misura di emergenza. Deve rimanere nascosta (sotto forma di minaccia) perché non è

un segno distintivo del sistema, ma una sua avaria (se messa in pratica, rappresenta la

presenza di gruppi sovversivi e l’incapacità del gruppo di mantenerli sotto controllo). !

!

Il trattenere (le fette di pane dai ragazzi), il prendere e dare non sono solo un metodo

Dettagli
A.A. 2013-2014
47 pagine
4 download
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher americanflawless di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia della cultura e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Catania o del prof Biuso Alberto Giovanni.