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VIVAISMO FLORICOLO

Per il vivaismo floricolo, anche qui abbiamo i produttori, vivaisti, grossisti, partiamo

con i semi e c’è solo la storia della propagazione e della micropropagazione che è

diversa. Quando abbiamo parlato di ortaggi, si parte sempre da semi. Per quanto

riguarda i fiori è diverso, la tipologia del materiale di propagazione può essere:

Semi: prima di tutto i 4 gruppi più importanti della floricoltura sono: piante fiori

 recisi, a fogliame, vaso fiorito, bedding plants.

Piante autoradicate: divisione, talea, margotta, propaggine.

 Piante innestate: tipica è la rosa, innestate su rosa, il problema più grosso è la

 presenza di calcare attivo e i portainnesti sono tolleranti a questo stress abiotico

Piante micropropagate, mai utilizzati per i bedding plan, soprattutto utilizzato

 per fiori recisi (gerbera)

Organi sotterranei: tuberi, rizomi, bulbi

PROPAGAZIONE PER SEME (RIPRODUZIONE SESSUATA): consente l’ottenimento

di nuove piante attraverso il seme (embrione), formato in seguito ad un processo di

fecondazione da 2 genitori. Il seme è una pianta completa in un

particolare stadio di sviluppo e deriva dalla trasformazione dell’ovulo in seguito

all’impollinazione e la fecondazione del gamete femminile (ovulo) da parte di quello

maschile (granulo pollinico).

VANTAGGI: sanità del materiale (esente da virus), variabilità genetica, rusticità.

SVANTAGGI: variabilità genetica (qualora non desiderata), sviluppo eterogeneo,

allungamento del ciclo colturale, fallanze

Le specie floricole propagate normalmente per seme sono:

• le ornamentali da bordura e da vaso fiorito: agerato, alisso, aster, begonia, bocca di

leone (nascono come bedding plants anche se è usato come fiore reciso), calceolaria,

campanula, celosia, ciclamino, cineraria; coleus, garofano, gazania, geranio, gerbera,

impatiens, lisianthus, lobelia, papavero d'Islanda, petunia, primula, ranuncolo, salvia,

tagetes, verbena, viola cornuta, viola pansy, zinnia;

• alcune specie da fiore reciso: anemone, delphinium, gipsofila, girasole, godetia,

lisianthus, etc.

La propagazione per seme può prevedere il ricorso alla semina diretta o al trapianto,

entrambi con vantaggi e svantaggi:

La germinazione si realizza in tre stadi:

1. Rapido assorbimento di acqua.

2. Ripresa dell’attività metabolica cellulare: emissione della radichetta (è

necessario di nuovo un notevole assorbimento di acqua per sostenere la

crescita per distensione delle cellule).

3. Emergenza: la germinazione si considera terminata quando si è formata la

plantula, dotata di radici, fusto (ipocotile e ipocotile, cotiledoni).

[Molti test di germinazione dei semi si fermano all’emissione della radichetta, cioè non

considerano l’emergenza vera e propria]

FATTORI CHE INFLUENZANO LA GERMINAZIONE

FATTORI AMBIENTALI:

Temperatura: influenza percentuale e velocità di germinazione. Le esigenze variano

tra le specie, con l’area di origine ed il ciclo naturale di crescita: in generale, le specie

annuali che germinano a fine inverno o inizio primavera, richiedono T minori, mentre

quelle che germinano in primavera o sono originarie di regioni calde necessitano di T

maggiori. Per la gran parte delle specie può germinare a basse T (3-5°C) ma le T

ottimali sono più alte (15-35°C). [Le piante floricole sono più esigenti in temperature

rispetto a quello orticole e sono più sensibili alle acque saline. In altre parole il

vivaismo floricolo è molto costoso perché ci sono piante molto sensibili. Substrati

super-inerti, riscaldamento basale, camere di crescita.]

Importante Anthurium, Bocca di Leone, Crisantemo, Garofano, Lilium, Strelitzia

reginae.

Acqua E Ossigeno: l'acqua è essenziale per la germinazione ed è assunta per

imbibizione dal substrato. Tempi e ritmi dipendono dalla composizione del seme, dalla

permeabilità dei tegumenti e dalla disponibilità di acqua. Il substrato deve essere

sufficientemente umido alla semina e la disponibilità di acqua aumenta con il contatto

tra seme e terreno (rullature). Si usa molto la vermiculite e il terriccio. In ambienti

più caldi si può aumentare la profondità di semina (anche se ciò ritarda l'emergenza).

Per una buona disponibilità di ossigeno il terreno deve essere poroso e drenato (no

semina in terreni saturi).

Luce: non è di solito un fattore limitante, tuttavia esistono semi in cui il buio favorisce

la germinazione, altri sono dalla luce ed altri foto-indifferenti. I semi possono rimanere

nello stato di quiescenza fino a quando non si realizzino le condizioni favorevoli alla

germinazione, che può avvenire anche dopo molto tempo. In alcuni casi

nonostante si creino le condizioni idonee, il seme, sebbene vitale, non germina. In

questo caso si parla di dormienza.

Dormienza: è un periodo di riposo nel ciclo vitale della pianta (o parte di pianta), in

cui la crescita è sospesa (SOPRAVVIVENZA!) E' una caratteristica controllata

geneticamente ma influenzata da fattori ambientali. Con l'eccezione dell'orzo da

malto, nelle principali coltivazioni erbacee temperate la dormienza non è un problema.

dormienza

Nei semi dormienti prima o subito dopo il distacco dalla pianta è detta

innata.

In alcune specie (infestanti) è riacquistata in particolari condizioni ambientali anche

(dormienza indotta).

dopo essere stata superata

CAUSE DELLA DORMIENZA:

Morfologiche o fisiologiche: impermeabilità dei tegumenti all’acqua e all’ossigeno

(rosa); resistenza dei tegumenti allo sviluppo dell’embrione (molte leguminose) 

scarificatura meccanica o chimica. Presenza di embrione immaturo per raccolta

prematura dei semi (barbabietola) o necessità di "post-maturazione" in magazzino

(orzo, avena e frumento). Inibitori della germinazione nella testa o nel pericarpo, in

genere solubili in acqua ammollamento.

Ambientali: sensibilità alla luce o fotodormienza (ciclamino), esigenza di temperature

“obbligate” o termodormienza (geranio, impatiens, se T>25-30°C), necessità di

imbibizione ed esposizione alla luce (malerbe). Esigenza di basse T (chilling) dopo

imbibizione (specie arboree da frutto). Per superare la dormienza si possono impiegare

diverse tecniche:

• Stratificazione: conservazione al freddo per periodi lunghi in un substrato

leggermente umidificato e ben arieggiato;

• Imbibizione in acqua per alcuni giorni;

• Scarificazione meccanica e/o chimica (acidi);

• Trattamenti con acido gibberellico.

Potere Germinativo: attitudine del seme a produrre piantine capaci di sopravvivere

ed accrescersi, quando posto in condizioni adatte di umidità, temperatura, aerazione,

ecc.

Aspetti:

• Germinabilità: percentuale di semi capaci di fornire piantine normali, se

posti in ambiente adatto, in un determinato periodo di tempo variabile con la

specie. (tempo medio di

• Energia germinativa: velocità di germinazione

germinazione). cultivar,

Il potere germinativo varia con la specie, la lo stato di maturazione e l'età del

seme. [Percentuale di Germinabilità: deve essere sempre superiore al 90-92%]

Tempo Medio di Germinazione (TMG): è funzione del numero di semi germinati e

del tempo impiegato a germinare.

• TMG = x t)/ n

(n 

• n = numero di semi che hanno fornito germogli normali in un dato giorno;

• t = numero di giorni necessari a quei semi per germinare;

• n costituisce il numero totale di semi germinati.

La semente migliore è quella con TMG più basso germinazione più rapida e più

uniforme!!!

Conservazione E Trattamento Dei Semi: l'ambiente di conservazione influenza la

vitalità del seme. [Come per le specie orticole, anche in floricoltura l’ambiente di

conservazione ha un influenza fondamentale per la % di germinazione e per il TMG]. In

un ambiente adatto (controllato) il seme può essere conservato per anni, mantenendo

gran parte della sua vitalità. I fattori ambientali più importanti per la vitalità in

magazzino sono: TEMPERATURA, UMIDITÀ del SEME, UMIDITÀ dell'AMBIENTE.

:

TEMPERATURA -5 – 0 °C per lunghi periodi di conservazione (contenitori sigillati e

bassa UR ambiente)

UMIDITÀ del SEME: dipende dalla specie: 5-9% ortive, < 15% cereali, 9% colza;

(bietola, spinacio e fagiolo tollerano contenuti più elevati; cavolo, lattuga e ravanello

richiedo una essiccazione maggiore). Con percentuali più elevate abbassare la T di

conservazione!

UMIDITÀ dell'AMBIENTE: 40-60% (UR maggiori pericolo di attacchi fungini, rischio

di germinazione). Bassa T e forte essiccazione in semi di spp con scarsa longevità:

Gerbera jamesonii da 2 mesi (con sistemi non adeguati) ad 1 anno (sacchetti di

 

plastica, 0 °C). (La LUCE non sembra importante nella conservazione!!!)

PROPAGAZIONE AGAMICA (MOLTIPLICAZIONE ASESSUATA): c onsente

l’ottenimento di nuove piante dalla rigenerazione di organi, tessuti o cellule (parti

vegetative) di un unico genitore (omogeneità genetica). È resa possibile

dall’attitudine di parti diverse della pianta a rigenerare organi: ogni cellula somatica

possiede tutta l’informazione genetica necessaria per ricostituire un intero individuo

(totipotenza cellulare). Anche una sola cellula, dopo essere regredita a livello

meristematico da una condizione differenziata (dedifferenziazione), può in teoria

rigenerare un organismo completo. Spesso esistono ostacoli

fisiologici o tecnici che rendono impossibile o complessa tale rigenerazione ma

attualmente sono disponibili tecniche che permettono nella maggior parte dei casi la

moltiplicazione utilizzando parti della pianta madre.

VANTAGGI: consente di ottenere piante identiche tra loro ed alla pianta madre, con

comportamenti omogenei e prevedibili (clone); conservare particolari caratteri del

genitore, che andrebbero perduti con la gamia (specie ornamentali); consente di

accorciare il ciclo vegetativo della pianta.

LIMITE: consente la trasmissione di virosi (ciò che non avviene attraverso quella

gamica)

Stolone: lo stolone è un fusto specializzato che si sviluppa all'ascella di una foglia, al

colletto della pianta, cresce orizzontalmente lungo il terreno, e forma una nuova

pianta in corrispondenza di uno dei nodi (fragola). Quando prodotto dalla parte aerea

ed è piegato dal suo peso verso il terreno (rovo, menta).

SEPARAZIONE: utilizza organi di riserva della pianta.

Bulbi: sono organi sotterranei formati da un fusto breve, carnoso, che termina con un

apice meristematico, racchiu

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
12 pagine
SSD Scienze agrarie e veterinarie AGR/02 Agronomia e coltivazioni erbacee

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher luigigaglione di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sistemi ortofloricoli e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Napoli Federico II o del prof Rouphael Youssef.