vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
IL PIANO DI CONCIMAZIONE
Gli obiettivi di un piano di concimazione sono:
1) Il ripristino e il mantenimento del livello di fertilità chimica del terreno, che
dipende sia dal contenuto di elementi nutritivi sia dalle caratteristiche fisico-
chimiche (es. contenuto di sostanza organica, pH, calcare,….);
2) Il rifornimento nutritivo alla coltura, in funzione delle asportazioni e con
l’obiettivo di massimizzare la resa e la qualità della produzione e mantenere il
livello di fertilità;
3) il rispetto dell’ambiente e/o dei vincoli ambientali imposti dalla legislazione.
Non esistono formule standard di concimazione, ma si deve operare di volta in volta in
funzione delle caratteristiche fisico-chimiche del terreno e delle necessità nutrizionali
della coltura, dell’insieme delle pratiche agronomiche applicate (avvicendamento
colturale, lavorazioni del terreno, irrigazione, ecc.) e delle condizioni climatiche. Per
questi motivi, un corretto piano di concimazione prevede l’individuazione di:
• quantità totale di elemento nutritivo da distribuire (dose);
• frazionamento della quantità totale da distribuire (più distribuzioni in funzione delle
diverse fasi fenologiche della pianta);
• la forma chimica dell’elemento nutritivo e conseguentemente del tipo di concime da
impiegare in ognuna delle distribuzioni previste. Ad esempio, per l’N possiamo usare
concimi a base di urea nitrato e/o ammonio. L’azoto è facilmente lisciviabile nella
forma ureica ma immessa nel terreno, viene rapidamente trasformata in ammoniaca
per idrolisi dall’ureasi, in tempi che variano, in funzione della temperatura e del
contenuto in S.O. del terreno, tra le poche ore e i 3-4 giorni.
Per la redazione di un piano di concimazione è necessaria la conoscenza di:
1) Caratteristiche chimico-fisiche del terreno sul quale verrà effettuata la
coltivazione.
2) Caratteristiche climatiche della zona di coltivazione, con particolare riferimento
alla temperatura e all’andamento pluviometrico;
3) Necessità e ritmo di assorbimento dell’elemento nutritivo da parte della coltura
da concimare durante l’intero ciclo colturale;
4) Apporti e perdite dell’elemento considerato per cause diverse dalla
concimazione e dall’assorbimento della coltura:
5) Apporti dal processo di mineralizzazione della sostanza organica del terreno,
dalle precipitazioni atmosferiche, dai residui colturali e dalle concimazioni
organiche della coltura precedente;
6) Perdite dovute al processo di umificazione dei residui colturali della coltura
7) Precedente o del concime organico distribuito, alla denitrificazione, alla
volatilizzazione e alla lisciviazione.
Le analisi fisico-chimiche del terreno sono necessarie perché da esse dipendono, tra
l’altro, la produzione, lo sgrondo delle acque, la capacità di immagazzinamento delle
piogge, il contenuto di acqua utile del terreno, le perdite per lisciviazione, la
mineralizzazione della sostanza organica, la volatilizzazione dell’N, la disponibilità del
P nel terreno, la liberazione di elementi minerali attraverso il processo di
mineralizzazione e la loro immobilizzazione nel processo di umificazione.
Le analisi fisico-chimiche più importanti per definire il piano di concimazione sono:
• La tessitura;
• Il pH;
• La concentrazione di sostanza organica e degli elementi nutritivi (N totale e
minerale – NMIN;
• P e K assimilabili)
• La concentrazione di calcare totale.
Le analisi del terreno devono essere effettuate regolarmente, in modo da tenere sotto
controllo le eventuali variazioni provocate dalla tecnica colturale. La determinazione