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Nella soluzione nutritiva utilizzare sempre composti binari (e non ternari): nitrato di

calcio, nitrato di magnesio, nitrato di potassio, fosfato monopotassico, solfato di

magnesio etc; il calcio e il magnesio si possono dare in due modi: anche sotto forma di

solfato: solfato di calcio, solfato di magnesio etc.

Per l’azoto, mai urea. Nitrico o ammoniacale (10% del nitrico). Per il fosforo (acido

fosforico, o fosfato monopotassico), solfato (solfato di potassio, solfato di magnesio),

calcio (nitrato di calcio), magnesio (nitrato di magnesio o solfato di magnesio).

Per i microelementi usare quelli complessi (tutti insieme) con 1-2-3 mg/L.

L’EC (Electrical conductivity) della soluzione negli ortaggi da frutto va da 1.8 a 2.5,

ortaggi da foglia 1.2-1.4-1.5, fiori 1.2 massimo 1.6. Quando la stagione è molto calda

c’è 0.2 in meno perché la pianta ha più tendenza a prendere acqua che nutrienti (da 2

a 1.8 per esempio). L’1.8 è dovuto alla carica di anioni e cationi presenti all’interno

della soluzione.

Concentrazione Ionica

Viene generalmente stimata mediante la misura della CE. La CE dipende dai seguenti

fattori:

1) Concentrazione ionica

2) Carica degli ioni

3) Mobilità degli ioni

4) Temperatura

CE = 0,095x+0,19 (fattore di correzione): questa formula funziona solo se il rapporto

anioni/cationi=1

X= concentrazione ionica dei cationi in meq/L

1 mS/cm ≡ 640 mg/L ≡ 12,5 meq/L

Concentrazione totale = 1000-1500 mg/L ≡ 1,5-3,0 mS/cm

Soluzione Target: dipende dalla specie, dalla stagione. Ai fertilizzanti che doppiamo

apportare + quelli presenti nell’acqua. Se abbiamo acqua osmotizzata la soluzione

target è pari ai fertilizzanti da apportare. Nel fuorisuolo la

concentrazione di nitrati varia tra 5-20 mM. 5 ad esempio nel caso della lattuga (per i

primi 20 giorni) per arrivare a buon ciclo la quantità di nitrati deve variare tra gli 8 e

12 mmol. Quello ammoniacale è sempre il 10% di quello nitrico.

Il fosforo nella maggior parte delle colture varia tra 0.5-2 mmol. Per il potassio tra 5-10

mmol (tabella molto importante). Calcio 3-6

mmol. Magnesio 1-2 mmol. Zolfo 1.5-4 mmol.

pH

Quello ottimale si inserisce nel range 5,5-6,5. Dipende dai seguenti fattori:

1) Concentrazione dei bicarbonati

2) Concentrazione del fosforo

3) Rapporto NH4:NO3

Questi 3 determinano il potere tampone della soluzione.

Ossigeno

Non è tanto importante nei sistemi dinamici (NFT), subirrigazione. Il problema

dell’ossigeno si ha principalmente con il floating system. La concentrazione

dell’ossigeno dipende principalmente da due fattori: dalla temperatura e dal tipo di

sistema fuori suolo. E normalmente deve essere di 6mg/L.

Scelta Di Una Soluzione Nutritiva

Coltura. Fase fenologica (nel caso del pomodoro solo in corrispondenza di 6-7 foglie

vere l’EC è 2.5, precedentemente inferiore perché la pianta è meno tollerante alla

salinità); uno allo stadio vegetativo e l’altra da 6-7 foglie vere. Caratteristiche

chimiche dell’acqua irrigua: la soluzione target si ottiene dalle analisi chimiche

dell’acqua alla quale vanno aggiunti i fertilizzanti da apportare.

Condizioni ambientali: nelle stagioni calde abbassiamo di 0.2 dS.

Sistema di coltivazione utilizzato: per il sistema a ciclo chiuso dobbiamo abbassare la

soluzione target di 0.5.

Azoto: Nitrato di calcio, nitrato ammonico e solfato ammoniacale (in

 ordine).

Fosforo: fosfato monopotassico, acido fosforico (solo se abbiamo acqua

 di ottima qualità), fosfato ammoniacale (in ordine)

Potassio: nitrato di potassio, solfato di potassio, cloruro di potassio (in

 ordine)

Magnesio: nitrato di magnesio, solfato di magnesio

Normalmente o una soluzione madre diluita o concentrate. Soluzione A, B e

l’acido.

Per quanto riguarda l’acido si utilizza: acido nitrico, fosforico, solforico o

 cloridrico.

A: nitrato di calcio, nitrato di magnesio, nitrato ammoniacale, nitrato di

 potassio, chelato di ferro

B: solfati (separarli dai nitrati per evitare la precipitazione); solfato di potassio,

 solfato di magnesio, fosfato monopotassico e microelementi.

Quanto abbiamo solo due vasche gli acidi vanno messi una parte nella A, una parte

nella B. Se abbiamo tre vasche: una per acidi, una per i nitrati, una per i solfati.

Il pH tende ad aumentare perché la pianta ha tendenza ad assorbire più anioni che

+

cationi. Quando la pianta assorbe cationi rilascia H però il pH ha tendenza ad

aumentare perché gli anioni assorbiti sono più dei cationi con un maggior rilascio di

-

OH . E quindi, è importante intervenire con gli acidi per determinare l’abbassamento

del pH.

All’inizio dello stadio di crescita abbiamo un maggior bisogno di azoto, mentre durante

la fioritura e la fruttificazione si ha un maggior assorbimento di cationi.

Sistema Di Coltivazione Fuori Suolo

Tipologia del substrato e volume per pianta. Metodo irriguo: è solito usa la

Subirrigazione.

Gli elementi che diminuiscono durante il ciclo colturale sono l’N e K. L’N, ovvero il

nitrato, durante lo sviluppo vegetativo e il potassio dai 30 giorni dopo il trapianto fino

alla fine del ciclo produttivo. Mentre invece magnesio calcio e sodio

vengono accumulati perché utilizzati in quantità ridotta da parte della pianta.

L’andamento dipende anche dal tipo di irrigazione: l’accumulo del sodio avviene

principalmente per irrigazione a goccia e non subirrigazione perché con la

subirrigazione l’acqua sale dal basso verso l’alto, invece il Na con il sistema di

irrigazione a goccia viene dato dall’alto, si sposta verso il basso e si concentra nella

soluzione nutritiva. A livello della pianta invece è l’opposto.

Un sistema innovativo è il sistema a ciclo semi-chiuso. Per la fragola la soluzione

target è 1; dopo circa una settimana l’EC raggiunge l’1.5 però la soluzione non la

buttiamo ma la diluiamo con l’acqua finché il livello di nitrati non scende sotto 1-3

mmol/L così abbassiamo l’EC, abbiamo diluito i nitrati e possiamo utilizzare la

soluzione per un’altra settimana. Doppio vantaggio: bassissimo impatto ambientale e

un maggior utilizzo.

In questo caso l’EC del substrato che incide soprattutto sulla performance della

coltura, per misurarlo non si usa il metodo della pasta satura ma si usano due metodi

diversi: metodo di diluizione 1:2 (30 cc di substrato e 60 cc di acqua distillata)

mentre 1:5 (30cc di substrato e 150 cc di acqua distillata); agitazione per 24h,

filtraggio e misurazione della EC.

Valori in tabella. SE EC è bassa, apportare fertilizzanti, sufficiente se è tra 0.75-

1.25. Con EC > 2.25 diluire con acqua.

Sintomatologie Da Carenze Nutrizionali

Carenza di calcio: provoca marciume apicale, si risolve con l’utilizzo di nitrato di

calcio.

Elementi Mobili: quando una pianta ha carenza di un elemento mobile, le riserve

vengono trasferite alle nuove foglie e questo porterà alla comparsa di sintomi

inizialmente nella parte basale.

Elementi Immobili: quando invece la pianta ha carenza di elementi non mobili, la

carenza si evidenzierà inizialmente sulle nuove foglie e sui germogli.

Azoto clorosi diffusa

 

Magnesio clorosi internervale e marginale

 

Potassio più evidente anche nelle serre, oltre a clorosi e ingiallimenti, le foglie

 

si arricciano.

Fosforo clorosi rossastra soprattutto nella pagina inferiore della foglia, quasi

 

vicino al viola.

Clorosi internervale facile da vedere su pomodoro e rosa (carenza di Ferro).

 Zolfo: clorosi, ma a differenza di quella dell’azoto si possono notare puntini rossi

 a livello delle foglie.

Zinco: clorosi marginale, la pianta è quasi bruciata.

 Manganese: clorosi internervale.

 Calcio: marciume apicale su pomodoro, dovuto sia alla carenza di calcio che alle

 temperatura elevate durante il periodo primaverile. Apportare nitrato di calcio a

livello fogliare oppure utilizzo di portainnesti che riescono a traslocare il calcio a

livello della parte aerea. Può colpire anche la lattuga bruciando la parte

centrale.

Boro: foglie arricciate con ingiallimenti e piccole necrosi

Concimazione Delle Colture Fuori Suolo

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
16 pagine
SSD Scienze agrarie e veterinarie AGR/02 Agronomia e coltivazioni erbacee

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher luigigaglione di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sistemi ortofloricoli e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Napoli Federico II o del prof Rouphael Youssef.