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Questo è possibile grazie alla geometria epipolare.

Preso il punto P e i centri ottici Or e Ol delle due camere, definiamo:

R e R' le rette che uniscono i centri ottici al punto P

 P e P' i punti che R e R' intersecano i rispettivi piani immagini. Tali punti sono la

 proiezione di P

Baseline la retta che unisce i due centri ottici

 Epipoli i punti in cui la baseline interseca i piani immagine

 Rette epipolari le rette che uniscono P e P' agli epipoli sui rispettivi piani

 immagine.

Dunque preso un punto P della scena e nota la sua proiezione sul piano

immagine di una delle due camere, il suo coniugato nel piano immagine

dell’altra camera si troverà sulla sua retta epipolare.

In generale, i parametri del sistema stereo sono 3:

Pr coordinate 3d del punto dal punto di vista camere dx

 Pl coordinate 3d del punto dal punto di vista camera sx

 R matrice di rotazione indicante l'orientazione tridimensionale delle camere

 T vettore ternario inidicante la posizione delle camere

Tali parametri godono delle proprietà che:

(Pl - T)^T * ( T^Pl) = 0 perchè complanari.

Grazie ai parametri estrinseci, Pl può essere espresso in funzione di Pr per cui vale che

Pl = R^T(Pr+T) e sostituendo e semplificando vale che (R^T * Pr)^T *(T^Pl) = 0

Poichè il prodotto vettoriale può essere scritto in prodotto matriciale trasformando T in

un opportuna matrice S vale che:

(R^T * Pr)^T * S*Pl = 0

Mettendo in ordine si ha che Pr^T * R*S*Pl = 0

R*S è detta matrice essenziale e indica la relazione che sussiste tra i coniugati delle

due immagini che sono proiezione di uno stesso punto della scena.

R*S*Pl = 0 è l'equazione della retta epipolare nella camera destra.

Qualora si scegliesse Pr come incognita, R*S*Pl è l'equazione della retta epipolare

nella camera di sx.

Quindi conoscendo la matrice essenziale, riusciamo ad individuare la retta epipolare

sulla quale si trova la proiezione di P della scena conoscendo la sua proiezione del

punto nell'altra camera.

La matrice essenziale è espressa in coordinate mondo, se la si vuole in coordinate

pixel è necessario moltiplicarla per le MPP delle due camere:

R*S*Mpps*Mppd

La triangolazione consente di definire le profondità di un punto, ovvero consente la

ricostruzione delle coordinate di un punto nello spazio.

stereo visione

La principale tecnica usata è quella della la quale prevede l’analisi di

due immagini della stessa scena riprese nello stesso momento ma da punti di vista

differenti.

Questa tecnica è utilizzata anche dal nostro cervello per la percezione di profondità.

In pratica, conoscendo i parametri del sistema stereo e le coordinate 3d di un punto

della scena sia dal punto di vista della camera di sx che dal punto di vista della

camera dx, l’idea è quella di costruire in 3 dimensioni le rette che passano per i fuochi

delle lenti delle due camere e per le proiezioni di P su i due piani immagine.

L’intersezione tra queste rette corrisponde alla posizione di P nello spazio.

Nel caso ideale queste rette saranno incidenti ma a causa dell’approssimazione dei

dati di calibrazione e degli errori sistematici, queste rette risultano non complanari.

Quindi una stima di P’ è data dal punto nello spazio la cui distanza dalla rette risulta

essere minima.

Nel caso in cui si hanno piu camere o piu immagini per camera, la triangolazione viene

effettuata come stima iterativa di tutte le rette nello spazio di cui disponiamo.

La rettificazione epipolare consente di semplificare il calcolo di corrispondenze.

L’idea è quella di porre le rette epipolari ( le rette del piano immagine sul quale

giacciono le proiezioni dei punti della scena) tutte orizzontali e parallele in modo che i

punti che nelle due immagini sono proiezione di uno stesso punto della scena

giacciono sulla stessa riga.

In questo modo il calcolo delle corrispondenze si riduce ad una scansione di righe.

Infatti presa una delle due immagini come immagine di riferimento, per trovare il

coniugato di un punto su di essa nell’altra immagine è necessario scansionare la

stessa riga nell’altra immagine.

Affinchè tutto ciò sia possibile è necessario che i piani immagine delle due camere

devono essere complanari.

Questo comporta che gli epipoli giacciono all’infinito e quindi le rette epipolari siano

orizzontali e che la baseline sia parallela all’asse x di entrambe le fotocamere.

Per rendere i piani immagini complanari è necessario definire due nuove MPP per

entrambe le camere in modo che mantengano i centri ottici e che abbiano gli stessi

parametri estrinseci.

Dette P1 e P2 le due MPP e C1 e c2 i due centri ottici, per ottenere le nuove MPP P1’ e

P2’ è necessario ruotare le matrici originali intorno ai loro centri ottici finchè i piani

immagine non siano complanari.

Nel dettaglio, scritte le Mpp nella loro fattorizzazione vale che:

P1’ = K (R| – R*C1) e P2 = K(R| – R*C2)

Dove K è la matrice dei parametri intrinseci che deve essere uguale ad entrambe le

camere, R è la matrice di rotazione che indica l’orientazione tridimensionale delle

camere e deve essere anch’essa uguale ad entrambe le camere.

Scritta R per comodotià come R = [r1^T r2^T r3^T]^T i cui coefficienti indicano gli

assi x y z in coordinate mondo.

Per rendere R uguale ad entrambe le camere poniamo:

Il nuovo asse X parallelo alla baseline r1 = (C1-C2)/||C1-C2||

 Il nuovo asse Y ortogonale ad X e ad un versore arbitrario k che fissa la

 posizione dell’asse Y nel piano ortogonale ad X. K è uguale al vecchio vettore

unitario dell’asse Z della vecchia camera di riferimento. Dunque Y sarà

ortogonale sia Y che al vecchio asse Z r2 = k prodVett r1

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Publisher
A.A. 2018-2019
4 pagine
SSD Scienze matematiche e informatiche INF/01 Informatica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher cimmiv di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Elaborazione delle immagini e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Napoli - Parthenope o del prof Narducci Fabio.