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LA CINA ROMPE IL CARTELLO EUROPEO
Aprendo la porta
con l'avvento della Repubblica cinese nel 1911 molti studenti andarono a studiare negli Stati Uniti; agenti dell'intelligence cinese
vennero inseriti nelle unità dell'esercito americane operanti in Cina durante la seconda guerra mondiale. Una di queste super spie
era Chin “Larry” Wu-Tai, che aiutò l'esercito americano a monitorare le comunicazioni radio cinesi durante la seconda guerra
mondiale. Durante la guerra di Corea (1950-1952) egli svolse gli interrogatori ai prigionieri cinesi. Nel 1952 l’agente divenne cittadino
americano naturalizzato e si unì ai ranghi della C.I.A.; come doppio agente divenne manager del CIA’s Far East network e per
trent'anni tenne il governo di Mao aggiornato sui piani, le politiche e le connessioni della C.I.A. in Asia. Chin venne arrestato nel 1985
con 17 capi d'accusa.
La collezione di tecnologia nucleare cinese era effettiva. Joan Hinton studiò fisica all'università di Chicago e lavorò con Enrico Fermi
al primo reattore nucleare al mondo. Si spostò poi a Los Alamos dove divenne membro del senior scientific staff, con accesso
completo a tutti gli aspetti del programma nucleare. All'inizio del 1948 la Hinton si spostò in Cina e fu una ferma sostenitrice della
causa comunista. Sembra ragionevole affermare che durante i primi anni degli sforzi nucleari cinesi nel 1950 la Hinton abbia
incontrato Quian Sanqiang, padre della bomba nucleare cinese. Il suo punto di vista interno alla tecnologia di Fat Man può essere
stato di grande aiuto ad inquadrare il giovane programma nucleare cinese.
Con la fine della seconda guerra mondiale lo spostamento degli studenti cinesi in America ed Europa divenne un flusso e ciò
dimostra che la collezione di dati americani ed europei da parte dei cinesi non si basa sullo spionaggio. L'acquisizione di sapere
occidentale fu compiuta uno studente per volta.
L'intercessione di Mao Tse Tung
. Durante gli anni 40 del dopoguerra, i terremoti politici scossero il continente asiatico: l'India ottenne l'indipendenza; i sovietici
ottennero il nucleare; e l'armata di liberazione popolare prese il controllo della Cina, controllata da Mao Tse Tung.
Dopo due mesi dalla presa di potere a Pechino, Mao andò a Mosca nella speranza di tracciare il futuro del mondo comunista e
cercando il supporto di Stalin e dell'Unione Sovietica per stabilire la Repubblica popolare. In qualche modo Stalin e Mao Tse Tung
erano simili ma non personalmente compatibili. Stalin voleva concentrare l'azione rivoluzionaria nelle città mentre Mao credeva che
il cuore della rivoluzione fossero i contadini.
Fu solo il timore di un allontanamento cinese che produsse il Trattato di Amicizia, alleanza e reciproca assistenza Sino-Sovietico
firmato il 16 dicembre 1949, con il quale Mao poteva tornare in Cina ed avviarne la ristrutturazione della società. Era la fine dei
cinque secoli di introspezione cinese.
Al tempo della guerra di Corea molti studenti cinesi in America si sentirono in pericolo e decisero di tornare a casa. Mao li accolse
con entusiasmo.
Come risultato della visita a Mosca, Stalin accettò di ricevere il dittatore sovietico nord coreano Kim il Sung, per parlare della
riunificazione della penisola coreana. Questi incontri si svolsero a Mosca nel marzo 1950 ed alla fine di questi l'attacco della Corea
del Nord verso il sud era stato avviato. Lo staff generale sovietico avrebbe pianificato l'attacco, i coreani non avrebbero dovuto fare
altro che combattere e i sovietici avrebbero beneficiato della distrazione americana dall'obiettivo primario sovietico: un'unificazione
dell'est sotto il controllo sovietico.
La guerra in Corea iniziò con un'invasione nordcoreana del sud il 25 giugno 1950, ma subito dopo i problemi politici di Kim iniziarono.
In risposta all'attacco del Nord il presidente degli Stati uniti, inviò 10 B-29 armati con ordigni nucleari delle basi del Pacifico,
chiarificando che le armi nucleari sarebbero state considerate se i cinesi fossero stati coinvolti.
Nel settembre 1950, il generale MacArthur modificò il livello della battaglia con un brillante attacco al porto Inchon di Seoul e in
poche settimane l'armata nordcoreana era stata distrutta. Kim Il Sung volò a Mosca, ma Stalin non lo avrebbe aiutato e insieme
chiesero alla Cina di farlo.
Le linee di guerra si stabilizzarono, Truman rinunciò all'uso del nucleare e la guerra in Corea continuò per altri due anni.
Nelle elezioni presidenziali del 1952 in America comunismo e corruzione erano le linee d'attacco repubblicane; Eisenhower promise
di finire la guerra prima possibile e avrebbe autorizzato l'uso del nucleare e non vi fosse stato un immediato armistizio in corea.
Nel marzo 1953, Stalin morì, i nordcoreani non erano più un fattore militare e i cinesi avevano modificato il loro punto di vista sulla
guerra: prima di tutto era stato conflitto estremamente costoso, secondo, il nuovo presidente americano probabilmente intendeva
usare le armi nucleari, terzo il leader post-Stalin avevano perso interesse. L'armistizio per la fine della guerra in Corea viene firmato
durante l'estate del 1953.
Durante i primi anni di Mao Tse Tung, nell'aprile 1950 Joliot-Curie era stato licenziato come alto commissario del programma
atomico francese; solo due anni prima il suo studente Qian Sanqiang era tornato in Cina e divenne il punto di unione, designato da
Mao, con i Joliot-Curie. Qian tornò a Parigi, acquistò strumenti scientifici relativi alla ricerca nucleare, ricevette un pezzo di materiale
radioattivo molto utile dai Joliot-Curie, e riportò a casa un messaggio di spassionato supporto dei due scienziati francesi, sostenitori
del programma nucleare cinese. 11
Con la fine della guerra in Corea nel 1953 di insorgenza vietnamita supportata dai cinesi iniziò a surriscaldarsi. La battaglia definitiva
fu Dien Bien Phu. I cinesi non combatterono, ma furono sostenitori dei ribelli comunisti di Ho Chi Minh e furono profondamente
coinvolti nella logistica. L'attacco su Dien Bien Phu fu un lungo assedio: l'artiglieria utilizzata era americana, abbandonata dalle forze
statunitensi in Corea quattro anni prima e portata a sud dai volontari cinesi.
Nel maggio 1954 quando la battaglia si fece più intensa, le armi nucleari americane erano di nuovo sul tavolo. Vi erano anche
discussioni interne agli Stati Uniti ai più alti livelli in merito alla questione se dare o meno ai francesi due armi nucleari per la difesa di
Dien Bien Phu. Il forte francese cadde il 7 maggi.
Se la cautela era stata nell'aria a Pechino durante quell'estate del 1954, era totalmente scomparsa in autunno dello stesso anno dati
gli eventi o negli stretti di Taiwan, rifugio del generale Chiang Kaishek e del suo esercito nazionalista. Durante gli anni della guerra in
Corea, la marina americana era stata dispiegata negli stretti di Taiwan per fare pressione a Mao Tse Tung e forzare la fine del suo
supporto agli insorgenti asiatici. Come parte di tale pressione, nell'agosto 1954 Chain Kaishek mosse alcune delle sue truppe in
avanti, verso alcune piccole isole sulla costa cinese. Nel settembre 1954 iniziò bombardamento reciproco e nuovamente gli
americani proposero l'utilizzo del nucleare.
Durante i primi di ottobre del 1954 Khrushchev visitò Pechino; egli non era a suo agio con Mao. I due fecero ciò che dovevano
stringendo accordi perché i sovietici aiutassero la Cina nella ricerca per l'uso pacifico dell'energia atomica.
La crisi di Taiwan continua durante l'autunno 1954. Gli americani appoggiarono Chiang Kaishek, per la sicurezza di Taiwan e
l'eventuale dissoluzione del regime comunista; sentimenti codificati nel US-Taiwan Mutual Defense Treaty firmato il 2 dicembre
1954.
La ricostruzione della flotta di Cheng Ho
il 15 gennaio 1955, in un meeting con il suo segretariato centrale, Mao decise un'azione formale: autorizzò e diresse lo sviluppo
della bomba atomica cinese, con il supporto del politburo e la convinzione che l'Unione Sovietica lo avrebbe aiutato nel suo fine.
Mao e la Cina iniziavano dalla base: come primo passo egli avrebbe accettato un aiuto massiccio dal suo partner ideologico, l'Unione
Sovietica. Dietro questo egli avrebbe cercato di collezionare tecnologia dall'Occidente. Comunque egli voleva che il traffico
intellettuale si muovesse in una sola direzione: verso l'interno, senza perdite del mondo esterno. Questo non sarebbe stato facile e
in più viene il problema dei soldi.
L'aiuto sovietico 1955-1960
La Cina comprese da subito il problema principale: trovare uranio in Cina, processarlo per renderlo materiale fissile, progettare
un'arma, testarla, e poi produrre abbastanza armi nucleari da riportare o la Cina allo stato di potenza mondiale. La Cina aveva
bisogno di talenti tecnici e infrastrutture industriali. Mao voleva che il lavoro fosse completato in 10 anni, alla maniera cinese: con
attenzione un passo alla volta.
Il primo problema pratico per trovare miniere di uranio in Cina ed in due settimane sovietici e cinesi erano convenuti su un piano di
ricerca. L'accordo sino-sovietico del gennaio 1955 includeva la promessa cinese di vendere ogni materiale in eccedenza all'Unione
Sovietica.
Nell'aprile 1955 sovietici e cinesi ridussero un altro patto per l'assistenza totale sovietica nei campi della fisica nucleare e l'uso
pacifico dell'energia atomica; come parte dell'accordo, l'Unione Sovietica promise di costruire e consegnare un reattore nucleare alla
Cina e di accogliere i membri dell'Accademia cinese delle scienze in territorio sovietico per studiare la teoria e la pratica di tale
equipaggiamento. Alla fine del 1955 il piano del segretariato delle adottato e nel gennaio 1956 il premier Zou Enlai annunciò il
follow-up.
Durante questi primi due anni dell'era nucleare cinese, non vi fu nessuno sforzo dell'industria sovietica se non per la ricerca
dell'uranio. I cinesi si concentrarono sulla valutazione degli approcci tecnici, sulla pianificazione delle strutture necessarie, e sul
reclutamento degli scienziati e ingegneri più avventurosi.
Un evento fortunato si ebbe nel 1955 con il ritorno in Cina di Qian Xuesen, un veterano della scienza missilistica americana e
tedesca. In pochi mesi egli venne messo a capo della China’s Fifth Academy, l'organizzazione che riuniva il programma missilistico
spaziale cinese (la Silkworm anti-ship weapon, i missili balistici Dong Feng e il primo lancio satellitare della Cina nel 1970 erano opera
sua).
Il 1956 portò un altro importante accordo sino-sovietico che portò all'assetto attuale ed alla costruzione delle infrastrutture nucleari
cinesi. Ma l'hanno evidenziò anche le prime rotture del muro della solidarietà tra i due paesi. Il 25 febbraio Khrushchev attaccò e
screditò il mito di Stalin, contrariando profondamente Mao, forte sostenitore de