Appunti potere nucleare nel sistema internazionale
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conservatrice partito democratico), e partecipa a Yalta con il Presidente. Byrnes, almeno
in questa fase iniziale (maggio 45 - dicembre 45), assumerà la posizione dei cosiddetti
Nuclear Nationalist (coloro che guardano alla possibilità di avere un ordigno nucleare
come esclusivo degli Usa, non solo con l'Urss, ma in parte anche con la GB). Addirittura
era dell’idea che non bisognasse condividere le scoperte anche con la GB.
All'inizio di maggio 45 viene fatta una proposta a Truman: costituire l'interim commitee,
cosi nominato per non offendere il Congresso e dargli una valenza (interim) temporanea
(che serve a dare dei consigli al Presidente su due punti fondamentali: a)la disponibilità
nucleare b)cosa fare con l'Urss, se informarli o no.
a) Sulla guerra vs il Giappone il comitato dibatte se usare o meno l'ordigno e con quali
modalità: comincia a farsi strada, dopo che il conflitto viene chiuso in Europa, l'idea che
forse varrebbe la pena modificare l'atteggiamento iniziale americano (la resa
incondizionata) e quindi dare un segnale diverso al Giappone: gli Usa sono flessibili,
l'imperatore, che per i giapponesi ha un valore quasi mistico, potrebbe continuare a
governare mentre la resa incondizionata porterebbe ad un tabula rasa politica. Alla fine
però questa eventualità viene scartata sulla base di due motivi: 1) l'opinione pubblica
non acceterebbe un atteggiamento compromissorio 2) una parte politica, tra cui Byrns,
vuole puntare dritto all'eliminazione del Giappone usando l'arma atomica.
b) L'interim commitee decide, alla vigilia dell'incontro di Postdam (18 luglio 1945), di
consigliare Truman di dare un'informazione scarna ai sovietici. Perchè gli americani
cambiano atteggiamento? Perchè nel frattempo si è scatenato un dibattito nella
comunità scientifica, e nel centro di Chicago, dove si lavora ad una parte del progetto di
Manatthan, si pubblica un documento dove si perora la causa del coinvolgimento
dell'Urss. Ma cosa succede nella comunità scientifica? Gli scienziati fanno parte, per loro
stessa natura, è da sempre abituata alla cooperazione e dicono questo: ci sentiamo
responsabili di stare per introdurre nel mondo uno strumento che ha caratteristiche
inedite e ha una capacità distruttiva enorme e dobbiamo amministrarlo
responsabilmente e scaricare la responsabilità anche su altri e spingono i politici in
questa direzione: quindi dividere questa conoscenza con gli altri Stati, e il nucleare
dovrebbe essere il vettore che fa ripensare il sistema internazionale assecondando
questa nuova, economia, e potente energia nucleare. L'altro pericolo che mettono in
evidenza gli scienziati è la corsa agli armamenti: tenendo segreta questa tecnologia
mando indirettamente un messaggio alle altre potenze che faranno di tutto per
raggiungere gli stessi scopi, e succederà quindi è inutile tenersi il segreto. E cè di più:
noi rischiamo di creare nella stessa società americana le premesse per una società
sempre più militarizzata. Il comunicato (scarno) viene quindi comunicato a Postdam. Ma
che succede a Postdam in termini "nucleari", l'ultima delle grandi conferenze di guerra?
La comunicazione che Truman da a Stalin sul nucleare asseconda anche il volere di
Churchill, che cmq ha un suo ruolo, ed è assolutamente contrario a dare delle
informazioni ai sovietici (questo perchè per la GB fare parte del progetto Manatthan è
garanzia di rimanere al centro del sistema internazionale). Truman, il 24 luglio, comunica
a Stalin che un esperimento (alamogordo, 16 luglio 45) è pienamente riuscito: gli Usa
hanno sviluppato un ordigno di capacità inaudite. La reazione di Stalin è dubbia, ci sono
versioni diverse: non risponde; fatene il miglior uso possibile (per quanto riguarda lo
spionaggio sovietico ne parlerà dopo, ma i sovietici sanno e stanno anche lavorando a
qualcosa). L'altra punto fondamentale di Poznan è di dare un ultimatum al Giappone (26
luglio), senza dare possibilità di trattatare, nel senso della resa incondizionata grazie alla
pressione dell'Urss che entra in guerra con il Giappone l'8 agosto del 1945. Una volta
che l'ordigno però viene sviluppato le cose cambiano: pare che gli americani abbiano
intenzione di usare la bomba sul Giappone con l'intenzione di far capire ai sovietici.
Possiamo mettere in dubbio però questa lettura perchè dobbiamo tenere presenti alcuni
elementi: 1) gli americani pianificano tantissimo, fanno proiezioni di ogni genere, e fanno
il calcolo di quanti uomini poteva costare un'invasione del Giappone (decina di migliaia
di vite americane) 2) la gente e i politici sono abituati ormai ai bombardamenti con
migliaia di vite civile perdute, e quindi usare l'ordigno atomico non è che spostasse di
tanto la carneficina. Pare quindi che lo sganciamento del primo ordigno ha un duplice
motivo: avvertire l'Urss e gli altri paesi del mondo, ma principalmente mettere fine alla
guerra: spingere alla resa il Giappone.
Primo ordigno, Hiroshima: viene scelta perchè una discreta città e non ci sono campi di
prigonia in prossimità della città (deciso il 1 agosto, poi rinviato il 6). E' il cosiddetto Little
Boy, ad uranio (mentre a Nagasaki verrà lanciata Fat man, al plutonio Los alagordo).
Comunque provoca 70.000 morti e 70.000 feriti. In qualche anno in totale muoiono
200.000 persone. Due giorni dopo Stalin dichiara guerra 2 giorni dopo al Giappone
perchè vuole fare parte della resa Giapponese. Comumque la prima bomba atomica è
ancora legata alla guerra mondiale: ha si un valore politico ma principalmente lo scopo è
far arrendere il Giappone.
Il secondo ordigno, Nagasaki, viene lanciata 3 giorni (9 agosto) dopo e si fa fatica a non
collocarla in un clima di contrastro con l'Urss anche perché nei giorni precedenti ci fu
l’entrata in guerra dell’URSS nei confronti del Giappone e quindi magari si poteva
aspettare una plausibile resa. La tempistica è quanto meno sospetta: troppo presto.
Chiudiamo subito la partita con il Giappone cosi i sovietici non faranno in tempo a
spostare le truppe e a partecipare alla resa del Giappone.
Il 10 agosto arriva la resa del Giappone con un messaggio dell'imperatore in cui si
chiede cmq di mantenere la presenza dell'imperatore e il 14 agosto gli Usa danno l'ok
perchè cmq l'imperatore sottostarà agli americani. L'armistizio viene firmato sulla
corazzata Missouri il 2 settembre.
La reazione dell'opnione pubblica americana è di forte sostegno, c'è però una parte,
quella più informata e più liberal, che comincia ad interrogarsi su cosa ci si deve
aspettare un domani da queste capacità nucleare. Quale sarà il futuro americano e della
comunità internazionale? Truman, già dall'agosto del 1945, annuncia che, in
coordinamento con il governo britannico, si comincierà a studiare un modo di controllo
internazionale sulla tecnologia nucleare.
Stinson nell'agosto 45 ha dovuto allontanarsi da washington perchè ha avuto un
problema di salute e il 5 settembre annuncia le sue dimissioni. Questo ci interessa
perchè è la voce che in quel momento è piu forte all'interno del governo che spinge
verso il dialogo con l'Urss. Dall'altra parte cè Byrnes, sostenitore dell'idea opposta. In più
c'è l'istituzione del consiglio dei ministi degli esteri (il primo a Londra nel settembre 1945)
e Byrnes, facendo forza sul monopolio dell'atomica, vuole prendere una posizione di
forza con i sovietici.
Sempre a settembre, nonostante l'uscita di Stinson, questi non rinuncia di portare avanti
la sua linea: chiede un incontro a Truman in cui presenta un suo piano di massima e
cerca alleati all'interno dell'amm.ne e prende contatto e si porta dalla sua Dean
Acheason (sottoseg. di Stato) che concorda con Stinson che le grandi potenze (usa,
urss, gb) dovrebbero trovare una modalità d'intesa sul cosa fare con le armi nucleari.
Secondo loro non c'è bisogno di tirare in balle le Naz. Unite ma basta invitare Stalin a
discutere.
La situazione è già complicata e nel frattempo viene fuori la notizia di uno scandalo di
spionaggio che comincia ad emergere ad inizio sett 45 in Canada, e a fine mese il
presidente Canadese va da Truman per dirgli cosa emerge: tramite una spia russa si
viene a scoprire che cè un enorme rete di spionaggio russa. Già l FBI di Hoover aveva
intuito qualcosa ma la conferma definitiva arriva dalla questa fonte sovietica. Questo
ovviamente non favorisce un'intesa con l'Urss. Truman si prepara a pronunciare un
discorso (3 ottobre 45) in cui si annuncia in maniera formale l'intenzione del governo a
procedere per un controllo internazionale dell'energia atomica. Perchè? Per due ordini di
motivi: 1) da una parte cè il Congresso che già si è mosso per dare le sue direttive in
termini di energia atomica (a inizio ottobre è nato il comitato che si deve occupare
dell'energia atomica) e Truman cerca di impedire che la sua amm.ne venga limitata nella
sua libertà d'azione dal Congresso stesso; 2) il risultato che Byrnes porta a casa dal
Consiglio dei Min. degli esteri di Londra non sortisce nessun effetto. Quindi a partire da
questo momento comincia un lavoro molto difficile per il governo americano di
sviluppare una politica piu concreta su questo argomento. Ci sono mille problemi:
trovare una formula politica int.le, che si fa delle bombe gia prodotte (?), si continua a
produrre materiale fissile (?), chi controlla gli Stati (?). Byrnes tuttavia non crede sia
possibile mettere su un sistema di uso internazionale dell'energia atomica perchè a suo
avviso quest'organo dovrebbe essere supportato anche da un organo di controllo int.le.
E a questo punto entra in scena Bush che si adopera a preparare il terreno per la
politica seguita dal governo americano e si fa promotore di questa idea: un progetto che
si realizzi per stadi (controllo, diffusione e ed eliminazione del vantaggio degli Usa).
Questa idea è fortemente contrastata dai Nuclear Nationalist che si basano su alcune
considerazione (che saranno smentite): 1) si è ancora convinti che non è cosi facile
estarre uranio per gli altri paesi e che coordinandosi con la GB si può controllare
facilmente l'estrazione di questo materiale; 2) se gli Usa si tengono stretti il segreto
qualunque altro paese del mondo avrà difficoltà a sviluppare quel tipo di tecnologia
(pregiudizio di fondo dei politici Usa sulla superiorità statunitense).
A novembre Truman e i massimi esponenti del governo britannico e canadese decidono
di riunirsi: qui si stabilisce che: 1) la collaborazione tra Usa e GB continuerà sia sul
fronte scientifico di produzione energia atomica, sia sullo scambio di informazione
scientifiche e tecnologiche in generale (non si lavora piu negli stessi lavoratori) 2) si
cerca la formula per dare concretezza al controllo int.le dell'energia atomica e questi 3
paesi annunciano di voler costituire una commissione all'interno delle Naz. Uni. (united
nation commission of atomic energy) per il controllo dell'energia atomica (guschio vuoto:
intanto si crea l'organizzazione). Quest'idea va però presentata all'Urss e lo si fa
creando un'occasione ad hoc perchè a questo punto il seg. di Stato Byrnes si preoccupa
di trovare un incontro e insiste nel rivedersi all'interno del Consiglio del Min degli esteri e
ci si da appuntamento a Mosca nel Dic 45 (dove si parlera anche di altro ovviamente).
Nel frattempo succedono un pò di cose: i britannici non sono molto convinti in quanto ci
sono molte questioni da risolvere e quest'accelerazione dei tempi non gli piace; inoltre
Byrnes prima di partire riceve una serie di avvertimenti da alcuni senatori americani che
si mostrano molto preoccupati su queste voci del creare un'organo int.le senza mettere
l'accento sulla verifica dei controlli ("inanzitutto ci dobbiamo preoccupare che un'altra
potenza (urss) possa usare le informazioni condivise per nuocerci a livello int.le e per
esserne sicuri noi dobbiamo andare a vedere cosa stanno facendo") e chiedono al
presidente di fare pressione al Seg. di Stato per non fare concessioni ai sovietici senza
che l'ordine venga da washington (congresso + governo). Tornando sul negoziato a
Mosca, Molotov inizialmente non vuole affrontare la questione nucleare e lo farà solo
alla fine (per dare il minimo di enfasi politica in quanto gli Usa sono il paese in
vantaggio) e si dice d'accordo nel creare un organismo all'interno delle N.U e accetta
anche l'idea di fondo che si possa procedere per scaglioni (cosa che fa incazzare il
Congresso) ma c'è un punto particolare che voi dovete accettare: la commissione
atomica delle N.U. deve dipendere dal Consiglio di Sicurezza delle N.U (i sovietici non
hanno alcun interesse nel controllo atomico ma non vuole neanche sembrare sul piano
int.le di mettere il bastone tra le ruote alle N.U. che entrerà in funzione nel 1946).
Quando Brynes torna in patria è fortemente contestato ma ormai si deve capire cosa
fare per creare questo organo int.le. A questo punto entra in ballo il sott. di Stato
Acheason che viene incaricato di creare un comitato che dovra studiare come mettere in
piedi i vari meccanismi del futuro organismo (regole e applicazioni di queste), ed egli
chiede di essere affiancato David Linental che si porta dietro Oppenaimer (capo progetto
Manatthan) che inizialmente pensa ad un sistema non di controllo ma in cui sia
importantissima la diffusione delle conoscenze in modo da creare negli Stati la volontà di
collaborare anzichè di imbrogliare (idea subito bloccata) e i punti fondamentali saranno
3: possesso dell'uranio sotto controllo internazionale; organo di verifica per gradi che
possa entrare in funzione progressivamente; una volta che il sistema fosse arrivato a
buon punto gli Usa avrebbero dovuto cominciare a far decrescere il loro monopolio
militare. Bisogna ora scegliere chi andrà a rappresentare il progetto alle N.U. e usa la
stessa logica di politica interna con cui avevo scelto Byrnes: Bernard Baruk, un senatore
del sud con un atteggiamento politico piuttosto conservatrice (destra del partito
democratico), e viene scelto perchè può garantirgli un appoggio nel Congresso qualora
si debbano far passare questi programmi legislativi che vengono dalle N.U in ambito
atomico. Una delle prime cose che fa Baruk è contestare questo progetto, che lo trova
assurda e mancano i dettagli, ma soprattutto manca il fatto che l'arsenale americano va
tolto solo se si dimostra che funziona il sistema di controllo. Truman gli dà l'assenso e la
proposta che Baruk porta nel giugno del 46 al tavolo delle trattative comprende varie
modifiche, tra cui la votazione a maggioranza a 2/3 del Cons. di Sicurezza senza diritto
di veto, etc. La proposta dell'Unione Sovietica è d'accordo sul controllo, ma dice
"facciamo come abbiamo fatto con le altre armi di distruzione di massa": togliamo le armi
prima e poi si mette su l'organo di controllo. La tensione sta salendo in generale nel
mondo.
Unione Sovietica: Come si comportano gli
scienziati russi? La nascita, le intenzioni, le difficoltà del progetto nucleare sovietico e
come interagiscono Urss e Usa nell'ambito delle relazioni internazionali.
L'Unione Sovietica è uno di quei paesi in cui ci sono importanti scienziati che hanno
affrontato i problemi della radioattività, studio dell'atomo, etc. Questo riguarda l'Urss fino
al 1939 ma nel periodo della guerra si isola dal resto della comunità scientifica. Il
programma nucleare sovietico è praticamente inestistente fino al 1942, perchè il 28
settembre viene emanata la direttiva 2352 che stabilisce la creazione di un lab per la
ricerca sull'uranio e si chiede agli scienziati di stabilire effettivamente se è possibile
costruire una bomba e fare ricerche per trovare giacimenti di uranio.
Nel frattempo c'è una parte della comunità scientifica che sta studiando l'atomo ma il
problema è che i mezzi tecnici (tecn) e fisici (uranio) sono scarsissimi. Molti fisici e
scienziati sono impegnati in altro tipo di richerche più utili allo sforzo bellico.
La direttiva 2352 fa seguito all'arrivo in Urss di un'informazione importante all'interno del
Maud Report (arriva dalla Gb) a fine settembre 1941 dalle spie sovietiche (i 5 di
Cambridge, cosi chiamati perch�di nazionalit�inglese e hanno studiato a Cambridge,
reclutati dall'Urss negli anni '30, che nel frattempo sono arrivate in posti di grande rilievo
nel governo britannico, spionaggio e foreing office). Altra cosa da notare sul programma
ancora in fase iniziale, fino al 1944 il punto di riferimento del programma sovietico
�Molotov, che non gli da tutta questa importanza perch�quando viene emessa la
�un
direttiva la situazione dell'Unione Sovietica disastro totale, non c'�certezza di
respingere l'offensiva tedesca (che avviene a dicembre nel 1942 e il respingimento
definitivo a gennaio nel 1943).
Il laboratorio che prende il nome di Arzamas 2 (2 perchè per definizione loro depistano)
e tutti gli impianti della fase iniziale sono dislocati lungo la linea degli Urali. E si stabilisce
anche che bisogna verificare la vericidità del Maud Report. Abraham Yossef è il fisico piu
conosciuto e ha rapporto con il potere e decide di far dirigere il lab viene affidato Igor
Khrusciatov e inizialmente (inizio '43) è a Mosca. Le strutture a disposizione sono
ancora quasi niente, e quei pochi di grammi di uranio che hanno è nel deposito delle
patate nella palazzina che avevano a disposizione, che tra l'altro non aveva neanche
l'energia elettrica. Tuttavia durante il 1943 arriva la risposta definitiva di Khrusciatov (dirà
che i primi anni del lab sovietico saranno dedicati ad analizzare i documenti passati dallo
spionaggio), che analizza i documenti provenienti dall'estero (dal progetto Manatthan)
sono sempre piu importanti da Claus Fuchs, importante scienziato del progetto
Manatthan che "tradisce" per convinzioni politiche poiche è convinto che non ha senso
che gli Usa arrivino da soli a questo traguardo e per ribilanciare il sistema internazionale.
Nel giugno del 1945 Fuchs manda una bozza della bomba al plutonio che verrà
completata nel 1949.
Tornando al 1944 gli scienziati cominciano a sollecitare Stalin per avere più risorse in
quanto sono dediti allo scopo di costruire una bomba e alla fine ottengono un primo
risultato: far passare la leadership del progetto da Molotov a Beria nel 1945.
Intervengono a questo alcuni elementi interessanti: a) dalla fine del 1944 l'Urss comincia
la sua penetrazione nell'Europa Orientale dove si scoprono dei giacimento di uranio in
Cecoslovacchia e in Germania, nel maggio 1945, i sovietici rilevano la presenza di più di
50kg di ossido di uranio e comincia una campagna di acquisti di scienziati tedeschi che
alla fine saranno circa 200 persone; b) l'altro momento cruciale avviene tra il 17 e il 20 di
agosto del 1945 si svolgono una serie di riunioni tra i massici vertici della nomenklatura
sovietica e gli scienziati in cui si da la spinta finale al progetto nucleare: viene creato il
comitato speciale sull'energia atomica (affidato a Beria) composto da 9 membri tra cui
Khursciatov, Khariton (responsabile progetto di bomba) e Kikoin (resp. processo di
raffinazione) che sarà il filo diretto con Stalin e viene anche costituto, all'interno del
Comitato di Difesa dello Stato, un altro comitato speciale che sarà quel gruppo di
decisori che sarà a capo del programma nel senso della costruzione di tutti gli impianti:
si da massima priorità al programma nucleare sovietico. Tra l'altro Beria dirà agli
scienziati che una mancata realizzazione del progetto verrà identificata come
sabotaggio, ma la pressione non è troppa in quanto tra gli scienziati sovietici c'è la
volontà di dare al proprio paese l'arma atomica.
Stalin ha le idee molto chiare riguardo all'utilizzo dell'energia atomica (svilupparla il
prima possibile), ma nel frattempo deve relazionarsi con gli Usa e l'incontro del
settembre del 1945 raffredda ancora di più le relazioni poichè Molotov da pochissimi
segnali nel senso di un'ipotetica collaborazione e compromesso e minimizza la
percezione di risultato dell'avversario.
Poi abbiamo la decisione degli americani di proporre il controllo internazionale. In Urss si
aprono due ipotesi su come rispondere a questa proposta: da una parte c'è Litvinov
(min. esteri prima di Molotov) che ha un atteggiamento collaborativo e suggerisce di fare
una controproposta: accettiamo il controllo int.le però mettiamo una condizione: non
vogliamo creare una commissione (energy atomic commission) ma vogliamo che tutto
venga gestito dal Consiglio di Sicurezza; dall'altra c'è Molotov che non capisce il senso
del controllo int.le se prima non si eliminamo tutte le armi nucleari esistenti, proibirne la
produzione, e stabilire l'uso dell'engergia nucleare (risposta di principio). Alla fine Stalin
decide che Molotov ha ragione ma dice di si al controllo int.le usando il sistema di
Livtinov (in quanto giusto anche a livello di immagine int.le) ma lasciando l'energy atomic
commission che però deve passare sempre il Cons. di Sicurezza.
Nota: il plutonio è il prodotto di due passaggi di fissione dell'uranio 238. Non si trova in
natura
Cosa succede nell’ambito dell’ONU.
Stalin predispone la struttura per dare la spinta ad un programma nucleare sovietico.
Per Stalin bisogna riequilibrare il rapporto con gli Usa. Il messaggio chiaro che i russi
inviano agli Usa è: non abbiamo timore di fronte a questa nuova arma.
Cosa succede nel 1946
Aprile 1946: l’Istituto dedito allo studio della bomba atomica russa viene spostato dal
centro di Mosca ad Arzamas negli Urali. Entro giugno si deve decidere come attuare il
controllo. L’URSS sceglie come rappresentante Andrey Gromyko (giovane diplomatico).
Il piano sovietico ha come obiettivo quello di pareggiare il deficit con gli Usa. Gromyko
era della stessa linea di Molotov: era dell’idea che si doveva accettare un controllo
internazionale che non proceda per gradi ma che punti tutto quanto sulle ispezioni dei
siti che dovevano cominciare immediatamente (questo perché quelli più avanti nel
programma nucleare erano gli americani). I negoziati continuano per tutto il 1946,
l’ultimo anno in cui c’è ancora una certa “fluidità” tra i 2 Paesi (addirittura nel luglio del
1946 alcuni scienziati e politici russi parteciparono a dei test nucleari americani nel
Pacifico). Dal 1947 vi sarà ,invece, sempre una maggiore conflittualità tra USA e URSS.
Nel 1946 avrà un ruolo importante l’Atomic Energy Commission composta da 5 membri
permanenti, 6 a rotazione e il Canada. All’interno dell’Atomic esiste una
Sottocommissione per le questioni tecnico – scientifiche per dar vita ad un controllo
internazionale. Questa sottocommissione nel sett. 1946 dà un parere, dicendo che non
ci sono problemi per mettere in piedi un sistema di controllo internazionale. Quindi si
legge una certa disponibilità (anche perché all’interno della sottocommissione vi era la
presenza di tecnici URSS e USA); questa disponibilità poi però viene smentita da
Molotov: condanna il progetto USA in quanto dice che vuole mantenere il controllo e il
monopolio e quindi chiede il disarmo generale. Da ora in poi forte reazione di chiusura
americana. Si capisce che questa faccenda sta assumendo connotati di propaganda
politica.
Reazione di Baluk (USA) ostile. Aveva detto per primo lui di disarmare il “mondo”. Il
5/12/1946 Baluk chiede agli Usa di spingere l’acceleratore e di mettere la proposta ai
voti all’interno dell’Atomic. Il risultato di questo voto fu: 10 voti a favore della proposta
americana e 2 prosovietica (URSS e Polonia). A questo punto l’URSS riflette se dar vita
ad uno “scontro frontale” o una risposta più moderata. Gromyko suggerisce di accettare
il controllo internazionale e di puntare sulle ispezioni dei siti da effettuare
immediatamente. Il ministro degli affari esteri sovietico è contrario a quest’ultimo punto.
Tutto ciò per mostrare all’opinione pubblica internazionale che l’URSS non ha nessun
problema a differenza degli USA nell’istituzione di un sistema di controllo internazionale.
L’URSS in questo periodo punta attraverso queste azioni sulla conquista dell’opinione
pubblica internazionale.
Tra il ’47 e il ’48 c’è questa sorta di navetta del rapporto tra il Consiglio di Sicurezza e
l’Atomic Energy Commission. Gli USA rifiutano di eliminare il loro potenziale atomico se
non dopo l’instaurarsi del sistema internazionale di controllo ed ispezioni.
Nel novembre 1948 l’Atomic Energy Commission evidenzia attraverso un rapporto
l’impossibilità di inconciliabilità delle posizioni. Così il Consiglio di Sicurezza passa il
problema all’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Quest’ultima crea un Comitato
Speciale: il First Commity. Questa deve fare la “quadra” delle grandi potenze.
Nonostante lo sforzo dopo un anno (dall’11/’48) si rimanda tutto nuovamente all’Atomic
Commission. Il First Commity dice che si deve continuare a trattare. Dal ’49 l’Atomic
Commission non ha effettivamente più potere progressivamente finché muore nel ’52;
dopodiché si crea la “Commissione per il disarmo”. Quindi 1949 anno particolare e non
solo per l’Atomic: è un anno importante anche per Berlino, Praga. È un anno
delicatissimo. Anche se gli USA stavano portando avanti indagini circa lo sviluppo
nucleare sovietico già da tempo, è nel ’49 che questi scoprono di non avere tutta questa
forza e che il monopolio nucleare è venuto meno. Questo perché: il 23/8/1949 nel
Kazaghistan c’è il primo esperimento nucleare sovietico (la prima bomba si chiamava
“RDS1” ed è uguale al “Fatman” americano). Gli USA scoprono la bomba e
l’esperimento tramite rilevamenti e ne danno la notizia nel settembre 1949. Gli USA a
questo punto devono prendere una decisione. Mettere a punto una bomba ad idrogeno
che potrebbe alzare ancora di più la tensione a livello internazionale? È importante
ricordare che già nel ’47 si riuscì a superare i limiti tecnici dei progetti legati alla bomba
H detta anche superbomba ad idrogeno.
Nel 1949 nasce anche la Repubblica Popolare Cinese. Alla luce di tutto ciò il presidente
americano cerca un parere da un organo creato all’interno del governo americano: l’U.S.
Atomic Energy Commission dove a capo c’è David Lilliental. Quest’organo viene
coinvolto nelle decisioni del presidente ed in particolar modo se si deve produrre o no
questa “superbomba”. Il Comitato consultivo si divide al suo interno. La maggioranza
dice NO. C’è la minoranza capeggiata da E. Fermi che propone una diversa soluzione:
una sorta di messa al bando da proporre all’Urss delle armi ad idrogeno (attraverso
l’atmosfera si poteva evincere esperimenti in tal senso). Questo parere viene contrastato
in particolare da Strauss che crea un sorta di lobby di opposizione a questo parere
grazie anche all’appoggio dei militari.
Siamo nella prima metà del novembre 1949 e il Presidente si trova in una sorta di
impasse dell'Atomic Energy Commission fortemente divisi. Oltre a questo c'è anche il
Congresso, la cui commissione per l'energia atomica (join commitee), spinge, in
particolare il Senato, l'amm.ne a non fermarsi. Si chiede quindi l'ennesimo parere:
Truman forma l'ennesimo gruppo formato da Aechison, Luis Johnson (comm. difesa) e
David Lilienthal (pres. atomic commisssion): Gillental rimane contrario, Jonston a favore
e Aitchison a fare da ago della bilancia. Nel frattempo le previsione NSC-68 riguardo le
relaz. int.li è terribile, soprattutto con l'Urss che ragiona solo in termini di politica di
potenza: da qui, in particolare dal settembre 1950, riparte il programma di riarmo e la
militarizzione dell'alleanza atlantica sempre nel 1950 (fondata nel 4 aprile 1949).
Aitchison alla fine si esprime perchè si vada avanti con il progetto di bomba H, e Truman
si convince e il 31 gennaio 1950 inizia la corsa agli armamenti. Nel giro di qualche mese
decide anche l'avvio della produzione di questi ordigni. Nel 1949 le bombe atomiche Usa
sono circa 300, ma nello stesso anno Truman opta per aumentare la produzione di
materiale fissile e ordigni, questo perchè la situazione int.le è delicata e per la decisione
di farsi gravo della difesa dell'occidente sancita dall'Alleanza Atlantica.
Nel frattempo in Urss arrivano le informazion di Claus Fulcks sulla bomba H (1946) che
vengono messe a disponizione di un team di scienziati guidati da Zeldovic presso
Leningrado. Nel 1948 il gruppo capisce che la cosa si può fare e i calcoli vengono
affidati anche a un altro gruppo di scienziati guidati da Igor Tamm a Mosca che fanno
ottimi progressi, nel quale c'è Andrey Saharov (padre bomba H sovietica), nome
importante perchè il progetto sovietico è totalmente indipendente da quello americano:
le informazione che arrivano sono un incipit, ma non spiegano come fare l'ordigno.
Comunque nel 1948 Stalin decide che bisogna fare la bomba H. La prima idea di
Saharov per fare la bomba H (fusione e fissione insieme) è molto diverso da quello
americano: si parla di una torta a strati. E' una bomba non proprio all'idrogeno e si basa
su una sovrapposizione alternata di strata (uno di materiale suscettibile alla fissione, e
uno alla fusione) e che diventa una bomba a fissione potenziata.
Gli Stati Uniti sperimentano il loro primo ordigno, non bomba, il 1 novembre 1952 nel
Sud del Pacifico: si testa un'ordigno che pesa una sessantina di tonnellate, quindi non
lanciabile e di 10 megatoni di potenza. Questo porta i sovietici ad accelerare il loro
progetto e il 12 agosto 1953 c'è il primo test H dell'Urss: sperimentano una bomba a
strati di torta di una potenza di 400 kilotoni. Dobbiamo aspettare il 1955 per un ordigno H
in megatoni.
Come usare gli armamenti nucleare? Negli Usa viene creato un comando (strategic air
command) che è quello a cui faranno capo le decisioni in ambito strategico in caso di
conflitto. Cosa hanno a disposizione gli Stati Uniti e cosa pensano delle bombe? La
bomba atomica viene considerata alla stregua di qualsiasi altra bomba, e questo perchè
l'esperienza che si è fatta è che le bombe servono a colpire determinati obiettivi per
fiaccare la capacità di produzione militare e resistenza del nemico in modo da metterlo
alle strette. Dal dip. della difesa viene chiesto un rapporto su quali risultati può dare l'uso
di armi atomiche in caso di guerra con l'Urss. L'Harmon report viene presentato nel
maggio del 1949 prende in considerazione circa 70 città sovietiche il danno che si può
immaginare sulla sua produttività è del 30-40%, quindi non un'arma decisiva. Ma la
previsione è sbagliata in quanto si fa una previsione sul danno istantaneo e non di lunga
durata. Inoltre per portare a destinazione queste bombe gli Usa hanno a disposizione
dei bombardieri B29 (circa 30 nel 1948) ma nel giro di qualche anno (1952) saranno a
disposizione anche i B36 (più di 150 di cui una 50ina utilizzabili per bombe atomiche),
che sono più grossi e hanno più autonomia. A questo punto che tipo di azione posso
intraprendere gli americani? Già prima di avere una base Nato in Europa hanno già a
disposizione una serie di basi nel 1949 (Islanda, Gb, Azzorre, Arabia Saudita) che
possono essere usati sia per far partire, che per far atterrare, i bombardieri. Questo sarà
un punto cruciale di tutta la Guerra Fredda sia nel rapporto con l'Urss, sia nel rapporto
con gli alleati occidentali: la disposnibilità di basi in Europa. Queste basi danno la
possibilità agli Usa di colpire l'Urss e non viceversa.
A questo punto in Unione Sovietica...per l'utilizzo dell'atomica si ha una conformità con
la visione americana: non è decisiva e si pensa a colpire obiettivi strategici. Ma cosa
possono colpire i sovietici? Poca roba, sia a causa dell'assenza di basi vicino agli Usa,
sia a causa della poca enfasi data all'aviazione come mezzo di combattimento a favore
dell'esercito (non ci sono bombardieri, almeno fino al Tupoliov 4 che cmq permette solo
di arrivare a destinazione e non di tornare indietro). I sovietici svilupperanno aerei di
maggiore portata soltanto a metà degli anni '50. L'Urss sta puntando molto sui missili,
servendosi di quello che hanno preso in Germania, sia ingegneri che pezzi del V2.
Gran Bretagna: il suo programma nucleare nasce col progetto “Manhattan”. La funzione
svolta dagli inglesi a cavallo tra il ’45 e il ’46 era di sollecitazione nei confronti della
complicazione che porta l’elemento nucleare sullo scenario internazionale. Gli studiosi
tornati a casa lavorano con il loro Paese. Attraverso il governo laburista doveva
prendere una decisione. Quando la GB formalizza di diventare una potenza nucleare?
L’8 gennaio del ’47 attraverso una riunione di gabinetto dove si decide che la GB deve
dotarsi di un’arma atomica. Quindi sin da subito ha un’impostazione militare. 1947 anno
piuttosto difficile per la GB.
Inizio programma 1947.
1948: GB dà l’assenso a usare le proprie basi ad USA (prima ancora della nascita
dell’Alleanza Atlantica). A questa decisione fa seguito la costruzione del primo reattore.
La 1° centrale nord – ovest GB ed è quello che permetterà nell’ottobre del 1952 il primo
esperimento di una prima bomba atomica che deriva da “Fatman” ad idrogeno. Nel 1949
il governo USA (non il Congresso) inizia a riallacciare i rapporti con la GB sul nucleare,
cominciando ad aprirsi. Tuttavia sempre nel ’49 comincia ad uscire lo scandalo di Claus
Fultz, e questo chiude ogni tipo di possibilità di supporto logistico americano verso
chiunque. Così la GB decide di fare il primo test su un gruppo di isole vicino alle coste
dell’Australia.
Il responsabile scientifico riproduce la bomba esplosa a Nagasaki. Come giustifica la GB
il possesso di un’arma atomica? Perché la GB vuole la bomba? Perché una volta dato il
consenso ad utilizzare le proprie basi agli Usa, in un contesto internazionale si era
esposta notevolmente nei confronti degli USA, ma soprattutto dell’ URSS. Si può capire
quindi come la GB sia il primo Paese a sfruttare il nucleare come arma politica. Lo fa per
contribuire alla difesa dell’Europa (nel frattempo nata Alleanza Atlantica), ma anche per
poter influire le decisioni prese dagli USA. Alla fine la GB rivendicherà una propria
indipendenza in ambito nucleare (INDIPENDENT) ma svolgerà anche un ruolo “IN
CONCERT” proprio perché è consapevole di agire in questo senso non in maniera
assoluta da solo, bensì “IN CONCERT” con gli USA. L’arma nucleare permette alla GB
di essere “indipendente”, anche se inferiore rispetto al nemico (URSS), ma allo stesso
tempo ci si rende conto che in caso di attacco sovietico ci si può difendere solo in
concerto con gli altri Paesi dell’Alleanza Atlantica ed in particolare degli Usa.
Nelle elezioni del ’50 i laburisti vincono, ma con poco scarto. L’inflazione e le difficoltà
economiche porteranno a nuove elezioni nel ’51 dove vincerà Churchill. Questo è un
momento di svolta in alcune scelte militari. Si dà la spinta per far sì che il nucleare sia il
punto di riferimento per la protezione britannica.
Nella primavera del ’52 ci furono delle riunioni che portarono al documento del luglio ’52:
il “GLOBAL STRATEGY PAPER”. Questo documento darà un’impostazione
fondamentale: puntare tutto sull’effetto di deterrenza e l’effetto che provoca il possesso
di una bomba atomica. Ciò comportava anche un certo risparmio: usare il nucleare per
non combattere alcuna guerra grazie all’effetto deterrenza. È la prima volta che viene
posta l’enfasi sull’avere una bomba e non sull’usarla. Perché si punta tutto sull’effetto di
deterrenza? Per due motivi: la situazione europea e il risparmio. Quando la GB mette a
punto quest’idea ci sono ancora dei punti da chiarire: come attivare la deterrenza, che
strumenti usare, etc.. Nell’estate del ’52 vanno a discutere di quest’idea con gli
americani dove Truman è ancora presidente. E con Truman non si capisce ancora cosa
fare con il nucleare in termini di utilizzo, si pensa più ad un utilizzo di bomba “classica”.
Nel febbraio ’52 nel Consiglio Atlantico di Lisbona gli USA chiedono di aumentare le
forze convenzionali, ma GB contraria, andava nel senso opposto. GB voleva enfatizzare
la bomba atomica stessa e questo perché: a) maggiore evidenza nella Nato; b)
maggiore influenza e pressione sugli USA, c)risparmio; più convenienza bomba; d)
effetto deterrenza;
la reazione USA rispetto ai programmi GB è negativa, ma cambia progressivamente con
l’arrivo del nuovo governo. A partire dal ’53 vengono distribuite in Europa le armi
nucleari tattiche. Come devono essere utilizzate? E in che modo si rapportano alle altre?
Perché vengono inserite le armi tattiche? Inizialmente per coprire un gap che la Nato
pensava di avere nei confronti degli Stati del futuro “Patto di Varsavia” (1955). Con il
tempo però ci si rese conto che utilizzando le bombe si faceva guerra anche al proprio
popolo e alla propria terra (inquinandola). Proprio per questo con Eisenhower le bombe
verranno utilizzate con effetto di deterrenza. Si presenta il problema del risparmio delle
risorse. C’è un cambio di strategia con Eisenhower.
Nel ’54 c’è l’NSC 162/2: presentato da Foster Dulles in pubblico in maniera superficiale
(gli USA risponderanno a chiunque con il nucleare) il documento è in realtà molto più
complesso di quanto l’amministrazione voglia far intendere . il rapporto evidenzia come
la supremazia degli USA su URSS si stia limando. Si opta per l’effetto deterrenza per
evitare un ipotetico conflitto: ci si doveva presentare come credibili e minacciosi e far
pensare al nemico che effettivamente potevano essere attaccati da un’arma atomica. In
caso il nostro avversario dovesse aggredire (quindi anche in Europa) gli USA
valuteranno come, dove e quando rispondere, volendo anche al massimo della forza e
non per forza sul teatro del conflitto (cosa molto diversa da quello che aveva detto
Dulles). Inoltre si evidenzia la questione del rapporto tra armi tattiche e strategiche: non
si sa come usare gli uni rispetto agli altri. Per dare sostanza a questa minacciosità si
decide di fissare queste armi tattiche in Europa. In questo modo gli USA avrebbero
risparmiato anche perché si era resa conto che gli accordi di Lisbona non potevano
essere portati a termine.
Col tempo il fatto che gli USA potessero dichiarare guerra, in caso di precedente
attacco, al nemico in “casa propria” e quindi in Europa, mise in crisi periodicamente i
rapporti con i Paesi appartenenti al Patto Atlantico.
Nell’URSS la morte di Stalin fu fondamentale nel cambiamento della dottrina militare.
Cosa cambia con la morte di Stalin? Vi è un mutamento progressivo. Quanta importanza
ha il nucleare con la nuova gestione politica? Con Stalin era relativa: per lui erano altri i
fattori più importanti in un conflitto. A partire dal 1955 arrivano degli articoli sulla
possibilità di combattere con le armi nucleari. Si comincia a pensare al nucleare come
ad un qualcosa di integrato nella battaglia. Si considera l’elemento nucleare come
qualcosa di plausibile in battaglia, dunque ci si comincia a preparare.
Malienkov subentra a Stalin. Egli fa un discorso nel marzo 1954: egli enfatizza il fatto
che sia essenziale pensare in maniera differente dalla loro stessa ideologia. Il
comunismo da sempre era destinato al confronto con il capitalismo. Questa è una tipica
impostazione leninista-marxista. Quindi Malienkov con il suo discorso nega questa
impostazione.
Tuttavia nell’URSS non c’è un dibattito riguardo la “deterrenza” e questo per due ragioni:
- Situazione di lancio deficitaria;
- C’è un altro tipo di mentalità: non vogliono la guerra nucleare ma se scoppiasse
sarebbero pronti. Non hanno paura. La loro geografia demografica ed
espansione territoriale presumibilmente comporterebbe la loro sopravvivenza ad
un first attack e darebbero vita successivamente ad un attacco nemico.
Nel gennaio 1952 nasce la commissione per il disarmo in seno alle Nazioni Unite.
Questa è composta dagli stessi membri dell’ Atomic Energy Commition. Che tipo si
posizioni si confrontano? Prevalenza dei paesi occidentali che hanno ottenuto il lascia
passare per alcuni punti: il disarmo convenzionale deve avvenire per gradi e deve
essere controllato; si deve riflettere sul controllo atomico internazionale.
La commissione ha lo stesso problema dell’ Atomic Energy Commition riguardo la
distruzione delle bombe. Nel novembre del 1953 la commissione è ad un punto morto e
si crea un sub-commity all’interno del comitato. Uesto sub-commity deve riunire i paesi
più attenti all’interno di questi dibattiti per arrivare a questa formula ed è composto da 5
paesi: URSS,Canada, USA, GB, Francia. l’amministrazione Eisenhower nomina un
consiglio di esperti per proporre alla commissione delle NU un programma di disarmo
allettante e vuole trovare una formula per mettere in buona luce il nucleare spingendolo
verso un uso civile. Tutto questa per l’immagine degli USA. Si comincia quindi a pensare
ad una struttura internazionale per controllare l’uso pacifico del nucleare. Questo è il
progetto presentato alle NU attraverso un discorso dell’ 8/12/53 dai Eisenhower
chiamato “Atom for Peace”.
L’idea iniziale su cui si inizia a lavorare era quello di una deproduzione progressiva del
materiale fissile che avrebbe rallentato anche la corsa agli armamenti. Si doveva
interrompere la produzione fissile almeno per 10 anni e il materiale fissile in
sovrannumero affidato ad una agenzia internazionale. Questa idea però piaceva poco
agli USA. Alla fine ciò che passa fu la creazione di questa agenzia internazionale senza
l’interruzione di una produzione di materiale fissile. Dopo questa proposta l’URSS si
rende disponibile ad un negoziato. All’inizio del 1954 ci fu un incontro tra USA e URSS
per capire come far funzionare questo sistema. Nell’agosto del 1954 ci furono due
conferenze con protagonista USA e URSS che porteranno alla nascita della International
Atomic Agency. Nel frattempo, nel giugno 1954 la Francia e la GB avanzano una
proposta più vicina alle istanze sovietiche. La proposta anglo-francese è di fissare a 1,5
milioni il tetto delle truppe per i paesi più importanti come USA,URSS e Cina. Inoltre
propongono una riduzione dell’armamento convenzionale e dopo di questo
dell’armamento atomico. Sicuramente questa era una idea più allettante per l’URSS.
Il 10/05/1955 l’URSS presenta una controproposta di riduzione bilanciata di armamenti
convenzionale ed atomici e consiste nella:
- Rinuncia all’idea dell’uso dl nucleare per principio (ovviamente ciò non può
essere accettato dagli USA);
- Accettazione dei tetti così come proposti dagli anglo-francesi;
- Accettazione della riduzione a scaglioni dell’armamento atomico.
- Accettazione dell’idea del controllo;
Risposta USA: una controproposta americana denominata “Open Skies”. In poche
parole dicono di rendere il controllo internazionale reale e forte aprendo anche i cieli dei
paesi aderenti all’idea del disarmo.
Risposta URSS: “apriremo i cieli solo delle zone limitrofe ai paesi dell’EST”.
Era ovvio che la plausibilità dell’idea “Open Skies” fosse pari a zero. Gli USA ne erano
consapevoli e neanche loro avrebbero voluto un’ apertura al sorvolo dei loro cieli.
MC 48 = approvata dal NAC nel dicembre 1954.
1952 – ’53: Crescita forte dell’arsenale nucleare. La corsa agli armamenti nasce in
questo periodo. Nella fase massima della corsa agli armamenti nasce il controllo degli
armamenti come risposta ad una mancanza di disarmo nucleare. Si instaurano nuovi tipi
di rapporti tra i 2 blocchi. Come si arriva a ciò? Quali sono i vari passaggi che portano le
2 superpotenze a ciò.
MC 48: traduzione all’interno della Nato della 162/2 degli USA. Rielaborazione quindi.
PUNTI DEL DOCUMENTO MC 48:
S) DEFENSIVE AIMS OF NATO:
a) major deterrent to aggression;
b) a successful forward defence (difesa avanzata) in Europe against soviet military
aggression;
c) a high measure of confidence and security during the “Cold war”;
NEL DOCUMENTO VENGONO ESPLICATI I MEZZI CON I QUALI CONVINCERE I
SOVIETICI PER RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI:
S ) “TO ACHIEVE THESE AIMS WE MUST CONVINCE THE SOVIETS THAT”:
1 α) I sovietici non possono conquistare facilmente l’Europa
β) In caso di aggression riceveranno un contrattacco durissimo impiegando anche
le armi atomiche.
SI FA ANCHE UN PUNTO DEI VANTAGGI CHE PUO’ AVERE L’URSS NELLA FASE
INIZIALE DI UN POSSIBILE CONFLITTO:
S ) AMONG “THE FACTORS AFFECTING THE OUTCOME OF THE INITIAL PHASE”
2
ARE MENTIONED:
- The initiative; è sempre in vantaggio chi prende l’iniziativa;
- Surprise;
- Monolithic political system; presenza dittatura;
- Superiority in land and tactical air forces;
QUINDI QUALI SONO GLI SCOPI CHE SI DEVONO DARE LE FORZE NATO?
S ) THE TASK OF NATO FORCES IN EUROPE (quali scopi si deve dare la Nato:
3
Consiglio Atlantico di Parigi dicembre 1954):
- Prevenire la Guerra;
- Prevenire una rapida invasion dell’Europa;
- Controbilanciare la superiorità di forze tradizionali e tattiche sovietiche
equipaggiando le forze Nato con le armi atomiche;
COSA FARE IN CASO DI SCONTRO PER RENDERE LA REAZIONE EFFICACE:
“TO BE EFFECTIVE TACTICALLY IN THEIR WARTIME ROLE, THESE FORCES
IN BEING MUST BE CAPABLE OF:
- Sopravvivere all’attacco iniziale (sistema di allerta, dispersion e protezione);
- Stabilire superiorità aerea. Attaccare il complesso aereo nemico con armi
atomiche;
- Prevenire una rapida conquista dell’Europa;
FIRST STRIKE CAPABILITY: superiorità aerea fondamentale mantenerla per la
Nato per mettere K.O il nemico in ogni momento.
In questo momento gli USA non stanno contemplando l’attacco preventivo.
Quest’ultimo rappresenterebbe un attacco, un’aggressione e ciò non viene
contemplato nella strategia statunitense e dalla Nato.
Si contempla il PRE – ENTIVE ATTACK = agisco quando ho la certezza che il mio
nemico sta per attaccarmi.
Che tipo di utilizzo dell’attacco si pensava con Truman ed Eisenhower?
COUNTER FORCE: colpire con le proprie forze strategiche le forze strategiche del
nemico (è ciò che è presente con il nuovo approccio USA e Nato in Eisenhower e
appartiene al “pre-entive attack ed è contemplabile nel momento in cui si sa con
certezza che il nemico sta per lanciare un attacco, allora si può attaccare per
neutralizzare le truppe nemiche);
COUNTER VALUE: si ipotizza già con la fine degli anni ’40. Usare le bombe
atomiche contro obiettivi civili, industriali e militari (non può essere un pre- entive
attack);
Quindi questo risulta essere un approccio presentato dagli USA, ma accettato
anche da governi europei che sposano l’enfasi nucleare americana. Perché? I Paesi
europei sono d’accordo con gli USA proprio perché sono d’accordo con tutta
l’impostazione inglese. Gli Stati europei accettano per: - risparmio economico; -
fallimento Ced e necessità dell’ armamento della Germania; effetto deterrenza per
ottenere stabilità internazionale;
1954: anno importante per il fallimento del CED e per la relativa questione tedesca.
Si deve armare la Germania dell’Ovest.
S ) PREMESSE DEL CAMBIAMENTO
4 - Science Advisory Committee of the Office of Defence Mobilization;
- Febbraio 1955: Report of the technological capabilities Panel on Meeting the
Threat of surprise attack – Killan Report. (Killan fu incaricato nel ’54 e presentò il
report nel febbraio dell’anno seguente);
- Novembre 1957: Report of the Panel on Deterrence and survival in the nuclear
age: Geither Report. (si capisce come il missile sia molto più insidioso rispetto al
bombardiere).
Il Killan Report fu importante perché si ottengono considerazioni allarmanti circa il fatto
che le forze strategiche americane sono vulnerabili. Inoltre si registra che l’URSS era
avanzata molto nei confronti del programma missilistico e quindi spinge affinché gli USA
velocizzassero il loro programma missilistico. L’URSS lavorava sui missili da più tempo
degli USA. I lavori in tal senso iniziano con Koloriov. Questi si basa sui progetti dei V-2
tedeschi che però avevano una debolezza: i missili tedeschi sono fatti di un unico pezzo
mentre l’idea era quella di fare un missile le cui parti si staccano durante il volo in modo
tale da arrivare più lontano e dunque di avere una maggiore gittata. Questa è la
superiorità dei missili sovietici (SS6, che porterà nell’atmosfera anche lo Sputnik)
rispetto a quelli americani.
L’SS 3 è il primo missile che può montare una testata nucleare. Poi arriva quello più
importante: l’SS 6 (il primo intercontinentale) che ha circa 9000 km di gittata. Il primo
esperimento avviene nell’agosto del 1956 ma ancora non è stato “caricato”. L’SS 6 però
ha successo a partire dall’agosto ’57.
Cosa pensano gli USA nel frattempo? Vengono a sapere di ciò che fa l’URSS attraverso
lo spionaggio e i radar fissati sul Mar Caspio in Turchia. Poi attraverso il sorvolo degli U-
2 e prevedono (sbagliando) che la capacità missilistica sovietica si svilupperà
adeguatamente solo negli anni ’60. Gli USA pensano che loro potevano arrivare a
queste capacità prima dell’URSS. Il rapporto Geither mostrerà tutt’altro.
Il programma missilistico USA alla fine parte solamente tra il ’50 e il ’51, ma la cosa
veramente penalizzante per gli USA è nella presenza di una certa concorrenza tra i vari
settori militari nella costruzione di missili.
C’è ad esempio l’ATLAS che viene sviluppato dalle forze aeree. L’esercito e la marina
invece lavorano su altri missili.
L’ATLAS = è un missile intercontinentale, a lunga gittata, ma poca precisione. Si inizia a
sperimentarlo nel ’57, ma grandi insuccessi. Il 4/10 dello stesso anno avviene invece il
grande risultato dell’URSS (lo SPUTNIK I).
TITAN = missile sperimentato più tardivamente dell’ATLAS e portato avanti dall’esercito.
Gittata uguale.
In questo momento sia missili URSS che USA usano propellente liquido che deve
essere inserito poco tempo prima e quindi sono operativi solo dopo diverso tempo.
Altri missili USA a raggio intermedio (circa 3.000 km): THOR (sviluppai dall’Air Force) e
JUPITER (prodotto dall’esercito insieme alla marina, almeno fino ad un certo punto,
quando la marina comincia a lavorare sui NICOLAIS).
I Thor e i Jupiter comunque risultato essere piuttosto simili.
1954 - fine anni '50. Il successo russo dello sputnik; cosa succede in Europa di fronte al
miglioramento e alla modernizzazione delle forze armate russe?
I primi missili messi a punto dagli Usa sono i Thor e i Jupiter, a raggio intermedio (2000-
2500 km) e derivano dai programmi dell'air force (jupiter) e dell'esercito e marina (thor).
Dall'altra parte (sovietici) abbiamo l'SS6, il primo missile intercontinentale e lancerà il
primo sputnik. Tuttavia gli Usa sottovalutano lo sviluppo militare sovietico. Nel 1957 gli
Usa sperimentano l'Atlas e il TItan, due missili intercontinentali, ma i test falliscono.
Quindi quando negli States arriva la notizia dello sputnik (4 ottobre '57), il satellite
lanciato con l'SS6, gli americani capiscono che i sovietici possono lanciare il missile
anche con una testata nucleare. E' uno schock per gli americani che pensavano di
essere i più avanzati tecnologicamente, che solo nel gennaio del 1958 riusciranno a
lanciare un satellite in orbita. I fatti sembrano dismotrare che ci sia un gap tecnologico
tra Urss e Usa in favore dei primi ma è soltanto una questione di percezione, nella realtà
dei fatti non è cosi: gli Usa hanno investito non solo in missili, mentre i sovietici solo su
questi. L'amm.ne Eisenhower sa, tramite intelligence e aerei spia, che questo gap non
esiste ma non può rivelarlo in pubblico! In Usa si reagisce con la costituzione di un
apparato che coadiuva il presidente e va internare lo Science Advisory Committe of the
Office of Defence Mobilization(che pubblicò il rapporto Killan) il cuo presidente è Killan.
Anche dal punto di vista militare ci sono dei risvolti e si enfatizza sui missili, e nel
novembre del '57, subito dopo il successo dello sputnik, venne pubblicato il Geither
Report: da una parte sottolinea la necessità di mettere in piedi un processo di
costruzione di rifugi antiatomici, dall'altra si sottolinea che gli Usa si devono impegnare
di più in un processo di installazione di missili andando a contrastare i sovietici (i
bombardieri sono più vulnerabili rispetto ai missili); inoltre si fa notare che i missili Usa
che funzionano sono i Jupiter e i Thor e questi bisogna sfruttare, e per farlo bisogna
installarli in Europa.
Nell'aprile del 1957 viene adottata la risoluzione MC 14/2, tramite la quale si comincia a
raddrizzare il tiro all'interno della Nato poichè i rapporti di forza stanno cambiando e
l'ultima risoluzione era la MC 48/2, basata sulla risposta nucleare e su un vantaggio Usa.
La direttiva della Nato si esprime con un orientamento politico nel dicembre del 1956,
sottolineando due punti fondamentali:
La forza militare dell'Urss sta costantemente crescendo, anche nelle capacità di
キ1
poter usare ordigni atomici sia in Europa che in Nord America
La capacità dei sovietici di mantenere in piedi delle forza capaci di iniziare e
キ2
combattere un conflitto non nucleare, sia su piccola che su grande scala
Date queste premesse politiche quindi, cosa deve fare la Nato? Come comportarsi?
Quindi in preparazione di una situazione di scontro (general war) la MC 14/2 sottolinea
che la Nato deve assicurare la possibilità di rispondere adeguatamente e
massicciamente; la Nato deve essere anche preparata a reagire istantaneamente e con
la forza appropriata contro qualsiasi altra aggressione anche senza armi nucleari. In
parole povere, su imput degli Usa, il documento dice che si sta cominciando a
considerare la questione delle forze convenzionali e che ci debba essere una elasticità
all'interno dell'Alleanza Atlantica perchè non è impossibile un scontro limitato sul
territorio Europeo. Questa annotazione è importante perchè intorno ad esse comincia a
svilupparsi tutto il dibattito del Nuclear Sharing (condivisione del nucleare) che
ovviamente parte dagli Europei (hanno paura che gli Usa non abbiano voglia di
intervenire in caso di guerra). Nel frattempo la costruzione dell'Europa continua con
mercato comune ed Euratom, e la regionalizzazione di Francia e Gran Bretagna che si
imbarcheranno nell'avventura di Suez che si chiude con un'imposizione in accordo tra
Usa e Urss di un ritiro di forze anglo-francesi. Questa grande umiliazione avrà
ripercussioni diverse sui due paesi che sarà il fuoco che alimenterà il seguente
disaccordo tra le due potenze.
Rapporti Usa-Fr e Usa-Gb nel dibattito del Nuclear Sharing:
Il programma francese nasce sulla scia di conoscenze in parte accumulate da scienziati
francesi che hanno lavorato nei laboratori in Canada durante la II WW. L'esponente più
importante è Federic Joieux Pury, che però è comunista, e viene chiamato al
commisarial energie atomic istituito da De Gaulle nel 1946. Inizialmente il programma
francese non è ben definito, non si capisce se si vuole dare carattere civile o militare al
nucleare. La svolta avviene nel 1951 quando Felix Gaillarde (diventerà primo ministro
nel 1958) imponendo un piano quinquennale ('52-'57) in cui si devono costruire almeno
un paio di reattori nucleari e in prospettiva anche prepararsi a costruire un impianto di
separazione. Il programma attraversa varie fasi di sviluppo che sono direttamente
collegate alle varie vicissitudini politiche francesi degli anni '50: le preoccupazione
francesi sono varie:
1) Il 1954 è l'anno in cui si arriva a prendere una decisione definitiva sul riarmo della
Germania (a fine anno si dà una svolta militare al nucleare)
2) Il 1956 è l'anno della crisi di Suez
Nella visione strategica francese non esiste una necessità di visione strategica
particolare perchè l'arma nucleare, a detta dei generali francesi, ha un effetto di
livellamento tra le potenze e quindi è un'arma politica: non bisogna preoccuparsi di come
utilizzare l'arma nucleare ma è importante averla. Questa visione è tipica della potenza
media. Nel 1954 si comincia a lavorare su questo fronte anche per segnare una
differenza con la Germania, ma andiamo con ordine. Nel 1954 è stata bocciata in
parlamento la CED e il governo Mendes France crea, nel novembre, un comitato per le
esplosioni nucleari mentre nel dicembre 1954 c'è una riunione in cui il governo vuole
sentire una parte importante di tutti coloro coinvolti nel programma nucleare francese in
cui si va a discutere su vari punti per capire che impronta dare al programma: "la bomba
atmocia non è indispensabile dato che gli Usa ne producono a pacchi, inoltre apparte le
qualità distruttive quest'arma mostra un doppio interesse: politico rispetto ad alleati,
nemici, Germania e al nostro impero coloniale, e tecnico dato che è un elemento
fondametale di sviluppo. Ma c'è anche un discorso di costi". La discussione continua e
nel 1955 si interseca con un altro discorso: quello di integrazione europea (la CEE verrà
firmata nel 1957 insieme all'EURATOM). Le discussioni sui trattati iniziano nel giugno del
1955 con la conferenza di Messina e la Francia è uno di quei paesi che si interessa
molto alla cosa dato che considera il nucleare fondamentale per lo sviluppo. Tuttavia ci
sono determinati aspetti che presentano delle caratteristiche di arma a doppio taglio,
dato che bisogna capire come istituire la comunità poichè l'idea è di basarsi sulla Ceca e
quindi avere un controllo comune delle risorse e questo va contro gli obiettivi della
Francia: anche la Germania è interessata anche se in maniera più "liberale" e gli Usa
danno l'appoggio alla comunità ma solo nel momento in cui ci sia un controllo comune
delle risorse (con chiaro riferimento all'uranio). A maggio del 1956 una nuova conferenza
a Venezia stabilisce di tenere una conferenza intergovernativa a fine giugno del 1956
dalla quale partirà l'elaborazione effettiva dei trattati (firmati nel 1957). Ma nel luglio 1956
si sviluppa la crisi di Suez che si conclude a fine ottobre in maniera abbastanza
disastrosa e proprio nel novembre del '56 di sbloccano i discorsi tra Germania e Francia
sull'Euratom: la fine della crisi impone a Fr e Gb una riflessione sul tipo di rapporto che
vorranno costruire con gli Usa in futuro, poichè il comportamento degli americani, agli
occhi degli anglo-francesi, ha messo in evidenza che le due potenze non posso agire di
testa propria e per avere il supporto degli Usa devono decidere insieme. Le
consuguenze per i due paesi sono diverse (la Gb ne parliamo dopo): la Francia, a fine
del 1956, decide che ogni ambiguità sul programma nucleare francese va chiusa in
particolare direzione militare: si deve costruire l'arma atomica (il commitato è
responsabile della costruzione, i militari devono trovare un sito dove testare l'ordigno).
Nel luglio del 1957 il Dipartimento della Difesa sceglie un sito in Algeria, e nel 1958
Gaillard decide che ci sarà la sperimentazione dell'ordigno: quindi, "gli Usa non ci hanno
protetto durante la Crisi di Suez e noi dobbiamo proteggerci da soli". Non dimentichiamo
poi tutti i discorsi che ci sono stati all'interno della Nato. Nel frattempo come si risolvono
le discussioni all'interno dell'Euratom? La soluzione arriva ad inizio novembre 1956 con
un incontro tra Adenauer e il primo min francese in cui si trova un compromesso su
Euratom e materie prime (materiale fissile): l'Euratom è il possessore della materia
prima legata all'energia atomica, però il possesso dell'Euratom è legato agli usi civili; si
stabilisce anche che il controllo dell'Euratom deve essere finalizzato a verificare che il
materiale destinato ad uso civile sia effettivamente usato per tale scopo. Quindi c'è un
passo indietro della Germania che accetta di fare parte di un gruppo di paesi che divide
le risorse nucleari, mentre la Francia ottiene ciò che vuole. Adenauer accetta l'Euratom
per due motivi: a) non ha nessun interesse a fare il guastafeste b) all'inizio del 1957 cè
un primo incontro tra il min. dif. francese e quello tedesco (frank joseph strauss, che
avrà un ruolo importante all'interno della Nato sul discorso dell'arma atomica ai tedeschi)
in cui si discute di una collaborazione di carattere militare tra i due paesi, che in questa
fase non fa riferimento ad aspetti nucleari, che poi verrà perferzionata in un altro
incontro a tre con l'aggiunta del min. dif. italiano Forlani (25 novembre 1957) in cui viene
firmato un Protocollo di Intesa di grande importanza: i tre paesi inseriscono le loro
attività e le loro intenzioni nell'ambito Nato, Ueo ma in primis riconoscono che ci sono
delle esigenze in Europa non pienamente soddisfatte nel rapporto con gli Usa e quindi si
firma questo Protocollo di Intesa militare anche sul nucleare. Questo Protocollo viene
ulteriormente perferzionato con l'accordo dell'8 aprile 1958 quando si decide che la
collaborazione si rivolgerà alla costruzione di un impianto di separazione isotopica
(arricchimento uranio) a Pierlat (Fr), aumentando l'agitamento degli Usa. L'impianto
costa tantissimo (45% Fr e Ger, 10% Ita) i francesi sono contenti di dividere le spese, i
tedeschi perchè non è sul loro territorio, gli italiani sono contenti di far parte di qualcosa.
Inoltre i francesi vogliono staccarsi dalla dipendenza Usa per questo la separazione
isotopica: se non possiamo arricchire da soli l'uranio non possiamo avere indipendenza
piena nelle decisioni dello sviluppo del programma nucleare francese.
La Gran Bretagna reagisce diveramente alla risoluzione della Crisi di Suez: inanzitutto
era molto meno convinta della Francia di aiutare gli isrealiani e nella guerra contro
l'Egitto in generale. La Gb da subito, anche a causa delle difficoltà economiche, viene
messa alle strette dagli americani che non riforniscono a "buon prezzo" gli storici alleati,
nuove elezioni, Eden si dimette e Mcmillan viene eletto. Il 1957 è un momento felice per
la GB: 1) riesce l'esperimento della bomba H 2) lancio dello sputnik e tutto quello che
provoca negli Usa. Nel 1957 Eisenhower e Mcmillan si incontrano, riavvicinandosi, e si
discute della politica della GB in ambito nucleare che viene "benedetto" dagli Stati Uniti.
Bisogna tenere presente che Usa e GB hanno già concluso una serie di accordi di
collaborazione che riguardano indirettamente il programma nucleare inglese:
rivisitazione del McMahon act nel '55 con collaborazione del programma civile nucleare
e sulle forze armate in generale in preparazione di un conflitto nucleare (sempre tra il '55
e il '56 ci sono accordi sulle caratteristiche esterne degli ordigni etc, quindi gia esiste un
percorso di collaborazione, e sempre nel 1955 la Rolls Royce ha ottenuto dei progetti
dagli Usa per lavorare su un proprio modello di missile (atlas)). Si vede quindi come gli
inglesi cercano l'appoggio e il coordinamento degli Stati Uniti, anche perchè il
programma nucleare sta cominciando a costare tanto. Ad ottobre, dopo il lancio dello
Sputnik, cè un successivo incontro a Washington tra Mcmillan e Eisenhower, in cui si
parla della necessità che gli Usa diano un aiuto più concreto al programma nucleare
britannico, ma bisogna rivedere profondamente il MacMahon act e per farlo bisogna
convincere il Congresso, cosa facilitata dal lancio dello sputnik. La discussioni all'interno
del Congresso si basano sul come dare alla collaborazione tra Usa e Gb un carattere di
tipo esclusivo, e l'accordo che verrà firmato nel luglio del 1957 sulla collborazione
sull'energia atomica per scopi di difesa si dice che gli Usa sono disposti a dare il loro
aiuto ai paesi alleati purchè questi abbiano compiuto grandi progressi sull'arma
nucleare. Questo tipo di percorso comincia subito a creare difficoltà con gli altri partner
europei, in primis con la Francia.
Rimettiamo insieme i pezzi del puzzle. Ambito Nato: sappiamo delle trasformazioni tra il
56/57, sappiamo del Geither Report che enfatizza la necessità di certe misure che il
governo Usa dovrebbe prendere. Nel dicembre del 57 durante il vertice atlantico
Eisenhower fa un tipo di proposta agli alleati europei che sarà la base del Nuclear
Sharing: bisogna recuperare il terreno perduto in ambito missilistico e si propone di
installare sul territorio dei paesi europei missili a medio raggio (Thor e Jupiter), ma
subentra la discussione con i francesi di chi controlla i depositi di armi atomiche in
Europa? Questo si va sommare alla discussione su chi deve decidere come e quando la
Nato deve rispondere.
Il nuclear sharing (rapporti complessi in ambito atlantico e poi i rapporti tra le due
superpotenze)
Offerta di Eisenhower di installazione di missili thor e jupiter rivolta agli alleati europei nel
dicembre del 1957. Sappiamo che nel 1958 grazie alle trattative avviate l'anno prima la
GB ha ottenuto una cooperazione sulle armi tradizionali con gli Usa. Come avevano
detto c'è anche la collaborazione sulla costruzione dei missili (progetti americani,
sviluppo GB: Blu streak) ma la GB è in difficoltà economiche, e inoltre ha lo stesso
problema dei missili americani: propellente liquido, ci si mette tanto a farlo partire. Quindi
la GB vorrebbe missili direttamente dagli Usa e il 22 di febbraio 1958 il primo paese che
dice si all'installazione di Thor è proprio la GB. A questo punto durante tutto l'anno si
sviluppa un negoziato su chi avrà il controllo di questi missili? In GB ne sono stati
intallati 60 (4 batterie da 15), e la prima arriva alla fine del 1958. Qui si inserisce un
elemento interessante, un accordo che sarà motivo di dissidio con gli altri paesi:
Mcmillan riesce a ottenere il fatto che quei missili sono sotto il controllo militare
britannico, che ovviamente nel loro utilizzo dovranno mettersi d'accordo con la Nato. La
cosa interessante non esiste quello che poi esisterà negli altri paesi: il sistema della
doppia chiave (controllo congiunto: il missile americano è materialmente in territorio
alleato sotto il controllo di forze americane della Nato, che però per avviare le procedure
di lancio hanno bisogno di due chiavi, una americana, una del paese ospitante; questo
però non vale per gli stockpile atomici che sono sotto il controllo americano).
Nel frattempo cosa succede sul continente? Il primo paese a cui si rivolgono gli Usa in
Europa, dopo la GB, è la Francia. Le discussioni però non prendono una bella piega e la
prima risposta francese (aprile) agli stockpile del governo di Felix Gaillard è positiva ma
pone tre condizioni fondamentale: 1) luogo degli stockpile 2) consultazione sull'utilizzo 3)
piena cooperazione. Ma nel maggio 1958 arriva al potere De Gaulle come primo
ministro, e nel frattempo, sempre in aprile del 1958, c'è un'intervista rilasciata al Daily
Mirror da Franz Joseph Strauss che dice "la Germania Federale si è impegnata,
attraverso la sua unione all'Ueo, a non produrre sul proprio territorio armi atomiche; e noi
siamo favorevoli a mantenere questo impegno ma non per sempre. Certo, se la Francia
acquisirà una sua potenza nucleare nazionale...". Quest'intervista è importante perchè in
Germania c'è ostilità nei confronti dell'installazione dei missili sul territorio nazionale in
quanto vorrebbe dire aprire la nazione a possibili attacchi, inoltre il problema della
divisione del paese rischia di precipitare; ma allo stesso tempo il governo tedesco non
vuole far passare il messaggio che la Germania Federale sia comunque un paese
diverso dagli altri, della sua minorità politica. Adenauer fa il calmo mentre Strauss no, la
Germania sostanzialmente dice: non potete lasciarci da soli ma non potete neanche
darci per scontati. Questo apre un problema enorme per gli Usa perchè la Francia và
trattata in maniera non troppo diversa dalla GB, e la Germania dalla Francia, e non
dimentichiamoci che c'è anche l'Italia (costruzione a 3 impianto a Pierlat). A questo
dilemma si collega l'atteggiamento che prende l'Unione Sovietica a cui si può dire tutto
tranne di una nuclearizzazione del territorio tedesco.
Il problema tedesco è la base della guerra fredda perchè il ragionamento che fanno gli
Usa è: "se non aiutiamo a riprendere l'Europa noi non possiamo creare un sistema int.le
come vogliamo, e se la Germania non si riprende, essendo il cuore produttivo del
continente questo non si riprenderà mai. E se li lasciamo da soli cè il rischio che questi
guardino dall'altra parte: al comunismo".
I negoziati vanno avanti con Francia, Italia e poi anche Turchia (settembre del 1959 fine
accordo, arrivo missili 61/62; 1 sola batteria). In Italia arrivano due batterie di missili,
installate in Puglia. Gli accordi firmati in Italia e Turchia sono come gli altri (non come
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