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Sialoadeniti acute

Tra le sialoadeniti virali vi è una lunga serie di virus, che danno un processo infiammatorio a carico della ghiandola salivare: coxsackie A e B, echo, Epstein Barr, influenzale A,… Noi tratteremo il citomegalico e l’epidemico, che hanno un’incidenza maggiore. Alcuni virus non causano un quadro patologico particolare.

Nel virus epidemico (parotite epidemica) osserviamo una lesione particolare: “gli orecchioni”. Il virus è un RNA virus, appartenente alla famiglia dei Paramyxovirus (nella stessa famiglia ci sono i parainfluenzali, morbillo, rosolia, respiratorio sinciziale.). Possiede due componenti capaci di fissare il complemento: l’antigene solubile S derivato dal nucleocapside; e l’antigene virale derivato dall’involucro, nel quale risiedono:

  • Emoagglutinine
  • Neuroaminidasi
  • Proteine citolitiche emolizzanti

La trasmissione avviene attraverso l’inspirazione di aria nella quale sono disperse goccioline di saliva infettate dal virus.

Una volta penetrato nell'organismo, il virus raggiunge la parotide mediante tre modalità. Secondo taluni il virus, attraverso i dotto escretori delle ghiandole, giungerebbe direttamente nelle stesse, interessando anche le ghiandole salivari minori. Secondo altra interpretazione il virus raggiungerebbe i polmoni, e da qui interesserebbe il sangue (viremia). Oppure potrebbe passare per i tronchi nervosi. Si nota l'interessamento prima di una parotide, poi dell'altra. La malattia colpisce dai 5-6 fino a 12 anni, senza distinzione di sesso. La malattia lascia una immunità permanente focalizzata alla ghiandola salivare, anche se tutto l'organismo è interessato dalla malattia. Cosa si osserva a livello della ghiandola salivare? Il processo infiammatorio indotto dal virus dellaparotite epidemica, è un processo infiammatorio molto aspecifico. La ghiandola salivare presenta come caratteristica principale una fuoriuscita di liquido attivato, che interessa tutta la ghiandola.

donde l'ingrossamento. L'eventuale arrivo di elementi del sangue è scarso (scarsa chemiotassi). Risulta invece lo stravaso di liquido che dà il tumore della ghiandola salivare. Da questa situazione insorgono modificazioni nella ghiandola salivare. La saliva è un liquido incolore. Quando il soggetto è interessato dalla malattia, l'elaborato si intorbidisce, probabilmente sono immesse nella saliva anche altre sostanze.

L'anticorpo S (che deriva dal nucleocapside) è un anticorpo che troviamo all'inizio della malattia. Questo anticorpo darà immunità elevata dopo 1-2 settimane. Successivamente va decrescendo progressivamente. Dopo 1-1 ½ mesi si riduce, scomparendo via via.

L'anticorpo B impiega molto per arrivare al massimo della concentrazione, anche un mese un mese e mezzo. Poi decresce, ma si mantiene sempre ad una percentuale alta, per tutta la vita: il soggetto viene immunizzato per tutta la vita, contro

laparotite epidemica. La ripresentazione della malattia è un fenomeno raro. La presenza e la valutazione dei due tipi di anticorpo ci dà anche un altro parametro di valutazione: se l'anticorpo S è il primo a comparire, mentre il B raggiunge il massimo della concentrazione dopo un certo tempo, la misurazione del tasso dei due anticorpi ci indica a che momento della malattia ci troviamo. Se abbiamo molti

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Publisher
A.A. 2012-2013
6 pagine
SSD Scienze mediche MED/08 Anatomia patologica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher nolyta di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia patologica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Gabriele D'Annunzio di Chieti e Pescara o del prof Rosini Sandra.