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GOAL EMODINAMICI 2
INDICE CARDIACO > 4.5 lt/min/m 2
TRASPORTO DI OSSIGENO > 600 ml/min/m
2
CONSUMO DI OSSIGENO > 170 ml/min/m
(Shoemaker W, et al. Chest, 1988)
IDENTIFICATI COME LA MEDIA DEI
VALORI MASSIMI RISCONTRATI
IN PAZIENTI SOPRAVVISSUTI
Consumo di ossigeno sepsi
ReO2 max
150 ReO2 min
600
330
Disponibilità di ossigeno
Trials randomizzati e controllati con obiettivo
di trattamento: TO sovranormale
2 Mortalità
Autore patologia N controllo
trattamento
Shoemaker chirurgici 88 38 % 4 % #
Boyd chirurgici 38 22 % 6 % #
Fleming trauma 67 44 % 24 % #
Bishop trauma 115 37 % 18 % #
Target raggiunto preventivamente
nel corso della patologia
Trials randomizzati e controllati con obiettivo
di trattamento: TO sovranormale
2 Mortalità
Autore patologia N controllo
trattamento
Tuchschmidt shock settico 51 72 %
50 %
Yu sepsi 67 34 % 34
%
Hayes sepsi/s.s. 100 30 % 50 % #
Gattinoni critici (sepsi) 505 48 %
49 % Target raggiunto a patologia già in atto
Relationship of mortality to increasing oxygen delivery
in patients > 50 yrs of age: A prospective randomized trial.
Yu M, et al. Crit Care Med 26: 1011-1019, 1999
05 pts with SIRS, sepsis, septic shock, ARDS stratified into grou
• age 50-75 yrs
• age < 75 yrs
Randomized to receive during the first 24 hrs of resuscitation
fluids, blood transfusions, and vasoactive agents to
2
DO > 600 ml/min/m (protocol group)
2 2
DO 450-550 ml/min/m (control group)
2 50-75 yrs > 75 yrs
protocol control protocol cont
Mortality (%) 21 * 52 57 61
L’insuccesso delle strategie di aumento
globale del flusso può dipendere
un’emodinamica sistemica normale o
sovranormale non esclude ipoperfusione d’organ
(vedi rene, cervello)
un’emodinamica sistemica normale o
sovranormale non esclude ipoperfusione d’organ
soprattutto se raggiunta con amine vasoattive
(vedi splancnico)
o sovraperfusione d’organo non
una normo-
esclude la presenza o l’insorgenza
di ischemia relativa, ischemia focale,
maldistribuzione di flusso intraorgano
(vedi cuore, splancnico)
una normo- o sovraperfusione può non
impedire la progressione di un danno d’organo
(vedi fegato), soprattutto se effettuata tardivamen
rispetto all’insorgenza del danno.