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IPOSSIA TISSUTALE ANOSSICA
Orientamento verso l'anaerobiosi
ACIDOSI
- Glicogenolisi epatica
- Sintesi proteica epatica
- Iperglicemia
- Consumo a.a. circolanti
- Ipoglicemia
- Acidosi
- Iperadrenalinemia
Ipossia ischemica
- Liberazione di istamina e serotonina
- Vasocostrizione post-capillare
Ipossia stagnante
- Riduzione ritorno venoso
- Riduzione gittata cardiaca
- Rottura dei lisosomi delle cellule sofferenti
- Liberazione enzimi proteolitici
- Interferenza Attivazione callicreina
- Fattori coagulazione
- C.I.D.
- Fibrinolisi
- Attivazione chinine vasoattive
- Ulteriore incremento
- Aumento permeabilità capillare
- IPOVOLEMIA
Cause: Emorragie cardiache, Ipodinamismo, Ustioni, Traumi extracardiache, Traumi neurogene, Cause umorali, Basso flusso
SEPSI
IPOPERFUSIONE
Patologia metabolica
.... secondariaprimitiva
... cellulare
SHOCK
Fisiopatologia
- Diminuzione Ipoirrorazione
- Diminuzione + =pressione periferica
- Portata cardiaca
arteriosaAumentoResistenzePerifericheShockQuadro clinicoI primi sintomi compaiono dopo alcune ore (periodo mutoo di compenso)
- Agitazione o Apatia (shock grave)
- ↓ P.A. ( maggiormente sistolica pressione differenziale)PVC↓
- Tachicardia: >100-110 b/min
- Pallore ( tono simpatico vasocostrizione periferica)
- Contrazione della diuresi (oligo-anuria < 20 ml/ora)
QUADRO CLINICO
- Graduale riduzione di ematocrito edemoglobinemia
- Acidosi metabolica
- Ipocapnia
VALORI NORMALI:
- P.A. 130/80 mmHg pH arterioso 7,38-7,42
- pO art. 1002
- P.V.C. 2-5 cm H O2 pCO art. 402
- F.C. 70-90 b/min Diuresi 50-80 ml/ora
Complicanze dello shock prolungato
- Insufficienza renale acuta
- Infarto del miocardio
- Coagulazione intravasale disseminata
- Coagulopatia da consumo
- Ulcera da stress
- Infarto intestinale
- Ictus
- S. da insufficienza respiratoria
- Complicanze post-operatorie
SHOCK: DIAGNOSI
- ECG
- Emocromo
Parametri emocoagulativi
Emogasanalisi
Equilibrio idroelettrolitico
Azotemia, creatininemia, clearance dell'urea e cratinina
Monitoraggio P.A.
Monitoraggio diuresi/ora
Monitoraggio P.V.C.
Rx torace utili per la diagnosi e per una corretta impostazione terapeutica
Shock ipovolemico
Traumi
Perdite di Sangue
Emorragie
Perdite di Plasma
Ustioni
Occlusioni Intestinali
Deficit Volume
Diarree Massive Extracellulare
Shock ipovolemico (Perdita Ematica)
Penetrazione
Alterazione liquidi Emodiluizione
pressione extracellulari in capillari circolo
Riduzione Riduzione PA e PVC
Riduzione letto vascolare Vasocostrizione
del Volume Acidosi
Oliguria Metabolica
Riduzione Ipossia perfusione Insufficienza
funzionale organica
Shock Ipovolemico
Riduzione massa circolante
Risposta Apporto Neuroendocrina/catecolamine 2 Cuore+
(Redistribuzione liquidi, Tess. Nervoso
Substrati energetici)
↑substrati Centrali Energetici
Shock
Ipovolemico
Riduzione massa circolante
Riempimento ventricolare↓Riduzione gittata cardiaca
Vasocostrizione (Cutanea,venosa ed renale,Frequenza cardiaca↑ arteriolare splancnica)
Shock Ipovolemico
Riduzione diffusione polmonare
Ipocapnia
Iperventilazione
Alcalosi
Respiratoria
Shock Ipovolemico
Aumentata increzione di catecolamine,glucagone e cortisolo
Accumulo diConsumo delle acido latticoriserve di glicogeno
Acidosimetabolica
Shock Ipovolemico
Quadro clinico
Nel trauma recente, con notevoliperdite ematiche:
- Sete
- Irrequietezza
- Ipotensione
- Svenimento in posizione assisa o eretta
- Pallore
Shock Ipovolemico
Quadro clinico
- Tachipnea
- Sudorazione
- Arti freddi
- Vene superficiali collassate
- Polso rapido e filiforme
- Oligo-anuria
Shock Ipovolemico: Rilievi clinici
Segni Vitali Deficit intravascolare
- Polso 80
- Paziente in buone condizioni, P.A. 120
- non ansioso <700 ml
- V.U.>40/45 ml/h
Lieve ansia, irrequietezza, pallore, Polso 80-100
lcute fredda, talvolta sudorazione, P.A. 90-100lipotimia in stazione eretta V.U.<30 ml/h 2-3,5 lForte ansia, disorientamento, Polso 130fame d’aria, arti freddi, P.A. 70abbassamento della T. corporea, V.U. 0sete intensa
Shock da Ustioni
- Possono essere definite gravi se la zonaustionata supera il 10% della superficiecorporea
- Nei primi 5 giorni si creano le premesseper il successo terapeutico successivo
Ustioni
- Lesioni per T° superiori a 44°C, inrelazione alla estensione, spessore dellacute
- Danno cellulare per coagulazionee danno vasale
- Shock (perdita di liquidi e calore)
- Infezione (tessuto necrotico)
Ustioni: Primo approccio
- Valutare l’agente ustionante (calore, elettricità, agente chimico)
- Valutare le modalità della ustione
- Valutare la estensione della lesione (meglio in eccesso che in difetto)
Ustioni
- Ustioni 9%
- Regola del 9di Wallace 18%
- Valutazione 1%della estensione delleustioni 18%
18% Ustioni: Valutazione della profondità
- Distruzione cutanea a:
- Spessore parziale
- Spessore totale
- Cute rossa, vescicole, sensibile alla puntura o nerastra
Ustioni: primi trattamenti
- Ossigenoterapia (danni respiratori)
- Trattamento shock ipovolemico
- Freddo per diminuire il dolore nelle ustioni a spessore parziale, entro i primi 30 minuti (è dubbio che diminuisca la gravità, pericolo di raffreddamento corporeo se la superficie è superiore al 20%)
- Ricoprire con materiale pulito o sterile
Ustioni
- Trasporto immediato in un "centro ustionati"
Trattamento dello shock
- Il trattamento va di pari passo alla diagnosi
- Esame obiettivo
- Infusioni e.v.
- Prelievi ematici
- Raccolta anamnesi (anche dei presenti)
Diagnosi a volte facile
Trattamento dello shock
- Accertarsi che la ventilazione sia adeguata e controllare la pervietà delle vie aeree
- Controllare eventuali emorragie esterne (compressione e non lacci emostatici)
- Controllare P.A. e Polso ogni 15 minuti
- Somministrare ossigeno
- Effettuare prelievi ematici, infusioni E.V.
- Trattamento dello shock
- Inserire un catetere urinario
- Coprire il paziente con coperte per evitare perdite di calore ("coperta spaziale")
- Alleviare il dolore
- RICONOSCERE LA CAUSA DELLO SHOCK IL PIÙ PRESTO POSSIBILE per intraprendere la terapia specifica
Shock Ipovolemico Terapia:
- Infusione di Ringer lattato
- Infusione di albumina
- Infusione di sangue od emazie concentrate
- Correzione degli squilibri acido/base
- Infusione di corticosteroidi
- Somministrazione di dopamina
- Somministrazione di O e antiH22
Ottenimento dei valori emodinamici ottimali
Shock Ipovolemico Terapia:
In caso di pazienti che rifiutino la somministrazione di emoderivati, è utile l'uso di
- fluorocarbonati, che aumentano la quantità di O disciolto nel sangue
- Soluzione in via di sperimentazione
- Shock Ipovolemico
- Correzione dell'eccesso di basi
- Se BE < -7 mEq/l, infondere sodiobicarbonato
- Quantità da infondere in mEq = BE x Pesocorporeo/5
- Shock Ipovolemico
- Correzione dell'ematocrito
- Infusione di emazie + plasma, in rapporto di 2:1, se l'ematocrito < 30%
- Mantenimento dell'ematocrito tra 31% e 35%
- ________________________________
- Shock Cardiogeno
- Cause frequenti
- Infarto miocardico
- Aritmie
- Embolia polmonare massiva
- Cause rare
- Ostruzione cavale
- Tamponamento cardiaco
- Miocarditi
- Endocarditi con embolia polmonare massiva
- Shock Cardiogeno
- Iperincrezione catecolamine
- Vasocostrizione venosa
- Tachicardia ed arteriosa
- Aumento del consumo di O del miocardio
- Shock Cardiogeno
- Quadro clinico
- Sintomi della patologia cardiaca (dispnea, dolore retrosternale,
palpitazioni)
- Pallore
- Sudorazione
- Cianosi
- Oligo-anuria
- ↑ PVC Shock Settico
Etiopatogenesi
Attivazione leucociti e macrofagi
Liberazione di Aggregazione e prodotti tossici ed Oformazione di 2microemboli capillari Alterazionedella permeabilità
Danno endoteliale delle membranee liberazione dienzimi lisosomiali
Shock Settico
Etiopatogenesi del danno tissutale
Inibizione delle anti-Neutrofili proteasi
Endotossina Attivati Ossidazione DNAcellulare
Anticorpi Ossidazione lipidi
Batteri biomembrane
Proteasi,radicali di O2Umorali Coagulazione delmicrocircolo (CID)
Macrofagi attivati
Complemento Inibizioneproteosintesi epatica
Fattori di crescita Fibrosi
Shock Settico
Fasi emodinamiche
Fase a basso consumo
Differenza↓ ↓ di O scompensataartero-venosa O 22 (Stadio B)
Consumo O↓ 2perifericoCI↓
Differenza↓ Insufficienza cardiacaartero-venosa O2 (Stadio D)
Consumo O↑ 2CI, Resistenze↑ ↓ Fase iperdinamicavascolari bilanciata (Stadio A)rapp.
Ventilazione/perfusione↓ Insufficienza respiratoria
shunt polmonari↑ (Stadio C)
spazio morto fisiologico↑
Shock Settico
Quadro clinico (Fase precoce)
- Iperventilazione con tendenza ad alcalosi metabolica
- Iperglicemia ed aumentato fabbisogno insulinico
- Ipertermia
- Leucocitosi
- Tachicardia
- ↑ Pressione differenziale
Shock Settico
Quadro clinico (Fase tardiva)
- Stato di incoscienza
- Temperatura normale o ridotta
- Ipotensione
- Edemi diffusi
- Iperazotemia da ipercatabolismo