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UNA DOMENICA POMERIGGIO SULL'ISOLA DELLA GRANDE JATTE
EsempioProvando ad osservare il punto di contatto fra zona luminosa e la zona in ombra del prato si può notare una sorta di superficie più chiara che è l'incontro tra le due superfici. Quindi l'idea è che all'incontro fra le due superfici colorate, quella più chiara nella zona di confine tende a schiarirsi mentre quella più scura tende a scurirsi questo fa sì che si crei una zona di contorno che non è data da una linea netta.
Le leggi messe in pratica nei quadri Une Baignade, 1884
Questo è il primo tentativo di Seurat nella ricerca che lo porterà alla sua opera più famosa la Grande Jatte. Questo quadro come molti altri presenta la riduzione cromatica cioè l'analisi dei colori che vengono scomposti attraverso finissime pennellate. Si può inoltre notare anche in modo abbastanza chiaro quello che abbiamo detto riguardo
All'irradiazione. Riflessioni di Brilli sugli elementi iconico-formali (soggetti rappresentati) dell'opera di Seurat. Barilli trova spesso anticipazioni all'interno delle opere e nel caso di Seurat, i due elementi che egli riscontra sono un richiamo al fitomorfismo cioè alla forma delle piante (letteralmente: la forma arborea o vegetale nella quale il divino può manifestarsi o trasformarsi) e dall'altra un riferimento all'universo Popolare. Il fitomorfismo è quel fenomeno sottolineato dalle linee rosse applicate al vestito nella donna. L'idea è che queste le forme con le quali Seurat descrive questo abito ricordano le forme di sviluppo di alcune piante oppure dei fiori. Questa scelta può essere considerata come in qualche modo un'anticipazione degli sviluppi propri dell'Art Nouveau. (La metropolitana di Parigi è un esempio classico di resa architettonica ispirata alle forme naturali). Barilli afferma poi
che secondo lui nelle opere di Seurat troviamo l'ostimolo che porterà alla creazione di due sviluppi fondamentali dell'arte contemporanea: la scomposizione cromatica e l'attenzione per la riduzione delle forme a semplificazione e l'interesse ai fenomeni percettivi porterà Seurat ad essere considerato un lontano precursore dell'OP ART, cioè quelle forme d'arte ottica come la POP ART o LA CORRENTE, mentre il riferimento al mondo Popolare riguarda proprio l'iconografia, la scena che vedete rappresentata. Quindi questo momento di ritrovo borghese sull'isola della Grande-Jatte è collegato da Barilli con la Marilyn di Warhol. LA MODELE La modele, opera del 1888, è un'opera molto interessante perché c'è una sorta di gioco di Mis en Abime, cioè di quadro nel quadro. Infatti, troviamo alle spalle della modella in piedi il quadro della "Grande-Jatte". Inoltre, possiamoTrovare la sua ricerca di analisi formale anche nel fatto che le 3 donne probabilmente sono la stessa donna colta in pose diverse nell'atto di vestirsi e svestirsi come se ci fosse un ciclo temporale che da sinistra va a destra, quindi che dall'atto di spogliarsi la porta a mettersi in posa come modella per poi rivestirsi.
LA PARATA DEL CIRCO
In questo caso si osserva come lo studio geometrico di Seurat procede verso anche una scomposizione in rettangoli. Si nota che il quadro è diviso orizzontalmente da una linea verticale e da una linea orizzontale. Si è notato che la divisione in rettangoli di questa di quest'opera corrisponde allo schema della sezione aurea che è appunto uno schema di una sequenza geometrica che determina una regolarità di forme. Nell'uso dei colori possiamo notare una semplificazione rispetto alle opere precedenti, ovvero si vede come rispetto alla grande varietà di tinte presenti nella Grande-Jatte stiamo lentamente...
avanzando verso una scelta di due colori (blu e arancione).LE CHAHUT
questa opera di semplificazione la rivediamo in questa opera.In questo caso invece i colori che sono rimasti sembrano quasi esclusivamente l'arancione e il blu questo perché sul finire della sua vita non solo cerca di tradurre, scomporre il colore allo scopo di dimostrarne le componenti ma trova anche il modo di tradurre il movimento in termini cromatici. Cioè negli ultimi quadri proverà a sperimentare traducendo attraverso tinte fredde gli oggetti che sono immobili e invece utilizzando tinte calde per gli oggetti, i personaggi che si muovono. Citazione di Barilli: "I tempi di ricezione di Seurat sono lunghissimi, tendono quasi all'infinito, così come da congiungersi con gli impercettibili movimenti della crescita del mondo organico. E lo stesso si deve dire anche delle gambe dei danzatori o dei gesti dei suonatori: abbandonato il ciclo breve dei fenomeni, essi si accampano"
nel ciclo lungo che porta alla ramificazione delle piante, alla concrezione della conchiglia, alla formazione dell'uomo e del feto- quasi un non tempo, un paradiso terrestre." p.59
Cioè nell'indagine di Seurat è presente una contraddizione tra il voler rappresentare oggetti in movimento e allo stesso tempo una tecnica, una scomposizione protratta in un tempo molto lungo che porta questi movimenti quasi a sembrare eterni.
IL CIRCO 1891
In questa opera tutto ciò che abbiamo notato fino ad ora viene sintetizzato. Troviamo una forte riduzione dei colori, in questo caso quasi una bicromia, le tinte del giallo e dell'arancione e quelle dell'azzurro e del blu. Notiamo anche come le forme leggere degli acrobati hanno lo stesso sviluppo dei vegetali cioè sono colti nell'istante ma allo stesso tempo la loro resa cromatica fa sì che sembrino cadere all'infinito. La visione di Seurat si avvicina in questo quadro alla visione che si
hacon un visore che determinano la temperatura.
Gauguin e il simbolismo
Barilli nel capitolo dedicato a Gauguin e al simbolismo identifica Gauguin come appunto il campione di questo che non è un movimento organizzato come gli altri futuri ma che è piuttosto da intendersi come una peculiare sensibilità come un peculiare modo di approcciarsi alla pittura.
Barilli sceglie di trattare Gauguin dopo aver trattato Seurat, anche se Gauguin è di una generazione precedente a quella di Seurat principalmente perché c'è sicuramente una grande coerenza argomentativa in Barilli nell'accostare impressionismo Cézanne e Seurat all'interno di una stessa genealogia di artisti che indagano attraverso tecniche diverse i fondamenti della percezione e la loro traduzione in arte.
I dati biografici più importanti sono, il suo il suo costante viaggiare spostarsi tra Parigi e la Bretagna e la Francia, ad Arl, a Panama e in Martinica e poi famosissimi
due soggiorni a Tahitiil primo che si situa tra il 90 a 93 è l'ultimo perché Gauguin morirà nell'isola morirà nel Isole Marchesi nel 1903 l'ultimo che appunto si sia tra il 95 e il 1903.
Non ha una formazione accademica, infatti, Gauguin nella sua vita era un agente di borsa.
Definizione di simbolismo:
- Ideista, poiché il suo unico ideale sarà l'espressione dell'idea
- Simbolista, poiché esprimerà questa idea attraverso delle forme
- Sintetica, poiché tradurrà queste forme, questi gesti, secondo una modalità di comprensione generale.
- Soggettiva, poiché l'oggetto non sarà mai considerato come tale, ma come un segno (simbolo) di un'idea percepita dal soggetto.
- Decorativa- perché la pittura decorativa propriamente detta, come intesa dagli Egizi, molto probabilmente dai Greci e dai Primitivi, non è altro che
Unamanifestazione artistica a tratti soggettiva, sintetica, simbolista e ideista. Quindi a differenza di Cézanne e Seurat che cercavano il modo di esprimere la forma delle cose, e la loro percezione da parte della coscienza umana invece l'arte di Gauguin ha come scopo di esprimere un'idea. Il simbolo è l'unione di due cose, perciò si può dire che il simbolismo è la traduzione attraverso una forma artistica un'idea Superiore. La Senna al Ponte di Iena.
Da questo quadro possiamo notare le origini impressionistiche del primo Gauguin, infatti questo paesaggio fa diversi accenni all'impressionismo ma ha già delle diversità fra le quali il fatto che la superficie dell'acqua e il cielo vengono resi quasi in maniera piatta, senza prospettiva. Barilli utilizza il termine francese "à plat" per definire appunto la maniera di stendere il colore in modo omogeneo ottenendo superfici piatte.
Sala in casa
dell'artista Sempre per quanto riguarda la derivazione impressionista. Questa opera può essere ricondotta ad un Gauguin ancora tendente all'impressionismo perché come si può notare dalle due linee rosse ricorda i cosiddetti "tagli fotografici" di pittori come Degas. La visione dopo la predica brillante illustrazione dei caratteri simboli dell'arte di Gauguin nel suo periodo bretone. Gauguin cerca di mescolarsi con i locali e di tradurre attraverso la sua pittura le credenze, la spiritualità dei luoghi in cui si reca da qui appunto il carattere simbolista. Questo quadro è del 1888. Bisogna immaginare queste figure femminili appena uscite da messa, quindi dopo aver sentito la predica vedono la scena sacra, che viene raccontata dal predicatore, con i loro occhi. Quindi il prato verde del luogo in cui si trovano viene trasfigurato in un rosso araldico dalla loro visione, in quel senso non c'è più realismo mac'è invece una ricerca in direzione del simbolismo. Questo quadro di Gauguin deriva da un quadro di Emile Bernard, contadine bretoni su un prato verde. La tecnica usata dai due artisti è quella del Cloisonnisme, tecnica derivata dalle tecniche usate nelle vetrate medioevali (cloison).
Questa tecnica consiste nel rappresentare figure tracciate con colori nette in questi casi con il nero. Altre due opere fondamentali della pittura del suo periodo bretone sono: il Cristo giallo e il Cristo verde del 1889.
Gauguin dedica grandissima attenzione alla spiritualità locale quindi alla spiritualità Cristiana della comunità bretone. L'artista porta al centro della sua indagine appunto la comunità cristiana bretone operando però su queste