Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Spigolatrici di Millet
Un pittore naturalista con un'impostazione più accademica e non filtrata dall'impressionismo ma che vuole attribuire una valenza simbolica a questa immagine naturalistica, senza essere simbolista.
Un dimanche à la Grande Jatte, G. Seurat, è un dipinto che rappresenta la società parigina in un contesto molto affollato dove tutte le figure hanno un ruolo nella composizione, nella situazione e nel significato. In una lettera Seurat racconta di come questo quadro sia per lui come una rappresentazione di una condizione utopica, senza tempo, di una perfezione armonica raggiunta nella pittura attraverso la composizione ma anche attraverso una condizione di idilliaca pace sociale: il canottiere accanto alla coppia elegante, una donna alla moda con una scimmietta al guinzaglio, un'anziana con l'infermiera (badante) che si ripara dal sole con l'ombrellino, la donna con il bambino al centro della composizione, la donna.
Pescatrice che richiama la prostituta (pescatrice richiama peccatrice), il trombettiere, i militari dell'Accademia di Francia, etc. Abbiamo il primo quadro completamente realizzato secondo la tecnica pointilliste, o di pittura divisa, o di un neo-impressionismo secondo la denominazione di Signac. È un quadro di oltre 3m di larghezza e 2m di altezza, in cui Seurat non utilizza punti ma segni cromatici diversi tra loro con cui ottiene questo effetto che prosegue anche nella cornice sulla cornice, agli estremi del dipinto. Nel bozzetto, rispetto al disegno, vediamo come quella tecnica che da qualche tempo stava praticando serva a definire i caratteri di questa composizione, e l'accostamento per contrasto dei diversi colori: vediamo il blu nella parte in ombra, il giallo nella parte del prato illuminato; nella bambina si nota la tecnica dello scuro-chiaro, che è una figura bianca che si va perdendo nella parte cromatica. In questi disegni troviamo l'effetto
immagine che mi viene in mente è quella di un grande dipinto di Georges Seurat intitolato "Un dimanche après-midi à l'Île de la Grande Jatte". Questo dipinto è uno dei capolavori del movimento artistico noto come pointillisme, in cui l'artista utilizza piccoli punti di colore per creare l'immagine complessiva. Il dipinto raffigura un parco sull'isola di Grande Jatte, sulla Senna, a Parigi. È una scena di vita quotidiana, con persone che passeggiano, si rilassano e si divertono in un giorno di sole. Ci sono donne eleganti con abiti alla moda, uomini con cappelli e bastoni, bambini che giocano e cani che corrono. L'atmosfera è serena e tranquilla. Seurat ha utilizzato una tecnica molto laboriosa per creare questo dipinto. Ha fatto numerosi schizzi e studi preparatori per catturare i dettagli delle figure e dell'ambiente. Poi ha applicato i punti di colore sulla tela, uno accanto all'altro, in modo che, quando visti da lontano, si mescolassero e creassero l'immagine desiderata. L'effetto finale è sorprendente. Il dipinto sembra vibrare di luce e colore, dando una sensazione di movimento e vita. È come se l'artista avesse catturato un istante di tempo e lo avesse congelato su tela. Questo dipinto è diventato un'icona dell'arte moderna ed è esposto al Museum of Modern Art di New York. È un esempio straordinario di come l'arte possa trasformare la realtà e catturare l'essenza di un momento.composizione quasi definitiva la troviamo nella raccolta del Metropolitan Museum of Art di New York, in cui si trova il dipinto con il titolo Un dimanche après-midi sur l'île de la Grande Jatte, Étude. Qui l'effetto nebuloso, la scomposizione del colore, è portata ad un grande livello di confusione rispetto alla nitidezza con cui si arriva alla versione definitiva. FélixFénéon pubblicò alcuni articoli sull'esposizione e in uno descrisse il carattere della Grande Jatte, in cui analiticamente esponeva il senso della composizione per colori divisi. Qualche altro critico noterà la vicinanza con certa pittura rinascimentale italiana, ma Fénéon si sofferma sul grado scientifico di questa ricerca e sulle modalità con cui i particolari vengono trattati attraverso l'uso di colori divisi. Questa lettura analitica divide un atteggiamento, che è quello di uno studio scientifico che deriva dalIl modo di operare di Seurat nasce anche dal senso del contesto. L'île de la Grande Jatte si trova in una zona allora periferica e industriale di Parigi, è il punto di incontro tra l'ambiente popolare delle fabbriche e i luoghi di porto domenicale. In questa stessa zona Seurat aveva già dipinto un'opera altrettanto grande e ambiziosa, anche se riscosse minor successo, che è Une baignade, Asnières (1883-84). I personaggi che si immergono in acqua sono ragazzi o persone dell'ambiente proletario del quartiere di Asnières, caratterizzato anche dalla presenza di fabbriche sul porto. Questo dipinto era già stato esposto due anni prima da Seurat, anticipa certi aspetti della sua pittura e del suo modo di indagare questa intensa luminosità. Questo procedere in chiave più scientifica veniva letto anche come forma di adesione alle posizioni di critica analitica e scientifica in termini marxisti o anarchici, anche se
Seurat non era marxista. La sua era una pittura non di improvvisazione ma di logica, la quale definisce anche la luce. 24Parade de cirque (1887-88) e Cirque (1890-91) rappresentano l'ultima parte della sua attività dove si notano quasi dei gradi di astrazione nella composizione decorativa dell'ambiente. In essi Seurat sviluppa ulteriormente questa sua concezione della dimensione di pittoricità di secondo grado, dove il dipinto è il quadro di un quadro, è costruito, non dal vero. Nel soggetto, nella forma, nell'uso del colore la tecnica della pittura divisa diventa fondamentale.
Paul Signac è colui che raccoglie il testimone da Seurat, che ha la sfortuna di morire a 31 anni vedendo interrotto nel pieno della sua evoluzione il percorso che stava compiendo. Signac non ha la stessa tensione e qualità della pittura di Seurat, ma Sur l'émail d'un fond rythmique de mesures et d'angles, de tons et de teintes, portrait
de M. Félix Fénéon en 1890, Opus 217, è un’opera particolarmente importante e interessante, ritratto di Fénéon. E’ un quadro che riflette molte delle complessità di una situazione di incipiente simbolismo, e la simbologia delle forme dei fiori conduce anche attraverso degli arabeschi decorativi che sono propri del linguaggio simbolista edell’Art noveau. Il critico è quasi un prestigiatore che fa scaturire dal suo cappello questo mondo di luce e colore, non più impiegata per rappresentare scientificamente la realtà ma l’elemento più fantastico e visivo. Corrisponde a una delle idee portanti di Signac, è meno attrezzato sotto il profilo dell’invenzione di Seurat ma ha degli elementi intellettuali e critici che lo condurranno a elaborare il suo saggio Da Delacroix al Neoimpressionismo. Fénéon è stato oggetto di un importante mostra realizzata nei mesi scorsi a Parigi.nei quali sioffriva del suo personaggio il ruolo di critico, di promotore anche della passione della cultura primitiva, per il mondo dell'arte africana. E' stato anche l'organizzatore della mostra del Futurismo a Parigi del 1912. Un critico che fa da punto di connessione tra le indagini del postimpressionismo e quello che avverrà nelle Avanguardie dei primi anni del Novecento. Anche Signac guarda alle ricerche sulla luce-colore, rimane folgorato dal confronto con Seurat, cerca il rapporto con i teorici (Chevreul in particolare), perché l'elemento portante della pittura del pointillisme è la consapevolezza che partendo dalle teorie del colore di Chevreul, attraverso il ruolo dei colori complementari, si alimenti la luce. Rifiutando la mescolanza del colore sulla tavolozza per effettuarla solo sulla tela, con l'accostamento di colori complementari (rosso e verde, giallo e viola, blu e arancione) si esalta il colore primario attribuendo maggioreluminosità e intensità. Seurat aveva concepito tutto un disco cromatico dove sulla base della tricromia fondamentale si allestivano i gradi di intensità di una gamma di altri colori. Porta poi ad usare dei soggetti che servono come esemplificazione per puntare su una sintesi, un equilibrio. L'altro concetto è quello di mescolanza ottica che avviene sulla retina e non sulla tela, importante è quindi la percezione di chi osserva. Gazomètres à Clichy, Signac (1886): siamo sempre nella zona nord-ovest di Parigi, in un ambiente industriale di case povere che diventa il soggetto della sua pittura. In Un dimanche, un interno, troviamo invece una condizione di quiete ma soprattutto una visione ottica limpida, lucida che vuole rendere Signac, in questo caso più scientifica. Sono gli aspetti che vennero un po' contestati ai postimpressionisti o agli impressionisti, di essere troppo razionali e troppo legati alla tecnica, trascurando la poetica.
Il quadro che raffigura questo interno è intimo nella maniera in cui presenta questa situazione. In Soleil couchant. Pěche à la sardine. Adagio. Opus 221 (1891) si nota lo studio della luce, e confrontandolo con il quadro di Monet capiamo come è cambiato il modo di rappresentare il rapporto tra la luce e il colore, studiato attraverso la distribuzione dell'aluminosità gialla e rossa centrale, e nella sua diffusione orizzontale. In Signac è importante la fuga da Parigi, il ritirarsi in una zona del sud della Francia di pescatori, Saint-Tropez. In questa area i suoi quadri di paesaggio assumono una naturale luminosità che rende ancora più perfette le descrizioni paesaggistiche. Al di là di esse, ciò che Signac guarda nelle sue 25 opere è una manifestazione ideale completa: Al tempo dell'armonia. L'età dell'oro non è il passato, ma nel futuro (1893-95) è un quadro importante per.l'intenzione di rispondere a Undimanche apres-midi nel rappresentare un momento di perfezione idilliaca che è l'età dell'oro, vista non nel passato ma nel futuro. Signac aderisce nei primi anni Novanta ai movimenti anarchici, e questo quadro originariamente avrebbe avuto come titolo Al tempo dell'anarchia (sostituito quando divenne un titolo pericoloso). "Armonia" è una parola che ricorre più volte nel modo che Signac ha di interpretare la pittura del neoimpressionismo nel suo saggio. Abbiamo un luogo aperto, naturale, sulla costa mediterranea della Francia, e abbiamo un accompagnamento dei gesti dall'uomo che raccoglie la frutta, la donna che dà il frutto al bambino, il suo compagno che legge all'ombra sotto l'albero (elemento portante dell'innalzamento culturale), altri uomini che giocano a bocce, il gallo simbolo usato dai movimenti anarchici, e in fondo il pittore di fronte alla natura. Abbiamo,Tradotto in una chiave ideologica, quanto si poteva immaginare alle origini del quadro di Seurat. Anche in questo caso l'ombra in primo piano e la luce intensissima nella parte predominante della composizione, dove il giallo si fa più netto.