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Dimostrazione
Da tale dimostrazione occorre ottenere due risultati, una volta considerando p ≤ 1 ed un’altra considerando
p > 1.
Dimostrazione per p ≤ 1
la serie è a termini non negativi, quindi essa è regolare;
si considera il limite della successione che genera la serie per n → + ∞:
+ ∞ < 0
1 1 = 0
lim =
→ 0 0 < ≤ 1
si è quindi ottenuto che per p ≤ 0 la serie diverge positivamente; inoltre per p = 1 è stato già provato
con il risultato precedente che la serie diverge positivamente;
occorre studiare ora il comportamento della serie per 0 < p < 1;
si considera un generico x / k ≤ x ≤ k + 1, passando ai reciproci si ha
∈ ℝ
≤ ≤ , elevando tutto a 0 < p < 1,
≤ ≤ , considerando gli integrali calcolati tra k e (k + 1), per i risultati di confronto tra
( )
integrali si ha , da cui
≤ ≤
∫ ∫ ∫
( ) ≤ ;
≤
∫ ∫ ∫
( )
essendo = = [k + 1 – k] = 1, si ha
[]
∫
≤ , fissando un generico n e considerando le sommatorie per k da 1 ad n:
≤ ∈ ℕ
∫
( ) 1 1 1
≤ ≤
( + 1)
per il teorema sull’additività dell’integrale definito
1 1
= ;
si osserva inoltre che
1 1
= = − 1, :
( + 1)
, calcolando l’integrale si ha
−1≤∫ ≤
– 1 – 1 – p + 1 – p + 1
= (– p + 1) = (– p + 1) [(n + 1) – 1 ], essendo 0 < p < 1, si ha
[ ]
∫ ( )
= , calcolandone il limite, si ha
∫ (– )
( ) = + ∞;
lim (– )
→
essendo , per il teorema dei carabinieri sui limiti di successioni divergenti, anche
≤
∫
s → + ∞, dunque
n
anche per 0 < p < 1 la serie diverge positivamente.
Si è ottenuto che p ≤ 1 allora la serie armonica generalizzata diverge positivamente.
∀
Dimostrazione per p > 1
si giunge in maniera del tutto analoga al caso precedente alle disuguaglianze
, si considera la prima disuguaglianza
−1≤∫ ≤
da cui
−1≤∫ ,
s + 1, essendo s sicuramente una quantità positiva, si ha
≤
∫
n + 1 n + 1
0 ≤ s + 1, calcolando l’integrale si ha
≤
∫
n + 1 – 1 – 1 – p + 1 – p + 1
+ 1= (– p + 1) + 1 = (– p + 1) [(n + 1) – 1 ] + 1, essendo p > 1, si ha
[ ]
∫ + 1= = calcolandone il limite, si ha
− + 1 + + 1,
∫ (– )( ) (– ) (– )( ) ( )
= 0 il quale è un valore finito, dunque essendo
lim + + 1 + + 1= + 1,
(– )( ) ( ) ( ) ( )
→
0 ≤ s + 1, per il confronto tra i limiti si ha che anche s → s e quindi:
≤ ∈ ℝ
∫
n + 1 n + 1
s → s / 0 ≤ s ≤ + 1.
n ( )
Si è ottenuto che p > 1 la serie converge.
∀
Proposizioni sulle serie
Esistono tre semplici proposizioni che caratterizzano le serie:
avendo due serie regolari
la serie della somma
( + )
la quale non si presenta nella forma indeterminata (+ ∞ – ∞),
è anch’essa regolare ed è uguale alla somma delle serie, cioè:
⇒ ( + ) = + è ;
avendo una serie regolare
ed un numero reale c ≠ 0,
la serie
∙
è anch’essa regolare ed è uguale al prodotto tra c e la serie, cioè:
≠ 0 ⇒ ∙ = è ;
avendo una serie
aggiungendo o togliendo dei termini alla serie,
la nuova serie ha lo stesso carattere della serie di partenza, in più:
- se la serie è indeterminata la nuova serie continua ad essere indeterminata;
- se la serie diverge positivamente o negativamente, la nuova sere diverge con lo stesso tipo di
divergenza della serie di partenza;
- se la serie converge la nuova serie continua a convergere e la somma della serie è uguale alla
somma della serie di partenza togliendo o aggiungendo gli stessi termini che sono stati tolti o
aggiunti.
Dimostrazione proposizione 1
si considera la somma parziale n-esima di ciascuna serie:
= =
si considera inoltre la somma parziale n-esima della somma delle due:
( + ) , per le proprietà delle sommatorie
( )
+ = + , :
( )
+ = + .
Considerando il limite di tale somma per n → + ∞, si ha
( )
lim + = lim + = lim + lim
→ → → →
lim + lim = + ,
→ →
essendo per ipotesi le serie regolari e non trovandosi nella forma (+ ∞ – ∞)
+ è , :
( + ) è .
Dimostrazione proposizione 2
si considera la somma parziale n-esima della serie:
=
si considera inoltre la somma parziale n-esima della serie con la successione generatrice moltiplicata per c:
∙ , per le proprietà delle sommatorie
∙ = , :
∙ = ∙ .
Considerando il limite di tale prodotto per n → + ∞, si ha
lim ∙ = lim ∙ = lim
→ → →
lim = ,
→
essendo per ipotesi la serie regolare
è , :
∙ è .
Dimostrazione proposizione 3
la terza proposizione è dimostrabile tramite un esempio:
si considera la serie
ed una nuova serie legata alla prima tramite l’eliminazione di tre termini:
si considera la somma parziale n-esima della prima serie:
=
mentre la somma parziale n-esima della nuova serie è
=
le due somme differiscono di tre termini: i primi tre della successione s , quindi:
n
t = s – (a + a + a );
n n + 3 1 2 3
considerando il limite di t , si ha
n ( ) ( )
lim = lim = lim − + + = lim − + +
→ → → →
si osserva che
se s diverge, anche s – (a + a + a ) diverge, con lo stesso tipo di divergenza;
n n 1 2 3
se la serie s è indeterminata, chiaramente anche la serie s – (a + a + a ) è indeterminata;
n n 1 2 3
se la serie s converge, la sua somma è s, mentre si osserva per la nuova serie il valere della somma è
n
s – (a + a + a ).
n 1 2 3
Caso generalizzato della proposizione 2
Avendo una serie
ed un numero reale c ≠ 0,
la serie
∙ ℎ , ù :
⎧ è ;
⎪
⎪
⎪
∙ = .
∙ ±∞ è ;
⎨
⎪
⎪
⎪ ∙ = ;
⎩
Dimostrazione
si considera la somma parziale n-esima della serie:
=
si considera inoltre la somma parziale n-esima della serie con la successione generatrice moltiplicata per c:
= ∙ , per le proprietà delle sommatorie
∙ = , :
∙ = ∙ .
Considerando il limite di tale prodotto per n → + ∞, si ha
lim ∙ = lim ∙ = lim
→ → →
lim = ,
→
, ℎ .
Criterio del confronto
Avendo due serie a termini non negativi
/ 0≤ ≤
− è ⇒ è ;
− è ⇒ è .
Dimostrazione
Occorre dimostrare entrambi i punti del criterio.
Si hanno due serie a termini non negativi le quali per il teorema relativo non possono essere indeterminate,
quindi necessariamente esiste il limite per entrambe:
∃ lim , lim
→ →
per ipotesi 0 ≤ a ≤ b , quindi
n n
definendo le due serie come
= = , ℎ
0 ≤ s ≤ t n
∀ ∈ ℕ;
n n
nel primo caso si ha per ipotesi
, :
essendo 0 ≤ s ≤ t , ed esistendo i limiti di entrambe le serie, per il confronto tra i limiti si ha
n n
.
Nel secondo caso si ha per ipotesi
, :
essendo 0 ≤ s ≤ t , ed esistendo i limiti di entrambe le serie, per il confronto tra i limiti si ha
n n
.
Criterio degli infinitesimi
Avendo una serie a termini non negativi,
un elemento p ed inoltre il limite per n → +∞ di
∈ ℝ,
lim =
→
− se p > 1 ed ≠ + ∞ ⇒ è ;
− se p ≤ 1 ed ≠ 0 ⇒ è .
Dimostrazione
Occorre dimostrare entrambi i punti del criterio.
Per ipotesi
∃ lim =
→
nel primo caso tale limite è