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Fasi cronologiche della fustaia monoplana
Le fasi cronologiche e di sviluppo che si possono distinguere in una fustaia monoplana sono cinque, ciascuna con un'ampiezza convenzionalmente pari a circa un quinto del turno minimo:
a) Novellato: è il primo stadio cronologico, in cui è presente la rinnovazione, anche se in modo non necessariamente uniforme, ed essa va affermandosi; orientativamente l'altezza dei soggetti è inferiore a 3 metri.
b) Spessina: stadio cronologico successivo, in cui la rinnovazione è affermata e, in caso di copertura colma, iniziano i fenomeni di compenetrazione delle chiome e quindi l'autopotatura dei rami basali. Verso la fine del periodo, in mancanza di cure colturali, comincia a manifestarsi una certa mortalità per disseccamento o schianti; orientativamente in questa fase le altezze degli alberi vanno da 3 a 10 metri.
c) Perticaia: stadio cronologico in cui vi è già una buona differenziazione in
classi sociali degli alberi (diametro ed altezza) e la crescita in altezza tende a diminuire. In presenza di una copertura colma e in mancanza di cure colturali, la mortalità è molto elevata; orientativamente in questa fase le altezze vanno da 10 a 18 metri.
Fustaia adulta: stadio cronologico in cui prevale nettamente la crescita in diametro; gli alberi sono già ben differenziati in classi sociali e la mortalità tende a diminuire; orientativamente in questa fase le altezze superano i 18 metri.
Fustaia matura: soprassuoli che presentano caratteristiche tali da consentire di ottenere assortimenti di dimensioni ottimali; il bosco è inoltre nelle condizioni adatte per avviare il processo di rinnovazione (buona fruttificazione, suolo adatto all'insediamento della rinnovazione, ecc.). Con l'andare del tempo ed in assenza di interventi selvicolturali, possono iniziare a manifestarsi fenomeni di disseccamento e morte delle piante più vecchie:
si parla allora di fustaiastramatura.INDICE
- INTERVENTI COLTURALI E TAGLI INTERCALARI NELLE GIOVANI FUSTAIE
Gli interventi colturali ed intercalari applicati nelle fustaie giovani od in via di ricostituzione possono essere i seguenti:
- Rinfoltimento: introduzione di specie arboree e/o arbustive per via artificiale al fine di migliorare l'attuale composizione.
- Ripulitura: taglio del materiale secco o vivo (talora anche di alcune specie arbustive) che esercita una forte concorrenza, tale da impedire o comunque ostacolare l'insediamento della rinnovazione o di altre specie (anche arbustive) desiderate.
- Sfollo: taglio intercalare di sfoltimento applicato ai popolamenti monoplani allo stadio di novelleti o spessine.
- Diradamento: taglio di parte delle piante di un soprassuolo monoplano immaturo allo stadio di perticaia o fustaia adulta; ha lo scopo di favorire l'accrescimento diametrico dei soggetti rilasciati e di selezionare quelli di forma migliore. Talvolta il...
Il diradamento consente d'anticipare la raccolta di una parte del prodotto finale.
Taglio di preparazione: taglio intercalare che viene condotto prima del taglio di sementazione quando il soprassuolo non ha subito, durante il ciclo, i necessari diradamenti; esso ha lo scopo di preparare il bosco ed il terreno ad accogliere la rinnovazione naturale.
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10. TIPI DI DIRADAMENTO
In relazione alle modalità di effettuazione, si possono distinguere due tipi principali di diradamento:
a) Basso: vengono prelevati soggetti del piano dominato e, in parte, del piano condominante, scegliendo le piante in non buone condizioni vegetative, di cattiva forma o scarso portamento; in genere, dopo il diradamento le chiome degli alberi rimasti dovrebbero ancora toccarsi o non distare molto fra di loro.
b) Selettivo o alto: la finalità principale è quella di agevolare la crescita di alberi con caratteristiche superiori in vigoria (in particolare nelle conifere, per avere maggiore
resistenza agli schianti) e in qualità (soprattutto nelle latifoglie). Questi soggetti vengono favoriti durante la fase di selezione positiva che segue quella di selezione negativa in cui si cerca, invece, di allontanare dal popolamento i soggetti peggiori. A differenza dei diradamenti di tipo basso, nei quali le piante da abbattere vengono essenzialmente designate in base alla loro appartenenza al piano dominato, nel diradamento selettivo si procede anzitutto a individuare i soggetti da conservare (piante scelte), scelti fra quelli con buone caratteristiche di forma e portamento (piante candidate). Successivamente, si individuano quei soggetti che esercitano (o che potranno esercitare fino al successivo intervento di diradamento) una concorrenza nei riguardi delle piante scelte ed essi vengono eliminati (piante concorrenti). In generale non si interviene invece a carico di quelle piante che non esercitano alcuna concorrenza alle piante scelte (piante indifferenti). In altre parole,Questa seconda modalità concentra l'intervento attorno ai soggetti scelti, mentre con la prima modalità si esegue un intervento più o meno uniforme su tutta la superficie.
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- TAGLI DI MATURITÀ O DI RINNOVAZIONE NELLE FUSTAIE
In linea generale, a fine turno (per le fustaie monoplane) o alla scadenza del periodo di curazione (per le fustaie multiplane) si possono eseguire i tagli di maturità, detti anche tagli principali o tagli di rinnovazione del bosco.
a) Taglio raso: taglio di tutti gli alberi presenti su una superficie superiore a 5.000 metri quadri; di norma è vietato, salvo autorizzazione, e si applica in soprassuoli monoplani, di solito solamente in presenza di particolari condizioni (es. attacchi parassitari). La rinnovazione è generalmente artificiale e posticipata (cioè ottenuta con impianto effettuato dopo il taglio).
b) Tagli successivi: tipo di trattamento da applicare soprattutto nelle fustaie monoplane e che...
può comprendere tre diversi interventi di taglio che si susseguono nel tempo: 1) taglio di sementazione: è il primo dei tagli successivi ed è fatto quando il popolamento ha raggiunto la maturità (turno). Ha lo scopo di ampliare la chioma delle piante per favorire la dispersione del seme (per questo è spesso fatto in presenza di specie con seme pesante, come faggio e querce) e di creare le giuste condizioni di luce e di calore sul terreno per facilitare l'insediamento della rinnovazione naturale; 2) taglio secondario: è un'ulteriore riduzione della copertura delle piante del vecchio ciclo. Viene fatto dopo il taglio di sementazione, quando questo sia stato troppo debole o la rinnovazione tarda ad insediarsi; 3) taglio di sgombero: è l'ultimo dei tagli successivi ed elimina tutte le piante residue del vecchio ciclo. Viene fatto quando la rinnovazione è affermata, ma non troppo cresciuta da restare danneggiata dalla caduta delle piante residue.piantetagliate.c) Taglio di curazione o taglio a scelta colturale o taglio saltuario: è il trattamento che solitamente si applica nelle fustaiemultiplane ed ha lo scopo di raccogliere il prodotto finale, facilitare l'insediamento di nuova rinnovazione, effettuareinterventi colturali e conservare la struttura multiplana. Gli alberi possono essere scelti singolarmente (per pedali) oper piccoli gruppi (due-cinque soggetti): in genere si utilizza parte delle piante mature di grosso diametro,soprattutto in presenza di rinnovazione già affermata, e si opera una selezione a livello dei diametri medi ed inferioricercando di conferire al bosco una situazione equilibrata in termini di composizione specifica e di ripartizione deidiametri. Con questo taglio quindi si fanno contemporaneamente sia i tagli intercalari sia quelli di rinnovazione.
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12. TAGLI DI MATURITA' APPLICATI ALLE FUSTAIE MONOPLANE
Nelle fustaie monoplane si possono distinguere due grandi gruppi di
modalità di taglio di maturità, a seconda se l'arinnovazione si sia già insediata o meno: a) Tagli da eseguire in assenza di rinnovazione: 1) taglio a buche: taglio integrale su una superficie con diametro (o lato) pari o inferiore a una volta-una volta e mezzo l'altezza degli alberi dominanti (circa da 600 a 2.000 metri quadri), in genere di forma circolare o quadrata; 2) taglio a strisce: taglio integrale su una superficie di forma rettangolare con il lato minore uguale o inferiore alla metà dell'altezza degli alberi sul bordo; per rientrare in questa categoria (e non nella precedente), il lato maggiore deve essere almeno doppio del lato minore; 3) taglio marginale: taglio simile al precedente, localizzato però in corrispondenza di un margine del bosco già esistente e non ancora provvisto di rinnovazione; 4) taglio di sementazione: taglio parziale del soprassuolo con rilascio di alberi portaseme; l'entità del prelievo deve essereCompresa fra il venticinque e il settanta per cento della massa presente a seconda della specie arborea (se tale limite superiore viene superato si rientra nel taglio raso con riserve). Il taglio di sementazione deve essere seguito da altri interventi (tagli secondari e taglio di sgombero), che solitamente vengono eseguiti quando è già presente della rinnovazione. L'insieme di questi tagli viene definito tagli successivi, che possono essere:
- Uniformi: se interessano una superficie accorpata maggiore di 5.000 metri quadri;
- Su piccole superfici: se interessano una o più superfici, ciascuna inferiore di 5.000 metri quadri.
Tagli da eseguire in presenza di rinnovazione diffusa sotto copertura:
- Taglio secondario: taglio parziale della vecchia generazione, eseguito con lo scopo di aumentare il processo d'insediamento della rinnovazione innescato con il precedente taglio di sementazione;
- Taglio di sgombero: taglio integrale della vecchia generazione.
presente su una diffusa rinnovazione affermata;
la superficie interessata dall'intervento è in genere superiore a 1.000 metri quadri;
il taglio di sgombero solitamente conclude i tagli successivi, ma può essere condotto anche separatamente in un diverso contesto di trattamento;
3) taglio a gruppi: taglio integrale della vecchia generazione in un'area di forma circolare o quadrata, in cui al centro è presente un nucleo di rinnovazione. L'intervento provoca di solito un'interruzione del soprassuolo maturo inferiore a 1.000 metri quadri; in questo tipo di taglio viene incluso anche quello a macchia d'olio;
4) tagli successivi a gruppi: taglio simile al precedente, ne differisce per il fatto che contemporaneamente al taglio integrale del soprassuolo attorno al tratto già provvisto di rinnovazione affermata, viene condotto, nella parte interna, anche un taglio di sementazione, per facilitare l'insediamento di nuova rinnovazione;
5)