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Ceduo: forma di governo

In cui è predominante la propagazione vegetativa dunque viene conservato il genotipo adatto alla microstazione di riferimento in quanto avviene la formazione di un nuovo bosco tramite ipolloni [questi ultimi sono detti anche succhioni e sono i primi rametti che nascono a partire dalle gemme dopo il taglio degli alberi, posizionati alla base del fusto (polloni caulinari), sulle radici (polloni radicali) o su cicatrici di tagli precedenti].

Caratteristiche principali: crescita veloce ma longevità minore; per identificare la forma di governo bastano superfici di alcune decine di metri; le gemme (da cui hanno origine i polloni) possono essere definite: normali quando si schiudono la primavera successiva alla loro formazione e provocano l'accrescimento di fusto e chioma; dormienti o proventizie quando si trovano alla base dei fusti o dei rami e conservano con questi ultimi un collegamento di midollo, non si schiudono tutte nello stesso momento.

perché rimangono latenti fino al momento in cui devono ricostruire una chioma persa a causa di un taglio o incendio o altro trauma meccanico, hanno vitalità longeva anche fino a 100 anni, e se si trovano vicino al terreno riescono a emettere radici proprie; sostitutive quando si trovano accanto alle normali e le sostituiscono nel caso in cui queste ultime non si sviluppano; avventizie quando si formano dopo un trauma meccanico in modo casuale e in punti non regolari come ad esempio tra il legno e la corteccia o sulle cicatrici di tagli preesistenti, dunque essendosi formate successivamente all'accrescimento dell'albero non hanno collegamenti con il midollo ed hanno origine a falsi polloni poco stabili che insorgono in posizioni alte della ceppaia ed hanno collegamento con le radici esclusivamente tramite i tessuti più vecchi dell'intero sistema-albero.

Le tipologie di ceduo differiscono in funzione dei tagli che vengono applicati:

- Ceduo semplice coetaneo

in cui la ceduazione consiste nella rimozione dei polloni posizionati sulla superficie destinata al taglio, quest'ultimo può avvenire in modi differenti ("a ceppaia" quando si taglia vicino al terreno; "fuori terra" quando è a 20 cm dal suolo; "rasoterra" quando è al livello del suolo; "tramarratura" quando avviene qualche cm sottoterra; "a capitozza" quando avviene sopra il punto di intersezione con i rami; "a sgamollo" quando si tagliano solo i rami). Tutti i tagli avvengono sia in epoche differenti (tra ottobre ed aprile in modo tale che i nuovi polloni hanno il tempo di lignificarsi per poter riuscire a superare il freddo del periodo invernale successivo), sia in base all'età di utilizzazione della pianta (detta anche turno, rappresenta l'età entro cui la pianta possiede ancora la capacità pollonifera che nel tempo viene man mano persa).- Ceduo matricinato in cui,

Al momento della ceduazione, si rilasciano matricine da seme per un arcotemporale di due turni del ceduo, che sostituiscono le ceppaie esaurite e dunque garantiscono una protezione del ceduo dall'esposizione ad eccessive raffiche di vento e/o temperatura.

Ceduo a sterzo in cui i polloni hanno età differenti in quanto vengono tagliati in funzione della loro densità di numero per ogni ceppaia, essi proteggono il suolo e assicurano l'attività della ceppaia (per questo vengono definiti tirasucchio).

Ceduo composto forma di governo in cui è presente la coesistenza di ceduo e fustaia, e quest'ultima nel suo stadio di semenzale può essere danneggiata dalla presenza di polloni da ceduo eccessivamente alti per via della loro velocità di accrescimento.

Fustaia: forma di governo del bosco in cui è predominante la propagazione sessuata dunque si presentano combinazioni di nuovi genotipi che ancora devono adattarsi alla microstazione.

  1. di riferimento (e che quindi sono capaci di adattarsi anche a nuove stazioni che vengono a nascere dai micro e macro cambiamenti che avvengono nell'ecosistema e nell'ambiente in generale) in quanto avviene la formazione di un nuovo bosco tramite la nascita da seme. Caratteristiche principali: origine naturale (es: le naturali fustaie italiane hanno il vantaggio di avere una copertura permanente, radici vigorose e più profonde rispetto alle piante impiantate dopo essere state cresciute in luogo diverso da quello di origine) o artificiale (vantaggio di avere meno rischi legati alla non germinazione dei semi, regolarità di crescita); crescita lenta ma longevità maggiore dei polloni; per identificare la forma di governo bastano superfici maggiori a 5.000 m2. Le fustaie hanno un'evoluzione che può essere distinta in sei fasi di sviluppo: 1 - novelleto o semenzale (stato di plantula inferiore a 1 m); 2 – forteto o spessina (dal novelleto al
momento in cui le chiome si toccano tra loro,

h 1 – 3 m

);

3 - giovaneperticaia o palina

(dal forteto fino al culmine dell’accrescimento longitudinale,

h 3 – 6 m

);

4 – bassa perticaia

(avviene una selezione naturale ed i fusti hanno già perso i rami inferiori, Ø = 10- 20 cm e

h = 8 – 15 m

);

5 –alta perticaia

(Ø = 20- 30 cm e

h = 15– 20 m

);

6 – Fustaia o soprassuolo adulto

(fine dell’accrescimento)
Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
3 pagine
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SSD Scienze agrarie e veterinarie AGR/03 Arboricoltura generale e coltivazioni arboree

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher CAIA22 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Arboricoltura e selvicoltura e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Catania o del prof Nicolosi Elisabetta.