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IN MATERIALI ARTIFICIALI

Quadroni prefabbricati in conglomerato cementizio con ghiaia in

superficie: sono di misura variabile in genere 40x40cm o 50x50cm o

100x50cm e possono essere prodotti industrialmente o in cantiere

con effetti cromatici diversi a seconda della ghiaia utilizzata in

superficie. Sono posti in opera su letto di sabbia semplice o con

l’aggiunta di malta.

Quadroni in sferogranito martellinato: 40x40x3,5cm come dimensione,

il corpo è in cemento e lo strato di usura è costituito da graniti o

porfidi naturali legati da supercementi ad alta resistenza.

La superficie è martellata i bordi stondati. Sono posti in opera su

sottostante massetto di fondazione e sigillati con malta.

Masselli autobloccanti: di forme e dimensioni molto varie, in calcestruzzo ad

alta resistenza, vibro compressi, prefabbricati, si

mettono in opera su letto di sabbia e si connettono

l’un l’altro con appositi incastri.

Permettono l’areazione e umidificazione del terreno.

Klinker: piastrelle di ceramica trafilata, costituite da argilla pregiata di

altissima resistenza. La posa in opera richiede sottofondo in massetto

e la sigillatura con malta.

È possibile la combinazione di questi tipi di pavimentazioni tra loro utilizzando

l’accostamento di colori e tessiture. Le pavimentazioni delle aree verdi devono

rispondere a una serie di requisiti: da quelli estetici particolari, a quelli di

permeabilità, dove occorre mantenere nel terreno condizioni costanti di umidità per

salvaguardare le piante più vicine, a quelli di adattabilità ai movimenti del terreno.

Per poter compiere una scelta appropriata è necessario tenere presente: il costo

della pavimentazione, le caratteristiche tecniche di posa in opera e la resistenza nel

tempo in virtù di esigenze di manutenzione.

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Un altro elemento importante da considerare nella progettazione del verde sono le

aree di sosta. Esse in genere sono collocate in angoli tranquilli e raccolti per

facilitare il riposo e la distensione evitando i punti più nascosti e più difficilmente

controllabili. Il riposo, il relax, comprendono attività più complesse e differenziate

rispetto alla semplice contemplazione della natura e del paesaggio.

Si può ad esempio, leggere, giocare a carte o a scacchi, prendere il sole, conversare

in gruppi più o meno numerosi. Ognuna di queste attività ha esigenze diverse di

spazio, di relazione con altri spazi, di microclima e il progettista dovrà quindi

immaginare aree di sosta differenziate in base alle condizioni che incoraggiano e

facilitano l’una o l’altra di queste attività o dovrà identificare all’interno di una stessa

area le relazioni tra gli spazi per attività differenti.

È ad esempio evidente la necessità di attrezzature e di configurazioni spaziali più

complesse per lo svolgimento di giochi sedentari a coppie o in gruppo, la necessità di

spazi isolati e raccolti per la lettura e viceversa di sedili contigui a portata di voce per

la conversazione e così via.

Anche per quanto concerne la semplice attività di riposo individuale la scelta delle

aree di sosta e la collocazione dei sedili non possono essere casuali. Infatti, bisogna

considerare che il pubblico preferisca in genere sostare in luoghi nei quali può

osservare altri esseri umani in movimento, non troppo lontano dai sentieri o prati

frequentati, tanto meglio se il sedile è collocato in una posizione leggermente elevata

rispetto allo spazio circostante.

Ugualmente obbligata è la collocazione delle aree di sosta in corrispondenza

dell’apertura di visuali o panorami di particolare valore. Un ulteriore elemento che

condiziona la fruibilità delle aree di sosta è il comfort climatico che deriva dalla loro

ubicazione. Bisogna evitare i luoghi eccessivamente ventilati, considerando inoltre

l’aspetto che riguarda l’ombra e il soleggiamento. In genere l’utente deve avere la

possibilità di scegliere tra ombra, mezza ombra e pieno sole. Per quanto riguarda la

scelta dei singoli elementi di arredo dell’area di sosta, e prima di tutto dei sedili, oltre

a basarsi sui requisiti di tipo funzionale o economico, (l’idoneità all’uso, la

robustezza, la facilità di manutenzione e il costo) il progettista deve tenere anche

conto di esigenze di tipo formale e compositivo, ossia esigenze rivolte a valutare i

requisiti di forma e disegno del singolo elemento e la sua capacità di armonizzare

con gli altri elementi dell’arredo e con l’ambiente in cui esso verrà collocato.

In ambienti dove si vuole accentuare la naturalità, può risultare preferibile adottare

sedili che non s’impongono visivamente per materiali, colori e disegno e utilizzare

piuttosto delle panchine di forme semplici in legno o in acciaio verniciato.

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In prossimità delle aree sportive libere o dei campi gioco, dove l’attenzione è

principalmente riversata sugli elementi artificiali dell’ambiente, l’arredo potrà imporsi

come elemento guida della composizione e la scelta potrà orientarsi su elementi con

forme, colori e materiali particolarmente caratterizzanti (sedili componibili, secondo

l’andamento planimetrico, in curva consentono di sottolineare efficacemente, con la

loro composizione, aspetti caratteristici dell’ambiente naturale, come il libero disegno

delle masse vegetali o le variazioni del livello del terreno).

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Dalla scelta del materiale discendono poi molti altri requisiti come il costo, la durata,

le esigenze di manutenzione.

Ai materiali tradizionali, legno e ferro verniciati, si tende oggi a preferire materiali

più robusti e resistenti come acciaio zincato con doghe rivestite di plastica, reti di

acciaio zincato plastificate, acciaio zincato verniciato, acciaio zincato con doghe in

legno trattato, ecc.

I costi variano di molto a seconda dei materiali prescelti ad esempio una panchina in

acciaio zincato con doghe rivestite di plastica costa quasi il doppio di una panchina in

ferro verniciato, ma i vantaggi dal punto di vista della resistenza agli agenti naturali

e agli atti vandalici sono davvero ingenti. Il ferro verniciato richiede in fatti per non

essere intaccato dalla ruggine una manutenzione costante e costosa, mentre l’acciaio

zincato è inattaccabile e i rivestimenti in speciali plastiche resistono perfettamente

agli agenti atmosferici e al fuoco. Grazie ai trattamenti chimici, adottati per

aumentare la resistenza del materiale, anche le panchine in legno risultano

convenienti, soltanto che il costo ingente ne limita l’impiego.

I sedili dovranno sempre essere ancorati al suolo.

Si possono dare alcune indicazioni generali sulle dimensioni dei sedili, l’altezza della

seduta dovrebbe essere per gli adulti intorno ai 45cm, e la profondità della seduta

intorno ai 45-50cm, in caso di sedili con schienale è consigliabile inclinare

leggermente all’indietro il piano della seduta; un altro accorgimento è quello di

lasciare uno spazio vuoto profondo almeno 10cm sotto il sedile per aiutare a rialzarsi

più facilmente; si noti che nel caso di panche senza sedili dove è possibile sedersi a

cavalcioni la profondità della seduta (orizzontale) non dovrebbe superare i 40-45cm.

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Nel caso di sedute multiple la dimensione trasversale per ogni persona oscilla da un

minimo di 50cm a un massimo di 75cm, la soglia di comfort è almeno 60cm per

persona.

Nelle superfici sottostanti e immediatamente antistanti i sedili è opportuno che venga

continuata la pavimentazione del sentiero o delle aree di sosta o se questa manca

venga creata una superficie in suolo stabilizzato, per evitare l’antiestetica visione di

un prato distrutto dal calpestio di coloro che sostano.

Potrebbe essere utile disporre le aree di sosta con sedili e tavoli adatti al gioco delle

carte e degli scacchi praticati da utenti appartenenti a diverse fasce d’età.

L’arredo delle aree di sosta può essere completato dalla predisposizione dei

contenitori dei rifiuti. Bisogna assicurare la vuotatura periodica a intervalli

opportunamente ravvicinati dei contenitori e nello sceglierne il tipo e il

posizionamento dopo aver valutato con molta attenzione e pazienza le abitudini e le

preferenze dei probabili utilizzatori.

Solo dopo aver compiuto tale valutazione, è possibile ad esempio decidere se siano

preferibili contenitori di dimensioni ridotte o contenitori più grandi maggiormente

distanziati. I tipi in commercio sono molto diversi per materiali, disegno e colori.

In linea di massima, sarebbe corretto che la scelta cadesse su elementi facilmente

coordinabili dal punto di vista formale con gli altri elementi di arredo dell’area di

sosta.

Un altro elemento importante nella progettazione delle aree verde è la componente

ACQUA. L’acqua comunica sensazioni diverse a seconda che sia in movimento

(simbolo della vita che scorre) o che sia ferma (simbolo della tranquillità e del

riposo).

Essa interagisce con la luce e può riflettere il paesaggio come uno specchio

orizzontale. L’acqua è un liquido, quindi non ha forma in sé, ma si plasma in

relazione alle caratteristiche del contenitore traendo anche colore e tessitura dallo

stesso. Può essere statica e dinamica e suscitare pertanto sensazioni emozionali

diverse. Essa produce anche dei suoni, che vanno a influenzare lo stato d’animo

dell’uomo; il movimento lento e ritmico delle onde che s’infrangono dolcemente sulla

spiaggia può infondere pace e tranquillità.

In determinate situazioni di quiete la superficie dell’acqua può comportarsi come uno

specchio riflettendo le immagini delle superfici al contorno.

Le caratteristiche dell’acqua possono essere influenzate da alcuni elementi

ambientali quali la temperatura (quando gela), il vento che modifica la superficie

dell’acqua creando effetti visuali diversi, dalla luce che interagisce in modo

particolare con l’aspetto dell’acqua.

Nella progettazione del verde però bisogna precisare che l’acqua non possiede solo

elementi positivi ma anche aspetti negativi, come problemi relativi alla sicurezza

degli utenti (soprattutto bambini), problemi d’igiene e pulizia, problemi di

manutenzione e di aspetto nel corso dell’anno.

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Publisher
A.A. 2011-2012
182 pagine
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SSD Scienze agrarie e veterinarie AGR/05 Assestamento forestale e selvicoltura

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher GPL1987 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Selvicoltura e principi di gestione forestale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi della Basilicata o del prof Pierangeli Domenico.