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O

N

I 9

V 14

UNIMORE- 2016/2017

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L

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N 15

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R

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E

NO

Analisi della posizione nella matrix:

1. Unica azione rappresentativa del quadrante in basso a destra, il beneficio è sociale e

reputazionale per l’impresa;

2. Azione volta in primis all’interesse degli azionisti ma che ha anche ripercussioni positive

sul territorio in cui opera la banca;

3. Azione che ha un effetto positivo per l’equilibrio economico della banca ma anche sulla

stabilità economica del paese e, in generale, del territorio nel quale la banca opera.

4. Azione volta a innovare l’assetto lavorativo aziendale portando un miglioramento

sociale dando maggior spazio alla vita privata del dipendente.

5. Azione di formazione del personale molto importante per attrarre talenti e allo stesso

tempo creare occupazione nel territorio;

6. Azione di formazione del personale per creare personale altamente qualificato;

7. Azione volontaria atta a valorizzare le differenze culturali e ad eliminare le disparità

sociali, il ritorno economico di questa azione non è né obbligatorio né necessario;

8. Azione volontaria che ha il duplice effetto di attrarre nuovi clienti ed allo stesso tempo

di fornire servizi a fasce sempre più ampie di persone;

9. Azione che mira a limitare il consumo energetico dell’azienda a favore di energie

rinnovabili. Ha un effetto positivo sia per l’azienda che per il territorio;

10. Azione in linea con le certificazioni ambientali richieste dallo stato, ha un effetto

positivo sull’ambiente oltre a seguire le norme in materia;

11. Azione che fa parte del filone dei progetti sociali intrapresi da Unicredit. Ha un effetto

esclusivamente sociale. 15

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12. Azione volta a richiedere un parere alla clientela riguardo alla gestione del rischio

ambientale di Unicredit attraverso un questionario ambientale;

13. Azione filantropica finalizzata al solo benessere sociale;

14. Azione di incentivo alla crescita delle imprese del territorio;

15. Azione di incentivo alla crescita economica del territorio e dei mercati nei quali

operano Unicredit e le aziende;

16. Azione atta a migliorare la qualità dei servizi alla clientela, con il duplice effetto di

vantaggio sia per Unicredit che per la società;

17. Azione legata alla crisi. Essa comporta restrizioni economiche che portano ad un

beneficio esclusivamente sociale, a discapito dei profitti per gli azionisti.

CONCLUSIONI SULLA MATRIX

Ciò che si nota immediatamente osservando la virtue matrix delle azioni di CSR contenute nel

bilancio di sostenibilità di Unicredit è il fatto che i quadranti inferiori, in particolare quello di

destra, sono scarsamente occupati; questo è comprensibile se si considera che Unicredit è una

grande realtà aziendale affermata e consolidata, che non ha più bisogno di assolvere obblighi o

imposizioni legali e quindi intraprende le proprie azioni di CSR unicamente sulla base della propria

volontà. Soffermandosi ancora sui quadranti inferiori, si può comunque notare che quello di

sinistra non è certo vuoto ma, anzi, è occupato da importanti azioni soprattutto a favore della

formazione del personale, di incentivi alla clientela e dell’innovazione. Il quadrante più popolato

della matrix è quello che riguarda le azioni strategiche che apportano benefici sia in ambito sociale

che economico, si può notare infatti che queste sono per la maggior parte rivolte ad accrescere la

stabilità economica dell’azienda e allo stesso tempo venire in contro alle esigenze della clientela e

del territorio. Per quanto riguarda le azioni filantropiche, invece, il gruppo concentra i suoi sforzi

di responsabilità sociale su azioni dirette al beneficio sociale della comunità trascurando l’aspetto

economico trascurando l’aspetto economico e di creazione di valore.

È stato possibile grazie alla virtue matrix individuare le azioni materiali con più impatto economico

a livello di sostenibilità, ovvero azioni strategiche che meritano di essere inserite nel bilancio

perché riflettono significativi impatti economici e che potrebbero influenzare in maniera

sostanziale le valutazioni e le decisioni degli stakeholders. Le azioni materiali sono le seguenti:

• Promozione di nuovi servizi a favore dei clienti siano essi privati cittadini o aziende;

• Realizzazione di soluzioni innovative per l’integrazione sociale nell’azienda e per migliorare

l’ambiente di lavoro;

• Ampliamento dell’inclusione dei clienti nel processo decisionale della banca;

• Utilizzo di fonti di energia rinnovabili;

• Agevolazioni per i richiedenti di capitale pe l’accesso al credito;

• Riduzione delle emissioni di CO 2. 16

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ANALISI DELLA MATERIALITÀ E STAKEHOLDERS

Anche Unicredit S.p.a. ha utilizzato un processo strutturato secondo le "G4 sustainability

reporting guidelines" e l'IR il framework internazionale di riferimento per il reporting integrato

promosso dall'IIRC.

Il Gruppo ha introdotto l'analisi della materialità a partire dal 2010, per individuare i temi che i

propri stakeholder considerano più importanti. Questo processo offre all'azienda una visione più

chiara sugli aspetti su cui focalizzarsi, per cogliere nuove opportunità, mitigare i rischi e assicurare

una creazione di valore nel lungo termine.

Nel 2015 l'azienda ha aggiornato l'analisi applicando il proprio approccio metodologico. Ha

individuato e stabilito l'ordine di priorità per i temi di rilievo, coinvolgendo direttamente gli

stakeholder attraverso sondaggi e interviste per comprendere la reale importanza di ciascun

tema.

Rispetto agli altri anni, la maggior parte dei temi prioritari sono rimasti invariati. È invece

aumentata l'importanza dei temi "supporto alle imprese" e "stabilità finanziaria".

Unicredit si specializza particolarmente nella ricerca di quello che riguarda il futuro.

A questo fine nel 2015 ha condotto ricerche approfondite per individuare le tendenze che

potrebbero rappresentare un'opportunità oppure un rischio per Unicredit negli anni a venire. Il

Gruppo ha intervistato oltre 100 opinion leader. Tramite questo processo ha individuato i Trend

che diventeranno parte integrante della valutazione di materialità di Unicredit. Questi sono i trend

nei quali la Banca si occuperà nel futuro: big data, crescita demografica e invecchiamento della

popolazione, iper-connettività, riscaldamento globale, trasformazione energetica, cambiamenti

economici globali, e commercio onnipresente. 17

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APPROCCI LEGATI ALLA RSI

Analizzando il Supplemento si note che Unicredit utilizza svariati strumenti di dialogo con i propri

stakeholder. Questo è ricondicibile alla stakeholder theory che afferma che l'azienda, per svolgere

la propria attività, necessita di un’approvazione implicita o esplicita da parte dei suoi stakeholder in

generale.

In effetti Unicredit per ogni gruppo di stakeholder utilizza almeno due strumenti di dialogo:

Per i Clienti: valutazione della soddisfazione della clientela, valutazione della reputazione del

marchio, instant feedback, mystery shopping, focus groups, workshops e seminari.

Per i Dipendenti: people survey (per misurare il coinvolgimento professionale), giudizio dei clienti

interni sui servizi della sede centrale, portale intranet di gruppo e comunità online delle singole

divisioni

Per gli Investitori e Azionisti: webcast trimestrali, audioconferenze per la presentazione dei

risultati, incontri individuali e di gruppo, contatti telefonici e assemblee dei soci.

Per la Comunità: ricerche di mercato e social media.

Infine con i Gruppi e Associazioni: incontri regolari e contatti telefonici.

Si evince chiaramente che per Unicredit, così come sostiene anche l'amministratore delegato " Il

successo di tutti i nostri stakeholder garantisce la sostenibilità della nostra azienda".

Inoltre però, così come Intesa, anche Unicredit fornisce un rendiconto sulle tre principali

dimensioni della propria performance economica, sociale e ambientale.

Per quello che riguarda il fattore economico, il gruppo ha generato un valore economico per 18

miliardi e 433 milioni di euro, di cui 5 miliardi sono stati distribuiti ai fornitori, quasi 9 miliardi a

dipendenti e collaboratori, poco più di un miliardo e mezzo per la pubblica amministrazione, quasi

8 milioni distribuita alla collettività per un totale di 16 miliardi di valore economico distribuito.

Il valore economico trattenuto è stato di 2.343.967.000 miliardi di euro. 18

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Per quello che riguarda il rischio ambientale e sociale, la Banca è impegnata nel promuovere

soluzioni sostenibili nelle proprie decisioni di finanziamento e di investimento. Per questo essa ha

adottato un approccio articolato integrato alla gestione dei rischi ambientali e sociali connessi ai

prodotti e servizi finanziari.

Per quello che riguarda la Governance, è stato creato il GESC (Group Environmental and Social

Council) che si è riunito due volte nell'anno 2015 con l'obiettivo di supportare i coordinare il

mantenimento e il miglioramento della nostra strategia ambientale sociale.

Come Intesa Sanpaolo, anche Unicredit adotta gli Ecuador Principles. Questo ha portato al

finanziamento di 27 progetti e alla formazione di oltre 140 persone su questi requisiti.

Parlando di policy del settore ambientale e sociale sono state valutate più di 340 transazioni per

individuare i potenziali rischi ambientali, sociali e reputazionali.

In linea con il sostegno dei diritti umani il gruppo ha formato quasi 13.000 persone.

In ultimo per quello che riguarda lo stakeholder engagement, Unicredit ha continuato a sostenere

un dialogo costruttivo tra stakeholder e attraverso la partecipazione a diversi gruppi di lavoro e

forum.

Per terminare nel settembre 2015 il Gruppo ha ospitato un incontro a cui hanno partecipato oltre

20 rappresentanti di 14 banchi internazionale ha visto la partecipazione di esperti con competenze

nei campi del cambiamento climatico e dei diritti umani.

STAKEHOLDER 19

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Come già detto, il coinvolgimento e la collaborazione con gli stakeholder sono parte integrante del

core business di Unicredit. Il dialogo costante con i 5 principali gruppi di stakeholder consente alla

banca di comprendere a fondo la natura delle proprie responsabilità.

Confrontando ora il Bilancio e il Codice Etico, si nota una certa coerenza, anche se nel primo

compaiono categorie di stakeholder sconosciute nel Codice Etico, come ad esempio i dipendenti,

gli investitori e gli azionisti.

Va considerato infatti ch

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
49 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Berto08 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Etica e responsabilità d'impresa e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia o del prof Kocollari Ulpiana.