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Hoffman)
La copertura è in carpenteria metallica (utilizzata in edifici e fabbriche) il palazzo non ha
funzione monumentale o sacra, ma utilitaristico (vi erano esposte opere di artisti)
Decorazioni con alberi stilizzati e finestre con elementi geometrici (quadrati, cerchi...) ed
elementi verticali
Forte attenzione ai pieni e ai vuoti, capacità di unire linee curve con elementi naturali
Nome della rivista della secessione in facciata, quasi come una pubblicità
Otto Wagner (1841-1918)
Professore d'architettura all'accademia di belle arti di Vienna, otto Wagner si allontanerà dall'ambiente
accademico capitanando un gruppo di studenti insieme ai quali darà vita alla secessione viennese.
Sue sono molto opere simbolo della secessione tra le quali:
Majolikhaus, Vienna, 1898 Primo edificio del
nuovo stile a Vienna
Edificio condominiale
da destinare all'affitto per
la piccola media borghesia
Pianoterra dedicato ai
negozi
La facciata destò
scandalo poiché priva di
elementi plastici ma
semplicemente decorata con ceramica industriale riportanti motivi floreali basati sulla linea
curva su un colore coerente con quello naturale. Il fatto di privare la facciata di lesene colonne
ecc. alludeva al fatto che questa non fosse più elemento strutturale
La sequenza di piani è ben definita e simmetrica
Vengono introdotti cortili interni con lo scopo di dare luce ai locali
Le scalinate assumono dimensioni importanti valenza architettonica
Accanto alla Majolikhaus troviamo un edificio, anch'esso progettato da Wagner il quale presenta le
seguenti caratteristiche:
Colorazione basata sulla bicromia bianco oro tipica del barocco
Innesto di pochi elementi plastici tra cui dei ''medaglioni'' riportanti un volto di donna
(iconografia ricorrente dell'Art Nouveau rappresentante la rinascita)
Ingresso situato sull'angolo, collegato alla scala principale da una serie di ambienti di dimensioni
differenti, i quali, dilatandosi ora e comprimendosi poi rompono la monotonia dello schema
Cassa di risparmio postale a Vienna, 1904-1912 Edificio progettato anzitutto in
relazione allo spazio urbano in cui si trova e
dal rapporto che ha con esso
La facciata avanza leggermente in
corrispondenza dello scorcio sulla piazza
antistante
La facciata è coperta da lastre di pietra
imbullonate ai muri, i bulloni sono visibili e
dall'aspetto bugnato di una fortificazione
quasi a rappresentare la sicurezza dell'edificio
In cima alla facciata è posta una statua
con soggetto femminile
All'interno è presente un cortile coperto
da strutture in ferro e vetro in cui sono situati
gli sportelli
Negli interni è presente un forte
controllo geometrico, ogni elemento si trova
inderogabilmente al proprio posto
Inizia in questo edificio quello che sarà
un progressivo degrado della linea curva verso
l'astrazione geometrica
Stazione di Karlsplatz, Vienna 1898
Costruite insieme alle altre uscite della metropolitana viennese, in seguito ad un incarico affidatogli
pressoché in contemporanea quello di Guimard, ogni stazione è contestualizzata nell'architettura allo
spazio urbano in cui viene situata, in particolare, troviamo a Karlsplatz:
Padiglione in metallo con
elementi di chiusura decorati con un
motivo di tipo naturalistico (girasoli)
Decorazioni naturalistiche
''ingabbiate'' in un reticolo geometrico
Struttura prefabbricata
Chiusa di Kaiserbod, Vienna 1906 Casa del custode si trova di fronte al
fiume
In facciata vengono riportati, dipinti
sulla maiolica, dei motivi geometrici ondulati
che riprendono le onde del fiume, colori blu e
bianco
Il rivestimento in pietra è imbullonato
con teste d'acciaio visibili
Chiesa s. Leopold allo Steinhof, Vienna 1905-1907
Costruzione comprendente una chiesa ed un ospedale
psichiatrico organizzato in padiglioni di forma curva
Presenti due cupole nella chiesa la più bassa ed interna
si relazionava allo spazio interno per dare senso di
tranquillità, la più grande ed esterna invece era calibrata sulle
dimensioni dello spazio esterno (grande edificio posto sulla
collina dominante la città)
1° cupola: in rapporto con lo spazio interno, bisognava
controllare lo spazio interno in modo che non creasse un
senso di smarrimento nelle persone (malati psichiatrici)
2° cupola: in rapporto con lo spazio esterno, posizionata
su una collina e quindi doveva essere ben visibile dalla città
Lo spazio interno era decorato con motivi geometrici in
bicromia bianco oro
Gli arredi e decorazioni furono realizzate dal laboratorio
artigianale di Hoffman: le Wiener Werkstaette
Joseph Hoffman 1870-1956
Allievo di Wagner, fu un esponente di spicco del secessionismo viennese, nonché il più innovativo fra i
progettisti di questo movimento, al punto che alcuni storici dell'architettura sono arrivati a considerare
le sue opere come proto-razionaliste.
Wiener Werkstaette (laboratori artigianali viennesi)
Hoffman segue l'esempio di Morris, produce oggetti
secondo due modalità:
1) su commissione pezzi unici
2) oggetti in piccola serie, sganciati dagli ambienti, che
venivano messi in vendita in negozi monomarca
Gli oggetti venivano ambientati nei negozi modo da
coinvolgere il cliente, modalità nuova intelligente
congeniale al prodotto ogni cosa è coerente con l'altra
Gli oggetti sono ancora in commercio, tra i più celebri vi
sono le posate e le teiere
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