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SCIENZA DELLE FINANZE

L'attività finanziaria dello Stato ha come oggetto tre fondamentali funzioni:

  • ALLOCAZIONE ➔ in che modo lo Stato influenza l'efficienza economica
  • REDISTRIBUZIONE ➔ intervento sulle distribuzione dei redditi e dei patrimoni realizzata con il bilancio pubblico
  • STABILIZZAZIONE ➔ garantire un livello di produzione il più vicino possibile a quello di pieno impiego

Teoria economia normativa ➔ ECONOMIA DEL BENESSERE

Il suo fine è definire un ottimo sociale, vale a dire la quantità di beni da produrre e la distribuzione degli stessi che consentano di realizzare una situazione di massimo benessere collettivo.

PRINCIPIO DI PARETO

  • razionalità dell'efficienza produttiva
  • efficienza nello scambio

EFFICIENZA PARETIANA

Situazione di ottimo paretiano in cui non è possibile riorganizzare la produzione e la distribuzione dei beni in modo da migliorare la posizione di benessere di un individuo senza danneggiare quella di un altro individuo.

I TEOREMA DELL'ECONOMIA DEL BENESSERE

Le condizioni di efficienza paretiana si realizzano in un'economia decimata di concorrenza perfetta.

II TEOREMA DELL'ECONOMIA DEL BENESSERE

Modificando le dotazioni iniziali con particolari strumenti di redistribuzione, imposte e sussidi in somma fissa (lump sum taxes) un'economia concorrenziale consente di raggiungere qualsiasi stato sociale pareto efficiente sulla frontiera dell'utilità.

Nella realtà ci troviamo quasi sempre in situazioni di Second Best e cioè al di sema delle condizioni di concorrenza perfetta o all'uso di strumenti tramite i quali si può realizzare equilibri distributivi coerenti con la funzione del benessere sociale.

Esistono diverse possibilità di esprimere la funzione di benessere sociale:

Funzione Benthamiana

«la misura di ciò che è giusto o sbagliato è la massima felicità del più grande numero di persone»

W = U1 + U2 Il benessere è dato dalla somma delle utilità degli individui

Funzione Egalitariana

U1 = U2 Ogni individuo della società deve raggiungere lo stesso livello di benessere

Funzione Rawlsiana

Il benessere aumenta se viene migliorata la posizione del soggetto che sta peggio.

Caratteristiche dei beni pubblici:

  • indivisibilità dei vantaggi
  • non rivalità
  • non escludibilità

Critiche all'economia del benessere

  • Individualismo → Benessere come valutazione dei singoli
  • Utilitarismo → Benessere come soddisfacimento dei bisogni

«Beni meritori»

Negano il presupposto secondo cui l'individuo è il miglior giudice del proprio benessere

Equità procedurale

  • garantire equivalenza dei punti di partenza e del raggiungimento degli spazi di libertà individuale
  • Benessere come pari opportunità a tutti i membri della società
  • La compagnia potrebbe offrire un unico contratto con un premio ad un livello intermedio tra quello attuariale per i sani (basso) e quello attuariale per i malati (alto) → pooling equilibrium.
  • Ma i sani non avrebbero convenienza a sottoscriverlo perché il premio sarebbe per loro troppo alto.
  • Lo sottoscriverebbero solo i malati e la compagnia dovrebbe far fronte ad una quantità di rimborsi superiore ai premi incassati → fallirebbe.

Possibile soluzione:

Separating equilibrium: la compagnia offre due contratti: uno a premio alto con copertura totale, uno a premio basso con copertura parziale.

  • → autoselezione dei clienti.

Non è una soluzione Pareto-efficiente perché i soggetti sani, a basso rischio, non sono totalmente assicurati, come richiederebbe l'efficienza paretiana in presenza di situazioni rischiose.

Moral hazard

Il Principale non è in grado di controllare un'azione che l'Agente può svolgere, dopo la stipula del contratto, che influisce sul costo della transazione.

Nel mercato assicurativo, l'assicuratore non riesce a controllare perfettamente il comportamento dell'assicurato:

  • quanto attentamente una persona guida
  • se chiude a chiave l'auto
  • se lavora bene per evitare di essere licenziato
  • Se c'è piena assicurazione, il consumatore ha lo stesso reddito in entrambi gli stati del mondo, quindi non ha alcun incentivo ad impegnarsi.
  • Gli assicurati eserciteranno un livello di impegno inferiore a quello ottimale.
  • Si verificheranno più danni di quelli previsti e la compagnia affronterà perdite.

Possibile soluzione:

Incentivare l'impegno dell'assicurato, imponendo uno franchigia sul risarcimento: se subisci un danno di 1000 ti rimborso solo 900 → ma anche questa non è una soluzione Pareto-efficiente perché la copertura del rischio non è totale.

ECONOMIA DEL BENESSERE

(teoria normativa)

Essa si domanda quale debba essere la configurazione ottimale di un sistema economico, in cui siamo presenti più individui con diversi sistemi di preferenze e diverse dotazioni iniziali di fattori e beni.

Il suo fine è definire un ottimo sociale, vale a dire la quantità di beni da produrre e la distribuzione degli stessi che consentono di realizzare una situazione di massimo benessere collettivo.

OTTIMO PARETIANO

Situazione in cui non è possibile riorganizzare la produzione e la distribuzione dei beni in modo da migliore la posizione di benessere di un individuo senza danneggiare quella di un altro.

Poi che le possibili allocazioni iniziali delle risorse fra gli individui sono infinite, esistono infiniti punti ottimi paretiani, uno per ogni allocazione iniziale.

  • I punti che giacciono sulla frontiera dell'utilità rappresentano punti di efficienza paretiana, vengono indicati come posizioni di First Best.
  • I punti situati all'interno della frontiera non rispettano una o più delle condizioni di efficienza paretiana.
  • I punti di fuori della grande frontiera descrivono livelli di benessere degli individui che sono raggiungibili dall'economia considerata con le tecniche e le risorse disponibili.

PRIMO TEOREMA DELL'ECONOMIA DEL BENESSERE

Un equilibrio di concorrenza perfetta è Pareto efficiente. — Motivazione dell'intervento pubblico — Fallimenti del mercato (monopoli, beni pubblici, esternalità...)

Anche se l'equilibrio concorrenziale è efficiente, non è detto che sia anche equo, ved che corrisponda ai giudizi di valore distributivi che la società esprime.

Storia della finanza pubblica italiana

  • Anni '70
    • Inflazione
      • Le spese crescono in misura maggiore rispetto alle entrate (per gestire il consenso sociale)
      • Disavanzo
      • Debito pubblico
  • Anni '80
    • Governi di coalizione democristiana e socialista
    • Aumento della spesa primaria
  • 1991 - 1993
    • Elevato stock del debito pubblico
    • Aumento della spesa per interessi
  • 1992
    • Trattato di Maastricht
      • Unione monetaria (criteri severi di ammissione)
      • Crisi valutaria
      • Svalutazione della lira
  • 1992 - 1997
    • Governo Amato e Governo Prodi
      • Risanamento finanziario
      • Contrazione della spesa al netto degli interessi
      • Irrigidimento della pressione fiscale
  • 2008
    • Crisi finanziaria
      • Azzeramento dell'avanzo primario
      • Indebitamento netto che eccede il limite del 3%
Dettagli
A.A. 2016-2017
29 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/03 Scienza delle finanze

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Stefanococchi95 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Scienze delle finanze e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia o del prof Baldini Artemio Enzo.