vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
PARTITI E SISTEMA PARTITICO DELLA II REPUBBLICA (1994-2008)
Nel 1993 vi è la riforma del sistema elettorale che introduce un sistema misto inglobante sia il metodo maggioritario che proporzionale. Nelle elezioni del 1994 abbiamo un sistema caratterizzato da nuovi e vecchi partiti. Quest'ultimi hanno proceduto al cambio di denominazione e di simbolo, mentre i nuovi si distinguono: i partiti nati ex novo proprio in relazione alle elezioni del 1994, come Forza Italia, e quelli nati dalla dissoluzione del partito originario, e quelli nati dalla scissione del partito madre. Dal 1994-2008 abbiamo un sistema multipartitico, che evolverà in estremo.
Due fasi dei partiti post 1994:
- Frammentazione del sistema partitico e debolezza organizzativa (andrà a colpire maggiormente i partiti del centro sinistra caratterizzati da instabilità governativa e di continuo ricambio dell'esponente di partito).
- Introduzione del sistema proporzionale con premio di maggioranza, nel
2008,- avente come obiettivo quello di favorire la nascita di sistemi partitici maggioritari tendenti al bipartitismo. Il punto di svolta si ebbe con la caduta del governo Prodi, nel 2006, il quale aveva dato vita a un sistema bipolare con coalizioni ammucchiate, capaci non di dare stabilità ma di acquisire facilmente la maggioranza dei voti. Il movente dei due partiti maggiori (Popolo della Libertà e Partito Democratico) muove dall'evitare i medesimi errori nella gestione del governo Prodi e dall'introdurre un sistema partitico maggioritario bipartitico. Riguardo al governo Prodi, si ebbero diversi errori nel gestire la crisi: attribuire legittimità a un governo avente acquisito una minima maggioranza rispetto all'opposizione, già sintomo di instabilità governativa e decisionale; mal gestione della crisi di governo facendo ricorso ad elezioni anticipate e al voto di fiducia al Senato, nonostante fosse chiaro che non ci sarebbe stato. Dunque,
La caduta del governo Prodi rappresentò la fine delle coalizioni ammucchiate e del bipolarismo, e l'avvio al bipartitismo. Vi è da mettere in evidenza, che da una parte questa fu una strada necessitata ma, dall'altra, mette in risalto degli aspetti negativi nell'introduzione di tale sistema: per i modi con cui sono stati costruiti i partiti maggioritari e per la cultura politica che ha distorto il concetto di democrazia maggioritaria in democratizzazione immediata. La democrazia maggioritaria, come le altre forme di democrazia, è un sistema di governo collegiale-parlamentare, e non il governo di un "solo" leader.