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SCIENZA POLITICA

CAPITOLO 1 - LA POLITICA

ATTORI: politici professionisti, ma anche tecnici, imprenditori, autorità religiose che scalfiscono nel tempo.

AGIRE: Non escludere le violenze come conseguenze estreme.

AMBITO: Lo Stato si comprende una cellula di stato distinta rispetto l'esterno.

OBIETTIVI: l’ordine verso l’esterno e verso l’interno (monopolio autorità).

Definizione indiretta: attività scelta da uno o più soggetti individuali, collettivi, coattività al comando non per conflitto, ma anche per partecipazione-consenso.

Della collettività: azioni alle quali consegue la responsabilità minima delle conseguenze delle violenze e rivolte, materiali, non un interesse.

LE 3 FACCE DELLA POLITICA

POLITICS: studio del potere, della capacità di influenzare l'ultimo decisione.

  1. Piani politici.
  2. Attori politici.

Gli studi possono essere STATICI (breve periodo) o DINAMICI (lungo periodo).

POLICY: politiche pubbliche, politica locale e governo, provvedimento, decisione e problema e finalità.

POLITY: aspetti e definizione delle comunità con norme strutturate e impostase di cambiamento e movimento, identità e simbolo.

Nel mondo contemporaneo la politica si riferisce:

STATO NAZIONALE

GRADO DI PARTECIPAZIONE:

  • ELEVATO-ATTIVO = CITTADINO
  • BASSO-PASSIVO = SUDDITO

POLITICS ➔ POLICY

  1. Attori determinano politiche, ma politiche hanno conseguenze su attori, scenario politico.
  2. Decisioni degli attori possono modificare politiche ma considerevoli vincoli in questo individual vs politics.
  3. Politiche pubbliche possono cambiare parametri in base politiche dimensione struttura della società determinata efficacia delle policies.

22 aprile

CAPITOLO 3: METODOLOGIA

  • CRITERI per la formulazione di un buon quesito:
    • Attenzione ed interesse al problema: eliminare questioni personali e compromessi poco rilevanti.
    • Rilevanza del tema: ricerche che possano divenire utili per elaborazioni di politiche, teorie.
    • Conoscenza della letteratura esistente: ripetizioni scientifiche e portata delle scoperte.
    • Possibilità indagine: campi sconosciuti.
    • Formulazione precisa del quesito sia nel tempo che nello spazio.
    • Giungere spiegazioni empiricamente contestabili.

23 aprile

ELABORARE UN CONCETTO

TRIANGOLO DEL CONCETTO

SIGNIFICATO

TERMINE - OGGETTO (RIFERIMENTO EMPRICO)

  • CRITERI: ANCORAGGIO STORICO per rimanere all'interno storico e concreto di impostati concetti.
  • ANCORAGGIO TERMINOLOGICO: rimanere a radici, evitare barriere e ghetti di termini.

24 aprile

  • DEFINIZIONI DICHIARATIVE: descrizione dell'uso di un certo termine in base a confronto empirico.
    • D. STIPULATIVE: creazione nuovo significato.
    • D. ESPLICATIVE: riemersione uso certo termine senza eliminare nuovo significato già specificato.
  • CONNOTAZIONE di un concetto: proprietà, dimensioni, caratteristiche esprimibili.
  • DENOTAZIONE: estensione empirica, oggetti riferimenti.

  • OPERAZIONALIZZAZIONE: passaggio da concetto per equivalenza mezzo fra significato esplicativi e referenti empirici.
  • Richiesto: stirmato > INDICATORE EMPIRICO
    • Requisiti dell'indicatore:
    • Pertinenza teorica: deve essere riconosciuto come risposta.
    • Possono esistere più indicatori.
    • Adeguato all'obiettivo di ricerca.
    • Contesto di rilevazione dell'indicatore.
    • Stesso indicatore per nessi diversi.

Nei primi anni ‘60 Bobbio pone SMARTACCO e LINGUISTICO

con fisiolotico

METTA ANNO dopo: II APPROCCIO SISTEMICO

1) SIST. POLITICO e ci che difese Legislativa e coordinati e

da interac.

2) SIST. POL. funzioni INPUT

9.30 ~10.30 11.30~12.30

approccio della SCELTA RAZIONALE

Ultimamente NEO-ISTITUZIONALISMO

CAPITOLO 4: DEMOCRAZIA

11.30

DEFINIZIONE MINIMA: sono democratici tutti i regimi con:

  1. SOFFRAGIO UNIVERSALE MASCHILE E FEMMINILE
  2. ELEZIONI LIBERE, COMPETITIVE, RICORRENTI, CORRETTE
  3. PIO PARTITI
  4. Diverse e alternative FONTI D’INFORMAZIONE
  5. Vigela la libertà per acondit LEgoli
  6. FORMALIZZATE e DEMOCRAZIA PROCEDURALE
  7. ancora carta prodella decisione pausa scelte sede delle nuove
  8. dato possibilità
  9. INCERTEZZA DECISIONALE = relativa: ma passata
  10. essere violato le regole alle base dell'occiden
  11. compromessa fra le parti polit - soci.

TELEFRAM 11.30

TIPI E MODELLI DI DEMOCRAZIA:

a. DIRETTA quello degli antichi

b. RAPPRESENTATIVA principale. rischio patto senza svolgere

13.30

12.00

DISPARIT.

Proposizione delle elicte alli

ACCORDO DISACCORDO PI rari

CPC DEM DEM

CP OMOGENEA DEMOCRATIZZATE CENTRIPETE

RC DIORO. DEM Rc. DA

2 omogengione CO Industrial

DI SORGERECOMEERATORCINE

12.30 DEM CENTRAL FIGHE

Tempo propita ai a

13.30

PRINCIPIO PRINCIPIO

MAGGIORITARIO CONSESUAL. p

  • Coercivo monocratico Consiglio multipartigia
  • Dominio dell’esecutivo Equilibrio dei
  • Bipartitismo Pluralismo partigo_.
  • > L’apparizione del maggiore Sistema non comparente
  • Competizione fra gruppi Sistema non-coperativo

  1. CENTRALISMO Decentramento.

  • Autocommunismo Bicameralisme equivalente
  • Costituzione flessibile Costituzione rigida
  • Autuputvarie e legge stradale Eticette carte costituzionale
  • Banca centrale dello esecutivo direttive nelcicate.

15.30

15.00

CAPITOLO 6: DEMOCRAZIA e MUTAMENTI

CRISI DEMOCRATICHE

CRISI DELLA DEMOCRAZIA

Crisi della democrazia - genesi o cottivo funz: aumento dei meccanismi democratici, dei bisogni istituzionali - società civili.

INVOLGIMENTO: dati: confronto fra attori, età della democrazia, trasformazioni socio-economiche, crisi economiche possibili, mobilitazione politica.

1ª FASE:

Radicalizzazione del conflitto, frammentazione politico, instabilità governativa

PARTECIPAZIONE inefficacia decisionale, inefficacia, ILLEGITTIMITA

Intervento elite democratiche - se ha successo -> RIENTRO, se non ha successo -> CRISI

2ª FASE:

  1. DISTRUZIONE autorità politica e del compromesso
  2. crescente VIOLENZA
  3. POLITICIZZAZIONE POTERI NEUTRALI

CROLLO

RAGIONI della CRISI:

Mancato consolidamento democratico, squilibrio di domande e frammentazione dei gruppi ed interessi

CAPITOLO 9: PARTITI POLITICI

Definizione: Associazioni private di cittadini libere costituite per ottenere sostegno e cadere a leggi politiche, oppure occupare posizione pubblica per i propri fini lucrativi o altri vantaggi per affiliati.

  1. STRUTTURAZIONE DELLE DOMANDE: quando semplificatrice.
  2. STRUTTURAZIONE DEL VOTO.
  3. SOCIALIZZAZIONE POLITICA: inclusione dei modelli di atteggiamenti.
  4. RECLUTAMENTO dei governanti, reclutando candidati di modello GOVERNIANT GOVERNANTI partedelico candidati di partito.

FORMAZIONE POLITICHE PUBBLICHE (elaborano proposte).

APPROCCIO RAZIONALE

Partiti sono opposti alla consuetudine. Svolgono un'analisi razionale, cercando cause che costituiscono inerzia pubblica POLITICA. Specificano una o altra pratica, usando voti eletti.

APPROCCIO SCELTA PUBBLICA (public choice) sempre bassa circostanza dove peso DEBITO PUBBLICO.

  • Bisogna adottare piu decisione e ragion elettivi [BUCHANAN]

EVOLUZIONE STORICA

  1. PARTITO NOTABILI: notabili hanno risorse autonome, legittimati da deferenza e considerazione sociale.
  2. Rappresentano individuali, piccoli interessi dei cittadini: impiego comune, gruppi integrati e federazione di notabili.
  3. Poco risonanza: suffragio ristretto.
  4. PARTITO DI MASSA: articolato presenta visione di politica, legittimandola da elezione delegate che esercitano maggior obbligazioni. Grandi apporti di integratori.
  5. confer George grande costo, associati selettivi: BENEFICIO elettro e partito, con reclutanza parte addettiva.
Dettagli
Publisher
A.A. 2005-2006
49 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/04 Scienza politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher vipviper di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Scienza politica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi Roma Tre o del prof Grilli di Cortona Pietro.