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PARLAMENTI: DUE PRINCIPALI LINEE DI TENDENZA

- Rafforzamento degli esecutivi rispetto ai Parlamenti: i Parlamenti si sono ritrovati sempre meno efficaci

ed impreparati nell’intervenire anche perché i tempi del Parlamento sono lunghi, mentre si rende

necessario in certe materie avere un intervento rapido ed efficace; anche all’interno delle istituzioni

comunitarie i parlamenti sono poco rappresentati, al contrario dei rappresentanti dei governi nazionali;

- Rafforzamento della componente partitica parlamentare rispetto a quella extra – parlamentare: i partiti

hanno sempre meno iscritti e sono sempre più ininfluenti nelle decisioni del partito, mentre si è rafforzata

l’élite del partito che corrisponde solitamente a quella classe politica parlamentare.

PARLAMENTI MONO E BICAMERALI (STATI MEMBRI/CANDIDATI DELL’UE)

Monocamerali: Albania - Bulgaria - Croazia

Bicamerali: - Francia - Germania - Italia

L’IPOTESI DI RIFORMA DEL PARLAMENTO ITALIANO

1. Un parlamento bicamerale;

2. Poteri asimmetrici delle due camere:

- il Senato vota solo le riforme e le leggi costituzionali, le leggi elettorali degli enti locali, le ratifiche dei

trattati internazionali e le leggi sui referendum popolari, il diritto di famiglia, e il diritto alla salute;

- non vota la fiducia al Governo;

- vota l’elezione del Presidente della Repubblica.

3. Base rappresentativa delle due camere diversa:

- Camera dei deputati eletta a suffragio universale;

- Senato non elettivo a legittimazione indiretta (rappresentanti dei Consigli regionali + Senatori nominati

dal Presidente della Repubblica);

- Camera dei deputati rappresentante della nazione italiana, Senato rappresentante delle regioni.

La riforma prevede un cambiamento sostanziale della forma parlamentare, il passaggio dall’unicità del

parlamentarismo ridondante a un bicameralismo debole e la maggiore concentrazione del potere politico.

19

I GOVERNI (VDL 10)

IL GOVERNO: COSA FA?

Governare consiste nel farsi carico delle responsabilità e dei problemi della comunità, decidere, scegliere e

indirizzare. Nei regimi non democratici, il Governo deve rispondere al regime stesso.

L’esecutivo deve attenersi al sistema delle norme che nella maggior parte dei casi sono decise da parte del

legislativo, dunque dal Parlamento, ma in certa misura le leggi vengono anche introdotte da parte del

governo perché l’attività legislativa può essere di iniziativa governativa. Inoltre, l’attività del governare

comprende l’amministrazione dell’ordinario e anche tutta una parte di attività che sono di tipo innovativo,

ad esempio di tipo riformista.

Nel tempo si è avuta una crescita dell'intervento del governo (dalle funzioni originarie di ordine e di difesa

a quelle di promozione dell’attività economica e di garanzia dell'equilibrio sociale), oltre a una proliferazione

dei centri di governo (Ministeri). Il ‘900 ha conosciuto anche l’intervento dello Stato nella sfera sociale, la

costituzione del Welfare State, con tutte una serie di funzioni di assistenza al cittadino. All’espansione dello

Stato sociale corrisponde un’espansione delle attività di Governo, con Ministeri e altre articolazioni

amministrative. Quindi, una moltiplicazione dei centri di governo grazie anche al decentramento e la

costituzione di livelli di governo sovranazionali e locali.

LA LEGITTIMAZIONE DEL GOVERNO

Nella monarchia la legittimazione era monarchica e i Governi venivano costituiti su diretta emanazione del

monarca assoluto, non si poteva certo parlare di governi democratici). Oggi dobbiamo legare il Governo ad

una legittimità dal basso e questo avviene secondo due modalità alternative:

1. indiretta per via parlamentare (caso italiano);

2. per elezione diretta dei cittadini (caso americano).

LA STRUTTURA DEL GOVERNO

- Monocratica, con la figura del capo di governo sovraordinata rispetto ai ministri (tipico caso americano: i

cittadini votano solo il Presidente che sceglie poi il suo staff; egli è sovraordinato rispetto al suo staff in

quanto ha avuto una legittimazione diretta dai cittadini);

- Collegiale, con il capo del governo che è solo un coordinatore dell’attività dei ministri (caso italiano: il

capo del governo non è stato eletto direttamente dai cittadini, ma viene designato dal Parlamento.

LE FORME DI GOVERNO: I TIPI FONDAMENTALI INCROCIANDO STRUTTURA E LEGITTIMAZIONE

1) Presidenzialismo ha:

- struttura monocratica dell’esecutivo;

- legittimazione diretta dell’esecutivo;

(caso tipico americano: il Presidente viene eletto dai cittadini; è il capo dell’esecutivo che disporrà del suo

staff che potrà rimuovere a suo piacimento).

2) Presidenzialismo collegiale ha:

- struttura collegiale dell’esecutivo;

- legittimazione diretta dell’esecutivo.

(come l’Uruguay per periodi circoscritti, come Cipro).

3) Governo del premier ha:

- struttura monocratica dell’esecutivo;

- legittimazione indiretta dell’esecutivo.

(in questa tipo di governo si registra una legittimazione indiretta dell’esecutivo ma si danno dei poteri

sovraordinati al Capo del Governo per il quale si ha, dunque, una struttura monocratica dell’esecutivo).

4) Parlamentarismo ha:

- struttura collegiale dell’esecutivo;

- legittimazione indiretta dell’esecutivo. 20

(caso tipico italiano: i cittadini eleggono il Parlamento che, a sua volta, designa un Governo che viene investito

della fiducia come organo collegiale, il Capo del Governo emerge solo come un coordinatore).

I TIPI FONDAMENTALI: PARLAMENTARISMO

1) Nel caso del parlamentarismo (es: Italia), i cittadini eleggono direttamente il Parlamento che poi designa

il Governo (legittimazione indiretta del governo);

2) Il Parlamento può sfiduciare il Governo, viceversa il Governo non può sciogliere il Parlamento perché è

stato il Parlamento ad avere la legittimazione diretta e quindi è sovraordinato rispetto al Governo;

3) Il Governo deve sempre attenersi alla volontà della maggioranza parlamentare, altrimenti viene

sfiduciato;

4) Il Capo del Governo (nel caso italiano si chiama Presidente del Consiglio e in altri casi si chiama Primo

Ministro o Cancelliere) non è eletto direttamente dai cittadini, quindi, riveste all'interno del Governo un

ruolo di “primo tra pari”, primus inter pares (struttura collegiale dell’esecutivo). La riforma elettorale

introdotta in Italia con le elezioni del 2006 con l’indicazione del Capo del Governo nella scheda elettorale

è qualcosa che ha introdotto elementi di confusione in quanto il nostro non è un Sistema Presidenziale

ma Parlamentare ed i cittadini sono chiamati alle elezioni per eleggere un Parlamento e non un Capo del

Governo;

5) Il Presidente della Repubblica viene eletto dal Parlamento e non ha funzione di indirizzo politico ma

simbolica e di controllo di costituzionalità sull’attività legislativa, rappresenta lo Stato nella sua unità.

Quindi in un Sistema Parlamentare, abbiamo diverse istituzioni che convivono: Parlamento, Governo e

Presidenza della Repubblica. Di queste istituzioni solo il Parlamento gode di legittimazione diretta, viene cioè

eletto direttamente dai cittadini; le altre due vengono elette dal Parlamento e perciò hanno legittimazione

indiretta. Il Presidente non ha funzioni di indirizzo politico e, pertanto, non è soggetto alla sfiducia del

Parlamento.

I TIPI FONDAMENTALI: PRESIDENZIALISMO

1) Nel caso del presidenzialismo (es: Stati Uniti), il Presidente (potere esecutivo) e il Congresso (potere

legislativo) vengono eletti direttamente dai cittadini (entrambi godono di legittimazione diretta e, perciò,

un’istituzione non può dirsi sovraordinata rispetto all’altra e non può essere sfiduciata);

2) Le due istituzioni sono separate, non sono legate da rapporto di fiducia e possono avere maggioranze

diverse (quindi si può avere un Presidente repubblicano ed un Congresso con una maggioranza

democratica, ma comunque le due istituzioni sono costrette a convivere);

3) Essendo il Presidente eletto dal popolo, gode di un potere sovra-ordinato (monocratico) rispetto agli

altri membri del governo (segretari di dipartimento, segretario di stato) che egli designa e rimuove a suo

piacimento;

4) Il problema del presidenzialismo è la necessità di trovare un compromesso tra Presidente e Congresso

anche nei casi di maggioranze diverse, altrimenti si rischia una radicalizzazione del conflitto politico tra le

due istituzioni (laddove un Congresso a maggioranza repubblicana abbia un programma diverso da quello

del Presidente democratico, quale dovrà prevalere? Devono trovare un compromesso su ogni singola

decisione; nel caso in cui non trovino un compromesso si rischia una forte radicalizzazione del conflitto

politico, ossia una situazione di stallo sulle proprie posizioni che potrebbe causare una crisi della

democrazia come è accaduto in Cile agli inizi degli anni ’70 quando il Presidente decise di attuare il suo

programma di azione con misure molto forti non condivise dal Congresso, che scatenò una forte

opposizione alleandosi con i militari e dando luogo ad un colpo di stato che portò alla fine della democrazia

e ad un regime autoritario).

GLI IBRIDI: SEMIPRESIDENZIALISMO

1) Nel semi-presidenzialismo (es: Francia, Portogallo, ecc) si ha una legittimazione diretta del Presidente,

ma una legittimazione indiretta del Governo (compreso il Primo ministro). I cittadini eleggono il

Presidente della Repubblica e poi il Parlamento che deve dare la fiducia al Governo. Di queste tre

istituzioni, solo due hanno legittimazione diretta, ossia il Presidente della Repubblica e il Parlamento,

mentre il Governo ha una legittimazione indiretta in quanto designato dal Parlamento; 21

2) Se il Presidente è dello stesso partito della maggioranza parlamentare, allora controllerà l’intero

sistema legislativo e il Governo sarà una sua diretta espressione;

3) Se il Presidente è di un partito diverso dalla maggioranza parlamentare, allora egli potrà sciogliere il

Parlamento, o coabitare con un Parlamento ostile ripiegando su un ruolo meno attivo, mentre il Primo

ministro assumerà la vera guida politica (Parlamento centro sinistra e Presidente centro destra, il

Governo sarà di centro sinistra: in questi casi si parla di “coabitazione” perché il Presidente deve coabitare

con un Governo di un altro colore. Egli svolgerà solo un ruolo simbolico, mentre il Primo Ministro assumerà

la vera guida politica).

GLI IBRIDI: IL PREMIERATO

1) Nel premierato si ha legittimazione diretta del Primo ministro, ma legittimazione indiretta

(parlamentare) del Governo e del Capo dello Stato (Israele caso unico ma per poco tempo; Il Premier,

ossia il Primo

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A.A. 2024-2025
38 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/04 Scienza politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher elisabcdegh di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Scienza politica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica Unitelma Sapienza di Roma o del prof Angelucci Davide.