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CAPITOLO TRE: I REGIMI AUTORITARI
Fino all'epoca moderna gli stati erano governati da regimi autoritari o da monarchie ereditarie, con la comparsa delle prime forme di democrazia le monarchie vennero sostituite da repubbliche semidemocratiche o monarchie costituzionali.
Per sopravvivere, i regimi autoritari si trasformarono in dittature da parte di un'organizzazione o di un leader, ossia un dittatore assoluto (nominato o autonominato) che fondava e manteneva il potere.
Il primo prototipo di dittatura moderna emerse nel 1789 con Napoleone Bonaparte. Nel 1789 avvenne la presa della Bastiglia e l'inizio della Rivoluzione Francese guidata da Robespierre, durante il "periodo del terrore". Nel 1799 Bonaparte tornò dalla spedizione in Egitto, sciolse la costituzione e salì al potere 8 mesi dopo con poteri dittatoriali. Bonaparte istituì un colpo di stato militare con il quale sciolse il governo per poi indurre un referendum per legittimare "democraticamente" la sua presa di potere.
Nel 1804 la Francia passò da Repubblica ad Impero. Il primo prototipo di dittatura organizzata emerse, invece, nel XX secolo con l'evoluzione del governo a partito unico mediante un partito politico dittatoriale che rivendicava il monopolio del potere. La monarchia zarista venne abbattuta con la Rivoluzione Russa del 1917 con la quale il partito Bolscevico di Lenin prese il potere nel 1922. Dopo la morte di Lenin nel 1924, Stalin istituì la prima forma di dittatura personale del capo di un'organizzazione partitica. Chi Governa? Distinzione tra: - governo di un'organizzazione (militare - professionale) - governo del capo di un partito (politico - partitico) 1. Monarchie Dittatoriali > monarca regnante Oggi presente solo nel Golfo Arabo, Oman e negli Emirati Arabi. Si tratta della primordiale forma di governo personale. Il monarca è il capo di stato costituzionale e formale. Come spiegare la loro esistenza oggi? Sono varie le motivazioni: i. Possedimenti dipetrolio – permettono di sfruttare le entrate e di nonsottoporre la popolazione a pesanti tassazioni, di conseguenza nonsentono la necessità di una rappresentanza democratica e politica.
ii. Democrazia del deserto – hanno la possibilità di presentare DIRETTAMENTE al monarca le loro lamentele o richieste.
iii. Monarchie Dinastiche – famiglie reali non sono tenute a seguire il sistema ereditario della primogenitura, di conseguenza possono scegliere all’interno della famiglia reale chi è l’individuo più capace di ricoprire l’incarico.
2. Dittatori Monarchici
Come, ad esempio, il dittatore in Cina Xi Jinping.
Il dittatore può anche essere un attore in mano ad un’organizzazione militare o del partito, come può essere che il dittatore inverta la relazione del potere per accentrarlo nelle sue mani, come si è visto nella storia nei casi di Mao Zedong o Hitler.
Nel corso degli anni ’70 e ’90 divenne
popolare la forma di monarchia presidenziale di tendenza populista, con un rovesciamento dei rapporti tra elettorato e presidente. Il presidente trasforma l'elettorato nel suo strumento di governo che gli favorisce legittimità democratica mediante la sua rielezione.
3. Governo Militare
Negli anni '70 un terzo dei paesi del terzo mondo era governato da una dittatura militare, eppure si trattava di GOVERNI molto INSTABILI e di BREVE DURATA (cedevano ai poteri civili mediante elezioni democratiche). Diverse forme di governi militari:
- APERTI - colpo di stato militare - assemblea o GIUNTA come supremo governo nel paese e ufficiali stessi come membri interni del governo legale.
- CAMUFFATO - civilizzazione del regime, ossia una presunta democraticizzazione mediante l'elezione del presidente e/o parlamento.
4. Governo a Partito Unico
Rivoluzione
Partito dittatoriale conquista del potere
Elezioni democratiche con successivo accentramento dei poteri
Forma di Regime
Dio” o per essere il rappresentante di una divinità.- Legittimità STORICAPresente in alcuni paesi asiatici come la Cina e il Giappone, dove il potere è basato sulla tradizione e sulla continuità storica.- Legittimità POPOLAREPresente in molti paesi, dove il governo si basa sul consenso e sul sostegno della popolazione attraverso elezioni o referendum.- Legittimità MILITAREPresente in alcuni paesi dove il governo è stabilito attraverso un colpo di stato militare o una rivoluzione armata.- Legittimità IDEOLOGICAPresente nei governi comunisti o fascisti, dove il potere è basato su un'ideologia specifica e il partito unico è considerato l'unico portatore di questa ideologia.Dio. Legittimazione diffusa nel passato, ma poi sostituita con Legittimità Ideologica.
Legittimità IDEOLOGICA
Fondamentale presenza del regime nel mondo sociale.
Diverse forme di legittimità ideologica:
- senso personale
- senso organizzato
- senso visionario/programmatico
Legittimità DEMOCRATICA
Rivendicata in diverse forme:
- Forma democratica speciale o "superiore"
- Rivendicazione all'utilizzo o alla restaurazione delle istituzioni democratiche
La maggior parte delle dittature rivendicava forme di legittimità democratica:
- Comunismo > democrazia proletaria
- Stato africano > democrazia africana
- Regime fascista > democrazia autoritaria
Come Governano?
AUTORITARISMO
Linz
Concetto sviluppato da negli anni '60, in cui definisce quattro caratteristiche proprie di tale forma di regime non democratico:
- Pluralismo limitato
- Assenza di un'ideologia elaborata e usata per guidare il regime
- Mobilitazione politica è bassa
REPRESSIONE poliziesca, la coalizione dominante si mostra PIÙ COESA di una coalizione di governo in un regime democratico, sebbene possa nel tempo subire mutamenti.
Mentalità Caratteristiche
Ossia quegli atteggiamenti di stampo intellettuale orientati SULL'EVOCAZIONE DI VALORI, più o meno ambigui quali: dio, patria, famiglia, nazione... Accettati da strati molto ampi di popolazione soprattutto in PERIODI DI CRISI (che di solito sono quelle che precedono l'instaurazione di un regime autoritario).
Limiti del potere mal definiti
Differentemente da quanto accade nei regimi democratici, dove vige la certezza del diritto, nello stato totalitario il leader agisce con la massima ARBITRARIETÀ.
- TOTALITARISMO
Nuova dittatura.
Friedrich Brzezinski
Definizione di e negli anni '50
"Nucleo progettuale {...} di trasformazione totale della realtà sociale" mediante il "terrore totalitario", ossia individuando nemici potenziali, nemici oggettivi...
traditori … e ponendo alla base un “universo concentrazionario”, ossia una struttura politica di sradicamento del tessuto sociale.
Totale assenza di pluralismo MONISMO POLITICO, a governare è un solo partito che ricopre totalmente ogni struttura dello stato.
Presenza di un’ideologia articolata e definita Ideologia finalizzata alla LEGITTIMAZIONE del regime e alla sua PRESERVAZIONE come unico orizzonte possibile per la società.
Mobilitazione “dall’alto” Mobilità politica è alta, contraddistinta da EVENTI RITUALIZZATI ad elevato CONTENUTO SIMBOLICO e finalizzati alla legittimazione (quasi sacrale) del regime.
Gli obiettivi della mobilitazione, inoltre, sono di profonda trasformazione della realtà precedente > “ISTITUZIONALIZZAZIONE DEL DISORDINE RIVOLUZIONARIO”.
Identificazione leader – partito unico e partito unico – stato Presenza di un leader o piccolo gruppo al vertice del partito
unico. Assenza di limita all'esercizio del potere
UNIVERSO CONCENTRAZIONARIO e TERRORE TOTALITARIO
Casi di totalitarismo:
- URSS Stalinista: cultura politica di stampo internazionalista, con obiettivi di profonda trasformazione della società, caratterizzata da un ricorso mitologico e strumentale della logica della "DEMOCRAZIA POPOLARE".
- Terzo Reich Hitleriano: cultura politica di stampo nazionalista, con obiettivi di limitata trasformazione sociale pronta a sottolineare il ruolo del leader e dell'élite del regime, con forti connotazioni xenofobe e razziste ed un utilizzo importante delle organizzazioni di stampo paramilitare a sostegno.
Esercizio del controllo
- Nel regime militare: utilizzo della GIUNTA (che controlla il governo presidenziale del regime militare controbilanciando l'influenza civile) e della LEGGE MARZIALE (conferisce dei poteri giudiziari all'esercito)
Regime di Pinochet in Cile
Nel settembre del 1973 ci fu un colpo di stato mosso
dal ministro di difesa del governo, a danno della democrazia presidenziale di Salvador Allende, primo presidente socialista democraticamente eletto in Cile, e che portò a 17 anni di dittatura di Pinochet. Venne formata una Giunta militare composta da: - Pinochet (militare) - Leigh (aereonautica) - Merino (marina) - Mendosa (carabinieros) Con la quale si mosse per sospendere la costituzione, sciogliere il congresso, far tacere la corte suprema, censurare la stampa, eliminare i partiti e dichiarare lo stato d'assedio. L'obiettivo del periodo di terrore era quello di eliminare chiunque si opponesse ai quattro pilastri: