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7.2.1 Nel caso monoprodotto
7.2.2 Nel caso multiprodotto
7.2.3 Monopolio naturale e tariffe
7.2.4 Regolamentazione del monopolio naturale
7.2.4.1 Esempio di regolamentazione nella distribuzione di energia elettrica
7.2.4.2 Gare d'appalto (aste)
7.2.4.3 La teoria del second best (secondo ottimo)
- 327.3 T EORIE RIGUARDO LA GENESI DELLE PRATICHE DI REGOLAMENTAZIONE DEI MERCATI
- 327.4 C'ARATTERISTICHE DI UN AUTORITÀ DI REGOLAMENTAZIONE EFFICACE
- 327.5 M ODELLI POSSIBILI PER LE AUTORITÀ DI REGOLAMENTAZIONE
- 32Pagina 4 di 398 LE ESTERNALITÀ EL'AMBIENTE
- 338.1 L E ESTERNALITÀ NEGATIVE
- 338.1.1 I L PROBLEMA DELLE RISORSE COMUNI
- 338.1.2 R S'APPORTO TERN SULL ECONOMIA DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI
338.2 S VILUPPO SOSTENIBILE
348.3 P OLITICA AMBIENTALE
348.3.1 I MPOSTE E SUSSIDI CORRETTIVI
358.3.2 C :ASO LIVELLO EFFICIENTE DI RICICLAGGIO
368.3.3 V ENDITA DEI PERMESSI TRASFERIBILI SULLE EMISSIONI
368.3.4 R EGOLAMENTAZIONI
368.3.5 C R I /ONFRONTO FRA EGOLAMENTAZIONI E MPOSTE SUSSIDI
- SOLUZIONI PRIVATE ALLE ESTERNALITÀ
- Il teorema di Coase (approccio basato sui diritti di proprietà)
- Altre soluzioni (più che altro misure di prevenzione)
- RIFORMA FISCALE ECOLOGICA E DOPPIO DIVIDENDO
- PROBLEMI LEGATI ALL'USO DI COMBUSTIBILI FOSSILI
- OBIETTIVI GENERALI DELLA POLITICA ENERGETICA
- BARRIERE E TEORIE ECONOMICHE
- 388.6.1 TEORIA NEOCLASSICA
- 388.6.2 TEORIA DEI COSTI DI TRANSAZIONE
- 388.6.3 RAZIONALITÀ LIMITATA
- Prospecttheory
- 398.7 C ONCLUSIONI
- 398.7.1 C ONSIDERAZIONI GENERALI
- 398.7.2 C ONSIDERAZIONI DI POLITICA AMBIENTALE ED ENERGETICA
39Pagina 5 di 391 Il settore pubblico in un’economia mista
1.1 L’approccio normativo e l’approccio positivo
L’analisi del settore pubblico può essere fatta con due approcci differenti: l’approccio normativo el’approccio positivo.
1. Quando gli economisti descrivono il sistema economico ed elaborano modelli per prevedere comel’economiacambierà o quali effetti produrranno politiche diverse, hanno a che fare con l’economia positiva (che cosa èl’economia)
2. Quando, invece, cercano di valutare politiche alternative, soppesandone benefici e costi, hanno a che farecon l’economia normativa (che cosa dovrebbe essere).
1.2 Introduzione ai modi per affrontare i problemi economici collettivi
L’economia pubblica era a suo tempo chiamata economia delle finanze.
Vi sono sempre tre modi per affrontare i problemi economici collettivi:
Stato1.istituzione/autorità posta al di sopra dei cittadini che ha come obiettivo
quello di affrontare problemi comuni per conto dei cittadini e la cui azione influenza la vita di tutti.- Mercato
- Solidarietà
Meccanismo impersonale attraverso cui gli individui, perseguendo il loro interesse personale, realizzano interessi collettivi.
Qualità/comportamento che permette agli individui di risolvere i problemi collettivi tramite la collaborazione e l'aiuto reciproco.
1.3 Il ruolo economico dello stato
Le domande centrali di cui si occupa l'economia pubblica sono:
- Perché lo Stato si impegna in alcune attività economiche e non in altre?
- Perché l'ambito dell'attività pubblica è mutato e diversificato a seconda dei paesi?
- Lo Stato fa troppe cose? Potrebbe farle meglio?
Analizziamo ora come si sono formate le opinioni sul ruolo dello stato nei sistemi ad economia mista e come esse siano mutate nell'arco del ventesimo secolo.
1.3.1 I sistemi a economia mista
In un sistema ad economia mista come il...
nostro i problemi economici vengono risolti attraverso una combinazione di soluzioni private e pubbliche, caratterizzata dal maggior peso assegnato alle soluzioni di mercato private. Lo studio della finanza pubblica è importante a causa del fatto che i sistemi ad economia mista si trovano costantemente ad affrontare il problema di definire il confine appropriato tra attività pubbliche e private. L'equilibrio tra il settore pubblico e quello privato fluttua nel tempo e questo equilibrio fluttuante conferisce importanza e interesse allo studio dell'economia del settore pubblico: - 1930-1970 periodo delle nazionalizzazioni - dal 1980 periodo del ripensamento del ruolo dello Stato; riforme: privatizzazioni e deregolamentazioni (caso ENEL). Spesso le fondamenta del ruolo economico dello Stato risiedono nelle origini stesse della nazione, nella Costituzione. Pagina 6 di 39 1.3.2 Punti di vista diversi sul ruolo dello Stato Nel corso dei secoli le opinioni sul ruolo dello Statostato spaziano dai mercantilisti, dove lo stato doveva essere incentivo per industria e commercio, al liberismo di Smith alle idee totalitarie di Marx. La crisi degli anni '30 portò comunque scetticismo sui meccanismi del libero mercato, e Keynes formulò le sue massime includendo lo Stato come agente nuovamente più attivo. Oggi si riscontra un largo consenso sul fatto che il mercato e l'impresa privata costituiscano il centro di un'economia di successo, in cui, comunque, lo Stato svolge un importante ruolo complementare al mercato. L'esatta natura di tale ruolo resta, tuttavia, ancora oggetto di dibattito. 1.3.3 Un impulso all'intervento pubblico: i fallimenti del mercato La Grande Depressione degli anni Trenta, che può tranquillamente essere vista come un esempio clamoroso di molteplici fallimenti del mercato, diede la possibilità a John Maynard Keynes di opporsi alla visione liberista sul ruolo dello Stato nell'economia. Keynes hainfluenzato grazie alle sue idee sia l'economia che la politica propugnando un'intervento statale nell'economia enormemente accresciuto, da realizzare per il tramite della spesa pubblica. Egli sosteneva che numerose esigenze dei cittadini non venivano soddisfatte dal mercato privato (fallimenti del mercato) e che lo Stato avesse il compito di stabilizzare la congiuntura economica con misure fiscali e monetarie atte a garantire la piena occupazione. Negli anni Settanta e Ottanta, la fiducia nell'efficacia degli strumenti tradizionali di politica fiscale e monetaria è stata però scossa dall'esperienza delle fasi di stagflazione seguite alle crisi petrolifere del 1974 e del 1979; inoltre, molti squilibri che le politiche pubbliche dovevano correggere sono ancora presenti e tutti sono d'accordo nell'affermare che le buone intenzioni non bastano (I fallimenti pubblici). 1.3.4 I fallimenti pubblici Sappiamo che non sempre l'intervento dello Statoè efficace ed efficiente (esiste un’evidenza empirica che mostra come in certe situazioni l’intervento regolamentativo dello Stato porta ad inefficienze di costo) ed in queste situazioni non è possibile correggere i fallimenti del mercato (esempio: ferrovie “private” svizzere)
Sono quattro i principali motivi che spiegano i ricorrenti insuccessi del settore pubblico:
- Informazione incompleta - conseguenze degli interventi difficili da prevedere, l’informazione limitata di cui dispone lo Stato può impedire di distinguere tra chi è davvero invalido e chi finge di esserlo
- Controllo limitato - la mancanza di un controllo adeguato sulle attività del settore pubblico può portare a sprechi e inefficienze