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LE AMMINE
Le ammine sono derivati dell’ammoniaca che al posto degli idrogeni possono avere sostituenti alchilici (R) o erilici (Ar) e
per questo le posso distinguere in ammine 1° , 2°, 3° e Sali d’ammonio. Per dire se è primaria o secondaria non devo più
guardare i sostituenti del C a cui è legata ma direttamente i sostituenti di N.
In natura li chiamo alcaloidi
Le sue caratteristiche sono:
- Basicità
- Nucleofilicità: N ha sempre un doppietto libero
- Legame idrogeno
- Geometria tertramerica
Nomenclatura
Come al solito distiguo il nome sistematico (IUPAC) dai nomi comuni:
nome sistematico nome comune
le ammine prendono il nome classico dell’alcano e parto dall’azoto e descrivo le catene legate ad esso
aggiungono il suffiso -AMMINA come sostituenti alchilici o arilici e aggiungo sempre il
suffisso –AMMINA
se invece voglio indicare NH ( molecole cicliche ecc) lo indico come
come sostituente AMMINO
2
per ammine 2° e 3° simmetriche (omosostituite: che hanno lo stesso sostituente dappertutto)
ammine (N fa parte dell’anello) (N come sostituente di benzene) e
eterocicliche aromatiche eterocicliche aromatiche
è legata a un gruppo carbonilico C=O ammidi
quando un’ammina si chiamano 101
Proprietà delle ammine
• Il legame idrogeno: il legame idrogeno è permesso perché sono composti polari; N è più elettronegativo. Formano
però un legame idrogeno più debole di quello dell’O perché N è meno elettronegativo.
per questo il punto di ebollizione delle ammine è più basso di quello degli alcoli (meno fatica a rompere i legami
idrogeno) allo stesso modo le ammine primarie hanno p.e più alto perché hanno 2 H per fare legami idrogeno e
quindi sono più forti.
• Solubilità: le ammine piccole sono completamente solubili e infatti in genetale le ammine sono molto più solutili di
altri composti.
• Basicità: sono basi deboli come l’ammoniaca e quindi segue gli equilibri a seconda se viene in contatto con altre
basi o acidi deboli. La capacità di essere base è proprio data dal doppietto libero
ammine alifatiche più basiche
Le (che fanno parte di un anello anche come sostituente) sono perché la carica è
ammine aromatiche molto meno basiche
de localizzata sui C vicini ; al contrario le sono perché il doppietto è
sostituenti
bloccato a creare l’aromaticità e non è disponibile a essere ceduto. Per di più se sull’anello ci sono
elettron attrattori come NO la basicità scende ancora di più (per risonanza il doppietto libero di N si sposta e
2
quando incontra il sostituente viene intrappolato anche da lui, invece con sostituenti metilici la basicità
punterebbe).
Attenzione: se l’anello aromatico è completo senza il doppietto di N allora il composto è molto basico
ammidi
le invece (ammine con un C=O) non sono per niente basiche, anzi hanno piccola attività acida passando
-
da NH a NH .
2
guanidina
La è un ammina particolare molto basica perché in grado di de localizzare molto la carica quando si
protona:
• Formazione di Sali: le ammine reagiscono con acidi forti formando Sali solubili in acqua, quindi posso rendere un
ammina insolubile (molto ingombrata) solubile aggiungendo acido forte alla soluzione
• inversioni a ombrello
Stereochimica: non posso distinguere un ammina nei suoi enantiomeri perché fa continue che
i Sali di ammonio invece sono stabili
fanno sempre cambiare da R a S. perché anche il doppietto che di solito è
sempre libero viene impiegato in un legame e quindi non si può più invertire 102
Reattività reazioni si S – sostituzione nucleofila
N
sintesi 1. Alchilazione passo da un ammina
sale
diretta primaria fino a un
d’ammonio se lavoro in
eccesso di alogeno alcano.
ammina primaria -> ammina secondaria più nucleofila -> ammina teriziaria più
nucleofila -> sale d’ammonio
2. Alchilazione mi permette di sintetizzare
sintesi di ammine primarie.
indiretta:
Gabriel Partendo da un alogenuro
alchilico posso sostituire
usando
l’alogeno con NH 2
ftalimmide deprotonata e
una base forte NaHO e
la flatimmide si comporta come un acido e con base forte si deprotona come solvente DMF
diventando un buon nucleofilo
3. Apertura degli apro il triangolino e da un
epossidi con lato metto NH (o anche
2
ammoniaca o sostituita) dall’altro resta -
ammine OH
uso sintetico: metodi riduttivi
4. ammidi ammine 1°, 2° e 3°
Riduzione di da per ottenere prima di tutto sintetizzo
ammidi e nitrili e un’ammide che è fatta da
azidi un gruppo N e da un C=O,
poi semplicemente riduco
C=O eliminandolo e mi
resta l’ammina che volevo.
Come riducente uso il
forte per
solito LiAlH 4
eliminare completamente
C=O
creo per primo il nitrile
legandolo a un alogeno
nitrili e azidi ammine 1°
da per ottenere solo alcano che come sempre
fa uscire X come ottimo
gruppo uscente. Poi uso il
solito riducente LiAlH e
4
riduco il cianuro in
ammoniaca: attenzione
che si aggiunge un metile
se non voglio il CH in più parto dall’azide
2
5. immine posso ottenere tutte le
Riduzione di da ottengo ammine 1° e 2° ammine dalle immine
immine e corrispondenti.
enammine con catalisi acida crea un
immina da un chetone e
poi faccio la riduzione con
H , Ni.
2
così riduco il caratteristico
doppio legame tra C=N
l’enammina la sintetizzo
come prima solo che parto
ammina secondaria
da un
enammine
da ottengo ammine 3° , alla fine il doppio legame
si sposta perché N tine 3
legami
posso partire oltre che da chetoni anche da aldeidi in cui non faccio catalisi
acida ma ho solo disidratazione 103
6. da nitro composti
Riduzione di nitri riduco in modo selettivo solo il aromatici ottengo ammine
gruppi gruppo nitrico NO non tocco il
2 aromatiche
gruppo carbonilico uso metalli su acido o
idrogeno su metallo.
in una seconda fase
aggiungo base, perché
essendo in ambiente
basico per la riduzione ,
l’ammina mi resta NH 3
con base la faccio tornare
normale
altri metodi
7. Riarrangiamento parto da un’ammide per ottenere l’ammina corrispondere, tratto con base sfrutto l’acidità degli H di N,
di Hofmann forte e alogeno formando uno ione faccio
attacco nucleofilo su
alogenuri e con
riarrangiamento ottengo
N=C=O che poi si idrata e
elimino il gruppo
carbonilico.
in sostanza da C=O-NH 2
è una reazione molto selettiva infatti riduce solo il gruppo C=O – NH in NH , se
2 2 ottengo NH 2
nella molecola è presente un altro chetone, non succede niente
1. Formazione di basi di Schiff: sono reazioni di addizione-eliminazione. N è un buon nucleofilo e
reattività formazione di immine
immine e attacca il C carbonilico,
enammine rompo in doppio legame
C=O e ho trasferimento di
protone da N a O
formando OH. Grazie
già fatto in aldeidi e all’ambiente acido
chetoni protono di nuovo O
O facilmente
formando H 2
eliminabile.
formazione di enammina resta solo N legato al C
carbonilico con doppio
legame
l’unica differenza è che qui
di deprotona il C
adiacente spostando il
doppio legame in C=C
2. Formazione di
ammidi (N con
C=O adiacente) già fatto in derivati degli
acidi carbossilici
usando
abbondantemente
ammoniaca (tranne con
alogeno alcani che
aggiungo piridina, base
forte per smorzare la
formazione di HCl)
sostituisco il sostituente
caratteristico con
l’ammina NH e smorzo la
2
formazione di acidi
3. Reazione con sintesi dell’acido nitroso:
acido nitroso creo l’acido nitroso
facendo reagire NaNO
2
su ammine alifatiche con acido cloridrico. Una
volta che l’acido dissocia
crea un ottimo elettrofilo in
grado di attaccare le
ammine. 104
uso le reazioni con l’acido nitroso in laboratorio: aromatico è molto stabile
uso questa reazione per
distinguere le ammine
alifatiche (legate a una
catena aperta) tra loro:
dividendole in 1°, 2° e 3°
perché danno reazioni
diverse
su ammine sono reazioni molto più
aromatiche versatili e come prima
danno prodotti diversi su
1°, 2° e 3°; la più
importante è quella sulle 1°
posso trattare le ione arendiazonico in 2 modi: perché ho come prodotto i
Sali di arendiazonio
1. reazioni con perdita di N 2 questa reazione è
fondamentale nella sintesi
di benzene sostituito
perché posso aggiungere
un ammina per orientare
gli altri sostituenti (che sono
quelli che mi interessano) e
poi toglierla senza
danneggiare nient’altro.
al suo posto posso metterci
un altro sostituente con
queste reazioni ma se
voglio semplicemente
toglierla uso H PO
3 2,
attacco al benzene con la
2. reazioni con addizione all’azoto mia N=N un elettrofilo che
spesso è un altro benzene
fortemente attivato. Li
trovo legati in para
4. Eliminazione di parto da idrossidi di
ammonio quaternario,
Hofmann e è
una reazione di E2 in cui
elimino in anti l’ammina
terziaria e un H dal C
con formazione
adiacente
dell’alchene meno
sostitueti .
anti: guardo il futuro doppio legame: un H viene eliminato da una parte e tutta
l’ammina dall’altra in anti.
se in partenza ho un’ammina primaria devo prima di tutto metilarla in modo da
averla quaternaria e poi semplicemente scaldando la reazione procede 105
1. Alchilazione diretta
In questa reazione sommo a un ammina primaria con un alogenuro alchilico: l’ammina so che è un nucleofilo e quindi
fa un attacco nucleofilo sul C che lega l’alogeno perché ha una leggera carica positiva (elettrofilo) in questo modo N
lega la catena dell’alogeno alcano.
L’ammina con 4 sostituenti torna alla condizione normale eliminando un H (in totale ho una sostituzione)
ho ottenuto un ammina secondaria che so essere più
nucleofila della primaria perché N riesce a rubare più
elettroni da C che li cede . quindi reagisce
nuovamente con l’alogeno alcano
ho ottenuto un’ammina teriziaria che è ancora più
nucleofila delle precedenti e reagirà ancora più
<